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Ronzio giradischi
Buongiorno Direttore!
Premetto che non sono esperto della materia. Vorrei rimettere in funzione correttamente questo meraviglioso giradischi Sansui SR 4050 del 1970, rimasto inutilizzato negli ultimi dieci anni. Non saprei dire se il difetto attuale era già presente quando veniva utilizzato da mia suocera che purtroppo non può più ascoltarlo. Non appena appoggio la puntina sul piatto, si ascolta un rumore di fondo a 100hz. Ho fatto una serie di prove, quella definitiva oggi pomeriggio, che mi portano a pensare che si tratta della vibrazione del motore che si trasmette alla puntina sia attraverso il braccio che attraverso il piatto stesso.
Oggi pomeriggio infatti ho rimosso il fondo del giradischi ed appoggiato il telaio in legno sui braccioli di una sedia.
Ho staccato il motore dal telaio, appoggiandolo sulla seduta della sedia.
Azionando il motore (chiaramente senza cinghia) ed appoggiando la testina sul disco (fermo) il rumore è risultato molto ridotto, ma qualche vibrazione rientrava sul telaio dalla seduta della sedia attraverso i braccioli (trattandosi di una sedia in plexiglass è comprensibile). Quindi ho tenuto sospeso il motore con una mano, senza toccare la sedia: il rumore è totalmente sparito.
Da quanto ho letto questa vibrazione potrebbe dipendere da tre motivi:
Provvederò al più presto a versare l'olio nel serbatoio.
Nel caso si trattasse di un motore usurato, probabilmente sarà impossibile trovare un motore compatibile, o sbaglio?
Ho letto in un forum che un condensatore di sfasamento in perdita può determinare vibrazioni del motore. Io non sono in grado di comprendere questa diagnosi. A lei risulta?
Grazie dell'aiuto!
Cordiali saluti,
P.S. Ho trovato il service manual su internet, che non riesco ad allegare perché da 15 MB. (L'ho trovato su internet all'indirizzo http://www.vintageshifi.com).
Tommaso - E-mail: tommaso.magna (at) live.com
LC
Caro Tommaso,
certamente qualche goccia d'olio non può far male, seguendo attentamente le istruzioni del manuale di servizio. Là si consiglia ogni mille ore di utilizzo, se il giradischi è rimasto fermo tanto tempo certamente necessita di lubrificazione. Utilizza un po' di olio Singer per macchine da cucire, andrà più che bene. Un motore di ricambio potrebbe non essere impossibile da reperire, ma bisogna vedere marca e, soprattutto, caratteristiche. Smontalo e prova a vedere se si intuisce qualcosa. Probabilmente molti giradischi giapponesi dell'epoca montavano motori analoghi.
Per quanto riguarda il condensatore non saprei, ma per non sbagliare io sostituirei tutti i condensatori presenti, con altri aventi le stesse caratteristiche. Controllerei anche i collegamenti di massa, affinché non siano interrotti. Il giradischi è molto bello esteticamente, mentre dal punto di vista sonoro non aspettarti chissà che. Se ha montata la testina di serie o comunque qualcosa di molto vecchio, sostituiscila appena possibile, basta anche una Ortofon o una AudioTechnica di classe entry-level da una ventina di euro. Suoneranno certamente meglio di una qualunque testina vecchia che è stata montata su quel giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luciano,
tra quelle citate secondo me le Opera sono il compromesso migliore. Le Toy Tower potrebbero non avere la stessa raffinatezza in gamma media-alta cui sei abituato con le Minima Amator. Delle Wharfedale Linton non so che dirti, solo che questa riproposizione in chiave moderna di un classico del passato non mi dispiace. Senza averle ascoltate, purtroppo, è difficile dare giudizi. Avrebbero comunque bisogno di supporti, io francamente opterei per una torre da pavimento. Potresti cercare altri modelli da pavimento, usati, sempre di Opera o Sonus Faber, per non allontanarti troppo dal tipo di suono cui sei abituato.
Fai con calma, cerca e prova ad ascoltare il più possibile, magari portandoti appresso le tue Minima. Essendo minidiffusori di gran classe, non è esattamente banale, col budget che ti sei prefissato, trovare qualcosa che li migliori in tutti i parametri, bassi compresi. Per questo motivo l'usato sarebbe quasi un must, per me.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Stefano,
diffusori piccoli e in cassa chiusa sono un rischio, oltre che difficili da trovare. E poi basta con questa fissazione per il vintage, per favore. Fai bene a valutare cose moderne! Per la cifra che hai stanziato, io non riesco a pensare a niente di meglio che a una coppia di Elac Debut 5.2 o 6.2, se lo spazio lo consente. La stanza non è piccola e, francamente, non capisco benissimo questa tua esigenza di allontanare il punto di ascolto e contemporaneamente avvicinare tra loro i diffusori. Vedete a cosa servono le foto e le piantine? A far capire a chi legge quali siano le distanze e le intenzioni che avete.
In ogni caso, una coppia di Elac Debut dovrebbero andar benissimo. Se le trovi, anche un modello della prima serie, usata. Qualora le dimensioni dovessero ancora rivelarsi eccessive, prendi una coppia di Lonpoo LP42 e avvicinale alla parete posteriore. Con cinquanta euro passa la paura: sono minuscole, suonano benissimo per quel che costano e non ti fanno rimpiangere diffusori più grandi e costosi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
l'idea di sostituire l'amplificatore con uno moderno, dotato di DAC e telecomando, mi trova assolutamente favorevole. Si semplifica l'impianto, si minimizzano i collegamenti e si accorcia il percorso del segnale. In più, si aggiorna la sezione di conversione con DAC di ultima generazione. Qualora potessi rinunciare al telecomando, ti consiglierei il NAD D3020, che è migliore degli amplificatori che hai indicato tu, per una cifra analoga. Qualora invece l'opzione telecomando fosse irrinunciabile, opta per il Marantz. Valuta anche il Cambridge Audio AXR85, un sintoamplificatore con tutte le caratteristiche che ti servono, sempre intorno ai 500€. In ogni caso, con gli apparecchi citati, dovresti avere un discreto upgrade generale. Il tuo integrato Musical Fidelity potrà essere venduto nel mercato dell'usato per una cifra intorno ai 150/200 euro, se perfetto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ampli per cuffie
Carissimo, ho letto più volte la sua risposta pubblicata sull'ultimo numero di TNT.
Francamente non ho capito, ma avendo un background di tutt'altro genere, non mi stupisco.
A parte i miei pessimi file mp3 archiviati negli anni su un hard disk collegato ad un Mac, trasferiti su un lettore FiiO X 1, chiedevo se bypassando tutto e collegando l'HD a qualche apparecchio tipo Cocktail Audio, avrei migliorato l'ascolto con le Grado SR 80. Ora mi vedo proporre un amplificatore per cuffie. Non so. Ma le Grado hanno un'impedenza di 32 ohm e non penso debbano essere amplificate. Piuttosto un buon Dac, migliore di quello del FiiO X1 potrebbe migliorare il tutto.
Ma forse non ho capito nulla.
Comunque grazie anche per la pazienza.
Claudio - E-mil: claudiomaga7 (at) gmail.com
LC
Caro Claudio,
mi spiace non essere stato abbastanza chiaro. Le Grado SR80 sono delle ottime cuffie, e ti garantisco che per sentire veramente come suonano hai bisogno di un buon ampli dedicato. Non c'entra un accidenti l'impedenza bassa, mica solo le cuffie ad alta impedenza beneficiano dell'ampli dedicato! E non c'entra nulla neppure il massimo volume ottenibile. No, è proprio una questione di qualità. Se fosse come dici tu, siccome tutti i diffusori sono da 8 ohm, un amplificatore qualunque dovrebbe andar bene sempre e non sarebbe necessario acquistarne di migliori. Certo che a volte è difficile seguirvi nei vostri ragionamenti “logici”...
Seconda cosa: gli MP3 suonano male, sempre e comunque. E se li fai passare attraverso un DAC migliore...miglioreranno, ma sempre MP3 restano. Compressi con perdita. Ciò che è andato perso nella compressione originaria non potrà mai più essere recuperato. Precisato questo (e credo di essere stato chiaro!) certamente un Cocktail Audio può gestire i file presenti nel tuo HD e suonarli come si deve. Resterebbe comunque il problema della qualità dell'uscita cuffia. Le SR80 meritano ben altro.
Oh, per carità, poi fai come vuoi, io non vendo ampli per cuffia né altro! Ma se mi chiedi un consiglio, cerco di indicarti le azioni da intraprendere per ascoltare meglio. A meno che tu non abbia già tutte le risposte, come sembra.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Michele,
sono felice che tu abbia trovato il suono che cercavi. Non abbiamo mai negato che il rapporto qualità/prezzo dei prodotti “pro” sia sempre stato elevatissimo, rispetto alla consuetudine dei prodotti HiFi. Non a caso, abbiamo sempre sottolineato questo aspetto nelle recensioni di materiale pro che abbiamo pubblicato qui su TNT-Audio, quali ad esempio quella dei diffusori M-Audio BX8 D2, veramente notevoli anche secondo criteri strettamente audiophile. Questo mi porta però a dover fare una precisazione: facciamo attenzione a non passare dalla ragione al torto, con le facili generalizzazioni: quella tipica è che solo i prodotti pro abbiano un suono “vero”. Questo è falso. Spesso suonano malissimo. Ho ricevuto dei mini-monitor pro attivi costosissimi ed erano inascoltabili. Mai sentito niente di peggio. Costavano 3000€ e suonavano peggio delle Lonpoo da 50€. Di comune accordo (perché li avrei rovinati) abbiamo deciso che non era il caso di procedere oltre, perché già il primo ascolto era stato determinante. Ho creduto fossero guasti, li ho rispediti indietro perché li controllassero e non si sono più fatti sentire. Evidentemente non erano guasti.
Le stesse M-Audio citate suonano bene, ma non perché sono destinate al mercato pro, ma perché suonano bene e basta. Come tipologia sonora, di sicuro ho ascoltato prodotti HiFi che avevano un'impostazione ancor più estrema delle M-Audio, per capirci. Quindi: le M-Audio suonano bene perché sono state progettate bene, non perché siano prodotti “pro”. Diciamo che, semmai, trattandosi di un prodotto destinato a un mercato concreto e non evanescente come quello HiFi, il prezzo è sano, non sovraccarico di quell'aura di esotico che tanti prodotti HiFi hanno. Se fossero un prodotto a marchio HiFi, e l'ho scritto chiaro nella recensione, costerebbero molto, molto di più. E aggiungo che anche questo aspetto non è esclusivo per il settore pro: esistono prodotti HiFi che hanno rapporto qualità/prezzo straordinario, di nuovo i diffusori Lonpoo, per citare uno tra gli ultimi “miracoli” che mi siano capitati. Diffusori da 50€ la coppia che, se fossero commercializzati da un marchio noto, con pubblicità, distribuzione e tutto il resto, costerebbero tranquillamente 400-500€.
In conclusione: esistono buoni prodotti, in un ambito e nell'altro, sia pro che HiFi, sta alla nostra intelligenza giudicare tutto con mente flessibile, senza pregiudizi e senza fanatismi. Sembra facile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
la qualità del tuo ascolto in cuffia può essere raggiunta e superata, perché due cose non potrai mai avere con l'ascolto attuale: immagine tridimensionale davanti ai tuoi occhi (palcoscenico virtuale 3D) e impatto fisico del suono. Per quanto sofisticato possa essere il sistema cuffia + ampli dedicato, queste limitazioni non possono essere superate. E questi due aspetti della riproduzione sonora sono esattamente quelli che consentono la migliore illusione dell'evento riprodotto. Quindi, per me, nessun ascolto in cuffia potrà mai dare l'illusione di realismo che un impianto HiFi tradizionale può dare. Quando vai a concerto, non ascolti in cuffia, ma con tutto il corpo, e l'evento sonoro si materializza davanti ai tuoi occhi.
Precisato questo, veniamo alla tua domanda. La funzione SAM del Devialet non richiede che i diffusori siano in qualche maniera particolari: funziona sempre e comunque. L'amplificatore adatta il suono a ciò che i diffusori riproducono. Quattromila euro sono una cifra importante, che nell'usato ti consente di mettere le mani su diffusori importanti. Sto pensando a modelli una volta costosi di Thiel, ProAC, Avalon, Sonus Faber, Opera e tanti altri. Tutto dipende dallo spazio a disposizione, perché se prendi dei diffusori “importanti” devi garantir loro un po' di aria intorno, ad esempio. Il fatto che la sala sia 18 mq non dice granché, purtroppo. E non so neppure se tu possa posizionare adeguatamente dei diffusori da pavimento. Fai un esame di questi aspetti e cerca nell'usato per vedere cosa offra il mercato in questa fascia di prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consiglio per cuffie in mobilità
Buonasera Signor Lucio,
vi seguo da tempo e mi avete aiutato nella scelta dell'impianto Hi Fi
quando e' stato il momento. Attualmente ho una coppia di
diffusori Aliante Nova, abbinati ad un amplificatore Arcam FMJ A38 e ad
un lettore CD Arcam FMJ P37. Ho anche a disposizione un subwofer Sunfire
HRS8. Un sistema abbastanza semplice ma che a distanza di oltre 10 anni
non mi ha ancora stancato e mi regala emozioni uniche tutte le volte che
riesco a dedicare un po' di tempo all'ascolto della musica tra lavoro,
famiglia e figli. Prediligo il Jazz, la musica rinascimentale ma anche
rock e pop, non amo la musica elettronica. Il mio parametro di giudizio
per l'ascolto è la fedeltà della riproduzione per come potrei sentire
quella musica dal vivo. L'arrivo del figli ha un po' interrotto negli
anni l'abitudine che avevo di andare ad ascoltare musica dal vivo nei
locali di Milano dove si ha ancora la fortuna di ascoltare musicisti
jazz o al Conservatorio. Tutto quanto precede per delineare i miei gusti
e lo stile d'ascolto.
Mi sto interrogando con crescente curiosità sulla possibilità di
ricorrere a delle cuffie da utilizzare nelle trasferte di lavoro o
semplicemente quando mi sposto nella seconda casa in montagna dove non
ho tutto lo spazio che vorrei dedicare ad un impianto stereo....
Le attaccherei al tablet dove ho memorizzato files in formato wav oppure
al telefono, tramite jack senza trascurare la possibilità wireless (per
es. bluetooth). Vorrei dedicare un budget non superiore ai 400-500 euro,
senza escludere cifre superiori se ne valesse la pena. Vorrei chiedervi
un suggerimento o una opinione dal momento che in questo periodo di
Covid 19 non sono articoli facili da provare e vorrei evitare di fare
una spesa ad occhi chiusi, senza ascolto o senza essermi confrontato. Mi
era caduto l'occhio sulle B&W P7, confidando nella reputazione del brand
nell'Hi end, o sulle Focal. Avrei scartato i modelli top bluetooth delle
Sony e delle Bose, che mi e' capitato di sentire velocemente, per i
bassi troppo "vaporosi" che rendono del tutto innaturale la musica che
ascolto (i miei pezzi di test sono "Lullaby of birdland" di Nikki
Yanofsky, "Look of Love" di Chris Botty & Sy Smith, live in Boston, e un
pezzo per Arpa "Toccata in La maggiore" di Paradisi).
La ringrazio in anticipo per l'attenzione che, nel caso, potrà
riservarmi e la saluto cordialmente.
Mario - E-mail: ricc.mario (at) gmail.com
LC
Caro Mario,
non spenderei mai 500€ per una cuffia da attaccare all'uscita di un telefono o di un tablet, sarebbero soldi buttati. Meglio, molto meglio, una cuffia da 200€ e un ampli cuffia da 300€, ad esempio. Sui modelli con bluetooth non saprei che consigliarti, non sono sicurissimo che questa tecnologia di trasmissione sia arrivata ai livelli di una buona connessione tradizionale.
Per la cifra che ho indicato, vedrei bene delle Grado Prestige SR-125e, delle Sennheiser HD 599 o delle Beyerdynamic DT-880. Si tratta di prodotti classici e “sicuri”. A queste potresti abbinare un ampli cuffia (tradizionale o con DAC, qualora dai tuoi dispositivi portatili potessi uscire con un segnale digitale) nell'ordine dei 300 euro. Penso al Beresford Capella che ci è stato segnalato più volte da lettori soddisfatti qui sulla Rubrica della Posta, al Rega Ear, o all'Audio GD R2R 11 (che sto ascoltando in questi giorni). Soluzioni di questo tipo suonerebbero molto meglio di una cuffia più costosa, magari bluetooth, collegata semplicemente a un tablet o a un telefono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
non c'è alcuna ragione per la quale tu non debba essere soddisfatto dei tuoi acquisti, sia il Primare che le Sonus Faber sono ottimi prodotti, che dovrebbero anche sposarsi abbastanza bene tra loro. I problemi che io vedo sono sostanzialmente due: un ambiente molto grande e, presumo, abbastanza vuoto, che tenti di sonorizzare adeguatamente con dei diffusori nati per ambienti piccoli. E, in secondo luogo, cosa ancor più grave, il fatto che con questo bell'impianto tu ascolti file MP3 suonati da un notebook. Proprio non ci siamo. Prima cosa da fare: eliminare gli MP3 e passare un un sistema d'ascolto in streaming con file non compressi (Tidal, Qobuz etc.). Seconda cosa da fare...pensare a dei diffusori più adatti per questo ambiente così grande. Servono diffusori da pavimento, magari ancora di Sonus Faber.
Per quanto riguarda il giradischi, visto che hai pochi vinili degli anni '80, presumibilmente arati da giradischi “Dio solo sa come”, ti consiglierei di cominciare con qualcosa di semplice, dotato di pre fono integrato, visto che il tuo Primare ne è sprovvisto. Sto pensando, ad esempio, a un ProJect Debut Carbon phono USB DC, che per meno di 500€ ti consente di suonare dignitosamente bene i tuoi vinili e si può connettere direttamente agli ingressi del tuo amplificatore. Volendo spendere meno, anche il modello Pro-Ject T1 Phono SB andrebbe benissimo. Possono essere migliorati in seguito, dovesse venirti la passione per il vinile, con una testina migliore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Gent.mo Direttore,
dopo aver dolorosamente constatato il trapasso del mio amato Rotel RA-820A, per disperazione e per tamponare la situazione, ho acquistato, dopo aver letto la sua recensione, il Nobsound NS-01G Pro
...È INCREDIBILE!!!!
Ma come fa? Dove trova tutta quella voce? E i bassi? E gli alti? E i medi? E sto usando l'alimentatore di serie, quello da 12V
e la tridimensionalità? Sta veramente tutto lì dentro?!?!?!?
Seguo la vostra rivista da più di dieci anni, ma non avevo mai (causa budget) acquistato nulla di quanto segnalate - ma stavolta, dopo essermi fatto sfuggire il T-Amp (onestamente, all'epoca non mi serviva), non ho esitato: e ho fatto centro.
La ringrazio infinitamente per il suo articolo,
Antonino - E-mail: antoninomaggio0 (at) gmail.com
LC
Caro Antonino,
felice di sapere che la nostra recensione ti sia stata utile! Però, se vuoi veramente sentire cosa è in grado di fare questa scatolina magica, ti serve l'alimentatore da 24V, come segnalato nella recensione. Sentirai...! Aumentano potenza, dinamica e basse frequenze. Il tutto per un paio di decine di euro. Non male, vero?
Ti stupisci che in uno spazio così piccolo si riesca a far stare tutto quel suono...ma è dai tempi del T-Amp che è possibile! L'idea che per avere un grande suono servano cattedrali di alluminio e acciaio sopravvive solo nelle menti offuscate degli audiofili, ma pian piano il mondo sta cambiando. La settimana scorsa un audiofilo si è stupito che un piccolo NuPrime IDA8 potesse farsi beffe di grossi amplificatori pesanti decine di kg...bisogna solo avere il coraggio di liberarsi dai pregiudizi e dalla voglia di ostentare “muscoli” (leggi kg e cm), convinti che servano alla musica. Servono solo all'ego contorto degli audiofili.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu
È appena uscito il nuovo album della cantante pop Taylor Swift, che segna un cambio drastico di rotta nella sua produzione musicale. Intitolato Folklore, si tratta di un album dalla atmosfere intense e riflessive, dal quale ascoltiamo questa dolcissima Illicit affairs.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
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