Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 18/7/2020 - 25/7/2020

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  1. Re: Lettore vintage, diffusori KEF, piatto Dual e RA980BX
  2. Upgrade pre fono
  3. Cavi bilanciati o sbilanciati?
  4. Lonpoo LP42
  5. Consiglio acquisto diffusori
  6. Upgrade diffusori con più bassi
  7. Speakers attivi o passivi per un home studio
  8. Inserire DAC nell'impianto
  9. Nuovo amplificatore all-in-one
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Lettore vintage, diffusori KEF, piatto Dual e RA980BX
Carissimo Lucio,
faccio riferimento alle mie precedenti (
Vol.913; Vol.916 e Vol.921), ma soprattutto alle tue sagge e spesso anche rassicuranti risposte, che continuo a ringraziare. In primis per il consigliato restauro (woofers) delle mie KEF 103/4 su cui gli amici di RD Service (Roma) avevano fatto un più che egregio ed amorevole lavoro. Sempre loro hanno preso in carico il mio Rotel RA 980 BX, il cui canale SX del pre faceva i capricci, egregiamente riparato su cui tornerò dopo.
Invece per la nuova cinghia del mio Dual CS 430 (troppo stringente al punto di rallentare notevolmente i giri), seguendo le tue dritte ho purtroppo costatato che la distanza dell'albero motore non è regolabile. Comunque la soluzione mi è stata data da "I soldati del primo Tricolore italiano", un librone in mio possesso edito dalla Rivista Militare dell'Esercito, con tanto di cofano. Il cui perimetro minore supera di un paio di cm la lunghezza della vecchia cinghia funzionante. E ad esso mi sono appellato, abbracciandogli intorno la nuova cinghia e lasciandocela tesa per una ventina di giorni. Poi, già munito di disco strobo, mi son detto: riproviamo... E l'ho rimontata, credici o no, riscontrando le tacche strobo 50 Hz perfettamente ferme! (mi viene da ridere se non da vergognarmi a raccontarlo! Ma come vedi, a volte il rincoglionimento dell'età è pure generoso :-)).
Ma torniamo all'ampli ora risanato su cui mi servirebbe una tua parola: ancor prima (Vol. 913), mi avevi messo la pulce in orecchio sul trovare un partner di classe superiore per le mie KEF al posto dell'RA 980 BX, citandomi la stirpe dei Nait. Mi sono fatto un giro sul sito Naim e le proposte sono: Supernait 3; Nait XS 3 e Nait 5 SI (quest'ultimo carente di pre phono). Come potenza d'uscita scendiamo secondo il caso ai 60 - 80 Wrms su 8 ohm, ma non penso proprio che con livelli di ascolto domestici, anche un po' spinti, e i 91 dB spl delle KEF si rischi di avvicinarsi alla saturazione del finale.
Ho quindi dato un rapido sguardo a nuovo e usato (Supernait 2 o 3; Nait XS 2 o 3) e si spazia da un XS 2 usato a un Supernait 3 nuovo dai € 1.500 ai € 3.500, con tutta una gamma intermedia a seconda del modello, se nuovo o usato. E qui, il naso mi si storce un po' e ancor di più la tasca. Se ho ben capito, per il mio Rotel messo in vendita potrei realizzare si e no € 300.
Mi chiedo e ti chiedo se, dalla tua vasta conoscenza in merito, intravedi qualche alternativa che possa rappresentare un miglioramento concreto entro un budget intorno ai € 1.000, ovviamente anche usato?
Un carissimo saluto e grazie ancora per il tuo tempo.
Roberto - E-mail: rode52 (at) yahoo.com.ar

LC
Caro Roberto,
sono felice che alla fine le cose si siano sistemate. Allargare la cinghia del giradischi, un po' come sia faceva una volta per le scarpe, con le “forme”, è stata una bella idea! :-)
Qualora volessi verificare con un sistema più moderno sia la velocità di rotazione che il wow&flutter del tuo giradischi, prova a installare la app RPM che il nostro nuovo redattore Piero Canova ha appena recensito qui su TNT-Audio. È più precisa di un occhio che fissa le tacche dello stroboscopio :-)
Per quanto riguarda la scelta del nuovo amplificatore integrato: se il Rotel funziona bene, tienilo e amen. Era un buon integrato e, se riparato bene, può ancora darti tante soddisfazioni. Tuttavia, secondo me un Nait 5 usato suona meglio, e non di poco. Non basarti sulla potenza, è sovrabbondante comunque. Se userai 25 watt sarà tanto. Alternative? Nel nuovo: Rega Brio R, NuPrime IDA8, Musical Fidelity M3si, Primare I15, tanto per citarne qualcuno di facile reperibilità. Nell'usato la scelta si amplia notevolmente, ma limitati a vedere cosa offre il mercato annunci per la cifra che avevi pensato di spendere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade pre fono
Ciao Lucio, come stai?
Mi sono divertito a leggerti durante il covidtime, le risposte alle lettere scritte come un SMS...quanto hai ragione!!!!
Ti disturbo per chiederti un consiglio, troverei un vantaggio sonoro, in termini di dinamica e dettaglio, a sostituire il pre phono tcc750, che ho abbinato al Project Debut 3 ed alla testina Acutex, con uno diverso per un budget di massimo 350 eurini? Ringraziandoti sempre per la tua dedizione alla nostra educazione audiofila, ti auguro una serena estate. Dino - E-mail: marcugliadino (at) gmail.com

LC
Caro Dino,
conosco bene il tuo pre fono visto che di fatto è un
TCC754, che scoprii anni fa per TNT-Audio, privato del controllo di volume e degli ingressi linea. È un prodotto molto buono per il costo, ma non può far niente contro un pre fono da 350/400€, quale potrebbe essere, ad esempio, un Lehmann Black Cube Statement, un Rega Fono MM, un Clearaudio Nano Phono V2 EL028 o un Pro-Ject Tube Box S2. Quindi sì, voto favorevole per l'upgrade, sarà sensibile, resto dell'impianto permettendo. Tra l'altro, un pre fono di questo livello potrà stare al proprio posto anche quando dovessi decidere per un upgrade di giradischi e testina.
Per quanto riguarda la tipologia di mail che ricevo, io spero sempre che la situazione migliori...ma vedi anche le perle di questa settimana (qualche lettera più sotto). Siamo destinati all'estinzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavi bilanciati o sbilanciati?
Caro Lucio buongiorno
Immagino che tra un po' chiuderà bottega per il giusto riposo estivo (a proposito: ancora grazie per averci tenuto compagnia durante la quarantena) ma provo comunque a chiederti un parere. Ho da poco acquistato un Cd/DAC Moon 260 D (gran macchina!) che ha mandato in pensione un A. A. Maestro dopo una quindicina di anni di onorata carriera e che è collegato all'ampli A. A. Puccini Anniversary tramite cavi Rca Nordost Blue Heaven II serie. Il manuale Moon però suggerisce caldamente di usare cavi di interconnessione bilanciati. Navigando sul Web ho però letto pareri spesso discordanti (come sempre del resto...) per cui ti chiedo cortesemente qual è la tua opinione in proposito.
Grazie del tempo che riuscirai a dedicarmi e Buona estate.
Un caro saluto da Mantova
Paolo - E-mail: paolo.bertoli2003 (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
sì, tra non molto andremo in pausa estiva, non abbiamo staccato un solo giorno da gennaio, non era mai successo! E pur con tutte le difficoltà della quarantena, con le attività HiFi chiuse (e quindi senza poter ricevere apparecchi da provare!) e con lo stress della situazione, che era pesantissima. Tra chi cantava dai balconi, chi applaudiva ad ambulanze e forze dell'ordine (salvo poi dimenticarsi degli “eroi” subito dopo) e chi si faceva di psicofarmaci o di lievito di birra (che è lo stesso), abbiamo preferito far continuare la vita come se niente fosse. Anzi, facendo gli straordinari. Grazie a chi ha saputo apprezzare!
Questione collegamenti bilanciati: in teoria sono preferibili, perché molto più immuni da interferenze esterne, non a caso sono quelli che si usano in ambito professionale, sui palchi etc. dove il rumore e i ritorni di massa sono sempre in agguato. Se gli apparecchi da collegare hanno una vera tipologia bilanciata (e non è sempre così!!!) allora il vantaggio teorico e tecnico è evidente. All'ascolto, però, le variabili sono tante, a partire dalla qualità del cavo, naturalmente. In definitiva, la risposta è, come al solito “dipende”. Un buon cavo sbilanciato può suonare meglio di uno scadente sbilanciato. Io, al posto tuo, dormirei sonni tranquilli.
Eventualmente farei qualche prova, con cavi qualunque, per toglierti ogni dubbio. Fai prima che a leggere centinaia di pareri su decine di forum diversi! Un cavo bilanciato decente lo prendi con meno di 15€ su Amazon o in un qualunque altro shop online. Lo confronti con un cavo di segnale decente e decidi con le tue orecchie, non con quelle degli altri. Risparmi tempo e fatica e hai impressioni di prima mano. È possibile che non sentirai alcuna differenza, naturalmente. Saranno 15 euro spesi bene, comunque.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lonpoo LP42
Buongiorno Direttore,
Le scrivo, sperando di fare cosa gradita a Lei ed ad altri lettori. Da completo neofita in hi-fi, ho letto la bella recensione e confronto relativa ai tre diffusori da 50€, in particolare mi stavo interessando al diffusore
Lonpoo LP42 e quindi ho iniziato a cercare in rete altre informazioni e prove, Nella ricerca mi sono imbattuto in alcune prove relative all'altoparlante Micca MB42, (Micca Electronis) che sembrano in tutto e per tutto identiche al modello Lonpoo LP42 recensito. Inoltre il sito dell'azienda è molto ben strutturato con tutte le informazioni relative al diffusore (manuali, ecc,)
Non ho idea se Lonpoo abbia fatto semplicemente un rebranding o sia anche intervenuta nella componentistica, ma a me sembra che il produttore sia effettivamente Micca.
Volevo segnalarle inoltre che la Micca ha sviluppato il diffusore con nuovi crossover per migliorarne le prestazioni (MB42X). Della stessa serie vengono prodotte anche il modello centrale per home theater, e versioni alimentate.
Cordialmente,
Cesare - E-mail: gocilli.cesare (at) gmail.com
[Lonpoo LP42]

LC
Caro Cesare,
bravissimo e...grazie! Sembrerebbe davvero che il produttore sia questo e non Lonpoo, il quale infatti nel proprio sito non ha messo quasi alcuna informazione sulle LP42. Non solo, ma guardando il resto della produzione, le LP42 sembravano un progetto completamente fuori target. È strano che Lonpoo, contattata, abbia accettato di ospitarci per un factory tour e un'intervista. Approfondirò la questione con la nostra assistente in terra di Cina, Cora, che avrebbe dovuto occuparsi del reportage.
Le informazioni riportate nel sito Micca sembrano in effetti di prima mano, quindi sono portato a pensare che Lonpoo si sia limitata a fare un rebranding. L'universo dell'elettronica cinese è una groviglio di marchi veri e fasulli, e non si capisce mai chi faccia cosa. Ho avuto le stesse difficoltà con l'amplificatore TPA 3116 che appare realizzato da almeno 4 aziende diverse e magari invece è solo una, mentre le altre fanno rebranding.
Non per nulla si parla di sistemi a scatole cinesi...:-)
Grazie per il feedback, approfondirò la cosa subito.
Lucio Cadeddu

Consiglio acquisto diffusori
Buongiorno, leggo sempre il vostro storico sito TnT perché da neofita mi aiuta molto ad imparare. Volevo gentilmente chiedere un suo parere se fosse possibile, ho un NAD 352 e volevo abbinarci dei diffusori Chario, ma sul web c'è una confusione totale tra Syntar, Hiper mk1, Hiper 2000, Premium, Syntar 100 ecc è un vero macello e volevo sapere se riusciva ad indirizzarmi su un modello in particolare, mi attiravano molto le Hiper 2000...
Potrebbe darmi una dritta veloce?
Anonimo - E-mail: quattrocchi95 (at) libero.it

LC
Caro lettore senza nome, che tu segua TNT-Audio da sempre mi viene molto difficile crederlo. Anche perché, se quel 95 nell'indirizzo mail è il tuo anno di nascita, avresti dovuto seguirlo da appena nato, un enfant prodige in pratica :-)
Inoltre, se così fosse sapresti che ci sono delle regole minime per poter chiedere consulenza. La prima, magari, che non è una regola di TNT-Audio, ma della buona educazione, è firmarsi. La seconda è che servono altre informazioni per poter dare consigli un minimo sensati che riescano ad andare oltre “Prenda queste, dotto', che sono una bomba!”.
Provo comunque a fare chiarezza, nonostante tutto. Intanto ci sarebbe da chiedersi perché, a fronte del fatto che ignori totalmente la gerarchia dei modelli in casa Chario, tu abbia deciso proprio per questi diffusori. Perché ti piacciono esteticamente? Un po' debole, come motivazione. Chario realizzava/realizza serie diverse di prodotti: la serie Syntar era quella più abbordabile, base diciamo, mentre la Hiper era quella un po' più più costosa e sofisticata. Poi ne esistono altre, naturalmente. Oggi esistono solo quattro serie diverse, come si può facilmente evincere dal
sito ufficiale. Nello stesso sito, tra l'altro, c'è tutta la storia dei prodotti passati, con la descrizione accurata di tutte le serie precedentemente commercializzate. Sarebbero bastati due click sul sito per risolvere. A volte credo che aprire Internet a tutti sia stato come vendere il whisky agli Indiani d'America. Decimati.
Riassumendo: i diffusori da te citati non esistono più e sono reperibili solo nell'usato. Ovviamente è preferibile un modello della serie Hiper a uno della serie inferiore Syntar.
Ciò premesso, sarebbe buona cosa ascoltare almeno qualcuno di questi diffusori, prima di decidere che saranno quelli di tuo gradimento, non credi? E magari anche ascoltare altro, ove possibile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori con più bassi
Buongiorno Direttore.
Desideravo chiedere un consiglio per un upgrade dei diffusori. Il mio impianto è composto da:

Le Tesi mi sembrano molto buone in gamma alta, ma un po' velate in gamma media e non molto controllate e composte in quella bassa (mi pare di percepire un po' di effetto loudness e non mi sembra che i bassi, per quanto profondi, abbiano lo stesso livello degli alti, che forse sono il vero fiore all'occhiello dei diffusori: in alcuni brani i bassi mi sembrano “spompati”, senza forma e un po' invadenti). Probabilmente è anche per via del Galactron, che costruttivamente parlando lascia ai diffusori il compito di frenare le basse frequenze. L'impianto suona in una stanza di circa cinque metri per cinque, dove sono presenti diversi elementi sostanzialmente fonoassorbenti (tende, quadri eccetera...). Attualmente i diffusori sono distanti circa tre metri l'uno dall'altro (ai lati della libreria dove poggiano i vari componenti) e distano dal muro circa 40-50 cm (di più non è possibile guadagnare per via della presenza di mobili, divano eccetera eccetera).
Il punto d'ascolto è variabile, nel senso che ascolto seduto su una sedia che posiziono in base a quello che mi sembra essere il punto migliore (al centro, più o meno alla distanza di tre metri dalla linea dei diffusori). Ho letto che il Galactron suona particolarmente bene con le Klipsch Cornwall o Heritage... Il mio budget però è più basso: 1500 euro max.
La mia collezione spazia dalla musica antica (mi piace in particolare Carlo Gesualdo e le incisioni della Hilliard Ensemble) a quella classica (soprattutto sinfonica: tra tutti adoro Richard Strauss...) a quella moderna: jazz (John Coltrane e Miles Davies), blues (B. B. King...), rock (i gruppi classici: Dire Straits, Pink Floyd...), pop (anche “monnezzaro”, da classifica insomma) ed elettronica (Mike Oldfield, Jean Michel Jarre, Vangelis...), ma forse ascolto soprattutto i cantautori italiani (su tutti: Fabrizio De André, Franco Battiato e Angelo Branduardi).
Secondo lei quale diffusore potrebbe armonizzarsi con le caratteristiche del mio amplificatore? Forse qualche tower della serie Klipsch Reference o Klipsch Reference Premium (perché l'efficienza è molto alta, le basse frequenze sono profonde ma controllate e l'eventuale tendenza a stridere propria del caricamento a tromba sarebbe bilanciata dalla “morbidezza” del Galactron)? Oppure dovrei puntare a qualcosa di completamente diverso?
Ah: non mi piacciono particolarmente i diffusori da scaffale (ho ancora un paio di B&O Beovox CX 100, abbinate a un secondo impiantino e pilotate sa un amplificatore Sure TA2024). Trovo più emozionanti e coinvolgenti quelli da pavimento.
Grazie comunque e complimenti per l'iniziativa (sempre valida) e la bella community, che seguo ormai da tempo.
Cordiali saluti a lei e a tutta la redazione!
Giulio - E-mail: giuliocolecchia (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
mi sembra strano che la gamma bassa delle generose Tesi 560 non ti soddisfi. Forse i tre metri di distanza l'una dall'altra giocano a loro sfavore, oppure c'è qualcosa nella stanza che si mangia i bassi. Eh già, perché non dovresti avere carenze in questa parte dello spettro audio. Forse l'abbinamento con l'amplificatore non è ideale, non saprei. Certo, una coppia di Klipsch RP o di RF da pavimento sarebbe un gran bel passo avanti, e non solo in termini di gamma bassa. Sulla carta l'abbinamento con il carattere simil-valvolare del Galactron è buono. Altri diffusori, sempre da pavimento, che dovresti prendere in considerazione possono essere i Focal, i Cabasse, i Triangle. Con 1500€ trovi molte alternative, tieni conto che la vecchia serie RP di Klipsch è in liquidazione, per l'arrivo della nuova, ad esempio. Riesci ad andare ad ascoltare qualcosa con il tuo amplificatore sotto braccio? Sarebbe molto utile, onde evitare errori. Valuta anche l'usato, potresti trovare delle soluzioni molto convenienti, e magari più facili da ascoltare, se da privati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Speakers attivi o passivi per un home studio
Buongiorno,
A seguito del periodo di isolamento dovuto al Covid, ho dovuto seguire le lezioni di chitarra on line, sia quella individuale che quelle di gruppo, usando la piattaforma di Skype o quella solo audio di Jamulus, per cui ho deciso di acquistare una scheda audio (scarlett solo 3^generazione), questo per offrire un audio migliore ai docenti che ci seguivano. Ora però mi trovo con degli speaker tipici da computer (dei Bose Companion serie 2), che chiaramente quando suono mostrano tutti i loro limiti, per cui sarei intenzionato ad acquistare degli speakers nuovi.
Ho letto sulla rete che ci sono due scuole di pensiero relativamente allo speaker attivo o passivo, e visto che possiedo un Nad 3225 PE che mi avanza pensavo di usarlo collegandolo alla Scheda audio, e quindi di acquistare delle casse normali cioè non amplificate; il budget è intorno ai 300€ per la coppia; pensa che sia una soluzione efficace oppure come molti mi dicono i diffusori attivi sono più adatti? Se la soluzione è valida quali diffusori mi consiglia? Inoltre sarei costretto a posizionare le casse sulla scrivania attaccata alla parete di fondo, soluzione non ottimale, ma ho visto che esistono dei piedini che smorzano le risonanze: che ne pensa? Inoltre lo spazio di ascolto è quello di fronte al computer per cui credo ci vogliano dei mini diffusori, non so. Questo è lo stato dell'arte.
Spero che sia un argomento che voi trattate, anche perché vorrei riutilizzare il NAD che poi per me suona anche meglio dell'attuale Denon 720 pm del mio impianto...
Come tutti i lettori la ringrazio per la sua disponibilità di cui ho già approfittato nel tempo...
Cordiali Saluti,
Davide - E-mail: davidedegregori (at) libero.it

LC
Caro Davide,
io sposterei il NAD sull'impianto principale, intanto, perché di sicuro suona meglio del Denon che usi. In secondo luogo, valuterei la possibilità di utilizzare diffusori attivi, come i classici monitor M-Audio. L'unico problema è che almeno 5-10 cm dalla parete retrostante devi riuscire a garantirli, visto che si tratta di diffusori con reflex posteriore. Ci sono diversi modelli, compreso il classico
BX8 D2 che recensii qui per TNT-Audio qualche tempo fa. Esistono, naturalmente, modelli più piccoli. In alternativa, spostando il Denon sull'home studio, penserei a una coppia di Elac Debut B5.2 o 6.2, che hanno il reflex anteriore (presto in prova su TNT-Audio a confronto con la serie precedente). Rispetto alla situazione attuale, entrambe le soluzioni (attiva o passiva) saranno un salto quantico sensibilissimo. La soluzione attiva, naturalmente, è più comoda e semplice, attacchi l'uscita del PC e hai finito. Volendo risparmiare, potresti prendere in considerazione le passive McGrey BSS-265 che sono in cassa chiusa e non hanno il problema dello sbocco del reflex. Con 50 euro risolvi, utilizzando l'ampli Denon. Sono molto piccole, ma con un woofer generoso e una gamma bassa importante. E anche queste sarebbero un passo avanti rispetto alla situazione attuale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Inserire DAC nell'impianto
Buongiorno Direttore,
trovo finalmente in tempo di scriverla. Visto che in passato ha saputo sempre consigliarmi per il meglio riguardo il mio impianto, ho deciso di chiedere il suo prezioso consiglio. È da un pò di tempo che sto pensando di aggiungere un dac al mio impianto. Riassumendo, il mio modesto impianto è composto da:

Essendo il dac un convertitore da digitale ad analogico sarebbe mia intenzione usarlo per migliorare il suono del lettore cd, per ora non intendo aggiungere uno streamer per ascoltare la musica liquida sono troppo affezionato ai supporti fisici vinili/cd. La mia domanda è la seguente, Ne vale realmente la pena? Visto che mi affaccio da pochi anni al mondo dell'alta fedeltà, leggendo un pò in giro su internet ho trovato pareri contrastanti che mi hanno fatto riflettere. Nel senso che se io voglio migliorare il suono del mio lettore cd, non converrebbe prenderne uno di fascia più alta rispetto al mio marantz? Però questo potrebbe innescare un effetto domino, cioè di conseguenza cambiare i diffusori e poi l'ampli...insomma non se ne esce.
Il mio negoziante di fiducia che purtroppo per me si trova in un'altra città, mi ha proposto un RME adi-2 dac fs e per usare le sue stesse parole, mi ha riferito che questo è certamente un upgrade per il mio impianto. Il negoziante ovviamente getta acqua al suo mulino, ed per questo mi interessa la sua opinione. Ovviamente dovrei riuscire ad ascoltarlo in un contesto più o meno simile al mio impianto per vedere i reali benefici che produrrebbe in termini di suono.
Resto in attesa di una sua gentile risposta in merito.
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Cordiali Saluti.
Francesco - E-mail: FrancescoSanges (at) hotmail.com

LC
Caro Francesco,
piuttosto che aggiungere un ulteriore componente, visto che non ti interessa l'ascolto della musica liquida, io preferirei sostituire il lettore CD. Tra l'altro, il DAC che ti ha proposto il negoziante è un prodotto molto particolare, più orientato al settore pro. Strana scelta! Ha ragione che si tratterebbe di un upgrade, ma ho qualche dubbio sulla convenienza dell'operazione.
Con la cifra necessaria per questo DAC - un migliaio di euro, da integrare con quanto ricavato dalla vendita dell'attuale Marantz - potresti invece acquistare un lettore CD come il Rega Apollo R, l'Audiolab 8300, il Musical Fidelity M3 scd, il Naim CD5si. Sono tutti una spanna sopra l'attuale Marantz 6006. Vedi se hai la possibilità di ascoltarne qualcuno, anche usato, a confronto con il tuo lettore attuale. Compiresti comunque un passo avanti, senza aggiungere un altro componente e altri cavi di collegamento, sia digitali che di alimentazione.
Chiedi al negoziante se ha a disposizione qualche lettore CD - nella fascia di prezzo indicata - da farti provare a confronto con il tuo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore all-in-one
Caro direttore,
sono un affezionato e assiduo lettore di TNT-Audio che di tanto in tanto torna a scriverLe per avere preziosi consigli o solo per dare uno spunto di riflessione. Salto convenevoli, ringraziamenti e complimenti (tutti strameritati a onor del vero) e vengo subito al dunque.
Il mio modesto impianto, improntato sull'ascolto di musica liquida, è così composto:

Ascolto principalmente rock italiano, new wave, cantautori e tanto altro, tranne classica, poco jazz. La sala d'ascolto è il classico soggiorno condiviso comunque piuttosto assorbente. Avendo a disposizione un budget di circa 800/1000 Euro compreso il ricavato dalla vendita di Ampli e Dac, sto pensando di semplificare l'impianto e prendere un amplificatore con dac integrato e bluetooth che faccia un po' tutto ciò di cui ho bisogno, andando a eliminare cavi e cavetti vari. Ho pensato al Cambridge Audio CXA61, ma sono aperto a altre soluzioni.
La domanda è: dal punto di vista sonoro sarebbe un upgrade? A mio avviso l'impianto suona bene, considerati i limiti oggettivi dei componenti. Posso stare giornate intere a godermi la musica senza affaticamenti o fastidi nell'ascolto, forse quello che manca è un po' di dinamica, ma il mio AA Crescendo non è certo un campione in tal senso. Il CA CX61 ha il bluetooth integrato e un dac superiore rispetto al mio piccolo Magic100, anche se quest'ultimo dopo la sostituzione dell'alimentatore ha fatto un bel passo in avanti.
Più avanti, quando avrò lo spazio e budget adeguato vorrei passare a delle torri da pavimento...
Keep in touch!! ;-)
Saluti.
Fabio - E-mail: fabio.morrocu (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
sono assolutamente d'accordo sull'operazione che hai indicato: non solo semplificheresti il tutto ma la qualità del suono dovrebbe fare un passo avanti importante. L'unica perplessità riguarda il cambio di impostazione timbrica, che avresti passando dall'Audio Analogue al Cambridge. Meglio ascoltarlo a confronto prima di decidere. Anche un integrato Rotel potrebbe essere un'alternativa, ma resterebbe il problema del cambio di impostazione. Ti consiglierei pertanto di valutare anche un integrato NAD, forse il più vicino all'impostazione sonora cui se abituato. Ovviamente, sto immaginando che tu non desideri cambiare tale impostazione tipica Audio Analogue. NAD realizza diversi amplificatori con la flessibilità d'uso che ti serve, ad esempio il D3045, oppure potresti valutare un Arcam SA10. Vedi se ti riesce di sentire qualcosa. Dalla vendita del Crescendo e del DAC Cambridge dovresti riuscire a rientrare di un po' di liquidità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve,
Ho fatto una cosa che non andrebbe fatta, ho comprato le casse indicate in oggetto (
Pylon Audio Opal 20) senza ascolto. Solo per info non essendoci rivenditori in Toscana me le hanno vendute direttamente al prezzo di 690 Euro trasporto compreso. Le userò attaccate ad un AA Puccini 70. Dopo 16 anni ho venduto le mie B&W DM603 S3 (che non mi hanno mai convinto) con un piccolo danno alla cupolina del tweeter per 200 Euro. Alla fine ho investito poco meno di 500 Euro, mi posso prendere questo rischio.
Nella prossima mail con la ditta segnalerò che sono arrivato a loro tramite TNT-Audio. Le tue recensioni sono sempre maledettamente scritte bene e molto molto convincenti, ho visto che anche nel forum di AV Magazine adesso ne parlano della tuo articolo.
Grazie per quanto fai/fate per noi.
Ciao,
Fabrizio - E-mail: fsainati (at) alice.it

LC
Caro Fabrizio,
ti salvi dalla tirata d'orecchi perché hai scritto cose molto belle, grazie! Però non si dovrebbe mai comprare fidandosi della recensione. Sono felice che la cosa abbia funzionato! E grazie a te se vorrai segnalare di aver acquistato in seguito alla nostra recensione! Questo è un fatto importantissimo, che tanti nostri lettori sottostimano. Mi spiego: se un prodotto viene acquistato in seguito a una nostra recensione, è importante che il distributore o l'azienda lo sappiano, perché questo aiuta a far capire l'efficacia dell'essere recensiti in maniera indipendente su TNT-Audio. Molti, infatti, ci temono, perché le nostre opinioni non sono controllabili. Tradotto in termini pratici, questo significa che quell'azienda o distributore (o altri concorrenti) avranno interesse a proporci i loro apparecchi in prova, con grande vantaggio soprattutto per voi. Più cose recensiamo, più riuscite a farvi un'idea, libera da condizionamenti, di ciò che il mercato offre. Quindi...dateci una mano anche voi!
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

In uscita l'undicesimo album in studio che segna il ritorno dei The Pretenders di Chrissie Hynde. Il titolo dell'album è Hate for sale dal quale abbiamo estratto questa “The buzz”.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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