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I volumi della posta precedente
Messa a punto impianto
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Passaggio a liquida
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Upgrade da Jamo E825 oppure passaggio a diffusori attivi
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Rinnovo impianto
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Secondo impianto minimale
Buongiorno,
Mi chiamo Matteo e vengo dalla Sardegna, e come da oggetto sto mettendo a punto il mio impianto di riproduzione, e se posso vorrei chiederle alcuni consigli.
Il mio impianto è composto da un A.A. Maestro cd come sorgente e un Maestro 70 che amplifica una coppia di Opera Diva prima serie.
Sto da pochi giorni sperimentando la biamplificazione, collegando sui tweeter il Maestro e sulla medio bassa una coppia di Audio Analogue​ Donizetti monoblock che prendono il segnale dall'uscita pre del Maestro 70. A primo impatto il risultato mi è sembrato ottimo perché percepisco un notevole controllo che prima non avevo, e una migliore messa a fuoco, anche se in alcuni brani ho l'impressione che la gamma alta sia un po' esuberante. La cosa mi lascia un po' perplesso dal momento che il Maestro eroga 70 watt per canale e i due Donizetti 100 watt. Vorrei se possibile avere un suo parere al riguardo e magari qualche consiglio su come ottimizzare i risultati.
Poi se non chiedo troppo vorrei chiederle un parere riguardo alla sostituzione dei condensatore del filtro con dei condensatori più pregiati come mundorf evo oil per la gamma bassa e dei silver Gold oil per la gamma alta, ovviamente mantenendo gli stessi valori. Vorrei chiederle se può avere un senso tale modifica e se può avere dei riscontri positivi senza stravolgere la timbrica originale del diffusore.
In attesa di una sua risposta le porgo i miei saluti
Matteo - E-mail: matteo.s-87 (at) libero.it
Caro Matteo,
quel che hai realizzato non è esattamente ortodosso e non a caso il suono si è scomposto. Per realizzare una buona biamplificazione passiva come vorresti fare tu bisognerebbe essere sicuri che gli amplificatori in uso siano elettricamente simili, non tanto come potenza, ma come sensibilità d'ingresso. È pertanto possibile che, nel tuo caso, l'uscita pre che pilota i due Donizetti invii ad essi un segnale più basso rispetto a quello che riceve la parte finale del Maestro 70 o che quest'ultima abbia una sensibilità d'ingresso più alta. In altre parole, questo accrocco non è corretto. Potresti, in alternativa, pilotare la gamma alta con un'altra coppia di Donizetti (ma sarebbe un overkill) oppure passare direttamente a un sistema pre + due finali stereo. Si tratta, a mio modo di vedere, di un inutile spreco di risorse, come ho spesso sottolineato. Meglio utilizzare un ampli integrato di qualità superiore (o una coppia pre+finale) e lasciar perdere questi giochini di biamping passivo che, tra l'altro, sono pure passati di moda proprio perché troppo costosi rispetto al risultato che si ottiene. Diverso sarebbe il discorso con la biamplificazione attiva, naturalmente.
Per quanto riguarda la sostituzione dei condensatori, puoi senz'altro provare con dei Mundorf ma ricorda che la modifica abbassa il valore dei diffusori in caso di rivendita. E anche se dovessi rimettere i condensatori originali, un occhio esperto si accorge che è stata fatta una sostituzione/modifica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Direttore,
torno a scrivervi dopo decine di anni (chi si ricorda più!?), quando mi affacciavo per la prima volta al mondo della musica di qualità e sapeste orientare precisamente un giovane inesperto e scapestrato. Non vi ho mai ringraziato espressamente ma sappiate che intimamente lo faccio ancora. Da allora sono stato un audiofilo principiante soddisfatto ed ho evoluto il mio impianto, quando si è presentata la necessità, fino alla configurazione attuale:
Ora, più per una questione di comodità, sarei dell'idea di affrontare il passaggio alla musica liquida abbonandomi a Tidal (migliorando così anche la qualità rispetto al CD) ed orientarmi sempre più al solo acquisto di vinili per gli album che vorrei godermi maggiormente (ritualità inclusa). Ho visto che il mercato offre diverse alternative ma vorrei prediligere soluzioni che integrino il formato MQA, il che mi fa escludere ad esempio gli ottimi Cambridge Audio che avrei trovato ad ottimi prezzi...ha senso questa scelta? Avrebbe senso anche pensare ad un DAC esterno? Il mio budget per questa implementazione sarebbe nell'intorno dei 1.500€.
Pensando di evolvere qualitativamente la catena analogica, premesso che non vi sia qualche collo di bottiglia nella mia configurazione attuale (cavi, ampli, diffusori), quale o quali interventi vedrebbe necessari per un analogo budget (magari procedendo a step)?
Grazie in anticipo per le risposte e per l'ottimo lavoro divulgativo che fate.
Paolo - E-mail: pburlone (at) gmail.com
Caro Paolo,
perché ti sei fissato con MQA? Non la vedo come una pregorativa irrinunciabile. A dirla tutta, io non vedo irrinunciabile neppure la presunta alta risoluzione, forse sto diventando vecchio, ma ho sentito alcuni vecchi file 16/44 suonare meglio dei sofisticati cugini HiRes. Comunque sia, il mercato pullula di buoni apparecchi compatibili con MQA, ad esempio Cocktail Audio N25, NAD C658, Teac NT-505 B o, volendo risparmiare, Bluesound Node 2i. Tenendo conto del livello dei componenti del resto dell'impianto, io opterei per quest'ultimo modello. Inutile spendere 1500€ se poi a dar voce a tutto c'è un vecchio, seppur onestissimo, Monrio Asty. Il DAC esterno potrebbe non essere necessario e, anzi, lo riterrei un'inutile complicazione. Per quanto riguarda l'analogico, la prima cosa da fare sarebbe quella di sostituire la testina! Buona la Oyster, ma è un entry-level da 80/90€! Potresti puntare a una Sumiko di livello superiore, es. una Olympia. O qualche Grado di classe media. Prima o poi dovrai anche adeguare l'amplificatore, perché il resto dell'impianto meriterebbe di meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Flavio,
mi permetto di darti un consiglio forse bizzarro ma a costo zero: installa sul desktop che usi per utilizzo quotidiano Lubuntu, la versione light del sistema operativo Ubuntu/Linux. Rinascerà a nuova vita! Diventerà velocissimo e super stabile. Io ho resuscitato così il vecchissimo notebook che uso per scrivere (questo sul quale digito ora), pur avendo un MacBook Pro recente a disposizione. Con Windows 10 era diventato un macigno, non riusciva neppure più ad aprire in tempi ragionevoli le cartelle che contenevano molti file. Ora è veloce quasi quanto il MacBook Pro con i7 e ram in configurazione massima. E scusa se è poco! Il sistema operativo è gratuito e con poco lavoro fai tutto, non c'è bisogno di essere dei maghi dell'informatica. L'interfaccia è assolutamente intuitiva (tipo Windows/Apple, per capirci) e le applicazioni più comuni le trovi tutte. Oppure, in alternativa, installaci Audiophile Linux e fallo diventare il cuore del tuo sistema audio. Risolveresti tutto senza spendere un centesimo. Se queste opzioni non ti dovessero sembrare praticabili, io credo che uno degli streamer indicati nella risposta alla lettera precedente a questa andranno benissimo. Tieni conto, anzi, che avendo già un ottimo DAC, potresti risparmiare ulteriormente sulla qualità dello streamer, il suono finale è influenzato praticamente solo dal DAC al quale è collegato. Accertati solo che abbia le funzioni che ti servono (gapless etc.)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Felice,
se è il suono caldo che cerchi, né le Cabasse che hai acquistato né tanto meno un grande ambiente vuoto come quello descritto sono elementi amichevoli, anzi. Cercare di riequilibrare tutto con un amplificatore è un'impresa pressoché impossibile. Servirebbe un amplificatore in grado di correggere digitalmente l'acustica della stanza. E che non costasse uno sproposito. Esiste, ed è l'Elac EA-101EQ-G. Ho visto alcune curve di correzione e devo dire che fa quasi miracoli. In alternativa potresti installare Dirac nell'impianto, se la sorgente fosse basata su un PC. Se invece desiderassi un amplificatore tradizionale, considerato anche il costo dei diffusori, potresti orientarti verso un NAD entry-level come il C316BEE o un modello usato, anche non recente. Se lo scopo fosse quello di ascoltare musica gradevole a volumi non elevati, potrebbe essere una buona soluzione di compromesso. Trovandolo in buone condizioni e a un prezzo non vergognoso, anche un vecchio NAD 3020 potrebbe fare al tuo caso. È sempre un gran bel ascoltare!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Franco,
purtroppo non ho avuto modo di ascoltare le Elac Vela quindi mi viene difficile dirti come suonano e se possano essere un vero upgrade rispetto alle tue Dynaudio.
Diciamo che la differenza di classe di appartenenza è notevole e tutta a favore delle Elac, così come la gioventù del progetto e dei materiali, quindi sulla carta direi che gli ingredienti farebbero propendere verso un sì. Io però ti consiglierei, zone variamente colorate permettendo, di ascoltarle a confronto con le tue. Certo è che se lo strepitoso rapporto qualità/prezzo della serie Debut fosse in qualche modo presente anche sulle Vela...diciamo che ci sarebbe da stare assolutamente tranquilli.
In generale considera che il passo avanti potrebbe essere sostanziale ma non necessariamente nella direzione da te auspicata. Mi spiego meglio: può darsi che i diffusori siano globalmente superiori ma abbiano un'impostazione sonora a te non gradita o poco adatta ai tuoi componenti o alla tua stanza. Per questo è sempre meglio provare dal vivo, specie quando le cifre in ballo sono elevate come in questo caso. Eventualmente puoi provare a chiedere un conto visione, previo versamento di caparra, da restituire in caso di mancato acquisto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
sono un tuo fedelissimo lettore e dopo tanto tempo ti scrivo per un parere particolarmente delicato...
Per il mio compleanno avevo in mente di regalarmi un paio di casse per sostituire le mie Jamo E825 bookshelf. Range di spesa massimo 600 €.
Il resto della catena è rappresentato dall'ampli integrato Denon PMA-860, da un Fiio X3 come DAC (Audirvana sul Mac) e da un Rega Planar 3 d'annata con testina At-VM95 con stilo Shibata con un T-Phonum autocostruito, il tutto collocato nella mia camera da letto in mansarda con tetto in legno, e ben arredata da offrire un'ottima acustica. C'è da dire però che il tuo articolo sulle M-Audio BX8 mi sta incuriosendo sempre di più sul mondo delle casse attive/monitor, e sto valutando un pugno di modelli fino a 600-800 euro di spesa (Adam T8V, Tannoy Gold 8, Kali LP8), forte anche del fatto che prendendoli su Amazon/Thomann.de potrei provarli usufruendo del reso, valutando quale modello potrebbe essere il più adeguato per me.
Mi piacerebbe in futuro vedere maggiori recensioni di monitor audio come le M-Audio. Secondo me possono rappresentare, accoppiate semplicemente ad un DAC, un rapporto qualità prezzo imbattibile per molti neofiti.
Grazie ancora per la pazienza,
Davide - E-mail: davidegioieni (at) gmail.com
Caro Davide,
i diffusori attivi ci piacciono molto, perché rappresentano una soluzione semplice e dannatamente efficace, spesso caratterizzata, come nel caso delle M-Audio che recensii tempo fa, da un rapporto qualità/prezzo stellare. Se hai la possibilità di provare in casa i modelli citati - senza dimenticare le belle BX8 - non esitare! Vedo un solo problema pratico: la gestione di più sorgenti e la regolazione del volume. Sulle BX-8 puoi mettere il volume al massimo e regolare tutto dalle sorgenti, ma tu hai anche un giradischi, onde per cui ti servirebbe quantomeno un pre, anche passivo, per gestire tutto. Anche gli altri candidati attivi che avresti individuato, tutti interessanti, hanno la regolazione del volume in ogni diffusore, quindi è impossibile regolare comodamente il livello d'ascolto con, ad esempio, un telecomando. Purtroppo il tuo amplificatore Denon non dispone di separazione pre/finale e di uscita pre out, altrimenti avresti potuto usarlo come pre per gestire tutto. A questo punto, volendo passare a diffusori attivi, dovresti vendere il Denon e acquistare un piccolo pre, anche passivo, con almeno due ingressi linea e il volume.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Massimiliano,
difficile fare di meglio con la cifra che hai speso per l'intero impianto! Di sicuro le Lonpoo hanno un potenziale molto più elevato, rispetto al resto dei componenti che hai acquistato, ma per un impianto di fortuna può andare benissimo così. Intendo dire che le qualità delle piccole meraviglie vengono fuori con componenti di livello superiore, quindi prima o poi potrai avere la necessità di metterle in condizioni operative migliori.
La questione del fruscio invece non va bene. Mi spiego: ogni amplificatore, anche col volume a zero, produce un leggero soffio di fondo, che è udibile se incolli le orecchie ai tweeter, ad esempio. Se invece è udibile, a volume azzerato, anche dal punto d'ascolto, allora non è tanto normale. Potrebbe essere un fatto naturale di quel particolare esemplare di ampli. Il modello che recensii io non presentava questo tipo di comportamento, ma non era l'esatta versione in tuo possesso, che è quella con l'ingresso Bluetooth, più recente. Proverei a sentire l'assistenza o un tecnico. Se la cosa dovesse darti fastidio (e immagino che un po' ti infastisca) puoi provare a chiedere un intervento in garanzia o la sostituzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno Direttore,
dopo aver letto la sua recensione comparata delle Elac Debut, pur in possesso delle 6.2, ho acquistato un paio di Reference. Penso di aver fatto bene. Ho alla fine trovato il dettaglio e la finezza che il modello precedente, pur essendo equilibrato e dal suono accattivante, non possedeva. Ho riascoltato brani jazz e sentito distintamente suoni e strumenti prima un po' confusi e troppo amalgamati, soprattutto nella zona dei medi bassi e bassi. Quindi per ora tutto bene e grazie per le sue analisi sempre centrate.
Ora vorrei affrontare il tema elettroniche, tenuto conto che ascolto in mansarda assorbente, solo cd, solo jazz e vecchi cantautori.
Ho un Nad C 350 acquistato molto usato, ho trovato nella confezione etichette di tra/quattro località diverse, ma ben funzionante. Per i cd uso un Cambridge Audio Azur 351 C, pure assai usato e riparato.
Pur non essendo necessario, ovviamente, ma mi piacerebbe avere tutto nuovo. Quindi mi rivolgo ai suoi consigli per le due elettroniche che possano prendere degnamente il posto delle molto vecchie e farmi rilassare con il mio jazz, ascoltato quasi sempre la sera a basso volume.
La ringrazio come sempre e spero che questa rivista continui ad avere il successo che merita.
A questo proposito mi chiedo spesso come mai sia gratuita. Ormai paghiamo servizi molto meno utili.
Buon lavoro!
Luigi - E-mail: clm120649 (at) gmail.com
Caro Luigi,
grazie per il feedback sul confronto tra le Elac Debut 6.2 e le 6.2 REF! La differenza è esattamente come l'hai percepita anche tu e sarebbe ancora più evidente se le elettroniche a monte fossero di livello più elevato. A questo proposito, vedo bene l'upgrade completo che avevi intenzione di effettuare. Potresti prendere in considerazione una coppia di nuove elettroniche NAD, ad esempio, da decidere in base al budget che hai stanziato, tenendo conto che le Debut 6.2 REF crescono al crescere della qualità delle elettroniche a monte. Diciamo che già i nuovi modelli entry-level di NAD sarebbero un passo avanti rispetto alla situazione attuale, ma se volessi un salto più deciso potresti optare per qualche modello posizionato un po' più su nella scala gerarchica di questa azienda.
Per quanto riguarda la gratuità di questa rivista...hai ragione, è strano, perché non solo è gratuita ma non ha neppure pubblicità. Crediamo sia l'unico modo per restare realmente indipendenti e, credimi, in un mondo come questo, sentirsi liberi di fare e dire ciò che più ci piace non ha prezzo. Difficile rinunciare a una tale libertà. Questo ha anche un prezzo, ad esempio l'impossibilità di avere in prova tutto ciò che vorremmo, perché tante aziende/distributori non si sentono tranquilli a darci un prodotto in prova. Ti racconto un aneddoto: recentemente, parlando con un noto distributore italiano, questo mi ha chiesto “Che lavoro fai? Guadagni abbastanza con TNT-Audio?”. Al che ho risposto “...e in che modo TNT-Audio potrebbe generare un profitto?”. Non ha saputo rispondere, forse non si era accorto che non ospitassimo pubblicità e che non ci fossero abbonamenti. Pazienza, è un prezzo che paghiamo volentieri, col solo rammarico di non poter fornire a voi che leggete una panoramica ancor più ampia di ciò che offre il mercato. Talvolta, ciò ci costringe ad acquistare i prodotti interessanti che ci piace recensire. Follia, o forse solo passione allo stato puro. L'apprezzamento di chi ci legge da tanti anni e le tue parole sono, credimi, un'eccellente ricompensa per tutti gli sforzi che facciamo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Carissimo Direttore,
con l'occasione di scrivere di nuovo a TNT-Audio ho cercato la mia ultima corrispondenza e con emozione altissima ho riletto quanto lei Direttore scriveva nella sua risposta (AD 2016). Venti anni sono tanti, ma l'entusiasmo è sempre lo stesso, quello degli esordi. Eccoci dunque nel venticinquesimo anno della rivista, in mezzo alle note complicazioni, e con la stessa emozione sono a scrivere queste due righe, senza dimenticarmi di fare i più sentiti complimenti per la consueta linea editoriale e la - costante se non crescente - ricchezza culturale dei contenuti.
L'oggetto del contendere è un secondo impianto minimale per insonorizzare una camera da letto/ufficio/stanza TV/stanza dei giochi abbastanza grande (min 25 mq) ma ben arredata (con tappeti, librerie etc.). L'idea sarebbe quella di comprare il Topping MX3 per collegare: 1) tramite RCA un sintonizzatore Pioneer TX 9500, 2) all'uscita digitale coassiale il lettore bluray, 3) occasionalmente il servizio Spotify tramite bluetooth e 4) all'uscita ottica la TV.
Volevo chiederle qualche consiglio sui diffusori, che devono essere scelti in linea con lo spirito minimale e (qui casca l'asino come si suol dire) anche in vista del loro posizionamento ahimé sub-ottimale, nel senso che verrebbero posizionati su piedini isolanti ma sempre dentro una libreria, non essendoci spazio per altre soluzioni. Quindi dicevamo i diffusori, potrebbero essere scelti tra un paio di nuovi Lonpoo LP42 o - al limite nell'usato- gli Elac b5. Non so se le viene in mente altro in questa forchetta (come budget non andrei oltre i 250/300 euro).
Secondo lei, i primi riescono a insonorizzare adeguatamente l'ambiente? Non sono ascolti impegnativi (per quelli c'è il primo impianto :-)) ed i volumi non devono essere da concerto degli AC/DC (idem come sopra :-)).
Un caro saluto e... auguri di ogni bene per lei e la rivista!
Konstantinos - E-mail: kostas.polidis (at) gmail.com
LC
Caro Kostantinos,
grazie anche a te per le belle parole e per l'amarcord. Ottima la scelta del Topping, oggettino tuttofare davvero delizioso per quel che costa e ottima la scelta di Lonpoo, le quali peraltro gradiscono che la parete posteriore non sia troppo lontana, come accade per l'appunto all'interno di una libreria. Accertati che ci siano 15/20 cm di spazio per il reflex posteriore, basteranno. La stanza da 25 mq certo piccola non è ma credo ti sorprenderai nel sentire cosa riescono a fare questi due nanerottoli, intendendo entrambi, sia l'ampli che i diffusori. Le Elac Debut B5, ammesso di trovarle usate (difficile!), non sono adatte per un posizionamento dentro una libreria: hanno un basso importante, che sarebbe ulteriormente amplificato dalla presenza della parete posteriore vicina e da eventuali risonanze del mobile. Più sicure certamente le Lonpoo, in questa situazione. Queste ultime risultavano esaurite da oltre un mese, ma pare che in questi giorni siano tornate disponibili, la richiesta è veramente elevata e il prezzo, come era lecito aspettarsi, è aumentato. Anche se non costano più 50€, sono assolutamente imbattibili come rapporto qualità/prezzo.
Promettimi che mi farai sapere come trovi il risultato finale, nonostante l'ambiente grande, credo che questo genere di informazioni possano essere utili a tanti con le tue stesse esigenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Salve direttore, le ho scritto qualche anno fa ("Sogno trentennale", Vol. 853) e ritorno per aggiornarla e ringraziarla come un po' tutti noi "adepti" facciamo. Purtroppo come spesso accade nei desideri e progetti di costruzione ambiziosi si incorre in vari problemi che portano ad allungare i tempi ed a svuotare le tasche e maledico il minimal, la domotica, l'efficienza energetica, il sostenibile, il recupero storico, il covid etc. etc.
Fortunatamente oggi sono quattro mesi che ci godiamo la nuova casa ma ovviamente i propositi audiofili sono lontani dall'essere realizzati. In compenso dovrei avere delle buone basi di partenza. Quella che lei definì strana stanza ma era una cantina dove si faceva il vino è oggi confortevole, senza riverbero grazie ad arredi assorbenti ed altri accorgimenti, con una linea elettrica dedicata e grazie alla domotica ed al fotovoltaico con una tensione di rete mai sotto i 222/223V.
Venendo all'oggetto della mail la frustrazione è data dal fatto che non ho i fondi necessari per acquistare gli enormi diffusori e le elettroniche alle quali ambivo per il mio rifugio sotterraneo testosteronico, ma dato che la musica per la mia famiglia non deve mancare ci siamo un po' arrangiati per goderne nel quotidiano. Abbiamo avuto in omaggio con l'idromassaggio un fungo/lampada Bose da esterno che messo nell'open space dove passiamo la maggior parte del tempo e dove non abbiamo volutamente tv ci ha soddisfatto per fruibilità e sete di musica. Gli smartphone con Tidal comandano tutto e l'audio tutto sommato non era un incubo nonostante i limiti della lampada in questione e dell'ambiente minimal molto riflettente date le pareti ancora spoglie ed una vetrata 6x3...ma si sa, l'appetito vien mangiando ed avendo a disposizione un budget relativamente basso ho iniziato a pensare come migliorare gli ascolti.
Conscio del disastro acustico dell'ambiente ho ben pensato a delle Duevel Planets usate da abbinare ad un all in one. Persa per un soffio una coppia antracite garantita 12 mesi ho optato per il nuovo dato che le laccate bianche preferite da mia moglie erano introvabili. Inizio quindi la ricerca del tuttofare con i pochi fondi rimasti e grazie alla recensione TNT delle piccolette omnidirezionali e un'altra di un vecchio sintoampli Yamaha opto per un'offerta irresistibile sul web dell'rn803d......e vengo alla felicità oggetto della lettera. Non so ancora se l'ambiente non era poi così male o le Planets sono capaci di miracoli, ben distanziate dalle pareti ma con un tavolo da 5x1 due metri di fronte e posizioni di ascolto varie e quasi sempre in piedi quello che ci stanno regalando è indescrivibile. Ovviamente grazie all'app Musiccast abbiamo tutti i comandi e tutta la musica possibile immaginabile nel palmo della mano.
Suonano ormai da 25/30 ore Tidal e le dico che con i brani che lo permettono riesco a far digerire a quei wooferini tutti i watt (probabilmente ottimistici) dell'amplificatore arrivando ad attenuazione 0dB in pure direct senza distorsione alcuna e godendo di un PRAT che mai avrei immaginato.
Ovviamente i limiti ci sono, non arrivano al pugno nello stomaco ed al volume che desidero ma in quanto a coerenza timbrica e divertimento sono felicissimo, non ho rimbombi o impastamenti, tanto che per il momento non penso di provare la calibrazione YPAO che tra l'altro escluderebbe l'utilizzo del pure direct. Ho anche provato a sistemarle in posizione momentanea, ma non praticabile in modo definitivo, più consona e a sedermi alla distanza giusta meravigliandomi dell'immagine sonora per la quale non penso siano state progettate.
Spero di non averla annoiato la saluto e ringrazio per la pazienza infinita che ha nel rispondere alle nostre strampalate richieste.
Un abbraccio da Gianluca e famiglia.
P.S. Mi sa dire come mai non ho notato differenze né provando ad impostare l'ampli su 4 e 8 ohm e né mettendo i diffusori con i woofer all'esterno invece che interni come consiglia Duevel?
Gianluca - E-mail: lukelukesb (at) gmail.com
LC
Caro Gianluca,
son felice dell'esito molto soddisfacente. Le Planets sono davvero magiche. Non ho idea del perché non senta differenze coi diversi posizionamenti, immagino che l'acustica della stanza e la posizione d'ascolto abbiano un ruolo non trascurabile. L'impostazione 4/8 ohm è irrilevante, a 4 semplicemnete l'amplificatore si salvaguarda dal fare troppi straordinari, in genere limitando la corrente in uscita. Piuttosto, non capisco come mai non ritenga soddisfacente il livello di pressione sonora raggiungibile: le Planets possono suonare forte, molto forte! Potresti misurare con la suite JBL Tools (app da smartphone) la pressione sonora mentre ascolti? La potenza del tuo Yamaha dovrebbe essere assolutamente sufficiente! Se devi mettere il volume al max c'è qualcosa che non quadra...
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Lana Del Rey è tornata, con un nuovo album appena pubblicato. Se non esistesse, bisognerebbe inventarla. L'album si intitola Chemtrails over the country club (scie chimiche sul country club) dal quale ascoltiamo la dolcissima “Let me love you like a woman”.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
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