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Caro Salvatore, per cominciare ti fornisco un riferimento alla pagina dedicata alle XRT20, curata dal loro progettista, Roger Russell. È in inglese, ma spiega tante cose interessanti. Per quanto riguarda il posizionamento, è chiaro che se le torri degli alti sono addossate alla parete posteriore, come da manuale oppure no poco importa, la tridimensionalità della scena te la puoi scordare. Lo stesso dicasi per il posizionamento addossato alla parete posteriore per le torri dei bassi: il rinforzo è inevitabile. Tieni conto che questo sistema è stato progettato, pensato e realizzato avendo in mente la tipica sala americana, grande quanto un nostro miniappartamento. In queste condizioni, magari, il rinforzo sui bassi era benefico. Tu costringi il sistema in una stanza piccola e il disastro è inevitabile. Che fare? Allontanare tutto dalle pareti, sia quella posteriore che quelle laterali. Cinquanta cm possono andar bene, per cominciare, e vedi se riesci a fare qualcosa di più, valutando il risultato con spostamenti progressivi di 5-10 cm per volta. Se tutto dovesse fallire, vendi il sistema e acquista dei diffusori più facili da inserire nel tuo ambiente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Gennaro,
avresti anche potuto fare nomi e cognomi! Purtroppo non posso che ripetere un vecchio e banale luogo comune che, però, si sta rivelando maledettamente vero: gli oggetti di una volta erano costruiti per durare nel tempo. Oggi, tra obsolescenza programmata, costi di gestione dell'assistenza/magazzino ricambi e realizzazioni affidate a terzisti che lavorano a cottimo (più apparecchi monti e più guadagni), il rischio di trovarsi tra le mani un bell'oggetto che muore entro due anni (appena scaduta la garanzia) è concreto. Le Aziende devono vendere, non riparare, quindi se l'apparecchio si rompe in pratica si obbliga il cliente ad acquistarne un altro.
Ho citato la settimana scorsa la politica di Elac per la serie Debut (ignoro quale sia il loro atteggiamento per le serie più prestigiose): non esiste la possibilità di avere altoparlanti di ricambio. Se si rompe un tweeter o un woofer, in garanzia, ti spediscono una nuova coppia di casse. Scaduta la garanzia puoi tranquillamente farci un falò coi tuoi diffusori. È una scelta commerciale, che io detesto, ma quando i costi di un prodotto sono molto bassi non è così strano che non ci si occupi della sorte del venduto una volta scaduta la garanzia. Prima di gridare allo scandalo, provate a cercare un ricambio originale di un'auto non più in produzione da 10 anni (un esempio su tutti: Alfa Romeo).
Con questo sistema “compra, utilizza, distruggi e ricompra” il PIL aumenta ma noi diventiamo tutti più poveri. Esistono delle eccezioni? Certamente sì e per riconoscerle basta vedere l'attenzione che rivolgono al servizio post-vendita, in particolare alla reperibilità dei ricambi e all'assistenza ufficiale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Cristiano,
da anni ripeto che il mercato ha preso una direzione che sembra ormai univoca: quasi totale svuotamento della classe media, potenziamento della classe entry-level (i cui prezzi sono crollati) e della classe high-end (i cui prezzi sono lievitati oltre ogni ragionevolezza). Perché? Il motivo è molto semplice: sono arrivati sul mercato prodotti dal costo irrisorio e prestazioni stellari (ne parliamo in continuazione) che hanno messo in imbarazzo i prodotti di classe media, che faticano a giustificare la propria esistenza, visto che la differenza di costo è elevata, ma quella di prestazioni è discutibile. Quando con 100€ ti porti a casa un sistemino che fa barba e capelli a sistemi che costano 20 volte tanto, credimi, è difficile stare sul mercato. Penso ai soliti ampli come l'F900S (o simili) e a diffusori come i Lonpoo LP42. Questi generano un serissimo imbarazzo a sistemi nettamente più costosi. L'utente medio, poi, si accontenta facilmente, abituato com'è a sentire musica dall'altoparlante dello smartphone o dalle cuffiette, nella migliore delle ipotesi. L'unica soluzione, per salvarsi, è spostare verso l'alto l'asticella: prestazioni migliori e prezzi altissimi. Ecco perché il mercato ha subito questo andamento apparentemente illogico. La risposta alla tua osservazione pertanto è: no, non serve un'azienda americana che faccia chissà quale R&D. E sai perché? Perché esistono aziende cinesi che lo fanno meglio e a una frazione del costo. Triste, se vuoi, ma questa è la realtà.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Proporzione tra prezzo e prestazioni in HiFi
Gentilissimo Lucio,
tempo fa (vol. 852) mi dicesti (giustamente) che l'elemento più debole del mio impiantino erano i diffusori.
Qualche settimana fa mi sono fatto coraggio e mi sono recato in un negozio, dove mi hanno fatto ascoltare un paio di coppie di diffusori che, per tipologia e dimensioni, non si discostavano troppo dalle mie attuale Indiana Line Arbour 4.20 da pavimento.
Mi sono portato il mio TA10.1, i miei CD di riferimento (roba ben registrata tipo il primo CD di Sade prima stampa) e mi sono posizionato alla stessa distanza che uso a casa con la stessa pressione sonora (segnalata dallo smartphone, circa 85 dB).
I diffusori ascoltati erano Dali Opticon 5 (circa 1300€) e Quad S4 (circa 1700€). Ora, io non mi aspettavo di sentire dei cori angelici, ma, considerando che i miei diffusori li pagai 300€, prevedevo di percepire una supremazia schiacciante rispetto alle mie modestissime casse.
In realtà se dovessi “quantificare” la maggiore qualità percepita direi un +20% con le Dali e un +50% con le Quad. Forse. Io, che non riesco a stare zitto, ho interpellato il negoziante, il quale mi ha detto che in Hi Fi non c'è proporzione, e che nel suo negozio l'acustica è scadente e che a casa mia il risultato sarebbe sicuramente stato migliore.
Capisco che non ci si debba aspettare una proporzione diretta, però se penso a due automobili, una da 10k e una da 50k...
A questo punto, sarò io sordo o incompetente, nel mio caso specifico non ritengo valga la pena di discostarsi da prodotti entry level di base. Mi farebbe molto piacere leggere il tuo punto di vista a riguardo. Ti ringrazio moltissimo per la tua attenzione e per il tuo lavoro su TNT Audio.
Un caro saluto,
Andrea - E-mail: cosmo.2000 (at) yahoo.it
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Caro Andrea,
intanto sarei già ben felice se da dei diffusori che costano 1500€ venisse fuori un suono che, a spanne, sia il 50% superiore a quello di una coppia di diffusori da 300€. Il negoziante ha, ovviamente, ragione. Non c'è proporzionalità. Anzi, ce n'è sempre meno. Per questo motivo spesso consiglio di acquistare usato, si abbassa di un buon 50% il divario di costo e, contemporaneamente, ci si può mettere in casa prodotti nettamente migliori.
Altre due osservazioni: può essere che la saletta del negoziante fosse infelice. Questa, da sola, condiziona per almeno il 50% le prestazioni di un qualunque sistema HiFi. Infine l'amplificatore. Il tuo Trends è magico, ma fa quel che può. Magari era un po' tirato per il collo, in quella situazione. Ad esempio, le Quad S4 che hai ascoltato hanno un'impedenza nominale di 6 ohm, ma un un minimo fastidioso a 3.5, un carico non esattamente graditissimo al piccolo chip Tripath che equipaggia il tuo Trends TA10.1. Le Dali invece sono date per 4 ohm nominali, immagino che abbiano dei minimi d'impedenza simili, e a peggiorare le cose ci si mette una sensibilità non proprio elevata: 88 dB. In definitiva, prima di formulare un giudizio io proverei con diffusori più facili e sensibili (Triangle, Indiana Line, Klipsch...) possibilmente in un ambiente noto, meglio se il tuo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Suggerimento testina giradischi
Buongiorno Direttore, le scrivo per chiedere nuovamente un suggerimento, ho recepito le indicazioni relative all'ambiente che mi aveva dato nella precedente mail e mi sono deciso ad un cambio radicale ora l'impianto è stato spostato in un'altra stanza dove suona decisamente meglio, le mando le foto del prima e del dopo:
Prima:
Dopo:
L'ambiente non è certo perfetto, ma è sostanzialmente meglio di prima soprattutto per quanto riguarda l'immagine stereofonica. Ho quindi venduto tutti i componenti dell'impianto che c'era prima in questa stanza e che ascoltavo saltuariamente ed ho acquistato un ampli basato sullo stesso chip del mogu f900s (che ho preso per gioco) usato in dual mono, una versione "pompata" (100 w sui 4 Ohm) ma senza la flessibilità dell'f900s e l'ho collegato ad un chromecast audio e a delle Monitor Audio Bronze 200. L'impressione finale è incredibile: un basso rotondo, articolato e con un bel punch, medio alti dettagliati e mai fastidiosi. L'ampli in questione costa 30 euro viene "prodotto" dalla Nobsound e si chiama TPA3116 100 w x 2. Risolve la maggior parte dei problemi del'f900s: la fastidiosa voce all'accensione è sparita, i 2 tpa3116 ricevono la giusta riserva di energia dai condensatori ed ha un potenziometro migliore, non ha però un DAC, né il BT, è leggermente più grande.
Quindi la ringrazio per l'articolo sull'F900S davvero utile! Dalla vendita dell'impianto mi sono rimasti circa 600 euro che vorrei impiegare nel miglioramento dell'attuale setup: Advance Paris A7, Sonus Faber Liuto ed un Thorens TD150 "Audiocostruzioni" con testina AT-OC9XEB. il cavo del giradischi è un sommer cable spirit, i cavi di potenza sono dei sommercable elephant. Avrei pensato ad una upgrade della testina, ma non sono certo che sostituendo la stessa con una di costo triplo possa ottenere grandi risultati, potrei essere limitato dal braccio o dal pre-phono, al momento uso quello interno all'Advance Paris A7 che mi sembra ottimo, al pari di un pre-phono esterno come il Cambridge cp2 (che ho messo da parte per usare quello interno). Suggerisce di acquistare una testina nuova, e se sì, quale? Mi tengo i 600 euro e li spendo in vinili? Ha altri suggerimenti in proposito?
Saluti e grazie per il tempo che ci dedica.
Maurizio - E-mail: maurizio.dallara (at) gmail.com
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Caro Maurizio,
ricordo la tua stanza, e sì, in effetti adesso va decisamente meglio! Non faccio fatica a credere che sia comparsa anche l'immagine stereofonica. Sarebbe ancora meglio se riuscissi a eliminare tutto ciò che resta tra i diffusori e inserissi un bel tappeto a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto. Conosco l'amplificatore che hai acquistato, ma non ho avuto ancora modo di ascoltarlo. Realisticamente si tratta di due TPA3116 in uno stesso cabinet, quindi maggiore potenza e dinamica a disposizione. Ottimo! Mi auguro che l'alimentazione sia adeguata alla maggior richiesta energetica.
Per quanto riguarda l'upgrade della testina attuale (circa 200€) con una da 600€, io credo che il passo avanti sarebbe sostanziale ma, forse, non perfettamente adeguato al braccio del TD150, che non amo particolarmente. Io, forse, terrei la AudioTechnica attuale e penserei a un upgrade del giradischi, con qualcosa di più sofisticato e moderno, magari cercando un buon usato recente (Rega, ProJect etc.). Qualora, invece, il suono attuale fosse assolutamente gratificante e divertente, lascia perdere l'upgrade e acquista vinili. Per spendere in hardware c'è sempre tempo!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
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Caro Claudio,
il business è business. Scopo di un'Azienda è vendere più prodotti possibile. Alla vecchia serie Debut di Elac era stata criticata una gamma altissima non esattamente estesissima, il che era - peraltro - vero. Ora la gamma alta è ben più nitida, estesa e presente. Non anticipo altro, leggerai nella recensione a confronto. Poi hanno deciso, in maniera un po' suicida, di rilasciare la serie Reference che, purtroppo, suona molto meglio della serie “normale”. Forse si sono accorti che la prima serie Debut era troppo buona per il prezzo richiesto? Era, in effetti, proprio così. E allora ecco un prodotto che suona sì parecchio meglio, ma che costa anche molto di più. Il rapporto qualità/prezzo è molto alto, ma in questo modo si affossano, secondo me, le sorti della serie Debut normale. È vero che una 6.2 costa circa la metà della 6.2 REF, ma la differenza di suono non è piccola, e dubito che un qualunque audiofilo possa, a fronte di un risparmio di 200€, optare per la Debut normale. Infatti, le 6.2 costano circa 300€ la coppia (al pubblico) mentre le REF solo 200€ in più, il costo di un po' di metri di cavo decente. Io, in tutta sincerità, non avrei dubbi sul da farsi e prenderei le REF. Nel tuo caso, visto che hai già le 6.0, tienile pure senza problemi. Andavano benissimo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Spostamento diffusori
Carissimo Direttore,
ci eravamo sentiti tempo fa, sempre su queste righe, dove esprimevo i miei dubbi sul progetto del nuovo salone capitanato dalla gentil consorte. Purtroppo ora siamo alla realtà e le foto che allego sono piuttosto evidenti nell'inquadrare dov'è il problema.
Come potrà osservare, il diffusore di sinistra si trova pericolosamente vicino all'angolo e con quella mensola posta poco sopra, si è creata una specie di nicchia, risultato? Un basso maledettamente gonfio nonostante i 40 cm di distanza dalla famigerata parete posteriore!
Il problema ovviamente è avvertibile soprattutto quando si alza un po' il volume, nella zona che io chiamo "di godimento", cioè quando un pezzo ti sta prendendo e tu ci dai dentro un po' per fartelo ancora più tuo.
Preciso che il Sub che s'intravede dalle foto non è collegato all'impianto HI-FI, ma entra in azione solo con la TV.
Attraverso il Balance dell'ampli ho potuto capire quasi immediatamente che il problema è il diffusore di sinistra.
La mia idea era: trovare un modo agevole per spostare in avanti i diffusori al momento del bisogno, pesano 17Kg cadauno e anche se ora poggiano su 4 piedini in silicone, non scivolano molto facilmente sul pavimento in gres porcellanato e i miei problemini di schiena fanno il resto!
Pensavo a delle rotelline o ai Glisdome di cui parla anche lei qui su TNT, ma le chiedo gentilmente un consiglio, un aiuto! In previsione anche del fatto che voglio sostituire i diffusori con delle torri più snelle, leggere e con un suono caldo e morbido come le Indiana Line Diva 552. Basta con questo iper dettaglio delle mie B&W DM 603!
In previsione arriveranno dei canvas ed un tappeto per migliorare l'acustica ambientale ma non mi aspetto grossi miracoli!
Il resto dell'impianto è composto da:
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Caro Fabrizio,
concordo con te sulla necessità di spostare agevolmente i diffusori, ci sono - oltre ai Glisdome, che funzionano benissimo anche con mostri da 60kg l'uno - altri sistemi per spostare mobili pesanti. Io sotto ai miei diffusori (che pesano più del triplo dei tuoi) uso i Glisdome senza alcun problema, e gli spostamenti sono frequenti, visto che devo liberare la parete per eseguire le recensioni di altri diffusori. È sufficiente che dia un'occhiata in qualche negozio di bricolage ben fornito per trovare altre soluzioni che potresti trovare più comode.
Tuttavia, se il suono dei B&W fosse ormai diventato stancante, cosa assolutamente plausibile considerando ambiente e resto dell'impianto, pianifica pure una sostituzione dei tuoi attuali diffusori. Bene le Indiana Line che hai individuato, ma valuta anche qualcosa di usato nei cataloghi Totem, Rega, KEF...io ci vedrei bene anche delle Duevel Planets usate, risolveresti in un colpo solo il problema del suono affaticante e del posizionamento. Suonano bene anche in posizioni non perfette e sono leggere da spostare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Flavio,
se invertendo i cavi del giradischi il problema si sposta sull'altro canale significa che c'è qualcosa che non va o nei cavi del giradischi o, peggio, nella testina. I cavi esterni li hai sostituiti e provati, quindi temo che restino solo quelli interni al braccio. Non hai una testina da battaglia da poter montare e provare al volo? Magari nello spostamento dell'impianto nell'altra stanza la testina ha subito un urto accidentale. Non è detto che il danno sia visibile, perché potrebbe essere interno. Prima di smontare tutto e mandare in assistenza, acquista o fatti prestare una testina entry-level, un muletto per fare prove o da usare con dischi usati e dalle condizioni incognite. Una AudioTechnica AT3600 la prendi con meno di 30€ e con 35€ trovi una Ortofon OM3. Tenuto conto del valore del tuo impianto, della complicazione e delle incognite insite in una richiesta di assistenza per un giradischi (da smontare, imballare, spedire) direi che valga la pena fare questo piccolo investimento che, anzi, mi sento di consigliare a tutti. Un “muletto” come questi citati, oltre a essere tutt'altro che malvagio, può sempre tornare utile, per esperimenti o per suonare dischi acquistati di seconda mano.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ancora Thiel 1.5
Gentilissimo Direttore,
ti ho già scritto diverse volte, l'ultima mia è stata pubblicata nella rubrica della posta (Vol. 932, per avere consigli riguardo all'ampli per le mie Thiel 1.5. Le chiedevo consigli sull'abbinamento con un integrato Krell 300i trovato usato. Ma già il giorno dopo la sua risposta l'ampli era stato già venduto e forse non è un male considerato anche la sua risposta. A questo punto sarei orientato sull'acquisto di un ampli nuovo, da abbinare con le mie casse, di nuova generazione che potrei anche collegare con un Cocktail Audio per ascolto della musica liquida, per cui ti chiedo su quali marchi e modelli potrei orientarmi in maniera tale da restringere la rosa di quelli da ascoltare (portando le mie casse nei vari negozi). Per quanto riguardo l'ambiente d'ascolto la parete posteriore sarà implementata da uno schermo fisso per la videoproiezione e aggiungerò altro per ridurre la riflessione. Sposterò, inoltre, il rack nella posizione che mi hai consigliato e spero di diventare un audiofilo felice!
Ascolto prevalentemente blues e recentemente jazz. Per quanto riguarda il budget dedicato ovviamente proporzionato alle casse in mio possesso ma direi che potrei arrivare a circa 4-5000 euro o se lo richiede potrei sforare tale cifra riducendo altre spese per altri hobbies.
Ancora grazie
Grazie per la pazienza accordatami e attendo i tuoi preziosi consigli,
Carmine - E-mail: carmine.finizio58 (at) gmail.com
LC
Caro Carmine,
non spenderei mai 5000€ per amplificare delle Thiel 1.5. Sono dei bei diffusori, ma non andrei, nel nuovo, oltre i 1500€. Tenendo conto delle caratteristiche timbriche delle 1.5, io punterei a qualcosa di non troppo aperto e analitico, onde non esasperare le inclinazioni naturali dei diffusori. Se, poi, anche l'ambiente fosse riflettente o vuoto, meglio non rischiare e andarci cauti.
Sto pensando che potrebbero essere dei buoni abbinamenti i seguenti integrati, entro i 1500€: Rega Elex R, Naim Nait 5si, Primare I15, Musical Fidelity M3si, con un particolare riguardo ai primi due. Vedi se ti riesce di ascoltarli collegati ai tuoi diffusori, meglio ancora se sempre nello stesso ambiente e con la stessa sorgente. Le CS 1.5 sono un po' schizzinose e l'ambiente ha un'influenza non piccola. In una saletta troppo riflettente potrebbero facilmente risultare acide o affaticanti sul lungo periodo.
Anche il Cocktail Audio che intendi utilizzare ha un'impostazione timbrica abbastanza aperta, quindi meglio andarci veramente cauti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Direttore,
due brevi righe per ringraziare te e il tuo team del lavoro (gratis...) che fate. Mi è venuto in mente di dedicare 2 minuti per farlo mentre sto ascoltando, dopo la giornata lavorativa, in un rarissimo momento di riposo un po' di musica.
Notebook in streaming, un dac usb a pennetta senza troppe pretese (zuperdac) e le cuffiette della Venture Audio che avete recensito (ah! se si tenessero meglio alle orecchie!!..).
Grazie per la vostra indipendenza, dopo tanti anni ancora a dimostrare che non occorre spendere almeno 1keuro per ascoltare con un minimo di decenza un po' di musica e, soprattutto, rilassarsi e godersela!
Saluti,
Luca - E-mail: luca.sfarzo (at) gmail.com
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Caro Luca,
grazie per aver speso qualche minuto per inviarci i tuoi apprezzamenti per il nostro “lavoro” e il tuo feedback sulle incredibili cuffiette Monk Plus! È proprio così: oggi per ascoltare in una maniera semplicemente impensabile fino a qualche anno fa, basta veramente pochissimo. Tra l'altro, questo è un fatto condiviso e accettato in tanti altri ambienti, basti solo pensare alla risoluzione delle telecamere e degli obbiettivi degli smartphone. Oggi, con poco, consentono fotografie ad altissima risoluzione, prima possibili solo con macchine fotografiche molto costose. Oppure pensiamo alle prestazioni di un computer, un notebook o un tablet: con poche centinaia di euro si ha velocità di calcolo pari a quella di una workstation di 10 anni fa. E nessuno si meraviglia, solo in HiFi continuiamo a far finta che il progresso non abbia avuto effetti altrettanto incredibili e devastanti.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Ancora musica nuova su TNT-Audio! Appena pubblicato il nuovo album dei Travis, band scozzese con all'attivo già nove album in studio e un live. A volte abbiamo bisogno solo di belle canzoni, come questa “The Only Thing” (feat. Susanna Hoffs). Non a caso l'album si intitola “10 songs”.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
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