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LC
Caro Simone,
è vero che gli Elac serie Debut siano diffusori che suonano bel al di là di ciò che la fascia di prezzo lascerebbe presupporre, però secondo me non bisogna neppure esagerare in questo senso. Ad esempio, le Elac Debut 5.2 (che ho in prova, insieme alle 6.2 e alle 6.2 REF) suonano nettamente peggio delle Debut Ref 6.2, che si acquistano con circa 500€. Pertanto, io preferirei di gran lunga una coppia di 6.2 REF pilotate da un amplificatore da 500€, piuttosto che le 5.2 pilotate da uno di 1000€. Il mio consiglio, pertanto, è quello di acquistare un buon ampli da 500€ ed eventualmente mettere da parte qualcosa per acquistare diffusori migliori in seguito. Non pensare che la differenza tra un ampli da 500€ e uno da 1000€ sia chissà quanto evidente. Di sicuro è meno evidente della stessa differenza tra i diffusori citati. Tra l'altro, volendo, potresti prendere un Rega Brio-R usato (si trova per quella cifra) o un qualunque integrato NAD in quella stessa fascia di prezzo, nuovo. Trovi anche dei modelli che hanno integrato sia DAC che Bluetooth, ad esempio il NAD D3020.
Grazie del feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
come probabilmente avrai notato leggendo questa rubrica, sono assolutamente contrario all'utilizzo simultaneo di più diffusori. Lo ritengo non solo uno spreco di risorse economiche e di spazio, ma anche un non-senso dal punto di vista tecnico. La soluzione ottimale pertanto è vendere tutto e acquistare una coppia di Focal da pavimento. Mi sembra che questa opzione non ti sia gradita, pertanto credo che l'unica strada da tentare sia la sostituzione dei componenti passivi nel crossover, con altri di migliore qualità. Controlla se sul tweeter ci sia una resistenza di attenuazione (mi pare di no) perché in caso ci fosse potresti semplicemente ridurre il valore di questa per aumentare il livello di emissione del tweeter.
Faccio comunque un po' fatica a capire come tu possa trovare chiuse in gamma alta le B&W 683, sei sicuro che i tweeter non siano rotti? Escludo assolutamente la terza ipotesi, ovvero quella di sostituire l'amplificatore. Sarebbero altri soldi spesi inutilmente, sostituisci le casse, semmai!
Infine, non riesco a capire dalla foto come siano posizionati i diffusori. Se le 683 sono messe sulla parete laterale, quindi a 90° rispetto al punto d'ascolto, direi che sia assolutamente normale sentire le alte frequenze attenuate. I tweeter sono molto direttivi e vanno ascoltati in asse. Prova a mettere le 683 esattamente di fronte al punto d'ascolto e vediamo che succede (e stacca le Focal).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Riparabilità apparecchi HiFi
Buongiorno Direttore!
Ringrazio innanzi tutto per l'ultima risposta (Vol. n. 932).
Ogni volta che leggo la Rubrica dalla Posta, resto sorpreso dalla pazienza e dalla cortesia con la quale Lei risponde a tutti, a volte anche su quesiti abbastanza futili, se non triti e ritriti. Non vorrei entrare in tale gruppo, perciò non mi offenderò se dovesse cassare in tutto o in parte questa lettera, perché noiosa o forse non condivisa.
Vorrei rendervi partecipi di quanto possa essere aleatorio far riparare elettroniche HIFI, seppure di costruzione relativamente recente. Parlo di un amplificatore YBA 201 e del cd player della stessa serie, con un'età di circa 10 anni, ma ciò sembra valere anche per molte altre marche. Per cominciare, il laboratorio ufficiale italiano per YBA (Lasa Assistenza di Piacenza, che ha in cartello una quarantina di grandi nomi dell'hi-fi) ha risposto molto gentilmente che loro non prestano assistenza su apparecchi di cinque o più anni fa, perché sono obsoleti e non hanno ricambi disponibili. Spiegano che questo problema è iniziato dopo il 2000, perché da quell'epoca le case costruttrici forniscono una limitata quantità di ricambi e solo per i modelli in produzione.
Da un'altra parte, YBA di Parigi, interpellata dal mio rivenditore, ha dato addirittura una risposta canzonatoria.
Nel mio caso, solamente grazie ad un'ammirevole triangolazione tra il mio rivenditore ed un suo amico di un'altra regione, gli apparecchi sono stai riparati da un bravo tecnico in grado di sostituire l'integrato che regolava il volume dell'amplificatore ed aggiornare l'alimentatore della scheda perché poco affidabile.
Mi sono invece dovuto accontentare, dopo due interventi e relative spedizioni, di una messa a punto al 95% del lettore cd, perché ad eccezione di una revisione dell'alimentazione, niente si è potuto fare per il circuito di analisi degli errori del cd, rivelatosi instabile e causa quasi certa dei ricorrenti ed odiosi rifiuti a leggere gli stessi cd che il giorno prima, e magari il giorno dopo, suonano benissimo! Nemmeno è stato possibile provare il comportamento con una nuova meccanica perché l'originale è introvabile ed il software riconosce solo quella (uno sconosciuto modello da PC con valore al dettaglio di 20 euro!).
Per Lei non sarà una novità: ho sentito parlare di componenti che non riportano la sigla identificativa (cancellata ad hoc dal fabbricante), o di componenti programmati non sostituibili perché il firmware non si trova più. Oppure come sopra, di ricambi che non ci sono più, quando ti aspetteresti che ci siano ancora. Allora non resta che buttare l'apparecchio...a volte per ricambi del valore di pochi euro. Tutto ciò manifesta una politica commerciale vergognosa da parte di questi grandi nomi, un comportamento che trovo stridente con l'immagine, il fascino, i contenuti attribuiti ai loro prodotti, senza parlare dei prezzi!
Spero che qualche marchio si salvi, ma non so.
Mi viene un po' di nostalgia dei miei vecchi AURA o Marantz, o NAD, che erano corredati da schema elettrico, e venivano riparati senza problemi. So che la tecnologia è cambiata, ma l'assistenza si può sempre dare. Che dire? Sono ingenuo oppure arretrato sui tempi? È una grossa delusione!
Visto che trovo spesso nella Sua rivista importanti consigli sulla riparabilità degli apparecchi, forse è il momento di riflettere anche su queste situazioni, dando lustro a chi opera ancora bene!
Grazie ancora per la pazienza e, vista la stagione Le auguro buone vacanze!
Mario - E-mail: m.invernizzi (at) studiotecnicoinarck.it
LC
Caro Mario,
purtroppo non solo è così come dici tu ma va persino sempre peggio. Ho scoperto, ad esempio, che per la serie Debut di Elac non esistono ricambi (woofer e tweeter). Se si dovessero rompere fuori garanzia puoi prendere e buttare. O sperare di riuscire ad adattare qualcosa (praticamente impossibile) o nel caso, rivolgersi speranzoso ai pochi riparatori di altoparlanti ancora attivi, con l'incognita del costo, perché trattandosi di diffusori economici, la riparazione potrebbe rivelarsi anti-economica. Ora, capisco che non si possa garantire l'esistenza di ricambi per apparecchi per i decenni a venire, ma partire già con un prodotto nuovo ed escludere a priori la possibilità di reperire ricambi fuori garanzia è un suicidio commerciale, secondo me. Il senso “economico” di questa folle politica lo posso capire: si tratta di prodotti economici che devono fare numeri, vendite su vendite. Se consenti a un acquirente di riparare e tenere chissà per quanti anni la sua coppia di diffusori, i nuovi modelli non riesci a venderli come vorresti, motivo per il quale, sempre parlando di serie Debut di Elac, è uscita a distanza di pochi anni la serie .2, completamente rinnovata, quando a mio parere non c'era assolutamente alcun bisogno (riferirò in maniera più dettagliata nella recensione della nuova serie, presto qui su TNT-Audio). Per apparecchi costosi, invece, faccio molta più fatica a capire. Tra i grandi nomi Naim sicuramente è quello tra i più attenti alla gestione dell'assistenza, anche di apparecchi molto vecchi (si pensi al recapping dei vecchi amplificatori di decenni fa).
L'unica soluzione, in molti casi, è rivolgersi a un riparatore non ufficiale, che abbia voglia di cercare i componenti da sostituire, rovistando in giro per il web. È accaduto a me di recente di aver necessità di riparazione di un vecchio componente B&O, del quale riferirò presto nel nostro angolo Jurassik (S)park!, e di rivolgermi a un riparatore molto appassionato che si è impegnato nella ricerca di componenti non più in produzione, pur di portare a termine il lavoro. Le assistenze ufficiali non farebbero mai qualcosa del genere. Pazienza!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Leonardo,
comincio col premettere che una stanza mansardata quasi completamente spoglia è un vero disastro sonoro. Sarà difficile trovare una soluzione che ti soddisfi completamente, mancherà sempre qualcosa. Quello che farei io è tenere l'integrato Rotel e collegare tutto in monowiring. Se così non va, acquista arredi per la mansarda. Le soluzioni più efficaci sono sempre quelle più semplici, lascia perdere biamping orizzontali, verticali o obliqui, sono stupidaggini inventate dai costruttori per giustificare l'introduzione di nuovi modelli e vendere più amplificatori e più cavi. E nuovi diffusori. L'unica cosa che fa una reale differenza è la multiamplificazione attiva, il resto è solo uno spreco enorme di risorse e una complicazione inutile. Non a caso oggi, in diffusori anche molto impegnativi, il biwiring sta sparendo, per fortuna! Un motivo ci sarà, no? Se sono in monowiring anche diffusori di notevole impegno economico, evidentemente non c'è alcun vantaggio reale, che non possa essere ottenuto per altra via (es.: cavi di migliore qualità). In ogni caso, con la vendita del finale Rotel, che non ti serve, acquisti arazzi, tendaggi, cuscini e quadri in tela senza vetro, per cominciare a sistemare l'acustica della stanza. Sono i componenti HiFi più importanti, anche se non suonano e non interessano agli audiofili, amanti delle scatole di latta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
ottima idea quella di spostare l'impianto e metterlo vicino al punto d'ascolto, lontano dallo spazio tra i diffusori. È uno degli upgrade più semplici ed efficaci che si possano fare ed è proprio quello che gli audiofili si ostinano a non fare. Ciò premesso, non c'è alcuna indicazione particolare sull'utilizzo di cavi lunghi, quindi scegli pure in base a ciò che avevi in precedenza, qualora non volessi cambiare l'equilibrio del tuo impianto. Altrimenti uno qualunque dei citati andrà benissimo. Non capisco perché tu abbia scartato l'autocostruzione! Un cavo come il TNT Star non richiede alcuna capacità manuale particolare, né strumenti né saldatore. Prendi un cavo elettrico a quattro conduttori, che puoi trovare in qualunque negozio di materiale elettrico, e colleghi insieme i cavi diametralmente opposti, attorcigliandoli tra loro o inserendoli entrambi in una stessa banana. Finito. L'importante è che i poli opposti (positivo e negativo) non si tocchino in alcun modo. Spesa ultra contenuta, cinque minuti di lavoro, risultato assicurato. Io un tentativo lo farei, ci riesce anche un bambino. Nel tuo impianto, poi, non sarebbe in alcun modo un downgrade, anzi!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Renato,
se a te l'impianto piace così tanto, a che ti serve sapere se piace ad altri? Tra l'altro, ogni recensore ha il proprio gusto personale e non è detto che coincida col tuo. Ora, supponiamo che ti dicessi che a me alcuni componenti del tuo impianto non piacciono. Cambierebbe qualcosa? Smetteresti di essere così soddisfatto? Inoltre, quel che conta è la sinergia tra i diversi componenti, l'unica “recensione” un minimo sensata potrebbe essere quella del sistema completo, magari installato nel tuo ambiente. E proprio su questo, invece, qualcosa da dire ce l'avrei, se me lo consenti. La cassa di destra è in una posizione disastrosa, confinata com'è in un angolo. In più la distanza reciproca dei diffusori è eccessiva rispetto a quello che intuisco essere il punto d'ascolto, la parete posteriore è troppo vicina e non vedo presenza di elementi assorbenti, neppure un tappeto tra diffusori e punto d'ascolto. Non solo, ma ci sono troppi arredi, pure diversi tra loro e disposti in modo asimmetrico, tra i diffusori. Tutto questo mi fa pensare a un'immagine tridimensionale appena accennata e, magari, a un po' di rigonfiamenti sul basso, in particolare dalla cassa di destra. Infine, secondo me gli elementi della scacchiera sul tavolinetto (pedoni e alfieri, in particolare!) vibrano e creano risonanze quando l'impianto è in funzione. Tranquillo, scherzo eh :-D
Comunque sia, tutta questa, ovviamente, è teoria, corroborata da una certa esperienza di posizionamenti e stanze sbagliate. Magari, però, nel tuo caso tutti questi elementi si compensano reciprocamente e il risultato finale è molto godibile. Questo è ciò che conta realmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Scelta diffusori con 700/800€
Buongiorno, le scrissi riguardo alla compatibilità di una Denon per il mio project xpression III comfort, mi rispose (upgrade analogico? rubrica Vol. 903) di upgradare piuttosto i diffusori Indiana Line 252. Ho letto quasi tutto il sito in merito ai vari diffusori, così come le varie recensioni. Certamente acquistare nuovi diffusori a orecchio chiuso è un azzardo. Mi rivolgo, quindi, nuovamente a Lei per un consiglio: quali diffusori prendere con un budget intorno alle 7/800 euro? Ascolto jazz, classica (prevalentemente), in vendita equalizzatore Schiit Loki, pre phono TC 750 e ovviamente le Indiana Line, come da lei consigliato.
LC
Caro Leonardo,
per la cifra a disposizione esistono moltissime alternative, sia nel nuovo che nell'usato. Un breve e non esaustivo elenco di buone alternative è il seguente: Monitor Audio Bronze 200, Elac Debut F6.2, Wharfedale Diamond 11.3, Mission VX-4, Triangle Borea TR07, Indiana Line Diva 552, Sonus Faber Principia 5 ma certamente tanto altro si può trovare nell'usato. Ho messo in elenco solo torri da pavimento, in genere è la soluzione migliore in questa fascia di prezzo. Il tuo amplificatore ha una potenza sufficiente per pilotare questi diffusori, tutti mediamente sensibili. Vedi se riesci, semmai, ad ascoltare qualcosa, magari portandoti appresso almeno il tuo amplificatore. Il salto di qualità rispetto alla situazione attuale, ambiente e installazione permettendo, dovrebbe essere molto sensibile. Da questo punto in poi potrai cominciare a progettare l'acquisto di una tesina di qualità più elevata, come pensavi di fare in un primo momento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
intanto un abbraccio a tuo figlio, forte forte! Continua a fargli sentire musica, sarà per lui uno stimolo importantissimo. L'amplificatore F900S, come ampiamente e dettagliatamente spiegato nella recensione (ma le leggete o fate solo finta? Leggete solo le ultime righe? Guardate solo le figure? Ditemi!) può suonare musica da qualunque dispositivo dotato di uscita bluetooth (telefono, tablet, computer) oppure da qualunque componente dotato di uscita cuffia/linea, tramite l'ingresso minijack, oppure ancora può fungere da DAC, quindi gli si può collegare qualunque uscita USB dalla quale passi uno stream musicale. In generale il collegamento bluetooth è quello qualitativamente più scadente, meglio l'ingresso linea analogico o, se la sorgente non avesse una buona conversione D/A integrata, anche tramite USB, sfruttando dunque il DAC interno all'amplificatore. Si tratta di provare e valutare di persona quale soluzione sia più comoda o soddisfacente per i propri scopi. Di sicuro quella bluetooth è di gran lunga la più comoda.
Un avvertimento: anche se le Lonpoo LP42 costano poco, non è una buona idea lasciare che un bambino tocchi il woofer o il tweeter, sia che stiano suonando o che siano spente. Eventualmente metti delle griglie metalliche sugli altoparlanti. Assicurati infine che le casse siano ben fissate al punto d'appoggio, perché un bambino può facilmente farle cadere (sono leggere) e farsi del male, oltre che rovinarle (che sarebbe il danno minore).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
i componenti che ti hanno proposto sono ottimi per cominciare e non solo. Con quelle B&W io francamente ci vedrei meglio un amplificatore NAD, come ad esempio il C316BEE V2 (circa 400€) o, per poco di più, il D3020 V2, grazie al quale potresti anche fare a meno del DAC Schiit, visto che è dotato di ingressi digitali. Elimineresti un passaggio, una coppia di cavi di segnale e di alimentazione e risulterebbe tutto più “pulito”. Anche il suono dovrebbe trarne giovamento. Se con questa cifra dovessi sforare il budget (non dici quanto pagheresti casse e DAC) prova a cercare qualche integrato NAD nell'usato recente, se ne trovano tanti. Eviterei, francamente, Cambridge Audio, perché le B&W hanno già un carattere sufficientemente aperto in gamma medio alta.
La stanza d'ascolto è piccolina, ma se arredata con un occhio all'acustica, potrà darti grandi soddisfazioni! Per consigli in merito sfoglia le nostre FAQ oppure leggi qualche consiglio su questa stessa rubrica della posta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore.
Vorrei darle feedback a seguito della mia decisione di cambiare diffusori al mio impianto, cosa di cui parlammo nel volume 928 di questa rubrica.
Alla fine ho tagliato la testa al toro e mi sono preso delle Duevel Planets. Ho rinunciato all'idea di prendere le Rega RX3 perché avrei avuto sì un bel full-Rega come impianto (le ricordo, ho l'Apollo R come lettore CD), ma non avrei comunque potuto sfruttarlo appieno visto che le mie sessioni di ascolto "impegnate" sono per diversi motivi piuttosto frugali (devo dividere il mio tempo libero tra le mie altre passioni); da qui la necessità di prendere dei buoni diffusori che fossero un punto di equilibrio tra necessità di sfruttare un po' meglio l'ampli, di non richiedere snervanti sessioni di posizionamento (sono pignolo, e devo combattere contro questa "malattia" :-) ) che non invadessero l'ambiente più di quanto non facessero le Mission e che fossero un effettivo upgrade rispetto alle precedenti casse. E lo sono davvero, un upgrade. Sento frequenze (specialmente nella parte bassa dello spettro) che non sentivo così articolate con le Mission (che, a onor del vero, non ho mai potuto posizionare con tutti i crismi), dei bassi che fanno sorgere il dubbio, come ho letto in queste pagine, che da qualche parte non sia nascosto un sub. Scena sonora ampia e comunque piuttosto focalizzata anche spostandosi dal punto di ascolto "classico". La bella sensazione di ariosità (da cui credo mi sarà difficile tornare indietro). Il design delle sfere-pianeti sospese sui driver che mi piace moltissimo (sono anche astrofilo). Ho ritirato fuori CD che non ascoltavo da tempo, comprato un Cocktail Audio N15D e fatto un abbonamento a Tidal Hi-Fi per poter ascoltare ancora più musica (a proposito, bella macchina l'N15D a mio parere). Questo vorrà dire qualcosa :-)
Anche un orecchio "viziato" come il mio ha trovato un buon compromesso con questo impianto. Eh sì, sono un ingegnere elettronico che, tra le altre cose, suona la batteria in diverse band da decine di anni e compone musica elettronica... Un po' tutte le "peggiori" categorie di cui avete parlato nelle settimane scorse relativamente all'educazione all'ascolto del buon suono ;-)
Vi confermo però che avete ragione: se in un'opera manca creatività e spessore artistico, la qualità della riproduzione cade per me completamente in secondo piano. Così come, se un'opera è valida, mi accontento di ascoltarla anche tramite le casse di un pc o direttamente dallo speaker dello smartphone e interpolo i suoni dentro la mia testa. Le risparmio poi cosa accade in studio di registrazione o durante i live quando l'ingegnere del suono e il fonico vengono tirati per la giacca da noi musicisti perché secondo ciascuno di noi il proprio strumento si sente poco e male (quando magari lato pubblico la situazione è perfetta)... Meno male che il mio interesse per l'Hi-Fi aggiusta e riequilibra un po' le cose :-)
Grazie come sempre per quello che fate da anni. Il sabato mattina aprire la pagine di TNT e divorarsi gli update è diventato un rituale.
Continuo a seguirvi.
Paolo - E-mail: paolobarre (at) gmail.com
LC
Caro Paolo,
sono molto felice di sapere che le Planets ti abbiano regalato così tanta soddisfazione. Me ne innamorai quando le recensii, si tratta di diffusori davvero deliziosi, facili e godibili a 360°, sia praticamente che metaforicamente. Non adatte per audiofili impallinati alla ricerca di chissà cosa (non lo sanno neppure loro) ma perfette per amanti della musica che desiderano solo ascoltarla ad altissimi livelli senza diventare matti con posizionamenti impossibili e altre paranoie tipiche.
Grazie anche per il feedback su musicisti, ingegneri e fonici! È un'utilissima conferma alle mie tesi di qualche mese fa...
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Il 25 settembre è uscito “Blue Hearts”, ultimo lavoro solista di Bob Mould (ex Husker Du), e la rabbia, nella musica e nei testi, sembra rimasta inalterata nonostante le primavere che avanzano! Questa è Siberian butterfly, da ascoltare ad alto volume!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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