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Upgrade o nuovo impianto?
Caro Direttore,
ti scrivo perché vorrei prendere una decisione su come ascoltare la mia musica preferita e vorrei avere un aiuto. Me ne vado verso i 50 anni di età, e ascolto un po' di tutto anche se prediligo la musica pop-rock anni 70-80, i grandi cantautori italiani e le voci femminili che hanno fatto la storia della musica internazionale. Anni fa ero riuscito a comporre il mio impianto inizialmente con dei componenti separati JVC poi dismessi (dei quali ho tenuto il lettore cd XL-V 274) e sostituiti con ampli Marantz PM48 (so che gli integrati economici Marantz non ti hanno mai entusiasmato ma all'epoca per il budget disponibile mi sembrò una scelta corretta) e casse ESB QL 80-SP che mi hanno seguito in diversi traslochi fino alla mia attuale abitazione dove per la verità hanno suonato poche volte a causa di uno spazio dedicato un po' sacrificato.
A distanza di anni e dopo essere cambiate tante cose credo che sia arrivato il momento di mettere mano al mio impianto; il lock down di questo anno passato, mi ha regalato ore e ore di ascolto e mi ha fatto tornare la voglia di sentire la musica in maniera più fedele, curando nuovamente i diversi aspetti della catena di ascolto (componenti, cavi, disposizione nei limiti del possiile, etc.), ma ecco che l'altra sera d'impeto improvviso, senza ragionarci su, ho acquistato un giradischi TEAC TN-280BT, dei diffusori più piccoli delle ESB ma in bass reflex, le Magnat Monitor Supreme 202, e un piccolo amplificatore Nobsound 50Wx2 in classe D che ho visto recensito anche qui su TNT-Audio e ora mi chiedo se ho fatto bene, perché subito dopo stavo già pensando che probabilmente dove fermarmi, studiare meglio la situazione e pianificare anche per singoli step il futuro impianto. Al momento quindi sono in possesso dei seguenti componenti:
LC
Caro Nicola,
vendi il Marantz e le ESB, tieni per ora le Magnat, il giradischi e il lettore CD. Il Nobsound è stato un acquisto affrettato e sostanzialmente non adeguato alle tue esigenze. A te servivano due ingressi, uno per il CD e l'altro per il giradischi. Pure quest'ultimo non è stato esattamente un buon acquisto, secondo me. Sarò drastico, vendi anche il Nobsound e acquista un amplificatore più completo, che abbia più ingressi, un buon stadio phono e connettività digitale, magari anche bluetooth. NAD e Rotel hanno amplificatori con tutte queste caratteristiche, in linea col budget che hai fissato, che è pure eccessivo, tenendo conto che a dar voce a tutto ci sono le Magnat. A questo punto potrai decidere per uno streamer di rete, se ti serve, e comunque potrai collegare anche il tuo lettore CD. Oppure prendi un Cocktail Audio usato, che fa tutto quel che ti serve.
Più in generale, faccio sempre fatica a capire questi acquisti così, un po' compulsivi, di apparecchi che - in fondo - non risolvono i problemi che il nostro impianto presenta. Vi mettete in casa tante piccole cose che non fanno altro che aumentare il caos di componenti nell'impianto, tra pezzi vecchi e poco significativi, pezzi nuovi non perfettamente compatibili...non so, ma è così difficile fermarsi e ragionare a freddo? Mettere un punto del tipo “OK, vendo tutto e riparto da capo con poche cose, ma buone”. E ancora “Cosa mi serve davvero? Quali sorgenti utilizzo o quali vorrei davvero utilizzare?”. Se non lo hai fatto finora, fallo adesso. Punto e a capo. Poche cose, ma il più possibile definitive, col budget che hai deciso di spendere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
dubito la colpa sia da attribuire alla sorgente digitale, magari è più probabile che quella chiarezza nelle note del pianoforte (strumento maledetto, da registrare e riprodurre correttamente) non esista nelle registrazioni in tuo possesso. Un lettore CD non riconosce se a suonare c'è un pianoforte o un altro strumento: per lui le frequenze son tutte uguali, quelle estrae dal dischetto, quelle ripropone all'amplificatore. Ci sono piccole deviazioni da questo equilibrio, ma non tali da fare suonare un pianoforte opaco o brillante. Semmai ci sarebbe da porsi un'altra domanda: ascolti solo pianoforte? Gli altri strumenti come vengono riprodotti? Perché se le voci e gli altri strumenti non sono opachi è evidente che il problema sta nella qualità delle registrazioni, e non potrai mai farci nulla. Se invece questa mancanza di chiarezza fosse presente sempre e comunque, allora penserei in primis ai diffusori e alla loro collocazione in ambiente, senza dimenticare l'acustica dell'ambiente stesso. Le differenze che questi tre fattori possono fare è di qualche ordine di grandezza superiore rispetto a quelle di una sorgente digitale. Escluderei i diffusori, ben noti per avere una gamma medio-alta ben aperta e definita. Escluderei anche DAC e amplificatore (la nostra recensione parla chiaro), che sono sostanzialmente neutri.
In definitiva, riassumendo: se speri di sentire da un impianto HiFi un pianoforte come quello vero, faresti meglio a ridimensionare le tue aspettative. Le registrazioni di questo strumento sono spesso discutibili. Se l'impianto suona bene il resto ma male il pianoforte, il problema sono i dischi, non l'impianto. Se suona tutto ovattato, il problema è la stanza o la collocazione dei diffusori all'interno di essa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Elios,
prima di tutto, prova a sentire le Lonpoo nel tuo impianto, falle rodare, mettile non troppo distanti dalla parete posteriore e vedrai che prenderanno il posto delle Indiana Line attuali. Imbattibili in gamma medio-alta, se confrontate con altri diffusori budget. Magari le tue 4.02 avranno qualcosa di estensione in più in basso, ma sul resto non c'è partita. Il tuo impianto, poi, è da semplificare, non da complicare ulteriormente! Quindi ottima scelta uno degli ampli tuttofare che hai citato. Semplifichi e migliori il tutto con una mossa sola.
Per quanto riguarda il giradischi, il Planar 2 è migliore del Planar 1, ma in questa fascia di prezzo la testina fa quasi tutta la differenza. Io prenderei il Planar 1 e, se mi venisse voglia di upgrade successivi, migliorerei la testina di serie con una Rega di gamma superiore. La differenza tra Planar 1 e 2, in termini di prezzo, è notevole, quasi il doppio, ben superiore alla differenza di costo tra una Rega Carbon e una Super Elys 2.
A mio parere, suona meglio un Planar 1 con una Super Elys 2 che un Planar 2 con una Carbon. La scelta, ovviamente, dipende dal budget e dalle tue aspettative/prospettive. Se uno immagina di spendere in futuro ancora un po' per migliorare il front-end analogico allora ben venga il Planar 2, che può crescere ancora, altrimenti va benissimo il Planar 1, o con la Carbon o con la Super Elys 2.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
ragioniamo con calma, per un attimo. Vediamo: se non ho contato male possiedi 10 testine (DIECI!), pure di ottima qualità, e nessuna ti dà la gamma alta che vorresti. Pertanto tu vorresti consigli per acquistare l'undicesima testina. Non ti viene il sospetto che, forse, siano i tuoi diffusori a non andar bene? Se un driver non sale più di tanto in frequenza, neppure con un equalizzatore riuscirai a fargli riprodurre frequenze che non gli appartengono. Pertanto, i casi sono due: o aggiungi dei supertweeter (ne abbiamo recensiti diversi, validissimi) oppure cambi tipologia di diffusore. Uno sceglie il monovia conscio del fatto che per averne tutti i vantaggi dovrà pagare qualcosa in termini di estensione agli estremi della gamma audio. È inutile che cerchi di tirargli il collo, più di quello che fa non può fare. O accetti il compromesso, o corri ai ripari.
Pertanto no, non ti consiglierò l'undicesimo acquisto inutile. Mi spiace, ma qualcuno te la dovrà pur dire la cruda verità. E lo so bene che non vorresti mai sentirla. Se preferisci, però, continua a dar retta a negozianti o amici che continuano a farti comprare una testina dopo l'altra, inseguendo una gamma alta che non uscirà mai dai tuoi altoparlanti, perché fisicamente impossibilitati a riprodurla. Loro saranno ben felici, tu mai.
Spero di esserti stato utile, ma ne dubito!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Arturo,
la soluzione al tuo problema è semplice: collega le uscite del giradischi al pre fono NAD PP-1 e quest'ultimo a un ingresso qualunque del NAD 317 (AUX, ad esempio). Poi collega le casse all'amplificatore NAD 317. Ricordati di collegare il cavetto di massa al morsetto GND del pre fono PP1, altrimenti sentirai del ronzio con il giradischi. Se tutti i componenti funzionano, basterà accendere il tutto e selezionare l'ingresso dove hai collegato il pre fono, quando vorrai ascoltare il giradischi. Tutto qua!. I componenti che hai acquistato, in particolare i diffusori, sono di ottima qualità, se disporrai tutto in maniera adeguata nel tuo ambiente (leggiti magari un po' delle nostre FAQ) potrai godere di un suono di ottimo livello. Accertati che la testina, e in particolar modo la puntina, siano in buone condizioni, altrimenti rischi di rovinare gli LP o, comunque, di non ascoltarli in maniera adeguata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
visto che desideri incentrare il tuo impianto sull'analogico potresti pensare a un amplificatore dotato di un buon ingresso phono. Per quanto riguarda la potenza, molto dipende dalle tue abitudini d'ascolto e dalle dimensioni della stanza. Questa è di 20 mq, quindi non enorme, mentre non dichiari niente sui volumi cui sei solito ascoltare. Le Ditton 662 non sono molto sensibili, dalle specifiche dichiarate si evince 90 dB non secondo lo standard attuale, che è 1 watt/1 metro, ma con 2.9 watt (il triplo della potenza!). E questa misura si riferisce alla camera anecoica, quindi niente a che vedere con un ambiente domestico. A naso direi che siamo intorno agli 88 dB/w/m attuali. A mio parere bastano anche 30/40 watt di qualità, per ascolti ad alto volume e con buoni margini dinamici. Non dici niente sul budget, neppure dai un'idea orientativa e allora...mi baso sul buon senso. I tuoi diffusori erano dei buoni componenti di tanti anni fa, ma a mio parere non serve investire molto sull'amplificazione. Prenderei un integrato NAD o Rotel sui 30/40 watt, dotato di ingresso phono e dormirei sonni tranquilli. Le tue aspettative di “goderti la musica in tutte le sue sfaccettature, in maniera completa” è ovviamente un'utopia, irrealizzabile, tanto più con diffusori così anziani.
Per quanto riguarda il lettore CD, potresti pensare a un compagno di squadra dell'amplificatore, per realizzare un'accoppiata monomarca. Il fatto che abbia speso meno di 400€ nel giradischi mi fa pensare a un ordine di spesa simile per gli altri componenti. Sarebbe più logico. Con i suggerimenti che ti ho dato ci rientreresti tranquillamente. Per capirci, un Rotel A11 ti costa circa 600 euro e il suo compagno di squadra digitale CD11 circa 450/500€.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mario,
le tue elettroniche non sono così vecchie da dare problemi, ciò che segnali mi sembra quindi abbastanza strano. Io proverei a farle riparare, se la richiesta non è eccessiva. Magari si tratta semplicemente di una lente laser sporca o fuori fuoco e di qualche contatto un po' ballerino oppure ossidato, tutte cose che, volendo, potresti risolvere abbastanza facilmente anche in casa con un po' di fai da te.
In alternativa, potresti ricostituire un'accoppiata NAD + Cambridge oppure optare per una soluzione monomarca che a me piace decisamente di più. Con un migliaio di euro acquisti ampli integrato e lettore CD sia NAD che Cambridge, ad esempio CD Player Cambridge Audio AX C 35 (350€) + ampli Cambridge Audio Topaz AX A 35 (350€) oppure Nad C328 (600€) + NAD C316BEE V2 (400€). Con le Elac Debut 6.2 io ci vedrei meglio la coppia NAD, ma anche quella Cambridge renderebbe loro giustizia.
L'alternativa potrebbe essere quella di cercare nell'usato recente, a quel punto entrerebbero in lizza coppie di elettroniche come Rega Apollo + Rega Brio, ad esempio, o modelli superiori, rispetto a quelli citati, di NAD e di Cambridge.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Michele,
con tutta l'ampia disponibilità di buoni amplificatori a basso costo e alta potenza io eviterei soluzioni come il T-Amp2. Prenderei invece un pre fono come il TC750 (il T-Preamp senza controllo di volume e ingressi linea, in pratica) e collegherei quest'ultimo e il lettore CD al Topping PA3 che ho appena recensito. Ha esattamente due ingressi linea, tanta potenza (70 watt per canale) e un costo di 125€, perfettamente allineato col tuo budget. In questo modo eviti due potenziometri di volume in serie, perché non è mai una buona idea, e potresti selezionare le due sorgenti in maniera semplice ed efficace. Come vedi, sono finiti i tempi nei quali per avere buona qualità spendendo poco occorreva accontentarsi di un solo ingresso e di bassa potenza (vedi i vari T-Amp, il Dayton, il Trends TA10 etc.). Coi chipset in classe D oggi disponibili hai potenze elevate, qualità sonora eccellente, ingombri ridotti e, finalmente, i costruttori si sono decisi ad aumentare il numero degli ingressi a disposizione. In genere due bastano per la maggior parte delle esigenze. Qualora invece desiderassi anche ingressi digitali e bluetooth, c'è il modello MX3, sempre di Topping, che ha pure il telecomando. A breve su TNT-Audio :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianni,
puoi certamente upgradare la tua sorgente digitale con un DAC esterno. Tra l'altro, il Cocktail X10 è sì il capostipite, ma il più piccolo della stirpe, suonava bene per il costo ma certamente aveva aree di miglioramento. Inoltre, il tuo impianto è costituito da componenti di livello più elevato, pertanto un upgrade della sorgente è doveroso. Il mercato è stracolmo di DAC, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Potresti valutare le seguenti alternative: Rega DAC-R, M2Tech Evo Dac Two Plus, Musical Fidelity MX-DAC. A mio parere non è necessario spendere cifre più elevate mentre potrebbe essere rischioso spendere meno, potresti non percepire il miglioramento che stai cercando.
Consentimi anche un'osservazione a latere: sia i diffusori che l'amplificatore certo caldi non sono, quindi potrebbe anche darsi che il cambio di sorgente digitale non sia del tutto risolutivo. Nel caso, io penserei anche a un cambio di amplificazione, in futuro, come qualche integrato NAD, Naim, Rega.
Infine, la stanza di 40 mq potrebbe metterci del suo, se non è adeguatamente arredata in maniera acusticamente accettabile. Per esperienza diretta so che non è banale riempire di arredi acusticamente adeguati spazi così grandi. Il fatto che l'impianti occupi solo una parte di questo spazio non aiuta: l'acustica della sala influenza comunque il risultato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Carmelo,
sono felice che il tuo nuovo acquisto ti soddisfi. Per qualche eccesso in gamma bassa, puoi tentare con materiali assorbenti in sala d'ascolto e distanza dalle pareti, non c'è molto altro da fare. C'è da dire che alcun dischi hanno un basso gonfio di proposito, e non si può far niente.
Quanto all'estetica...tieni conto che il parere femminile può decidere il destino di un acquisto, pertanto fanno bene i costruttori a investire molto in materiali ed estetica, alla fine devono vendere! Peggio per gli appassionati che si sposano dei dittatori in gonnella!
Quanto all'amplificazione, lascia perdere il Gryphon, mi sembri già soddisfatto così!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Nuovo album per il trio femminile The Staves, dal titolo “Good woman”, dal quale ascoltiamo la title track. Le tre sorelle inglesi dimostrano ancora una volta ottime capacià di scrittura, oltre che vocali.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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