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Variazioni Goldberg
Ciao Lucio,
scoperta quasi per caso su YouTube l'esecuzione di Andras Schiff delle Variazioni Goldberg, credo sia all'altezza della fama dell'esecutore. Ho pensato che forse a qualcuno della tribù dei gasati-classici potrebbe piacere.
Ho trovato abbastanza facilmente il CD con una esecuzione del 2003 per ECM che mi è sembrata vicina a quella trovata su YouTube.
Maurizio - E-mail: maurizio.3006 (at) gmail.com
LC
Caro Maurizio,
grazie per la bella segnalazione, che giro volentieri a tutti i lettori di TNT-Audio! Non ho abbastanza esperienza specifica per poter giudicare le differenze tra una Goldberg e l'altra, ma questa mi è piaciuta molto! In più, è un sollievo, una volta ogni tanto, non dover rispondere alla stessa domanda formulata n-mila volte :-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
la recensione del NorthStar Linestage è del 2003 e non la feci io, ma la ricordo molto positiva. Non so cosa intenda il rivenditore quando parla di suono deboluccio da un preamplificatore. Potrà essere più o meno trasparente, ma il termine debole lo vedo più sensato se accostato a un amplificatore o a un finale di potenza. Francamente, lascerei cantare il rivenditore e proverei il pre nella tua catena, se possibile. Il tuo finale Musical Fidelity P170 è vecchiotto e magari un pre più moderno potrà regalargli una nuova giovinezza. In alternativa, ma solo per mettere insieme una coppia pre+finale che abbia un certo senso storico, ci vedrei bene anche un pre Musical Fidelity, dello stesso periodo del finale (penso ai vari The Preamp). Potrebbe suonare peggio del NorthStar, però! Molto dipende da cosa stai cercando come equilibrio generale e come impostazione timbrica.
Per quanto riguarda la tua domanda sui prodotti italiani...perché dici che non siano apprezzati? Mi pare il contrario! Anche su queste pagine, spesso, abbiamo recensito molto positivamente, e consigliato, prodotti italiani, sia elettroniche che diffusori. Il fatto che un singolo rivenditore non apprezzi NorthStar non mi pare che consenta di generalizzare il suo giudizio in questo modo. Avrà avuto le sue ragioni che, non dimenticare, spesso sono puramente commerciali.
Questa tua mail mi fa ricordare che in effetti è da tanto tempo che non proviamo NorthStar, ma temo che l'azienda abbia chiuso i battenti, il sito non esiste più :-(
Considera che potrebbe essere un problema in caso si rendesse necessaria l'assistenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giorgio,
non ricordo più quante volte ho affrontato l'argomento su queste stesse pagine della Rubrica della Posta. A questo punto dovrò scrivere un articolo e metterlo come pop-up sulla prima pagina di TNT-Audio: "se siete affetti da disturbi uditivi leggete qui!" :-)
Proverò a ripetermi per l'ennesima volta. In tutta sincerità mi sfugge il nesso tra disturbo uditivo, apparecchio acustico e impianto HiFi. Ascoltare l'impianto è forse una pratica diversa che sentire i rumori e i suoni della vita di tutti i giorni? O, quando si potrà di nuovo, è forse diverso dall'ascoltare musica dal vivo? Perché gli audiofili si preoccupano dell'impianto e non delle orecchie? Correggi il difetto uditivo coi migliori apparecchi sul mercato, perché dopo aver speso migliaia di euro in componenti HiFi sarebbe folle risparmiare sulle protesi acustiche. Fatti consigliare dal rivenditore e soprattutto dal medico otorino. Ascolterai meglio il parlato, la TV e la musica. Punto. Non è diverso. Mi si chiede se sia necessario introdurre un equalizzatore nell'impianto. E perché mai? Si altera il suono dell'impianto in funzione del deficit uditivo ma poi nella vita di tutti i giorni si ascoltano i suoni reali con il deficit? Che senso ha? E se si va a concerto allora?
Quindi: stai sereno, affidati all'esperienza del protesista e dell'otorino e vedrai che potrai ascoltare di nuovo l'impianto con sufficiente soddisfazione. Se il problema fosse legato a un semplice deficit di sensibilità, potresti parzialmente risolvere con l'ascolto in cuffia. Tieni però conto che la tentazione di alzare il volume per sentire forte e compensare il deficit di sensibilità potrebbe, alla lunga, danneggiare ulteriormente il sistema uditivo. Anche di questo aspetto dovrai parlarne con il tuo otorino che, realisticamente, ti sconsiglierà gli ascolti ad alto volume.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gigi,
intanto occhio a non prendere granchi grossi: un aumento del dettaglio non è detto che sia sempre un bene. A primo impatto sembra che si sentano più particolari, ma a lungo termine il suono potrebbe diventare più affaticante. Fatti lasciare il DAC iFi per più tempo, almeno una settimana, e valuta con attenzione. Poi, certo, potrebbe tranquillamente essere che il suono sia davvero migliore su tutti gli aspetti, in fondo non è solo il DAC a fare la differenza ma soprattutto lo stadio d'uscita. Può essere che lo stadio analogico dell'iFi sia superiore a quello del Cocktail. È da valutare con attenzione. Tra l'altro il progettista di iFi è una vecchia conoscenza di TNT-Audio, visto che è il nostro Thorsten Loesch, che dopo anni di collaborazione con noi aveva deciso di passare dall'altra parte del muro :-)
Tanti sono i DAC che offre il mercato, in diverse fasce di prezzo, si tratta di provare, provare, provare. Mi chiedi se sia meglio pensare a sostituire i diffusori...ma questo non ha alcun senso, si tratta di due ordini di spesa completamente diversi. I diffusori, ovviamente, consentono differenze ben più sensibili di quelle tra un DAC e l'altro. Comunque sia, sta a te decidere l'ordine di spesa e come pesare l'entità dell'upgrade. Non è un compito facile, perché monetizzare una differenza sonora è quasi impossibile. C'è chi per una sfumatura è disposto a pagare migliaia di euro in più, quindi alla fine è un percorso estremamente personale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giandomenico,
in generale, non spenderei mai nelle elettroniche cinque o sei volte quello che ho speso per i diffusori. Risparmierei un po' sugli altri componenti e spenderei di più sui diffusori (es. serie Debut di Elac, magari le 6.2 REF). Prenderei gli entry-level di Cambridge Audio (AX A25 e AX C25, 500€ la coppia) come ampli e CD player e un ProJect Primary, Elemental o Essential come giradischi, magari le versioni dotate di pre fono incorporato, visto che è assente nell'ampli Cambridge AX A25. Se hai lo spazio a disposizione per le casse che ti ho proposto posso garantirti che il risultato finale sarà di gran lunga superiore a quello che avresti con l'impianto da te proposto. In alternativa prendi le più piccoline Debut 5.1 o 5.2 e se proprio lo spazio dovesse essere molto ristretto allora tanto vale prendere le Lonpoo LP42, che costano persino meno delle Magnat, le metti dove vuoi e suonano incredibilmente bene. Non solo, ma con le Lonpoo stai persino sotto i 1000€ preventivati, di parecchio: 500 per ampli e CD, 250/300 per il giradischi e 60 per le casse. È vero, anche in questo caso le casse costano molto meno delle elettroniche, ma le Lonpoo suonano come diffusori che costano 10 volte tanto ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Salvo,
non capisco perché, avendo un Audiolab 6000A, che è un ottimo amplificatore, tu piloti le tue Klipsch con un ampli Fenice. Suona meglio? Ciò premesso, senza stabilire un budget è difficile dare consigli sensati. Ci risiamo, la cosa più importante la dimenticate sempre. Comunque sia, se ti piace l'impostazione Klipsch, io starei con questo marchio, le alternative che hai proposto, pur ottime, hanno un carattere abbastanza diverso, più tranquillo e pacato. Magari non sei soddisfatto della timbrica Klipsch, forse ti ha stancato, e allora va bene anche cambiare. Elac ha tanti diffusori da pavimento in catalogo, ora anche la versione REF delle F5.2 che, se tanto mi dà tanto, considerata la distanza notevole tra 6.2 lisce e 6.2 REF, credo siano da prendere in serissima considerazione. Costano 1250€ di listino. In alternativa, andranno benissimo anche le F5.2 normali che costano 820€ di listino. Ovviamente, molto del risultato dipende dalla libertà di posizionamento e dall'acustica della stanza. Se avessi poco spazio tra i diffusori e la parete posteriore fai attenzione, perché il basso di un buon diffusore da pavimento potrebbe tranquillamente diventare eccessivo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Biwiring su ampli vintage
Buongiorno Lucio,
Non so se sarà permesso scrivere direttamente a te per delle domande, ma dopo aver letto il tuo articolo (primo che mi porta chiarezza sull'argomento bi-wiring in internet) non ho potuto resistere e provarci. A livello teorico tutto mi è chiaro, l'unico mio dubbio è sulla possibilità di farlo con un ampli vintage. Vorrei fare un test usando i canali A+B di un Pioneer SA 7500 II con delle casse Tannoy 607. Qualcuno mi ha detto che su un ampli di 50 anni fa che su canali A+B c'è scritto 8ohm, potrebbe essere pericoloso farlo funzionare in quadrifonia con delle casse che hanno un nominale di 8ohm e un minimo di 6 ohm.
Dal tuo articolo mi sembra di capire che non farebbe differenza, ma un po' di problemi me li sono posti.
Grazie mille per il contenuto che scrivi! E ti auguro una buona giornata!
Alex - E-mail: alex.torres.cremer (at) gmail.com
LC
Caro Alex,
la questione è semplice: il biwiring non modifica di una virgola il carico che l'amplificatore deve pilotare. Questo è infatti offerto dai diffusori e non ha importanza se siano collegati con 2, 4 o 100 cavi diversi. L'impedenza non cambia. La stessa cosa vale per le uscite dell'amplificatore: non fa alcuna differenza che si colleghino i 4 cavi per il biwiring a una singola uscita diffusori o si sfruttino, per comodità di collegamento, le uscite A e B simultaneamente. Il carico visto dell'amplificatore non cambia.
L'unico problema nell'utilizzare entrambe le uscite A e B si potrebbe verificare nel caso si vogliano collegare due coppie di diffusori, perché in tal caso l'impedenza vista dall'amplificatore si dimezzerebbe! Siccome nessun audiofilo sano di mente collegherebbe quattro diffusori allo stesso amplificatore, il problema è inesistente. Sì, lo so che lo fate, ma non ditemelo :-)
In definitiva: collega pure tutti i cavi come ti viene meglio, potresti anche sfrutttare un'unica uscita (la A) e far convogliare tutti i cavi a quei morsetti lasciando la B inutilizzata. Se i cavi fossero di buona sezione, è chiaro che l'utilizzo dell'altra coppia di morsetti (la B) diventerebbe praticamente obbligatoria.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Cavo di alimentazione autocostruito BP (Best Price)
Buonasera Direttore, volevo raccontarle la mia esperienza. Qualche tempo fa, girando in un negozio Brico del mio paese ho trovato un cavo di alimentazione a 3 poli da 1,5mm twistato a spirale rivestito in cotone di color marroncino chiaro, con cui ho realizzato un cavo di alimentazione come da foto. Il cavo è lungo circa 1,5 metri. Appena terminato l'ho messo a confronto con il cavo di alimentazione in dotazione alle elettroniche. Rispetto a questo ha dimostrato di essere migliore in diversi parametri. Bassi piu profondi e definiti, maggior profondità dell'immagine ed in generale maggiore corpo. Preso dalla curiosità ho provato a confrontarlo con il mio TNT-TTS di vecchia data. Qui il TNT-TTS usciva vincitore in quanto il messaggio sonoro che porge aveva “maggiore aria” e separazione dei piani sonori, sugli altri parametri a orecchio mio potrei dire che suonano uguali. Il costo totale del cavo fra spine e materiale è di €10.00 ed una mezz'ora di lavoro. In definitiva questo cavo lo trovo ideale per sostituire il cavo in dotazione alle elettroniche, rispetto al quale è un deciso upgrade nella mia esperienza. Ho visto che il cavo è disponibile anche da Leroy Merlin.
Spero che questa mia prova sia utile a qualcuno, avrei piacere che qualcuno provasse a costruirselo per leggere le sue impressioni.
Buonasera,
Emanuela - E-mail: em.lu (at) tiscali.it
LC
Caro lettore (dubito che Emanuela sia il tuo nome, magari è l'account di posta di un'altra persona), ti ringrazio per la dritta! Il cavo sembra carino e interessante e non dubito che possa suonare meglio di quello in dotazione alle elettroniche! Il costo dell'operazione è ridicolo, varrebbe davvero la pena provare. Avessi il tempo per provare tutto ciò che mi suggerite o che potrei avere in prova....
Complimenti per la realizzazione, precisa e pulita!
Grazie del feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Stefano,
prima di tutto non puoi avere sette amplificatori in casa e non saper decidere quale tenere! Pensa a quanto potrebbe aumentare il budget a disposizione per i nuovi diffusori se vendessi tutto il surplus!!! Io terrei il bel finale Aragon 4004 e gli affiancherei un buon preamplificatore. Per semplificare un po', invece, terrei il NAD C350. Per quanto riguarda i diffusori, tenendo conto della sala da 33mq e della tua esigenza di preferire un bel basso profondo, temo che la soluzione da piedistallo sia tutt'altro che ottimale. Quindi meglio le Dali o le Focal che hai citato, rispetto alle vecchie Canton. Aggiungerei ai candidati le Elac F5.2 REF, le Sonus Faber Principia 5, le Wharfedale Evo 4.3 o le Rega RX3. Per i generi musicali che hai citato questi diffusori dovrebbero soddisfarti senza problemi. Qualora desiderassi un piglio più rock, dovresti valutare anche qualche torre di Klipsch. Vedi se riesci ad ascoltare qualcosa a confronto, in questo periodo certamente non è impresa facile, anzi. Potresti anche rimandare la decisione a tempi migliori, magari sarai in grado di poter confrontare più diffusori allo stesso tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Premesso che sono anni che la seguo, volevo sottolineare la validità e conferma di due prodotti recensiti da lei tempo fa: diffusori Lonpoo LP42 e il piccolo amplificatore Nobsound 50x50 alim.24v 10A, un accoppiamento perfetto, suono aperto cristallino mai fastidioso e dal basso articolato e vero!! Un impiantino niente male, per Spotify e vari file audio ho ascoltato la grande capacità di quel tweeter di restituirci i suoni di strumenti in modo esemplare, le pelli della batteria impressionanti sempre in primo piano. Chiamiamolo miracolo audio da 60 euro, ma era tempo che non ascoltavo un mini così aperto e strutturato pur avendo tutt'ora dei mini diffusori Rega ARA di buona qualità acquistati nuovi molti anni fa in negozio ETHOS HiFi di Roma e ancora dal suono aperto dinamico Audiophile.
La ringrazio e la saluto per il suo prezioso consiglio, in un secondo impianto l'accoppiata è a dir poco fantastica ma da non dimenticare un consiglio ovviamente non a lei, un alimentatore 24 v 10A generoso.
Distinti saluti.
Fabrizio - E-mail: fabriziopapale217 (at) gmail.com
LC
Caro Fabrizio,
ti ringrazio per il prezioso feedback sull'ampli Nobsound e le miracolose Lonpoo LP42. So che tanti appassionati le stanno acquistando e le stanno facendo acquistare agli amici, anche non audiofili. Una qualità così elevata a un prezzo così basso convince veramente tutti. Finché dura, approfittiamone! :-)
Poi, certo, non riusciremo a convincere gli irridubicili, ma quelli sono una causa persa. A loro non interessa né il suono né il poter spendere il giusto, interessa solo esibire componenti costosi per soddisfare il proprio ego. Pertanto, non corrono neppure il rischio di ascoltare prodotti come questi, non se la sentono davvero ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Il 27 di novembre è uscito “Plastic hearts”, il nuovo album di Miley Cyrus, con diverse collaborazioni di spicco. Questa Night crawling ospita un featuring con Billy Idol.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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