Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 9/10/2021 - 16/10/2021

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  1. Info diffusori impianto hi-fi
  2. Dischi volanti
  3. Alimentatore per streamer
  4. La spugna attaccata ai CD
  5. Confronti digitali
  6. Amplificazione per Tannoy Devon
  7. Consiglio abbinamento ampli/diffusori
  8. Consiglio su lettore di rete
  9. Re: Miglioramento impianto Arcam
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Info diffusori impianto hi-fi
Salve Dott. Cadeddu, le scrivo per la seconda volta a distanza di circa 10 anni.. :-)
Approfitto della sua bontà e soprattutto della sua risaputa conoscenza in tale ambito, assai labirintico per noi altri. Ho il seguente impianto.

Ascolto prevalentemente musica reggae, roots, rocksteady, dub (anche rock). La resa audio è soddisfacente ma pecca un po' nei bassi, vorrei sentirli più pieni diciamo più "vigorosi". Attualmente li sento un po' appiattiti e sopraffatti dai toni medio/alti.
Stavo pensando di cambiare i diffusori, cosa ne pensa? Ho volto il pensiero ai seguenti modelli: La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Un caro saluto,
Anonimo - E-mail: fra.pel82 (at) gmail.com

LC
Caro lettore,
i tuoi diffusori dovrebbero essere in grado di produrre una quantità più che sufficiente di basse frequenze. Se ciò non accade, è probabile che il posizionamento o l'acustica della sala siano inadeguati. Anche la posizione del punto d'ascolto è fondamentale per le basse frequenze. Inoltre, una stanza da 40 mq non è facile da far suonare bene, se è vuota o poco arredata o magari ricca di superfici riflettenti. Una foto dell'ambiente avrebbe aiutato a capire meglio. Prova a posizionare i diffusori più vicini alla parete di fondo e vediamo se cambia qualcosa. Senza altri elementi di giudizio non mi sento di consigliarti alcun altro diffusore, cerchiamo prima di far suonare al meglio i tuoi Focal e poi valutiamo il da farsi. Tieni anche conto che, spesso, i bassi mancano quasi del tutto in certe incisioni e l'impianto non può inventarsi qualcosa che non sia stato registrato. Hai provato incisioni con bassi ultra-potenti, tipo Massive Attack, per esempio? Se non vengono fuori neppure con queste incisioni, abbiamo davvero un problema. Fai queste prove e sentiamoci di nuovo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dischi volanti
Salve!! Ogni tanto, vi leggo e leggo anche quello che ritengo sia superfluo, ma...ho compreso che la passione è più forte della tecnica soprattutto quella che è in realtà!! In particolare riferendovi al giradischi e quindi leggendo il “tutto” si ha l'impressione (e non solo da parte mia!!) che si abbia a che fare con dischi volanti, piuttosto che con un semplice gira vinili contenente musica impressa in esso e ri-leggibile tramite microsolchi da “percorrere” con una punta di diamante adattata alla bisogna tutto qua!! Il punto sarebbe che l'Italia è sognante e non solo!! Alla fine dell'inizio (perché non finisce mai!!) tutto è magico, ma nulla che sia legato alla realtà, di quello che veramente è quella macchina (audio in questo caso!!) quindi only dreams correggetemi se sbaglio!!
Ammiro sicuramente tutto ciò che è produttivo, poi sconfinare “nell'aldilà” fa parte della nostalgia e di quell'amore verso il passato, che più che di un giradischi o di un amplificatore avrebbe bisogno di una macchina del tempo realizzata nei tempi passati!! Ovviamente la mia osservazione fa cilecca sui sognatori, anche perché questi sono protetti da relitti “tecnologici” dove anche se ci passi sopra con un tir, rimane sempre e comunque una molla da ammirare!! Il CD, la musicassetta la musica liquida (un litro di acqua sporca!!) e tutto quello che volete è sempre e solo musica, null'altro!! Ho notato che molti posseggono un impianto stereo per avvitare e svitare oppure per girare e rigirare componenti frugando alla ricerca magari del passato!!
Sicuramente un Hobby sano e per molti produttivo, da coltivare, bene, fermo restando che nulla può essere trasformato da quello che è, nonostante gli “sforzi linguistici” garantisco che a terra si sta meglio che sulla stratosfera!!
Il mio rispetto e ammirazione va a tutti voi, in fondo anche la vita è un sogno, paragonabile ad una macchina difettosa e imprevedibile!!
Cordiali saluti.
P.S. nulla di velenoso e nessuno si permetta di pensarlo grazie!!
Giovanni - E-mail: giovannigiacomopisanu (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
ti confesso che ho riletto - complici una sintassi e un utilizzo della punteggiatura un po' bizzarro - più volte per cercare di capire il senso di questa tua riflessione. Inizialmente ho pensato ti scagliassi contro l'analogico, invece poi in conclusione hai messo dentro anche gli altri supporti. Tutto per dire che alla fine è tutto musica! Certo che lo è, ma il modo di ascoltarla e quindi di goderne cambia, e molto. Ti posso dire che quando qualche profano sente sul mio impianto qualcosa che conosce, si stupisce e non poco, perché persino le canzonette sembrano acquistare uno spessore sconosciuto. Questo fanno i buoni impianti HiFi: rendono giustizia alla musica, qualunque essa sia. E non importa in che modo lo facciano, se col vinile, col CD o con altre diavolerie, vecchie o moderne, l'importante è il coinvolgimento finale. Certo, la buona musica emoziona anche attraverso una radiolina, ovvio, ma - a costo di essere banale - ascoltarla meglio è un'esperienza di tutt'altro spessore. Che poi ci sia un rigurgito di nostalgia ci può stare, talvolta si esagera, magari cercando di far rivivere ricordi colorati, modificati dalla nostalgia dei propri 20 anni. Non facciamo niente di male, ci divertiamo anche così. Tu dici che si sta meglio sulla terra che nella stratosfera. Ebbene, a ognuno il suo, la vita senza sogni ed emozioni non merita di essere vissuta, è solo un triste e gelido trascinarsi dal battesimo all'estrema unzione.
Il problema di tanti, troppi, è che si pensa di essere eterni e di avere tutto il tempo per godersela. Chi se la gode per davvero non si preoccupa di come se la godono gli altri. Pensaci.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Alimentatore per streamer
Buongiorno dottor Cadeddu e grazie per tanti anni di preziosi consigli.
Leggo molto favorevoli recensioni dello streamer Nuprime Omnia WR-1, oggetto interessante anche per il suo prezzo contenuto (379 Euro). In tutte le recensioni, tuttavia, si sottolinea come la vera potenzialità dell'apparecchio si esprima soltanto sostituendo l'alimentatore incluso nella confezione con l'alimentatore Nuprime LPS, dal costo addirittura superiore (399 Euro) a quello dello streamer. Per ottenere, sia pure a prezzo di una comprensibile ma non esagerata perdita della qualità del suono, un più equilibrato (almeno per il portafoglio) rapporto tra i due apparecchi, potrebbe per cortesia indicare un alimentatore di buona qualità ma di costo inferiore da accoppiare al Omnia WR-1?
Ancora grazie e un cordiale saluto.
Elio - E-mail: egb3107 (at) gmail.com

LC
Caro Elio,
anche una BMW serie 3 dà il meglio di sè con l'assetto BMW M-Sport, al posto di quello di serie. E la risposta potrebbe pure chiudersi qui. Ce la facciamo a rilassarci un pochino? Comprati lo streamer, che sicuramente va già bene così. In NuPrime non sono così sprovveduti da mettere in commercio un prodotto che già di serie non goda di un eccellente rapporto qualità/prezzo. Se e quando dovessi sentire la necessità di un upgrade potresti o sostituirlo direttamente oppure tentare la strada di un alimentatore migliore. Fasciarsi la testa così, prima ancora di aver sentito e acquistato un apparecchio, già pensando che potrebbe andar meglio col cavo Y, con l'alimentatore Z e i piedini W è quanto di più sbagliato ci possa essere. L'upgrade è sempre possibile, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare. Non solo, ma sei sicuro che con le tue orecchie e il tuo impianto tu sia in grado di distinguere uno streamer con l'alimentatore di serie e uno abarthizzato? Io qualche dubbio ce l'avrei, con buona pace di tutti i recensori che scrivono allegramente cose di questo tipo. Sarò sincero: se un componente avesse necessità di un alimentatore che costa quanto l'apparecchio in sè, significherebbe una cosa sola: che si tratta di un progetto sbagliato. Anche gli alimentatori esterni degli apparecchi Naim costano quasi quanto i componenti stessi, ma non è che questi, senza l'upgrade, suonino male, eh.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La spugna attaccata ai CD
Caro Cadeddu,
ho una domanda semi-tecnica sui compact disc: avendone io migliaia, acquistati in oltre 40 anni, ho purtroppo notato che la disgraziata "spugnetta" inutilmente infilata dai produttori sulle confezioni di CD multipli, a distanza di anni si secca ed aderisce al CD, rendendone impossibile la completa rimozione. I CD rimangono come "impolverati" e sono inutilizzabili per il rischio di rovinare la lente del laser. Un tentativo che ho fatto, evidentemente troppo energico, di rimuovere i detriti, hanno reso il CD illeggibile, perché si rimuove anche la pellicola argentata che li protegge sul lato stampato con l'etichetta.
Purtroppo ne ho un bel po' così; in alcuni casi fortunati, senza toccarla, si può staccare da sola rivolgendola verso il basso, ma più spesso è appiccicata e non c'è niente da fare. Tra l'altro non si capisce che senso avesse metterla, complicando inutilmente la produzione. Non so se tu o qualche lettore del forum, avete trovato un trattamento idoneo ed efficace. Io ascolto sempre più spesso musica in streaming, ma non è che mi faccia piacere rinunciare a centinaia di CD, specialmente di lirica, per questo motivo.
Ti rinnovo i miei complimenti per il tuo enorme, prezioso e qualificatissimo lavoro.
Cordiali saluti e grazie dell'attenzione.
Massimo - E-mail: mtombesi (at) mclink.it

LC
Caro Massimo,
mi spiace per l'inconveniente. Immagino tale spugnetta servisse a proteggere la superficie dei CD. Esistono in commercio dei prodotti chiamati glue remover e in pratica sono dei solventi in grado di agire su qualunque tipo di colla, compresa quella maledetta tipo Attak. Sono prodotti in soluzioni diverse, spray, liquido o altro. In italiano talvolta si chiamano rimuovi colla ma li trovi sotto tante denominazioni. Fai una ricerca sul web, trovi anche delle video-recensioni su YouTube di vari prodotti a confronto. Non sono certo che possano funzionare perfettamente ma un tentativo si può fare, anche perché i CD sono rovinati comunque. Potresti anche tentare con un polish liquido leva graffi (ne esistono di poco abrasivi), tipo quelli che si usano per ridare smalto a una carrozzeria un po' opaca. Non parlo di pasta abrasiva (troppo violenta) ma di polish liquidi a basso impatto. Un altro tentativo lo puoi fare anche con del dentifricio. Sono certo che uno di questi sistemi riuscirà a riportare al loro vecchio splendore i tuoi amati dischetti!
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Confronti digitali
Caro Direttore,
Recentemente approfittando di un'occasione ho comperato un Audiolab 6000a, usato recente. Ho quindi completato con un 6000 cdt, nuovo. I diffusori sono Elac Dbr 62. Va tutto benissimo. Soprattutto la copia Elac + Audiolab 6000a. Solo che un giorno ho collegato all'ampli il mio vecchio cdplayer Cambridge Audio 351c, usando le normali uscite/entrate analogiche. Beh devo dire che mi è sembrato tutto più definito e ben suonante, meglio della coppia Audiolab. A questo punto, spinto anche da una recensione di Audiophile Man che consigliava questa soluzione, stante la bassa qualità del dac installato sul 6000a, sto pensando di inserire un dac esterno. Ho guardato qualcosa. Ma che caos!! Forse il Cambridge Audio Magic 100? Oppure il Topping 30? Comunque non vorrei spendere più di 2/300 euro. Alternativa: vendere il 6000 cdt e rimettere in linea il vecchio 351c.
Grazie per i chiarimenti che vorrà darmi.
Cordiali saluti,
Giacomo - E-mail: macgi (at) yahoo.com

LC
Caro Giacomo,
a me sembra molto strano che un vecchio lettore CD entry-level possa suonar meglio della coppia meccanica CD Audiolab CDT + DAC interno all'ampli 6000A. Hai provato a collegare il vecchio Cambridge all'ingresso digitale del tuo ampli? Sarebbe una prova da fare per capire quanto il DAC interno all'amplificatore possa essere il responsabile di questa differenza di performance. A rigor di logica, col Cambridge collegato in digitale non dovrebbero esserci differenze sensibili. Se la prova dovesse comunque confermare che il DAC interno al Cambridge suoni meglio, vendi pure il CDT e tieniti il lettore integrato. Aggiungere un DAC esterno complicherebbe solo l'impianto e non necessariamente risolverebbe il problema. A quel punto, meglio acquistare un lettore CD integrato di livello superiore. Ti consiglierei di fare più prove e non solo di collegare al volo un vecchio lettore e decidere lì per lì cosa suoni meglio. Devi fare più confronti, passare al vecchio e tornare al nuovo sistema, più e più volte, con gli stessi dischi. L'orecchio inganna, in maniera molto subdola. Specie dopo aver letto certe recensioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Tannoy Devon
Buongiorno,
quello che scriverò potrà fare accapponare la pelle a tutti gli audiofili. Ho trasferito il mio impianto nel mio laboratorio di lavorazione del legno dove lavoro e vivo anche 8 ore al giorno (sono un appassionato di scultura, non un professionista, ma me la cavo bene!). Veniamo al mio problema: l'ambiente di circa 28 mq (4x7) ha una buona acustica e le casse sono poste sul lato corto a circa 1,60 m distanti tra loro di circa 2,3m. Ho due Tannoy DEVON del 1977 riconate e rispristinate (coni, magneti e cross over) da ESTRO ARMONICO nel 2013. Le piloto temporaneamente con un cocktail X35 in classe D. Vorrei dotarle di un ampli più consono alle loro potenzialità ed in grado di adattarsi bene all'uscita del Cocktail che sarà la mia fonte (CD, FLAC e musica liquida). Chi me le ha vendute mi consigliava di scegliere un ampli a valvole push pull con KT88 o EL34. Altri mi hanno suggerito un McIntosh MA252 oppure un Musical Fidelity M6. Vorrei spendere circa 1000 euro per un usato ma posso aspettare ed investire qualcosa in più. Sono in stallo, cosa mi consigli?
Complimenti per la rubrica e per l'indipendenza da aspetti commerciali.
Massimo - E-mail: max54scr (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
non sono sicuro che con 1000€, nel nuovo, tu riesca a prendere un buon amplificatore con le valvole citate. In ogni caso si tratterebbe di una scelta particolare, un componente a valvole è tipicamente più complicato da gestire di un apparecchio a transistor. Vedi se Estro Armonico ha qualcosa da farti ascoltare direttamente con i tuoi diffusori. Ti consiglio fortemente di non acquistare niente che tu non possa confrontare direttamente in casa con lo stadio di amplificazione interna del Cocktail X35. La cifra che hai stanziato, infatti, non è detto che possa garantirti, con amplificazioni tradizionali, un risultato nettamente superiore.
Molto dipende anche dal tipo di risultato che vuoi ottenere. Il Cocktail suona aperto e vivace, magari con le vecchie Devon è un toccasana, ma bisogna vedere quali siano i tuoi gusti e quale impostazione timbrica vorresti ottenere, se conservare quella attuale o andare a cercare qualcosa che faccia virare il suono verso tinte diverse. Comincia con qualche valvolare (Estro Armonico ne ha di sicuro qualcuno) e poi ascolta qualcosa a stato solido (bene il Musical Fidelity che hai indicato, un po' meno il McIntosh).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio abbinamento ampli/diffusori
Carissimo direttore,
immagino abbia ricevuto migliaia di lettere con un oggetto simile a questa. Tuttavia la prego di darmi un consiglio visto che uno dei componenti che menzionerò lo ha testato in passato nella Sua rubrica. Possiedo un amplificatore integrato AM AUDIO PA 30, quel famoso 30+30 in classe a che pesa come un ragazzino e scalda come una bistecchiera. Bene, ha capito di cosa sto parlando.
Attualmente possiedo due diffusori Dynaudio da pavimento abbastanza vecchi (doppio woofer un medio e un tweeter) ma credo che questi ultimi abbiano bisogno di un po' di potenza in più...suonano ma hanno un suono poco dettagliato.
Cosa ne pensa di un abbinamento AM-AUDIO PA 30 con un paio di diffusori OPERA Quinta? Sarebbe un connubio bilanciato?
Mi piacciono esteticamente sembra abbiano una buona efficienza ma accetto consigli anche su altri diffusori di costo più o meno equivalente.
Ascolto principalmente Rock, Pop e italiana.
La ringrazio in anticipo i consigli che mi vorrà dare.
Cordiali saluti,
Davide - E-mail: davidespola (at) libero.it

LC
Caro Davide,
come ti viene in mente di pensare che i tuoi diffusori, per suonare più dettagliati, abbiano bisogno di più potenza? Che c'entra la potenza col dettaglio? Quello o ce l'hanno o non ce l'hanno. Semmai un amplificatore diverso, più vivace e dettagliato, potrebbe dare più sprint, a prescindere dalla potenza.
Precisato questo, può essere che a te il suono delle tue Dynaudio non piaccia più. Le Opera Quinta sono degli ottimi diffusori, probabilmente un bel passo avanti rispetto alle vecchie Dynaudio (senza dire che modello è, però, non è facile dare giudizi). Ti posso solo dire che una coppia di Dynaudio Audience 40/42 suona benissimo ancora oggi, nonostante l'età. E di sicuro non hanno bisogno di dettaglio in più. Gli altoparlanti Dynaudio, che sono proprietari, sono utilizzati dai migliori costruttori al mondo proprio per le loro qualità musicali elevatissime.
Vedi se puoi provare le Opera Quinta, possibilmente col tuo amplificatore, onde capire se hanno quel livello di dettaglio che stai cercando, ammesso che entrambi intendiamo la stessa cosa con questo termine. Non è affatto detto...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su lettore di rete
Caro direttore, sono un lettore della vostra rubrica. Ho un impianto stereo formato da:

Ascolto musica jazz e rock e ogni tanto anche altri generi musicali. Vorrei acquistare un buon lettore di rete che abbia un prezzo massimo di 700 euro. Attualmente vorrei comprare uno degli ultimi modelli Marantz o Denon mi può consigliare altri lettori di rete migliori.
Attendo una vostra risposta.
Cordiali saluti.
Giuseppe - E-mail: imper.giuseppe (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
l'offerta del mercato è molto ampia e i prodotti si differenziano per le features che offrono. Cerca di capire se ci siano delle caratteristiche per te irrinunciabili e decidi in base a queste. Per quella cifra che hai indicato, ci sono diversi prodotti interessanti e, a mio parere, più consigliabili di quelli da te individuati. Sto pensando a componenti come Audiolab 6000N Play, Primare NP5 Prisma MKII, Cocktail Audio N15 o Cambridge Audio CX N V2. Verifica la disponibilità di questi prodotti e tutte le caratteristiche (protocolli, compatibilità etc.) e restringi la cerchia dei candidati. Alcuni hanno il display mentre altri sono più minimali. Se puoi, verifica la possibilità di ascoltarne qualcuno in condizioni più o meno controllate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Miglioramento impianto Arcam
Buongiorno Lucio,
la ringrazio da subito per le sue
indicazioni, muoversi tra il vintage e il nuovo in questo mondo per i neofiti è veramente dura. Nella catena Arcam A 65 - Kef coda 7 mi ha consigliato di dare al mio amplificatore dei diffusori migliori, tipo i KEF LS50 o gli R3, volevo sapere se può indicarmi qualcosa con la porta reflex anteriore che io prediligo (anche se le frequenze basse non sono direzionali), un anno fa ho dato via le b&w 607 perché malgrado fossero abbastanza equilibrate tiravano fuori un basso innaturale (almeno per me).
Per l'altra coppia le canton gle 40, mi piacerebbe abbinare un amplificatore NAD 3225PE, 302, oppure il classico 3020, con l'Arcam mi sembrano molto asciutte. Cosa mi consiglia? Ovviamente se ha altre indicazioni le accetto volentieri. Grazie e ancora u ringraziamento per l'aiuto.
Lorenzo - E-mail: lorenzo.verni (at) hotmail.it

LC
Caro Lorenzo,
la porta reflex anteriore o posteriore non ha alcuna influenza con il suono riprodotto, non ricordo più quante volte l'ho ripetuto. Tu sei convinto del contrario perché hai ascoltato un diffusore (uno) col reflex posteriore e i bassi non ti sono piaciuti. Una statistica un po' discutibile per fondare le tue certezze, non credi? Vedi, l'unico motivo per cui i costruttori posizionano il reflex anteriore è per consentire ai clienti di addossare i diffusori alla parete posteriore, dove tipicamente andranno posizionati, e non perché sia giusto ma perché spesso in ambiente domestico non si può fare diversamente. I diffusori che ti ho consigliato hanno dei condotti reflex posteriori studiati per ridurre al minimo le colorazioni in gamma bassa. Comunque, col reflex anteriore non si trova molto, valuta le Triangle Esprit Comete EZ (o modelli superiori), Focal Jm-Lab Aria 906 o Aria 906 K2, Sonus Faber Sonetto I o, volendo risparmiare, le belle Elac Debut 6.2 REF. Uno qualunque di questi diffusori, secondo me, suonerà meglio dei tuoi attuali. Certo, se li castigherai dentro uno scaffale o una parete attrezzata, magari vicini alla parete posteriore o al pavimento, il basso risulterà gonfio e fuori controllo. Il problema non è il reflex si/no o anteriore/posteriore, è il posizionamento sbagliato a fare TUTTA la differenza.
Per quanto riguarda le Canton, dubito che cambiare amplificatore possa trasformare il loro suono, posto che l'Arcam è già un amplificatore abbastanza morbido e caldo, come i NAD che hai citato. Puoi provare, certo, ma non cambierà moltissimo. Gli audiofili si devono rendere conto di un'amara realtà: i diffusori influenzano per almeno il 50% il suono dell'impianto e hanno un'impostazione che nessun amplificatore al mondo potrà stravolgere. Si può limare qua e là, ma la timbrica rimane quella. Magari, semplicemente, quei Canton non ti piacciono abbastanza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio Cadeddu,
in tutti questi anni l'ho letta regolarmente ma Le ho scritto soltanto in un paio di occasioni, parecchio tempo fa. Le mando ora due righe soltanto per ringraziarla di avere recensito due finalini in classe D davvero notevoli, gli
ZeroZone IRS 2092.
Li ho acquistati verso la metà del mese di luglio, su Aliexpress, vuoi perché incuriosito anch'io da questi piccoletti, vuoi perché da un mese circa ho inviato il mio Mark Levinson 23.5 dal tecnico per una revisione completa e sostituzione degli elettrolitici. Visti i tempi lunghi prospettatimi per l'operazione mi sono detto: perché nel frattempo non sostituirlo con i due finalini ZeroZone per pilotare le mie Thiel 3.6? Quando il bestione sarà ritornato, ho pensato, li regalerò a mio figlio.
Spediti verso i primi di agosto, mi sono arrivati questa mattina, 6 agosto. Li ho pagati 279 €, compreso trasporto e senza addebito di tasse doganali. Imballo essenziale ma protettivo e apparecchi in ottime condizioni estetiche. Li ho collegati con molta prudenza. Tutto bene per uno, ma non per l'altro, che ha subito manifestato con molta energia nelle casse acustiche (con un rumoraccio tremendo) il suo malfunzionamento.r> Ho segnalato subito la cosa al venditore cinese ma, pur non sapendo nulla di elettrotecnica, ho aperto i due apparecchi, se non altro per verificare se quel malfunzionamento fosse dovuto a qualche saldatura fredda o a qualche cavetto scollegato. Ho subito notato che nello spinotto RCA di ingresso i due cavetti del segnale e del ground (rispettivamente rosso e giallo) nel finale difettoso risultavano scambiati. Fatta una rapida verifica con il tester, ne ho avuto la conferma. Poiché non c'era bisogno di smontare niente per dissaldare e risaldare nel modo corretto i cavetti, ho provveduto personalmente alla bisogna. Ora tutto è a posto. Immagino che nella fabbrica cinese ove assemblano i moduli in classe D il controllo finale di qualità sia pressoché inesistente e visti i prezzi di acquisto posso anche capirlo.
Ho ascoltato per qualche ora gli apparecchi e sono rimasto, al pari di Lei, stupito. Mi ritrovo in pieno nella Sua recensione e La ringrazio per avermi dato l'occasione di capire che è forse giunta l'ora di abbandonare la ricerca dei vecchi, e costosi, finali degli anni Ottanta e Novanta e aprire le orecchie al nuovo.
Cordiali saluti,
Giuseppe - E-mail: giusmarini45 (at) libero.it

[Mark Levinson 23.5]

LC
Caro Giuseppe,
ti ringrazio per le tue impressioni, estremamente utili visto il contesto. Un Mark Levinson 23.5 e una coppia di Thiel CS3.6 sono un terreno di confronto arduo, sia per il carico ostico offerto dalle casse, sia per l'eccellenza timbrica del finalone americano. Ricordo, per chi non lo sapesse o fosse troppo giovane, che il 23.5 è un gigante da 47 kg e 200 watt per canale che, nel 1995, costava la bellezza di 20 (venti) milioni di lire. E nel 1995 20 milioni erano una cifra elevatissima, persino superiore ai 20000€ di oggi. Cosa avrà avuto dentro per costare 20 milioni resta per me un mistero, comunque va bene così, se hanno trovato tante persone disposte a pagarlo così tanto...hanno avuto ragione loro. A proposito, quanto tempo ci vorrà per sostituire i condensatori d'alimentazione del tuo finale? Mezzo pomeriggio? Perché tempi lunghissimi, forse devono giustificare l'esborso?
Le tue impressioni confermano quanto scritto, sia nella mia recensione che da altri su questa stessa rubrica, ossia che siamo di fronte a un cambiamento epocale. Poi, certo, a questo prezzo e con la mole di richieste che stanno ricevendo, ci sta che il controllo di qualità lasci il tempo che trova, ma so di qualcuno che si è visto sostituire un finale senza alcuna difficoltà. Vorrei mestamente far ricordare che non sono eventi rari neppure in apparecchi di grande blasone e ben altro costo. So di apparecchi costosi che si sono rifiutati di funzionare correttamente anche dopo diversi rientri in centro assistenza. Ora, se spendi 300€ può dar fastidio, ma fino a un certo punto, se ne spendi 3000 o più le cose cambiano nettamente.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Appena uscito un album tributo al Black Album dei Metallica: da Elton John a Miley Cyrus, da J Balvin a Dave Gahan, per citare solo 4 dei 53 artisti coinvolti. Ed è proprio l'eterea e minimalista versione di Dave Gahan di Nothing else matters che scegliamo per questa settimana. Il cantante dei Depeche Mode riesce in un'operazione incredibile, dare un'atmosfera mistica a questo bellissimo brano, da non perdere.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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