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LC
Caro lettore,
i tuoi diffusori dovrebbero essere in grado di produrre una quantità più che sufficiente di basse frequenze. Se ciò non accade, è probabile che il posizionamento o l'acustica della sala siano inadeguati. Anche la posizione del punto d'ascolto è fondamentale per le basse frequenze. Inoltre, una stanza da 40 mq non è facile da far suonare bene, se è vuota o poco arredata o magari ricca di superfici riflettenti. Una foto dell'ambiente avrebbe aiutato a capire meglio. Prova a posizionare i diffusori più vicini alla parete di fondo e vediamo se cambia qualcosa. Senza altri elementi di giudizio non mi sento di consigliarti alcun altro diffusore, cerchiamo prima di far suonare al meglio i tuoi Focal e poi valutiamo il da farsi. Tieni anche conto che, spesso, i bassi mancano quasi del tutto in certe incisioni e l'impianto non può inventarsi qualcosa che non sia stato registrato. Hai provato incisioni con bassi ultra-potenti, tipo Massive Attack, per esempio? Se non vengono fuori neppure con queste incisioni, abbiamo davvero un problema. Fai queste prove e sentiamoci di nuovo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
ti confesso che ho riletto - complici una sintassi e un utilizzo della punteggiatura un po' bizzarro - più volte per cercare di capire il senso di questa tua riflessione. Inizialmente ho pensato ti scagliassi contro l'analogico, invece poi in conclusione hai messo dentro anche gli altri supporti. Tutto per dire che alla fine è tutto musica! Certo che lo è, ma il modo di ascoltarla e quindi di goderne cambia, e molto. Ti posso dire che quando qualche profano sente sul mio impianto qualcosa che conosce, si stupisce e non poco, perché persino le canzonette sembrano acquistare uno spessore sconosciuto. Questo fanno i buoni impianti HiFi: rendono giustizia alla musica, qualunque essa sia. E non importa in che modo lo facciano, se col vinile, col CD o con altre diavolerie, vecchie o moderne, l'importante è il coinvolgimento finale. Certo, la buona musica emoziona anche attraverso una radiolina, ovvio, ma - a costo di essere banale - ascoltarla meglio è un'esperienza di tutt'altro spessore. Che poi ci sia un rigurgito di nostalgia ci può stare, talvolta si esagera, magari cercando di far rivivere ricordi colorati, modificati dalla nostalgia dei propri 20 anni. Non facciamo niente di male, ci divertiamo anche così. Tu dici che si sta meglio sulla terra che nella stratosfera. Ebbene, a ognuno il suo, la vita senza sogni ed emozioni non merita di essere vissuta, è solo un triste e gelido trascinarsi dal battesimo all'estrema unzione.
Il problema di tanti, troppi, è che si pensa di essere eterni e di avere tutto il tempo per godersela. Chi se la gode per davvero non si preoccupa di come se la godono gli altri. Pensaci.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Elio,
anche una BMW serie 3 dà il meglio di sè con l'assetto BMW M-Sport, al posto di quello di serie. E la risposta potrebbe pure chiudersi qui. Ce la facciamo a rilassarci un pochino? Comprati lo streamer, che sicuramente va già bene così. In NuPrime non sono così sprovveduti da mettere in commercio un prodotto che già di serie non goda di un eccellente rapporto qualità/prezzo. Se e quando dovessi sentire la necessità di un upgrade potresti o sostituirlo direttamente oppure tentare la strada di un alimentatore migliore. Fasciarsi la testa così, prima ancora di aver sentito e acquistato un apparecchio, già pensando che potrebbe andar meglio col cavo Y, con l'alimentatore Z e i piedini W è quanto di più sbagliato ci possa essere. L'upgrade è sempre possibile, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare. Non solo, ma sei sicuro che con le tue orecchie e il tuo impianto tu sia in grado di distinguere uno streamer con l'alimentatore di serie e uno abarthizzato? Io qualche dubbio ce l'avrei, con buona pace di tutti i recensori che scrivono allegramente cose di questo tipo. Sarò sincero: se un componente avesse necessità di un alimentatore che costa quanto l'apparecchio in sè, significherebbe una cosa sola: che si tratta di un progetto sbagliato. Anche gli alimentatori esterni degli apparecchi Naim costano quasi quanto i componenti stessi, ma non è che questi, senza l'upgrade, suonino male, eh.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
mi spiace per l'inconveniente. Immagino tale spugnetta servisse a proteggere la superficie dei CD. Esistono in commercio dei prodotti chiamati glue remover e in pratica sono dei solventi in grado di agire su qualunque tipo di colla, compresa quella maledetta tipo Attak. Sono prodotti in soluzioni diverse, spray, liquido o altro. In italiano talvolta si chiamano rimuovi colla ma li trovi sotto tante denominazioni. Fai una ricerca sul web, trovi anche delle video-recensioni su YouTube di vari prodotti a confronto. Non sono certo che possano funzionare perfettamente ma un tentativo si può fare, anche perché i CD sono rovinati comunque. Potresti anche tentare con un polish liquido leva graffi (ne esistono di poco abrasivi), tipo quelli che si usano per ridare smalto a una carrozzeria un po' opaca. Non parlo di pasta abrasiva (troppo violenta) ma di polish liquidi a basso impatto. Un altro tentativo lo puoi fare anche con del dentifricio. Sono certo che uno di questi sistemi riuscirà a riportare al loro vecchio splendore i tuoi amati dischetti!
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giacomo,
a me sembra molto strano che un vecchio lettore CD entry-level possa suonar meglio della coppia meccanica CD Audiolab CDT + DAC interno all'ampli 6000A. Hai provato a collegare il vecchio Cambridge all'ingresso digitale del tuo ampli? Sarebbe una prova da fare per capire quanto il DAC interno all'amplificatore possa essere il responsabile di questa differenza di performance. A rigor di logica, col Cambridge collegato in digitale non dovrebbero esserci differenze sensibili. Se la prova dovesse comunque confermare che il DAC interno al Cambridge suoni meglio, vendi pure il CDT e tieniti il lettore integrato. Aggiungere un DAC esterno complicherebbe solo l'impianto e non necessariamente risolverebbe il problema. A quel punto, meglio acquistare un lettore CD integrato di livello superiore. Ti consiglierei di fare più prove e non solo di collegare al volo un vecchio lettore e decidere lì per lì cosa suoni meglio. Devi fare più confronti, passare al vecchio e tornare al nuovo sistema, più e più volte, con gli stessi dischi. L'orecchio inganna, in maniera molto subdola. Specie dopo aver letto certe recensioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
non sono sicuro che con 1000€, nel nuovo, tu riesca a prendere un buon amplificatore con le valvole citate. In ogni caso si tratterebbe di una scelta particolare, un componente a valvole è tipicamente più complicato da gestire di un apparecchio a transistor. Vedi se Estro Armonico ha qualcosa da farti ascoltare direttamente con i tuoi diffusori. Ti consiglio fortemente di non acquistare niente che tu non possa confrontare direttamente in casa con lo stadio di amplificazione interna del Cocktail X35. La cifra che hai stanziato, infatti, non è detto che possa garantirti, con amplificazioni tradizionali, un risultato nettamente superiore.
Molto dipende anche dal tipo di risultato che vuoi ottenere. Il Cocktail suona aperto e vivace, magari con le vecchie Devon è un toccasana, ma bisogna vedere quali siano i tuoi gusti e quale impostazione timbrica vorresti ottenere, se conservare quella attuale o andare a cercare qualcosa che faccia virare il suono verso tinte diverse. Comincia con qualche valvolare (Estro Armonico ne ha di sicuro qualcuno) e poi ascolta qualcosa a stato solido (bene il Musical Fidelity che hai indicato, un po' meno il McIntosh).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Davide,
come ti viene in mente di pensare che i tuoi diffusori, per suonare più dettagliati, abbiano bisogno di più potenza? Che c'entra la potenza col dettaglio? Quello o ce l'hanno o non ce l'hanno. Semmai un amplificatore diverso, più vivace e dettagliato, potrebbe dare più sprint, a prescindere dalla potenza.
Precisato questo, può essere che a te il suono delle tue Dynaudio non piaccia più. Le Opera Quinta sono degli ottimi diffusori, probabilmente un bel passo avanti rispetto alle vecchie Dynaudio (senza dire che modello è, però, non è facile dare giudizi). Ti posso solo dire che una coppia di Dynaudio Audience 40/42 suona benissimo ancora oggi, nonostante l'età. E di sicuro non hanno bisogno di dettaglio in più. Gli altoparlanti Dynaudio, che sono proprietari, sono utilizzati dai migliori costruttori al mondo proprio per le loro qualità musicali elevatissime.
Vedi se puoi provare le Opera Quinta, possibilmente col tuo amplificatore, onde capire se hanno quel livello di dettaglio che stai cercando, ammesso che entrambi intendiamo la stessa cosa con questo termine. Non è affatto detto...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
l'offerta del mercato è molto ampia e i prodotti si differenziano per le features che offrono. Cerca di capire se ci siano delle caratteristiche per te irrinunciabili e decidi in base a queste. Per quella cifra che hai indicato, ci sono diversi prodotti interessanti e, a mio parere, più consigliabili di quelli da te individuati. Sto pensando a componenti come Audiolab 6000N Play, Primare NP5 Prisma MKII, Cocktail Audio N15 o Cambridge Audio CX N V2. Verifica la disponibilità di questi prodotti e tutte le caratteristiche (protocolli, compatibilità etc.) e restringi la cerchia dei candidati. Alcuni hanno il display mentre altri sono più minimali. Se puoi, verifica la possibilità di ascoltarne qualcuno in condizioni più o meno controllate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Miglioramento impianto Arcam
Buongiorno Lucio,
la ringrazio da subito per le sue indicazioni, muoversi tra il vintage e il nuovo in questo mondo per i neofiti è veramente dura.
Nella catena Arcam A 65 - Kef coda 7 mi ha consigliato di dare al mio amplificatore dei diffusori migliori, tipo i KEF LS50 o gli R3, volevo sapere se può indicarmi qualcosa con la porta reflex anteriore che io prediligo (anche se le frequenze basse non sono direzionali), un anno fa ho dato via le b&w 607 perché malgrado fossero abbastanza equilibrate tiravano fuori un basso innaturale (almeno per me).
Per l'altra coppia le canton gle 40, mi piacerebbe abbinare un amplificatore NAD 3225PE, 302, oppure il classico 3020, con l'Arcam mi sembrano molto asciutte. Cosa mi consiglia? Ovviamente se ha altre indicazioni le accetto volentieri. Grazie e ancora u ringraziamento per l'aiuto.
Lorenzo - E-mail: lorenzo.verni (at) hotmail.it
LC
Caro Lorenzo,
la porta reflex anteriore o posteriore non ha alcuna influenza con il suono riprodotto, non ricordo più quante volte l'ho ripetuto. Tu sei convinto del contrario perché hai ascoltato un diffusore (uno) col reflex posteriore e i bassi non ti sono piaciuti. Una statistica un po' discutibile per fondare le tue certezze, non credi? Vedi, l'unico motivo per cui i costruttori posizionano il reflex anteriore è per consentire ai clienti di addossare i diffusori alla parete posteriore, dove tipicamente andranno posizionati, e non perché sia giusto ma perché spesso in ambiente domestico non si può fare diversamente. I diffusori che ti ho consigliato hanno dei condotti reflex posteriori studiati per ridurre al minimo le colorazioni in gamma bassa. Comunque, col reflex anteriore non si trova molto, valuta le Triangle Esprit Comete EZ (o modelli superiori), Focal Jm-Lab Aria 906 o Aria 906 K2, Sonus Faber Sonetto I o, volendo risparmiare, le belle Elac Debut 6.2 REF. Uno qualunque di questi diffusori, secondo me, suonerà meglio dei tuoi attuali. Certo, se li castigherai dentro uno scaffale o una parete attrezzata, magari vicini alla parete posteriore o al pavimento, il basso risulterà gonfio e fuori controllo. Il problema non è il reflex si/no o anteriore/posteriore, è il posizionamento sbagliato a fare TUTTA la differenza.
Per quanto riguarda le Canton, dubito che cambiare amplificatore possa trasformare il loro suono, posto che l'Arcam è già un amplificatore abbastanza morbido e caldo, come i NAD che hai citato. Puoi provare, certo, ma non cambierà moltissimo. Gli audiofili si devono rendere conto di un'amara realtà: i diffusori influenzano per almeno il 50% il suono dell'impianto e hanno un'impostazione che nessun amplificatore al mondo potrà stravolgere. Si può limare qua e là, ma la timbrica rimane quella. Magari, semplicemente, quei Canton non ti piacciono abbastanza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio Cadeddu,
in tutti questi anni l'ho letta regolarmente ma Le ho scritto soltanto in un paio di occasioni, parecchio tempo fa. Le mando ora due righe soltanto per ringraziarla di avere recensito due finalini in classe D davvero notevoli, gli ZeroZone IRS 2092.
Li ho acquistati verso la metà del mese di luglio, su Aliexpress, vuoi perché incuriosito anch'io da questi piccoletti, vuoi perché da un mese circa ho inviato il mio Mark Levinson 23.5 dal tecnico per una revisione completa e sostituzione degli elettrolitici. Visti i tempi lunghi prospettatimi per l'operazione mi sono detto: perché nel frattempo non sostituirlo con i due finalini ZeroZone per pilotare le mie Thiel 3.6? Quando il bestione sarà ritornato, ho pensato, li regalerò a mio figlio.
Spediti verso i primi di agosto, mi sono arrivati questa mattina, 6 agosto. Li ho pagati 279 €, compreso trasporto e senza addebito di tasse doganali. Imballo essenziale ma protettivo e apparecchi in ottime condizioni estetiche. Li ho collegati con molta prudenza. Tutto bene per uno, ma non per l'altro, che ha subito manifestato con molta energia nelle casse acustiche (con un rumoraccio tremendo) il suo malfunzionamento.r>
Ho segnalato subito la cosa al venditore cinese ma, pur non sapendo nulla di elettrotecnica, ho aperto i due apparecchi, se non altro per verificare se quel malfunzionamento fosse dovuto a qualche saldatura fredda o a qualche cavetto scollegato. Ho subito notato che nello spinotto RCA di ingresso i due cavetti del segnale e del ground (rispettivamente rosso e giallo) nel finale difettoso risultavano scambiati. Fatta una rapida verifica con il tester, ne ho avuto la conferma. Poiché non c'era bisogno di smontare niente per dissaldare e risaldare nel modo corretto i cavetti, ho provveduto personalmente alla bisogna. Ora tutto è a posto. Immagino che nella fabbrica cinese ove assemblano i moduli in classe D il controllo finale di qualità sia pressoché inesistente e visti i prezzi di acquisto posso anche capirlo.
Ho ascoltato per qualche ora gli apparecchi e sono rimasto, al pari di Lei, stupito. Mi ritrovo in pieno nella Sua recensione e La ringrazio per avermi dato l'occasione di capire che è forse giunta l'ora di abbandonare la ricerca dei vecchi, e costosi, finali degli anni Ottanta e Novanta e aprire le orecchie al nuovo.
Cordiali saluti,
Giuseppe - E-mail: giusmarini45 (at) libero.it
LC
Caro Giuseppe,
ti ringrazio per le tue impressioni, estremamente utili visto il contesto. Un Mark Levinson 23.5 e una coppia di Thiel CS3.6 sono un terreno di confronto arduo, sia per il carico ostico offerto dalle casse, sia per l'eccellenza timbrica del finalone americano. Ricordo, per chi non lo sapesse o fosse troppo giovane, che il 23.5 è un gigante da 47 kg e 200 watt per canale che, nel 1995, costava la bellezza di 20 (venti) milioni di lire. E nel 1995 20 milioni erano una cifra elevatissima, persino superiore ai 20000€ di oggi. Cosa avrà avuto dentro per costare 20 milioni resta per me un mistero, comunque va bene così, se hanno trovato tante persone disposte a pagarlo così tanto...hanno avuto ragione loro. A proposito, quanto tempo ci vorrà per sostituire i condensatori d'alimentazione del tuo finale? Mezzo pomeriggio? Perché tempi lunghissimi, forse devono giustificare l'esborso?
Le tue impressioni confermano quanto scritto, sia nella mia recensione che da altri su questa stessa rubrica, ossia che siamo di fronte a un cambiamento epocale. Poi, certo, a questo prezzo e con la mole di richieste che stanno ricevendo, ci sta che il controllo di qualità lasci il tempo che trova, ma so di qualcuno che si è visto sostituire un finale senza alcuna difficoltà. Vorrei mestamente far ricordare che non sono eventi rari neppure in apparecchi di grande blasone e ben altro costo. So di apparecchi costosi che si sono rifiutati di funzionare correttamente anche dopo diversi rientri in centro assistenza. Ora, se spendi 300€ può dar fastidio, ma fino a un certo punto, se ne spendi 3000 o più le cose cambiano nettamente.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Appena uscito un album tributo al Black Album dei Metallica: da Elton John a Miley Cyrus, da J Balvin a Dave Gahan, per citare solo 4 dei 53 artisti coinvolti. Ed è proprio l'eterea e minimalista versione di Dave Gahan di Nothing else matters che scegliamo per questa settimana. Il cantante dei Depeche Mode riesce in un'operazione incredibile, dare un'atmosfera mistica a questo bellissimo brano, da non perdere.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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