Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 3/7/2021 - 10/7/2021

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  1. Ancora troppi bassi
  2. Migliorare ancora
  3. Consiglio per amplificatore
  4. Mat in sughero Mayrecords
  5. Re: Consiglio su diffusori attivi
  6. Consiglio su lettore CD - ha senso considerare usato di quallità di vent'anni?
  7. Altra playlist e stand casse
  8. DAC USB collegato a iPhone
  9. Nuovi diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ancora troppi bassi
Caro direttore, ci siamo lasciati alcune settimane fa, con l'idea di lasciare il mio anziano impianto inalterato e, al limite intervenire sugli apparecchi esistenti, al bisogno. In effetti penso sia un buon impianto, anche se come tutto, perfettibile. Ricordo che parliamo di un Nad C 350, cdplayer Cambridge 351 C, collegati di recente ad Elac dbr62. Quindi continuo ad ascoltare (jazz) nella mia piccola mansarda con buona soddisfazione. Tuttavia, e sì c'è un tuttavia, nonostante un nuovo cavo (Supra Ply 3/4) e diversi posizionamenti dei diffusori per quanto possibile considerato l'ambiente, continuo a sentire confusione nel bassi e medio bassi. Avendo recuperato circa 2000 euro dal mio budget, mi chiedo cosa sostituire. I diffusori? Ma per il resto suonano più che bene. Entrambe o una delle due elettroniche? Con quali che possano darmi equilibrio e trasparenza?
Avevo già inserito in Musical F. m2si ma dopo due giorni l'ho rivenduto per eccesso di bassi.
Un suo consiglio sarebbe risolutivo.
Grazie e cordiali saluti.
Matteo -E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
un eccesso di bassi con quei diffusori è assolutamente fuori luogo. Né questi né le elettroniche possono giustificare un esubero di basse frequenze, quindi i colpevoli sono altrove, nell'ambiente e/o nel posizionamento dei diffusori. Una foto avrebbe aiutato più di mille descrizioni. Parli di una mansarda come sala d'ascolto. Ebbene, se ad esempio i diffusori fossero posti sulla parete più bassa, il tetto spiovente avrebbe un effetto tromba sull'emissione dei diffusori. Proverei a spostarli su altra parete o allontanarli dalla stessa e dagli angoli. Forse non hai fatto le prove giuste, non so. Non investirei né in nuove elettroniche né in nuovi diffusori, che potrebbero persino peggiorare le cose. Un tentativo a basso costo potrebbe essere quello di una coppia di Lonpoo, che di sicuro non hanno un basso eccessivo anzi, traggono beneficio dalla parete posteriore vicina, nel caso. Magari trovi qualcuno che te le presta per un rapido controllo.
La prossima volta inviami una foto dell'ambiente dove si veda l'arredo e la posizione dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare ancora
Buongiorno direttore, sono Michele, da circa 20 anni possiedo un impianto hifi che, nel corso del tempo, ho upgradato. L'impianto è cosi composto:

La stanza misura 4x4,5 metri, le casse sono distanziate circa 1,20 m dalle pareti di fondo e laterali. Ho seguito diversi consigli dalle lettere del forum circa le azioni da intraprendere per la disposizione dei diffusori nell'ambiente di ascolto e sono soddisfatto per come suona l'impianto. Ascolto prevalentemente rock, blues e jazz e l'accoppiata Klipsch / Nad si armonizza bene. Con la presente le chiedo solo se vale la pena dedicarsi ai cavi per ottenere "qualcosa" in più. Mi spiego: i cavi rca di segnale sono dei "banalissimi" cavi, quelli di potenza cavi di grosso spessore terminati con forcelle. Ho un budget di circa 80/100 euro per tipologia. Sono interessato anche all'acquisto di usato se ne vale la pena.
La ringrazio in anticipo per l'attenzione dedicata.
Michele - E-mail: zachele1985 (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
da anni non rispondiamo più a quesiti sui cavi, faccio un'eccezione perché la domanda ha un taglio un po' più generale e non include una richiesta specifica su quali cavi acquistare. Mi chiedi se valga la pena di utilizzare dei cavi speciali. La risposta è sì, visto il livello dell'impianto credo proprio che dei cavi specifici, al posto di quelli base in uso ora, possa darti qualche piccolo vantaggio. Il budget a disposizione non è elevato, guarda cosa offre il mercato - concentrandoti su pochi marchi di buona reputazione - e scegli. Ancora meglio se decidessi, invece, di provare la strada dell'autocostruzione. Nella nostra
clinica ci sono tanti progetti, dai più elementari a quelli più complicati, che potrebbero aiutarti a capire l'entità delle differenze in gioco. In alcuni cavi non è neppure necessario utilizzare il saldatore, si tratta di progettini super-economici (pochi euro) e alla portata di tutti. Non aspettarti miracoli, naturalmente, ma diversi parametri dovrebbero migliorare un po'.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per amplificatore
Buongiorno direttore. Complimenti sempre per il sito. Le avevo già scritto per sapere come migliorare un impianto composto da lettore oppo- ampli aeron a160 - casse quad 22L2 e mi aveva consigliato di provare a far suonare meglio l'aeron cambiando valvola. Purtroppo L'Aeron mi ha abbandonato e sono senza ampli... pertanto vorrei sostituirlo nell'usato con una cifra intorno ai 500/600 (migliorando la resa)...nel mentre sto anche cercando un dac/streamer da mettere a monte visto che sto passando allo streaming (tidal, amazon, ecc). Vorrei supporto per scegliere ampli (sull'usato non è quasi mai possibile ascoltare) perché ho le idee confuse. Ho adocchiato questi modelli in rete sull'usato e letto ove possibile recensioni e ognuno ha i suoi pro e contro, dunque:

Insomma idee confuse,,, non so quanto conviene andare su un all in one (budget 700/750 ma punto di domanda su rivendibilità, difficile da aggiornare se la parte più digital continua a fare passi avanti), non so quanto conta un dac superiore al 24/192 del peachtree ad esempio e se per stare al passo ci vogliono risoluzioni diverse, quanto conta la codifica MQA,..e quanto convenga avere componenti separati (ampli 500 + dac streamer da 200/300 usato). Di sicuro voglio sentire bene e andare sullo streaming...e ascoltare anche i vinili...
Mi scuso per la lettera un po' confusa, non so se potrò essere ancora pubblicato, in ogni caso la ringrazio per l'attenzione,
Antonio - E-mail: 77fanto (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
un sistema integrato ha il vantaggio di accorciare il percorso del segnale e farti risparmiare un bel po'. In quest'ottica sia il NAD che il Rotel sono due acquisti praticamente sicuri, e di facile rivendibilità futura (meno gli altri proposti). Tuttavia, un sistema separato ti consentirebbe di aggiornare in seguito la sezione digitale, specie quella relativa allo streaming, che in futuro potrà ancora riservare delle sorprese. L'idea del vecchio Classé mi piace molto, è un gradino sopra a tutti gli altri, secondo me. La decisione però spetta a te. Per aiutarti a valutare ti dirò di lasciar perdere la rincorsa alle risoluzioni più alte, è praticamente solo marketing, all'ascolto le differenze su impianti normali sono inudibili. Anzi, talvolta le versioni HiRes di vecchie incisioni a 16/44 suonano decisamente peggio del CD corrispondente, perciò...
Le soluzioni suggerite, a mio parere, suoneranno tutte meglio del tuo vecchio Aeron, quindi puoi stare abbastanza tranquillo da questo punto di vista.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mat in sughero Mayrecords
Direttore,
io l'ho preso il
cork mat Mayrecords, e il suono sul Project è più rotondo e caldo, se non ho le traveggole. Però deborda dal piatto, non mi dica che devo buttarlo per l'estetica :-)
Buona giornata,
Alberto - E-mail: alberto_ragni (at) alice.it

LC
Caro Alberto,
no, non credo che tu abbia le traveggole, le differenze tra tappetini per giradischi si sentono eccome, ovviamente su impianti di un livello almeno accettabile. Sono felice che il mat Mayrecords che ho recensito faccia suonare meglio il tuo Pro-Ject e i tuoi vinili! Per quanto riguarda le dimensioni, credo che con un compasso, mano ferma e cutter ben affilato, tu possa tagliare la parte che sborda dal piatto. Ancora meglio, potresti provare utilizzando come sagoma il piatto stesso o un piatto da cucina di dimensioni adatte. Poggi la forma prescelta sul tappetino in sughero e con un cutter affilato tagli tutto quello che risulta in eccesso. Tieni conto che il sughero è molto leggero, piccoli errori non condizioneranno la stabilità di rotazione e l'equilibratura del piatto.
A me l'idea di qualcosa che sborda dal piatto proprio non piace, a meno che non si tratti di una pizza napoletana :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Consiglio su diffusori attivi
Caro Lucio,
Ti ringrazio per la tua
risposta, molto "spiritosa". Lasciami, però, precisare alcune cose:

  1. Mia moglie non si lamenta dell'estetica ma dell'ingombro delle Maggie
  2. Ascolto su YouTube in cuffia: ho fatto una prova comparativa tra ascolto di Hope is a dangerous thing for woman like me di Lana del Rey sul suo sito e su Tidal, a cui avevo fatto un'iscrizione di prova; risultato: nessuna differenza. Ho cambiato varie volte ma erano assolutamente uguali. Inoltre, di YouTube mi piace il praticamente infinito archivio musicale, la possibilità di ascoltare tanti artisti che si autoproducono con pochi mezzi e riascoltare tanti pezzi famosi della mia giovinezza (purtroppo il tempo passa e sia io che tu abbiamo, da un pezzo, superato i 50), di qualità sonora pessima suonate da giovani artisti con qualità sonora nettamente superiore.
Ascolterò anche gli altri diffusori attivi che mi hai consigliato.
Ti ringrazio sempre per la tua disponibilità.
Saluti,
Leandro - E-mail: leandro.lioce (at) libero.it

LC
Caro Leandro,
riabilito tua moglie seduta stante e rilancio: perché non prendere una coppia di Maggies più piccoline allora? Avresti ancora lo stesso suono che ti piaceva tanto, con ingombri contenuti. Le piccole LRS o le MG 0.7 secondo me ti piaceranno di più dei feretri che stavi considerando :-)
Per quanto riguarda YouTube, capisco le esigenze musicali ma la qualità audio è spesso pessima, inutile a mio parere spendere soldi in un impianto HiFi raffinato se la sorgente è di questo tipo.
Gli stessi nuovi artisti che senti su YouTube potresti trovarli nei soliti servizi di streaming in qualità lossless, senza compressioni o perdite. Quanto all'età che avanza, credimi, io e te abbiamo esigenze diverse. A me di riascoltare i brani della mia gioventù, per giunta in versione cover moderna, importa pochissimo. Preferisco tenermi aggiornato sulle nuove uscite, le vecchie canzoni di un tempo sono, appunto, di un tempo. Si possono rispolverare con piacere ogni tanto, ma...che noia!
In ogni caso, non sindaco sui tuoi gusti musicali, sono scelte personali. Ascolta la canzone che consiglio questa settimana e dimmi se non è semplicemente bellissima. Moderna e senza tempo allo stesso modo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su lettore CD - ha senso considerare usato di quallità di vent'anni?
Gentile Direttore,
inizio con le lodi: sono un lettore della prima ora o quasi, è grazie a te e a TNT se ho una idea vaga di cosa sia l'ascolto di qualità. E sono tuttora un felice possessore di
TNT Munis e addirittura un piccolo pezzo di articolo sulle tube traps del sito è a mia firma, per dire. Poi per ragioni varie ho dovuto abbandonare un la passione per tanti anni, ora, finalmente direi, si è un po' riaccesa, dopo aver riconquistato uno spazio decente di ascolto. Passo alla domanda, ho provato a consultare un po' le risposte arretrate ma non ho trovato se sia stata già posta.
Avrei voglia di avere nuovamente un lettore CD di un certo livello, la scelta è più che ampia. In vari siti di usato vedo poi, a prezzi ancora alti ma, diciamo, ragionevoli, pezzi che una volta rappresentavano il mio oggetto del desiderio o quasi, faccio l'esempio del CD 17 KIS, ma ce ne sono vari. Secondo te, ha senso guardare a queste elettroniche, che un tempo rappresentavano la fascia alta ma con ormai vent'anni sulle spalle o meglio guardare lettori di pari prezzo nuovi, gioco forza di fascia più bassa ma con elettroniche attuali?
Grazie,
Un caro saluto,
Marcello - E-mail: mstoppini (at) gmail.com

LC
Caro Marcello,
è sempre emozionante leggere di lettori della prima ora di TNT-Audio, siamo cresciuti insieme, a distanza. Bello!
Per quanto riguarda la tua voglia di lettori CD vintage c'è da fare alcune precisazioni: la vita residua dell'unità ottica e la reperibilità di un ricambio sono due fattori di fondamentale importanza. Acquistare un lettore del quale non si trovano più ricambi delle parti che si usurano (ottica e meccanica) è un grosso rischio. Del Marantz CD 17KIS che hai citato si dovrebbe ancora trovare tutto, di altri apparecchi invece no. Quindi valuta bene quali sono i papabili da tenere in considerazione. È facile, per ogni lettore CD, risalire all'unità ottica in uso e, con una veloce ricerca su Google, valutare se si trovano i ricambi. Seconda osservazione, il suono. Il digitale qualche passo avanti l'ha fatto, ma una buona macchina del passato se la gioca ad armi pari con un entry-level di oggi, e magari talvolta lo batte. Senza contare che dal punto di vista estetico/costruttivo una macchina di alto livello era senz'altro superiore rispetto a un lettore plasticoso come gli entry-level di oggi. Infine, c'è il fattore nostalgia: difficile liberarsi dal desiderio di entrare in possesso di un oggetto che abbiamo sognato e che non potevamo permetterci.
Quindi la risposta è positiva, ma con tutte le attenzioni del caso. Tieni anche conto che spesso queste macchine sono etichettate vintage (e non lo sono!) e di conseguenza i prezzi sono talvolta fuori da ogni logica. Magari fai un elenco di quel che trovi e ti aiuto a valutare con attenzione pro e contro, insieme al valore reale dei componenti.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Altra playlist e stand casse
Caro Direttore,
vorrei fornire in ritardo il mio piccolo contributo alla faccenda della playlist richiesta da un lettore (
volume 964) e realizzata da un altro lettore (volume 968). Anche io mi cimentai durante il lockdown e la mia playlist, che si trova su Spotify col nome di “TNT-AUDIO” (slancio di fantasia), raccoglie i singoli brani (quindi non anche gli album come ha fatto Antonello) a partire da quel Personal Jesus dei Depeche Mode, che dovrebbe essere il primo consiglio musicale (volume 524). Sarebbe interessante, sempre che abbia senso, creare un “changelog” che per ogni volume riporti il brano e l'effettiva o mancata corrispondenza, cosa che sovente avviene quando il link YouTube si riferisce a una versione dal vivo o a interi concerti.
Non le nascondo che il consiglio musicale della settimana è uno dei momenti che apprezzo di più nella lettura della sua rivista: una vera manna dal cielo per chi, come me, ascolta praticamente TUTTI i generi musicali che alterna solo in base al momentaneo stato d'animo. L'avvento dei servizi di streaming musicale consente poi di assecondare nel migliore dei modi questa mia inclinazione, che risulterebbe altrimenti piuttosto costosa per l'acquisto di decine e decine di CD o vinili.
Per quanto riguarda l'impianto stereo, ho iniziato a comporlo relativamente tardi, a partire da cinque anni fa. Non che non ne avessi avuto la voglia prima, specie negli anni del liceo (a cavallo tra fine anni '70 e inizio anni '80) quando tutti i miei amici sfoggiavano rack Pioneer, Sansui e Technics, i miei non finanziarono l'iniziativa (e fecero bene! a quanto leggo dalle vostre pagine). Anche il passaggio di un rivenditore Marantz, che raccolse decine di ordini presso gli impiegati della Montedison di Brindisi, dove vivevo, non sortì alcun effetto. Fece breccia però sul padre della mia futura moglie e il Marantz Model 1040 (praticamente il più “scrauso” del listino) ha costituito la base di questo impianto, di cui dicevo, insieme ad un piatto Pioneer PL-112D (riguardo al quale lei consigliava di non “storcere il naso”: Come scegliere il giradischi - 1996). Il piatto l'ho fatto sistemare e mi sono tolto lo sfizio di ascoltare la dozzina scarsa di vinili in possesso di mia moglie. Non partendo da una nutrita discografia, ho ritenuto però che non avesse senso continuare con l'analogico e ora l'oggetto troneggia in cima al FleXy, mentre l'ascolto avviene in digitale. Il segnale proviene da un netbook Asus Eee PC in cui è installato Linux e il lettore di file è l'ottimo Cantata (interfaccia grafica del Music Player Daemon). Il resto dell'impianto è figlio della frequentazione di TNT-Audio:

Quando si è trattato di scegliere gli stand per i diffusori, visto che quelli in commercio non mi convincevano esteticamente, ne ho disegnato uno io e l'ho fatto realizzare da un fabbro e un marmista (lo stesso dei ripiani del FleXy). Il tubo verticale può essere riempito di sabbia per smorzare eventuali vibrazioni, ma nel mio caso non ne ho avvertito la necessità. Credo che sia interessante il sistema di appoggio dei diffusori al ripiano: i piedini 3M in silicone calzano perfettamente sulla testa tonda dei bulloni che collegano il marmo alla piastra metallica, annullando le vibrazioni. La lunghezza del tubo verticale deve essere tale che le orecchie siano in asse con i tweeter. Se poi si cambiano i diffusori o il divano oppure cresce il collo, si può agire variando l'altezza dei piedini (io ho utilizzato delle punte coniche prese su Amazon).
Alla fine gli stand mi sono costati complessivamente meno di 150 Euro e mi viene il sospetto che se avessi riversato quei soldi su delle ELAC Debut a torre avrei potuto ottenere un risultato migliore a parità di spesa. Comunque, se a qualcuno dovessero piacere questi stand, allego i file Autocad e PDF e resto a disposizione per delucidazioni via mail.
Dalle foto si intuisce che l'ambiente di ascolto (3 x 3 m) è messo male, addirittura ho dovuto mortificare le casse chiudendo i bass reflex perché andavano in risonanza nel punto di ascolto. Pertanto di upgrade, che andrebbero focalizzati sull'ampli, non se ne parla proprio, io però sto bene così e mi godo l'impiantino ascoltando ore di buona musica.
Cari saluti.
Giancarlo - E-mail: giovanni.colmayer (at) libero.it
[Stand diffusori]
[Stand diffusori]

LC
Caro Giancarlo,
grazie anche a te per la playlist TNT-Audio su Spotify, non pensavo che i miei suggerimenti musicali della settimana incontrassero tanto favore. Conoscendo l'audiofilo quadratico medio, fossilizzato sulle solite quattro cose che si sentono agli HiFi Show, immaginavo che certi suggerimenti musicali facessero storcere più di a naso. Meglio così!
Grazie anche per aver condiviso il progetto di autocostruzione dei tuoi stand, magari tornerà utile a qualche altro lettore. Bel lavoro! Non ho linkato i PDF e il file di AutoCAD, magari chi è interessato può chiederli direttamente a te in posta privata.
Per quanto riguarda l'eccesso di basse frequenze direi che è assolutamente normale, se la posizione dei diffusori quando ascolti è quella che si vede in foto. Messi all'angolo, poverini, fanno ciò che la fisica gli intima di fare, ovvero gonfiare basse e medio-basse frequenze. Diciamo che tutto il set-up relativo all'installazione dell'impianto è, per così dire, perfettibile :-)
Quel che davvero conta, però, è che tu te lo goda così com'è, senza troppe paranoie, bravo!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

DAC USB collegato a iPhone
Ciao Lucio,
Innanzitutto grazie per la tua passione e disponibilità. Ti scrivo perché da un po' di tempo ho maturato l'idea di approcciarmi alla musica liquida. Fino ad oggi pensavo di acquistare un music server e passare da Apple Music, che uso per ascolto in auto, a qualcosa tipo Tidal. Ora il passaggio di Apple Music all'alta risoluzione allo stesso costo mi ha fatto pensare ad una soluzione diversa: acquistare il cavo adattatore da lightning a usb per iPhone e poi un Dac Usb. È corretto? Potrò così ascoltare le tracce ad alta risoluzione usando lo smartphone come sorgente?
Se si potresti consigliarmi un Dac in un budget di max 300€, coerente, per qualità, col resto dell'impianto?

Grazie ancora,
Massimo - E-mail: massimotriti (at) ymail.com

LC
Caro Massimo,
puoi certamente utilizzare l'iPhone come sorgente audio, collegandolo, tramite adattatore, a un DAC USB. Non ricordo se sia necessario modificare qualche impostazione dell'iPhone per avere l'audio ad alta risoluzione in uscita dalla porta lightning, controlla, ma non credo. Un DAC USB di buona qualità, pensato proprio per dispositivi iOS, è il piccolo FiiO Q1 Mark II. È certificato MFi, e mi pare sia l'unico ad esserlo, quindi perfettamente compatibile con lo standard di trasmissione Apple/iOS. L'unico difetto è che è portatile, ma ha un'autonomia di oltre 10 ore e puoi ricaricarlo via un qualunque collegamento USB. Supporta risoluzioni fino a 32bit/384kHz PCM, DSD Nativo fino a DSD256 e utilizza il DAC AKM AK4452. È anche ampli per cuffia. Naturalmente, puoi anche utilizzare un qualunque DAC USB non espressamente pensato per iPhone, dai soliti Cambridge DacMagic, Micromega MyDac fino al NAD DAC2 e al Pro-ject DAC Box S2+. In alternativa, qualche DAC di livello più elevato, da cercare nell'usato recente (es. M2Tech)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Gentile Lucio,
leggo sempre con piacere l'angolo delle lettere, che spesso rispondono anche alle mie domande, e negli anni mi è capitato anche di chiedere la tua consulenza, che mi ha aiutato ad allestire il mio impianto, che è attualmente così composto:

Ascolto principalmente indie e classic rock, pop e jazz, un po' di classica, in streaming (sfruttando l'uscita digitale di un chromecast audio collegato al DAC) e da qualche vinile. Non sono uno dall'upgrade facile, ma ora vorrei passare dagli attuali diffusori da libreria a un paio di torri da pavimento, possibilmente comunque di dimensioni contenute. Le mie Klipsch hanno ormai 12 anni, e dopo l'abbagliamento iniziale non mi hanno mai convinto fino in fondo, un po' troppo aggressive e stancanti, vorrei ora qualcosa di più "musicale" e duttile, che mi faccia fare un salto di qualità sensibile. Ho aspettato finora perché non avevo spazio per le torri, e piuttosto che acquistare altre casse da libreria ho preferito attendere tempi migliori. Non mi dispiace l'idea di cercare qualcosa dall'impronta "british" (come gran parte dell'impianto), ma non voglio neanche intestardirmi dietro un'idea, l'importante è che mi piaccia il loro suono. Ho previsto un budget di circa mille euro, ma mi piacerebbe avere un consiglio prima di iniziare a cercare qualche negozio che possa permettermi di ascoltare dei modelli. Purtroppo non ho molte idee di partenza, per questo mi rimetto ancora una volta alla tua competenza, se avrai tempo di darmi dei suggerimenti, che spero possano essere utili anche agli altri lettori.
Grazie e buon lavoro!
Marco - E-mail: signorelli.marco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
posso capire il tuo disamoramento per le Klipsch Synergy B3: se l'ambiente non è ideale possono alla lunga risultare stancanti. D'altra par il sound Klipsch è quello, prendere o lasciare. Va da sè che il gusto, negli anni, può mutare o maturare e certe cose che ci facevano emozionare in gioventù, dopo anni di ascolti non ci facciano più lo stesso effetto. Inoltre, cambiare e sperimentare impostazioni diverse mi pare un'ottima idea. Cosa scegliere? Da libreria, anche al di sotto del budget che hai stanziato, io vedrei benissimo le
Elac Debut 6.2 REF, che suonano ben al di sopra del loro target di prezzo. Composte, corrette, musicali, raffinate e mature. Mai ruffiane, né in un senso (eccessivo calore) né nell'altro (aggressività per puro spettacolo). Le vedrei bene con il tuo ampli NAD. Alternative possibili: Sonus Faber Lumina II, Opera Mezza o Rega RX1. Vedi comunque se riesci ad ascoltare anche altre cose, l'esperienza diretta può più di mille esperti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio, la felicità non esiste? Dopo essere apparso nel
Vol. 527 nell'apposito spazio, direi che tutto è (quasi) sempre relativo. Di quell'impianto, peraltro fonte di soddisfazione per tanto tempo, è rimasto poco e per svariati motivi. L'Octave V-40 (durante la parte strumentale di The Cinema Show da "Seconds Out", quando entrano i bass pedals di Rutherford è andato in protezione!) è stato sostituito prima da un pre Audio Note MM1 Phono con finale Aragon 4004, poi dallo stesso pre + finale GRAAFiti 5050 (le valvole scaldavano davvero troppo ed avevano sempre qualche problemino) ed infine dal Naim Supernait 3. Il giradischi, per quanto bello e vintage, ha lasciato il posto ad un Rega Planar 3 con testina Denon DL 103. Il TEAC VRDS10 SE, con relativo convertitore CREEK, è stato sostituito da un Cambridge Audio Azur 740 C. A breve vorrei sostituire anche il lettore CD per affiancare allo strepitoso Supernait il Naim CD5si, che ritengo essere un consistente upgrade.
A questo punto penso che andrebbe in pensione anche l'accessorio della Musical Fidelity. Ecco, ci tenevo ad aggiornare quella lettera di tanto tempo fa: la felicità non esiste, ma, visto anche che non sono più un ragazzino, stavolta credo proprio di andarci molto vicino con quello che considero il mio impianto definitivo!
Come sempre, un caloroso saluto e gli immancabili complimenti!
Gian Mario - E-mail: g.mario (at) alice.it

LC
Caro Gian Mario,
che bello che ti sia premurato di aggiornarci sugli sviluppi dopo così tanto tempo, lo reputo un bellissimo attestato di stima! Ottimo il nuovo impianto, ci credo che lo consideri definitivo! Ora, è vero che di definitivo non c'è niente, a parte una cosa, ma certi impianti possono stare al loro posto per tanti, tantissimi anni. Se svolgono il loro compito senza farci sentire mancanze, lo scopo è raggiunto. Ottima idea quella del lettore CD Naim (altro bel passo avanti) e dell'eliminazione dello scatolotto Musical Fidelity.
Ti auguro tanti anni di buoni ascolti!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Nuovo album solista per Bobby Gillespie (con Jehnny Beth), dal titolo “Utopian ashes”, dal quale ho selezionato questa incredibile “You Don't Know What Love Is”. Bobby Gillespie continua a dimostrarsi di un eclettismo sorprendente. Esordì come batterista nei Jesus and Mary Chain, poi bassista coi The Wake e infine coi “suoi” Primal Scream. Impossibile non sentire echi del loro capolavoro Screamadelica, ma qui Gillespie va ancora oltre. Ballata dolce-amara e lacerante.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali

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