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LC
Caro Giacomo,
perdona il ritardo della risposta, ma quando il sito chiude per la pausa estiva le richieste di consulenza restano inevase. La tua è arrivata a ridosso dell'ultimo aggiornamento di luglio ed è quella che ha dovuto attendere più delle altre, mi spiace.
Non ho ascoltato i due DAC che proponi, quindi temo di non esserti di grande aiuto, ma posso confermare quel che dici, e cioè che il Topping è senz'altro più rivendibile dell'altro. Visto che utilizzi degli amplificatori NuForce, come mai non hai valutato la possibilità di un DAC NuPrime? La filosofia sonora (e i progettisti) è la stessa, non dovresti trovarti male. Ci sono diversi modelli, alcuni li trovi anche recensiti qui su TNT-Audio. Sono apparecchi molto versatili e ben suonanti. Vedi se ti riesce di fare qualche ascolto di queste macchine (magari contatta il distributore italiano Audio Graffiti) e fai le tue valutazioni. Non perderci la salute, comunque, perché le differenze tra DAC nella stessa fascia di prezzo sono veramente molto, molto piccole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
MayRecords Mat
Ciao Direttore.
Ti scrivo per un personale feedback sul MayRecords mat. L'ho acquistato dopo aver letto la tua recensione: è senz'altro un buon prodotto, ma ho osservato che lascia un qualche tipo di sporcizia sul lato del disco che vi si appoggia. Come da te consigliato, l'ho passato più volte con un panno in microfibra, ma il problema è persistito. Sono perciò tornato al mat in sughero della Pro-Ject, il Cork It, (che senz'altro conosci) il quale non manifesta questo problema e che, al pari del Mayrecords, ha anch'esso lo "scavetto" per accogliere l'etichetta del disco, particolare che tu hai giustamente apprezzato nella tua recensione. Quanto all'ascolto, sarò onesto: le mie orecchie non sono state in grado di percepire differenze di suono, probabilmente perchè non ho un impianto tale che riesca a evidenziare molti dettagli.
Ne approfitto per aggiornarti su una piccola evoluzione del mio modesto impianto, Innanzitutto ho cambiato casa: ora non ho più lo studiolo in mansarda, col tetto spiovente (vedi mia lettera nel vol. 502), ma una stanza normale, rettangolare. Ho venduto il mio Technics Sl-230 e ho acquistato un Pro-Ject Debut Recordmaster, con testina di serie Ortofon OM10 e ho sostituito le casse Celestion con due torri Klipsch R-24F, per dare la sensibilità giusta all'ottimo Trends TA 10.1. Al che ho dedicato il Trends al solo giradischi, e affidato al piccolo Mo-gu (sempre fidandomi di una tua recensione, come sempre!) la riproduzione da lettore cd e della musica liquida.
Ti allego alcune foto del tutto. Per il momento sono soddisfatto della sistemazione (anche se so che forse la posizione delle torri non è tra le più ottimali), ma soprattutto del godimento della musica, che i due nuovi acquisti hanno resa più "viva".
Ti ringrazio per l'attenzione, ma soprattutto per la tua dedizione alla causa di tanti come me analfabeti dell'hi-fi, del tempo che ci dedichi (e dalla fatica che immagino comporti) e della tua competenza e disponibilità.
Ciao!
Luca - E-mail: lucaemme (at) yahoo.com
LC
Caro Luca,
grazie per il feedback sul tappetino MayRecords! Io non ho notato alcun tipo di deposito sui dischi, che strano! Magari prova a lavarlo con acqua e sapone, forse ci sono dei residui di lavorazione che il panno in microfibra non riesce a staccare. Mi piacerebbe sentire l'esperienza di altri che lo hanno provato.
Per quanto riguarda il tuo impianto, sì, la sistemazione dei diffusori è, per così dire, migliorabile :-)
Tuttavia, l'importante è che tu sia soddisfatto di ciò che ascolti. Non sono favorevole all'utilizzo di due amplificatori diversi a seconda delle sorgenti, anche perché ti obbliga ogni volta ad attaccare e staccare i cavi di potenza. Un piccolo pre passivo o, meglio ancora, selettore passivo di sorgenti ti avrebbe consentito di utilizzare il Trends sempre e comunque. Tra i due, è l'ampli migliore e la potenza di sicuro ti è sufficiente, data la stanza e la sensibilità delle Klipsch. Pensaci.
Spero di esserti stato utile, e grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
ascolti a volumi più alti della media, considerando le misurazioni che altri lettori mi hanno inviato. Siamo lontani dalle mie abitudini d'ascolto (con certi generi musicali, mica con tutti!) ma abbastanza vicini a quel che io considero un ascolto realistico. Credo che in condominio sia praticamente impossibile ascoltare a volumi più alti di così. Naturalmente, più si va su con la pressione sonora e più vengono fuori i problemi, dell'impianto e della stanza, quindi alla fine meglio pressioni sonore inferiori, onde non svegliare il can che dorme.
La risposta in frequenza che alleghi, a parte i due picchi in gamma media, non è affatto male ma lo strumento dà solo una stima grossolana. Non sappiamo, infatti, quanto sia lineare frequenza per frequenza, cioè se legga in maniera univoca su tutto lo spettro. E non sappiamo quale sia l'errore percentuale, al di là di quel ±2dB a 94 dB dichiarato. In ogni caso, una stima grossolana l'abbiamo e non è malvagia. Per attenuare quel buco in gamma medio-bassa, intorno ai 300Hz, quasi certamente dovuto all'ambiente, si potrebbe ricorrere a una correzione digitale, tipo DSpeaker. Il calo alle alte frequenze è quasi certamente dovuta allo strumento, non puoi avere un calo netto già a partire dai 5kHz! Tuttavia, se sei contento così, va benissimo, goditi la musica e...play it loud! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Renato,
la sistemazione è sicuramente un compromesso, ma quella parete posteriore così vicina (meno di un palmo!) dovrebbe consentirti una buona presenza della gamma bassa e medio-bassa con qualunque diffusore. Non vorrei che diffusori più generosi in gamma bassa non lo diventino troppo! Quella confusione che lamenti non è dovuta al fatto che i diffusori sono piccoli, quanto alla presenza della parete posteriore così vicina, le cui riflessioni vanno a sporcare il segnale degli altoparlanti, proprio in gamma media. Woofer più grandi, come quelli dei diffusori che hai indicato, potrebbero comportarsi ancora peggio. Se posso permettermi, ti consiglierei la strada opposta: a mio parere una coppia di Lonpoo LP42, che traggono beneficio dalla parete posteriore non troppo lontana, potrebbero darti quella chiarezza e pulizia che stai cercando, senza dimenticare l'impatto della gamma bassa, sorprendente per le dimensioni del woofer e del diffusore. Si tratterebbe di un investimento minimo (circa 60/70 euro a seconda dei periodi) che - nella peggiore delle ipotesi - potresti riciclare per altro utilizzo, ma sono abbastanza sicuro che questo non accadrebbe. E se stai pensando che le Lonpoo siano più o meno della stessa categoria delle attuali Polk Audio, ti posso tranquillizzare, stiamo parlando di tutt'altro campionato: non guardare dimensioni e prezzo, perché questi nanerottoli sono dei brutti concorrenti per diffusori di ben altro livello.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Pre e finale Electrocompaniet per Klipsch Fortè II
Gentile Direttore,
è la prima volta che Le scrivo. Sono anni che seguo la sua rivista che a me piace molto e peraltro o realizzato su progetto TNT due coppie di casse acustiche Munis che mi hanno dato grandi soddisfazioni ed attualmente suonano negli impianti dei miei figli.
Sono sostenitore che in Hi Fi non bisogna rincorrere le mode, infatti il mio impianto, che ho assemblato negli anni 80 è composto da amplificatore Sonus Faber Quid, casse acustiche Sonus Faber Electa, lettore cd Philips 850 MKII, giradischi Audiolinear 4001 con testina Mission Solitaire.
Il motivo del mia lettera è essenzialmente legato al fatto che, leggendo in rete delle casse acustiche Klipsch, ho voluto ascoltarle ed infine ho acquistato una coppia di Klipsch Forte II usata e devo dire che mi piace molto il loro suono. Inizialmente le ho fatte pilotare al Quid ma ho notato che scaldava molto e quindi adesso sono pilotate da un ampli Cyrus II con PSX, le sorgenti sono sempre lettore cd Philips 850 MKII e giradischi Audiolinear 4001. Ascolto tutti i generi musicali ma con predilezione prevalentemente per la musica Pop-Rock.
Pur piacendomi il suono dell'impianto nel suo insieme, mi chiedevo se, nel pilotaggio delle Fortè II, fosse il caso di passare ad una amplificazione con pre e finale; avrei la possibilità di acquistare il preamplificatore Electrocompaniet EC-3 e il finale Elettrocompaniet Ampliwire AW100.
Le chiedo, in base alla sua esperienza, se ne vale la pena, nel senso che il suono potrebbe trarne giovamento oppure lascio tutto così com'è adesso? Per giovamento intendo una gamma bassa corposa ma al tempo stesso frenata!
P.S. Ovviamente l'ampli Quid e le Electa me li sono tenuti ed inoltre ho comprato un giradischi Transcriptor Hydraulic Reference, braccio SME 3009 serie II, testina Shure EM75 EDM Type II, mi piaceva troppo, lo desideravo da sempre.
Mi scuso per il tempo che Le ho rubato, e Le porgo distinti saluti.
Salvatore - E-mail: innocente.salvatore (at) gmail.com
LC
Caro Salvatore,
in tutto ciò che scrivi non mi è chiaro se le Klipsch ti piacciano di più delle tue Electa. Sembrerebbe di sì, perché hai spostato le Electa su un altro impianto, ma non mi sembri soddisfatto della gamma bassa delle Forte. La cosa non mi sorprende affatto perché, come molti diffusori Klipsch della serie Heritage (Klipschorn sono un caso a parte) si è sacrificata l'estensione della gamma bassa in favore della sensibilità. Se osservi il grafico della risposta in frequenza, essa cala in maniera sensibile già a partire da 80 Hz. Quindi: se ti stai chiedendo come mai una cassa così grande con un woofer gigantesco non riesca a riprodurre bassi profondi...chiediti come abbiano fatto ad ottenere una sensibilità così alta. Si tratta sempre di una coperta corta: tiri da una parte e si scoprono i piedi (i bassi profondi) e viceversa. Le trombe hanno una sensibilità altissima, affinché il woofer riesca a stare a loro passo deve sacrificare qualcosa in termini di estensione (leggiti la prova alle misure delle Forte III su Stereophile, è spiegato bene). Esistono infatti piccoli diffusori, con una bassa sensibilità, che scendono più delle tue Forte. Non ci sarà amplificatore in grado di curare questo fatto fisico. Certo, la coppia pre+finale ElectroCompaniet farà suonare tutto meglio, ma non aggiungerà estensione in basso, se questa è ciò che cerchi. Tu lamenti anche una certa mancanza di corpo della gamma bassa, e questo però è un po' anomalo. Assicurati che il posizionamento non stia giocando qualche brutto scherzo, avvicina/allontana i diffusori dalla parete posteriore e analizza i cambiamenti.
Complimenti per il Transcriptor, mio sogno da ragazzino!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimiliano,
certamente non metterei un Trends a pilotare delle AR12, potenza decisamente troppo bassa. Gli ZeroZone le farebbero volare (metaforicamente e non solo, se non si sta attenti con la manopola del volume) quindi non vedo controindicazioni particolari. Costruire però un'accoppiata pre+finale Audiolab avrebbe i suoi vantaggi: stessa impostazione sonora e facile rivendibilità della coppia in caso di upgrade. Un pre da solo è quasi impossibile da vendere, ad esempio. La soluzione più logica sarebbe questa, dunque, ma i finali ZeroZone suonano molto meglio del finale Audiolab indicato. A te la scelta, ovviamente, sei tu che devi valutare quali aspetti prediligere. Solo un avvertimento: gli ZeroZone non sono per deboli di cuore o per chi cerca suoni caldi e morbidi, arrotondati. Il fatto che tu abbia restaurato delle vecchie AR12 mi fa pensare che sia amante di un certo tipo di impostazione sonora, diametralmente opposta a quella di questi finalini cattivissimi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade DAC / Correttore acustica ambientale
Caro Lucio,
torno a scriverti dopo qualche anno per un consiglio circa un possibile upgrade che sto valutando.
Attualmente ho un DAC North Star Design (Excelsio) che utilizza il Sabre ES9018, con collegato a valle in bilanciato il correttore ambientale DSPeaker Anti-mode 2.0 Dual Core (che svolge molto bene il suo sporco lavoro, come peraltro anche evidenziato dalla tua recensione). Al DAC ho collegati a monte lo streamer (USB), il lettore CD (AES), la TV (TOSLINK) e il lettore Blu Ray (RCA). L'idea è di semplificare un po' il sistema sostituendo i due componenti con il DSPeaker Anti-mode X4 che come DAC utilizza il Burr-Brown PCM1792A e garantisce tutti gli ingressi di cui ho bisogno. Dal lato correzione ambientale ho pochi dubbi circa il miglioramento, o il non-peggioramento, essendo l'X4 una evoluzione del Dual Core - ad esempio lavora a 192kHz contro 48KHz ed eviterei anche la doppia conversione ora necessaria. Inoltre, svolgendo l'X4 anche il ruolo di preamplificatore, non escluderei in futuro un passaggio a diffusori attivi, eliminando quindi anche l'amplificatore.
I dubbi che ho sono dal lato DAC, ossia vorrei capire se il cambio potrebbe invece diventare in qualche modo penalizzante - in fondo come suona il NSD mi piace molto. Ci sono delle caratteristiche di impostazione evidenti tra i chip di conversione indicati sopra, prodotti da Sabre e Burr-Brown/Texas Instruments (sicuramente sono entrambi utilizzati in molti altri dispositivi)? Insomma vorrei capire in che direzione vada il cambio da questo punto di vista: avanti, indietro o di lato. Starà poi a me ovviamente valutare se tale sostituzione - che avrebbe un costo netto attorno ai 2,500 euro, ipotizzando di rivendere i due apparecchi ora in mio possesso - abbia senso oppure no. In generale e in relazione al resto dell'impianto la ritengo un cifra accettabile.
Per completezza descrivo anche il resto dell'impianto e l'ambiente: filtri System & Magic 1000 sull'amplificatore ed Extreme sulle sorgenti, Auralic Aries Femto, CEC TL51XR, Pathos Classic Remix rivalvolato con 2 x E88CC Philips SQ Heerlen del '64, Isophon Enigma, cavi Nordost vari. Ambiente di circa 50mq normalmento arredato senza trattamenti specifici, diffusori disposti sul lato lungo a 2.5m di distanza l'uno dall'altro e a 1m circa dalle pareti, punto di ascolto a 3m con 2m circa alle spalle.
Grazie per le sempre utili informazioni che TNT Audio metta a disposizione!
Cordiali saluti,
Roberto E-mail: roberto.parola (at) gmail.com
LC
Caro Roberto,
intanto ti ringrazio per il feedback positivo sul DSpeaker. È una soluzione eccellente per i problemi di acustica ambientale in gamma bassa, costa poco e funziona molto bene. Certamente la versione aggiornata sarà un passo avanti, perché elimina alcuni dei limiti strutturali della versione da me recensita. Mi chiedi se possa essere un passo avanti anche come DAC, rispetto al tuo North Star. Difficile a dirsi, dovrei poterli confrontare direttamente per esprimere un parere. Il confronto tra i soli chip di conversione è inutile, il suono è dato in larga parte dal resto del circuito, in particolare da alimentazione e stadio analogico d'uscita. Io al posto tuo prenderei comunque il nuovo DSpeaker e farei tutti i confronti del caso. Secondo me, la sola semplificazione dell'impianto, eliminando tutti i passaggi attuali, ti consentirà un miglioramento generale. La possibilità che avresti di aprire a dei diffusori attivi, poi, è da valutare in maniera estremamente positiva.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
le Lonpoo LP42X (per chi non seguisse la nostra pagina Facebook, sono la versione attiva, presto in prova, delle LP42) sono un'ottima soluzione dal punto di vista sonoro, ma forse un po' scomoda nel tuo caso specifico. Non avendo connessione digitale ma solo analogica devono per forza essere abbinate a un DAC. A quel punto forse meglio le LP42 passive abbinate a un amplificatore dotato di ingressi digitali, come i Topping che ho recensito qualche mese fa. Per esempio il modello MX3 ha tutto ciò che ti serve: tutti gli ingressi digitali, persino il Bluetooth, un telecomando comodissimo e tante altre cosucce utilissime. Attacchi le sorgenti e le LP42 passive e hai finito. Inoltre, la qualità sonora potrebbe essere persino più elevata, visto che la sezione amplificatrice del Topping MX3 è sostanzialmente migliore del piccolo ampli interno alle LP42 (che monta un TPA3116 un po' sottoalimentato).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianluca,
il nuovo DSpeaker (vedi qualche lettera sopra) ha forse ciò che cerchi, senza dover ricorrere ad altri DAC. Il modello X4 infatti dispone di DAC interno ad alta risoluzione e diversi ingressi, sia digitali che analogici. Ha una sezione pre che a questo punto ti eviterebbe l'utilizzo dell'integrato, potendoti concentrare solo un buon finale di potenza puro. Qui, naturalmente, si aprirebbe un ventaglio di possibilità, visto il budget, amplissimo. Se ti fidi un po' delle mie orecchie, rischia 300€ e prenditi la coppia di finali mono ZeroZone. Definizione, pulizia, controllo, gamma bassa e immagine sono su livelli molto, molto alti. Pur essendo molto neutri e dettagliati non li definirei, per usare un aggettivo da te utilizzato, stancanti. Alla peggio li rivendi allo stesso prezzo, ma so che non lo farai. Ci stanno arrivando feedback incredibili da chi ha appena acquistato questi finali in seguito alla mia recensione, e utilizzano tutti toni ben più entusiastici dei miei, anche confrontando questi mostriciattoli con dei veri mostri dell'amplificazione tradizionale high-end. Piano piano le pubblicherò su questa Rubrica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
intanto auguri per i tuoi 70 anni e complimenti per la passione immutata che ti anima! Tante audiofili tuoi coetanei - o anche ben più giovani - mi scrivono che siccome l'udito non è più quello di una volta, vorrebbero utilizzare sistemi di correzione della risposta in frequenza o ausili uditivi di varia natura. Un plauso al tuo approccio, invece, che accetta di buon grado il passare del tempo e delle prestazioni delle proprie orecchie e si gode la musica allo stesso modo, con immutato piacere! Complimenti anche per il full Revox, cui io avrei abbinato dei diffusori dello stesso marchio e periodo (Forum, Plenum, Agorà etc.), per realizzare un sistema con filosofia sonora coerente in tutti i suoi componenti.
Complimenti e buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Tante nuove uscite discografiche ed alcuni artisti scomparsi durante gli ultimi mesi, cui abbiamo dedicato un tributo sulla nostra pagina Facebook, per questo preferiamo ripartire col botto anziché con notizie tristi. È uscito il nuovo album degli Iron Maiden dal quale ascoltiamo questa lunghissima e potentissima suite intitolata Hell on Earth.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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