Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 22/4/2023 - 29/4/2023

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  1. Digitale...analogico e tanta, tanta confusione
  2. Interventi ambientali e diffusori
  3. Info amplificatore Rega IO
  4. Testina MC per Mofi Studiodeck
  5. Diffusori TNT Nues
  6. Acquisto subwoofer
  7. DAC con uscita regolabile
  8. Amplificazione e giradischi
  9. Impianto provvisorio
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Digitale...analogico e tanta, tanta confusione
Ciao Lucio,
è da molto che non ci sentiamo, spero che tu stia bene!! Ho un vecchio amplificatore Arcam A32, lettore Streamer Marantz NA8005, diffusori autocostruiti. Ho una preferenza per un suono caldo tipico del Marantz. Ascolto prevalentemente Musica Pop/Rock, solo da musica liquida: file Flac: 70% in alta risoluzione e 30% file rippati da CD. Ho intenzione di valutare magari l'anno prossimo di sostituire il mio vecchio Marantz NA8005 con un Arcam ST60 oppure un Technics SL-G700M2. Andrò ad ascoltarli e valuterò cosa mi conviene, anche se di primo acchitto sarei più orientato verso l'Arcam ST60, che secondo alcuni suona quasi allo stesso livello Technics, ma vedremo se è così.
Vorrei togliermi una curiosità che ho ormai da molti anni: con i progressi fatti negli ultimi anni del digitale e del vinile, se avessi un budget da 2000/2500 Euro, tra un piatto Rega Planar 8 ed un lettore di questa fascia tipo il Technics SL-G700M2 ad esempio, quale suonerebbe meglio? (parliamo sempre di file FLAC senza loudness war quindi anni 80/90 non oltre). Un lettore di questa fascia di prezzo oggi suona ancora "digitale" nei canonici 16 bit? Occorre un budget superiore per sentire "analogico" come un vinile di questa fascia?
Per riassumere: quanto occorre spendere per un lettore digitale, che sia streamer o CD, per avere lo stesso suono "analogico" di un Rega Planar 8 e non avere più la percezione di un suono “digitale”? (ammesso che sia possibile).
Grazie!
Marco - E-mail: info (at) pro-software.it

LC
Caro Marco,
siamo nel 2023 e ancora ci chiediamo di macchine digitali che suonino analogiche? Che cosa significa, poi, che suoni analogico? Esiste una definizione di questo tipo di suono che sia universalmente accettata? Io ne dubito. Mi piacerebbe bendarti, farti sentire qualcosa e decidere se a suonare sia un giradischi o un lettore CD. Ciò premesso, qualora voglia sentire un lettore digitale che abbia un suono familiare con quello del Rega Planar 8 (ma perché questo, poi?) io per logica andrei su un lettore Rega, dall'Apollo R a salire. Non capisco neppure perché il tuo riferimento, sia per l'amplificatore che per il lettore CD, debba essere di marchio Technics. Io un Technics di ultima generazione, il CD player
Technics SL-C700 l'ho recensito, e diciamo che per 1000€ l'ho trovato molto, molto deludente (leggi la recensione!). Altra cosa che non capisco è quando fai riferimento al suono caldo dei Marantz moderni. Peccato sia l'esatto contrario! Tutto sono i Marantz moderni tranne che caldi, come “forse” lo erano alcuni negli anni '70. Insomma, sembra proprio che o io e te non ci capiamo sui termini o tu hai una confusione in testa di quelle importanti. Se stai cercando un suono come quello del Rega Planar 8 (che non possiedi, quindi non capisco perché aspirarci così tanto!) la soluzione sarebbe quella di acquistare sia amplificatore che lettore CD di questo marchio, almeno ti garantisci una certa connotazione timbrica omogenea. Tra l'altro, tanto per chiarire ancora meglio, non è che il suono Rega sia particolarmente analogico o caldo, se son questi i connotati che pensi debba avere. È vivace, dinamico, ben ritmato, veloce. Se stai cercando tonalità morbide, calde e vellutate, forse non è Rega il primo marchio al quale far riferimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Interventi ambientali e diffusori
Gent.mo Direttore,
intanto la informo sul Work in progress della sala, che è in fase di ultimazione come da foto allegata. In effetti, il suono è migliorato molto senza effettuare alcuna sessione dedicata. Sono tornati i bassi e in generale è migliorato tutto, anche se a riempimento delle mensole e altri ritocchi vari mi dedicherò al tuning "perfetto" provando ad avvicinare ed allontanare le casse tra loro e le pareti. L'Unico 100 spinge e lo vorrei sentir suonare al meglio. Le allego un po' di foto della sala.
Nel frattempo ho trovato un posto anche per il secondo impianto Paganini, Puccini e Iperspazio, come da foto che allego e che ascolterò dal letto. Anche la moglie adora il risultato anche estetico. Lo so le casse sono solo a 1,80 di distanza tra loro e sono un po' attaccate al muro. Ma in fase d'ascolto le allontanerò un po' dal muro. Qui le pareti devono ancora essere riempite, ma già così ho un buon suono e una buona scena, con un basso profondo. Le Iperspazio suonano bene anche in posti orribili (acusticamente).
Ora però un amico mi ha chiesto se voglio le sue Moda PF sempre di Prato, già recensite da Lei anni fa, dato che lui si è stancato del design. Il dubbio è atroce dato che mai avrei dato via le Iperspazio (che trovo favolose) se non per le Moda Pf. Più che altro non so se per la camera/studio le Moda pf sono troppo ruffiane e vivaci, essendo le Iperspazio più raffinate e composte. Non solo, ma magari sono pure "sprecate" per l'ambiente in cui dovrebbero suonare.
In attesa di ascoltarle nella mia camera, Le chiedo una Sua preziosa opinione al riguardo.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
Pietro - E-mail: pietromor (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Pietro,
io continuo a trovare il tutto troppo spoglio e “ospedaliero”, ma se tu sei soddisfatto va bene così. Per quanto riguarda il passaggio da Iperspazio a Moda PF sarai tu a valutare, nella stanza dove saranno destinate. La differenza con le Iperspazio, come evidenziato nella mia recensione, non è piccola ed è tutta a favore delle Moda. Temo che, causa posizionamento sacrificato, queste ultime non potranno esprimersi come possono e potrebbe persino essere che la differenza rispetto alle Iperspazio, in queste condizioni, sia molto meno evidente. Proverai e mi saprai dire. Non so quanto saranno utilizzate nell'impianto della camera da letto, immagino là si ascolti a volume da sottofondo. Non so, perché non ho mai avuto un impianto in camera da letto, né penso di mettercelo. A basso volume temo che tutti i potenziali vantaggi di questi diffusori possano passare assolutamente inosservati. In più, sono diffusori abbastanza ingombranti...non so, ce li vedo proprio maluccio. Io, se fossi obbligato per qualche motivo a mettere un impianto in camera da letto, ci metterei al massimo delle Lonpoo attive, che bastano e avanzano per un utilizzo, diciamo così, easy going. Eh già, perché i casi sono due: o l'impianto serve per migliorare l'audio della TV (e allora è inutile prendere diffusori importanti) oppure serve come musica da sottofondo per altre attività...ehm...ludiche. Anche in questo caso, le Lonpoo bastano e avanzano ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Info amplificatore Rega IO
Buonasera Sig. Cadeddu, le scrivo per chiederle un consiglio-parere su questo piccolo amplificatore (
Rega Io). Molti mi dicono di non prenderlo molto in considerazione perché potrebbe avere problemi di ronzio, come molti Rega, e diventare estremamente bollente nel mio ambiente (sarà riposto in un mobile TV con ribalta). L'uso sarà orientato al miglioramento dell'audio del televisore e alla musica liquida (al momento dal mio DAP Fiio X1 e dallo smartphone) per il TV sicuramente servirà un dac esterno. Per i diffusori stavo pensando a modelli da scaffale, mi piacerebbero le torri ma nel mio ambiente non avrebbero una sistemazione facile.
In prospettiva di tutta questa situazione, cosa mi conglierebbe di fare? O acquistare?
La ringrazio,
Cordiali saluti
Nicola - E-mail: nicksansei (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
il Rega Io non ronza e non scalda, sarei curioso di sapere come si alimentino certe leggende. Forse il solito genietto di Audiosciencereview? Hai letto la mia recensione? Neppure tirato al limite, come mai accadrà nella tua stanza d'ascolto, ha manifestato problemi di sorta, neanche pilotando diffusori certo non facili come carico. In condizioni così estreme si è scaldato un pochino, certo, ma niente che non sia da ritenersi assolutamente normale e sicuro. Mi chiedo quanti di questi molti che te l'hanno sconsigliato l'abbiano davvero provato. Io credo pochissimi, visto che la disponibilità non è esattamente capillare (ho dovuto aspettare un anno per averlo in prova). Visto che ti serve, però, un DAC esterno, perché non pensare a un ampli già dotato di DAC integrato? Magari proprio l'Argon SA1 provato a confronto col Rega Io. Suona bene, è molto più flessible e versatile del Rega...e non scalda affatto, essendo un Classe D.
Per quanto riguarda i diffusori, ci sono tanti modelli da scaffale in varie fasce di prezzo. Io inizierei a prendere in considerazione la serie Debut di Elac, ampiamente recensita su queste pagine.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testina MC per Mofi Studiodeck
Gentilissimo Lucio,
dopo circa un anno e mezzo dall'ultima letterina, in cui ho affinato le doti del mio sistema audio con l'inserimento di una coppia di Spendor A7, in sostituzione delle precedenti Sonus Faber Venere 1.5, e del sound expander Foz SS-X (cercato nell'usato dopo aver letto la vostra recensione), vorrei chiedere un suggerimento per migliorare la catena analogica, così costituita: ul>

  • Giradischi Mofi Studiodeck + testina MM Studiotracker
  • Pre phono Primare R15
  • Black Ice Audio Foz SS-X
  • Ampli Supernait 2 + HiCap DR
  • Diffusori Spendor A7 (cavi Chord Odissey X) La mia musica è prima di tutto il jazz, ma anche il rock grintoso. La prima idea che avrei è quella di inserire una testina MC al posto della Studiotracker, nel range dei 300-500 euro. Ho adocchiato Denon DL103R oppure Hana EL (non so se sia meglio bassa o alta uscita) e anche Ortofon Quintet Blue, che dovrebbero essere tutte compatibili con il braccio del mio giradischi. C'è una testina in particolare che suggeriresti, anche in alternativa a quelle sopra?
    Ti ringrazio in anticipo.
    Un caro saluto.
    Andrea - E-mail: a.beltrame.69 (at) gmail.com

    LC
    Caro Andrea,
    secondo me, per il budget che hai indicato, le testine MM possono ancora essere competitive, ben più delle MC. Sto pensando a modelli come la Clearaudio Performer W2 MM008, la Goldring G 1012GX o la Gold Note Vasari Gold, senza trascurare le solite Grado. Una qualunque di queste dovrebbe essere un passo avanti sensibile rispetto alla tua MM Studiotracker di MoFi. Tuttavia, se l'idea della MC fosse per te irresistibile, allora stai sul classico e prendi una Denon DL103R che, pur con tutte le sue peculiarità, è da tantissimo tempo una certezza.
    Cura con attenzione montaggio, dimatura e carico, visto che il tuo pre phono Primare consente di regolare capacità, impedenza e guadagno.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Diffusori TNT Nues
    Buongiorno,
    prima di tutto volevo farvi i complimenti per la rivista e tutto ciò che fate per noi appassionati. Nei vostri progetti DIY mi sono imbattuto nelle
    TNT Nues, ed è proprio quello che avevo in mente di costruire per un impianto tv/audio, abbinate ad un ampli Denon Ceol in un locale open space di 60m2 di forma rettangolare. Purtroppo però non riesco a trovare online gli altoparlanti Coral utilizzati e nemmeno i datasheet per cercare qualcosa di simile, senza stravolgere completamente il progetto.
    Avete qualche consiglio da darmi?
    Grazie in anticipo per la risposta.
    Buona giornata,
    Tiziano - E-mail: zagana79 (at) gmail.com

    LC
    Caro Tiziano,
    purtroppo quel progetto d'autocostruzione è molto vecchio e i driver non si trovano quasi più. Il progetto originario è del 2001, mentre nel 2007 abbiamo pubblicato una versione aggiornata (Nues mk2) che faceva uso di tweeter differenti, i Ciare Ht259 che per fortuna esistono ancora. Non si trovano più i woofer, purtroppo, e non saprei indicarti dei validi sostituti. Ti posso però dire che i previsti Coral EL61 altro non erano che i Peerless 831894, rimarchiati. Pertanto, questi sono i dati tecnici che ti servono:

    Coi soli dati di VAS e di QTS dovresti essere in grado di trovare qualcosa di analogo. Il problema da sistemare, poi, sarebbe il crossover, perché magari la sensibilità del driver è diversa e il livello del tweeter potrebbe rivelarsi o troppo alto o troppo basso.
    Tienici aggiornati, per pubblicare una nuova versione delle Nues, che diventerebbero a questo punto le Nues mk3.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Acquisto subwoofer
    Buonasera direttore, vorrei gentilmente un consiglio per l'acquisto di un subwoofer da aggiungere a diffusori Golden Voice Master Tower 170 per ascoltare musica, io non saprei cosa abbinare per aggiungere il basso di cui sono carenti. So per sentito dire che non è facile trovare un buon assemblaggio e per questo le chiedo un parere. Ho sentito parlare di Rel, Velodyne ecc. ma non vorrei prodotti per home theatre ma più per ascolto musicale se e per quanto possibile.
    Le auguro una buona serata grazie.
    Anonimo - E-mail: kempesgurviz (at) tiscali.it

    LC
    Caro lettore,
    oltre a esserti dimenticato di inserire almeno il tuo nome, non comunichi un parametro fondamentale, ovvero il budget a disposizione per l'acquisto del subwoofer. Inoltre, consentimi una precisazione: il subwoofer non potenzia il basso di un diffusore che ne è carente (e dubito che i tuoi Golden Voice siano carenti in basso...) ma ne estende la risposta verso il basso. Non a caso si chiamano sub-woofer, nel senso che lavorano al di sotto delle frequenze riprodotte dai woofer dei diffusori principali. Si potrebbe, certo, forzare il sub a lavorare in sovrapposizione con l'emissione dei woofer principali del diffusori, ma è un azzardo, dal risultato spesso di difficile regolazione. Fatte queste precisazioni, ritengo che sia REL che Velodyne facciano ottimi subwoofer, e sono - per fortuna! - completamente incapaci di decidere se i 50 Hz che devono riprodurre provengano da una colonna sonora o da un disco. Non esistono subwoofer per Home Theater o per musica: devono tutti riprodurre basse frequenze profonde nel modo più lineare e indistorto possibile. Fissa un budget e vedi cosa hanno da offrire questi due marchi per la cifra che avevi in mente.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    DAC con uscita regolabile
    Caro Direttore, grazie di esistere. Si può collegare con soddisfazione un DAC direttamente ad un finale di potenza, nel mio caso un vecchio CARVER TFM 35x (CARVER+JBL 240ti mi piace tantissimo. Un Cambridge CAX81 è utilizzato attualmente come PRE che vorrei sostituire/abolire per destinare l'ottimo integrato ad altro impianto)?
    Non ho orecchie particolarmente affinate, ascolto solo (ottima) musica liquida. Qobuz. SE si Schiit bifrost, un amico lo reputa eccezionale, (725€) con Tisbury mini (180€, il Brzhifi PAP-FV3-2 pare non sia più disponibile),. (Budget +/-1000€)
    Altrimenti esiste un DAC livello bifrost (se veramente buono) con potenziometro che mi consigli da collegare al Carver. Provato con un topping ex5, risultato scadente.
    Grazie per l'attenzione.
    P.S. i prezzi sono stati convertiti in € al cambio odierno.
    Francesco - E-mail: landi.francescosaverio (at) gmail.com

    LC
    Caro Francesco,
    hai riletto quel che hai scritto prima di spedirlo? Sì? Perché, credimi, non si capisce quasi niente. Tra frasi senza soggetto o senza verbo, parentesi aperte e chiuse a caso, punteggiatura di fantasia...ho fatto molta, molta fatica a capire. Ora, ognuno ha il livello di istruzione che ha e ci mancherebbe, ma almeno alla terza media ci siamo arrivati tutti, in un modo o nell'altro. In ogni caso, se si avessero problemi così seri di espressione scritta, sarebbe buona cosa farsi controllare i messaggi da qualcun'altro, prima di spedirceli.
    Ora, mi sembra di capire che desideri un DAC con uscita regolabile. Quel che scrivi dopo non l'ho proprio capito. Ne esistono tanti, ormai, di DAC con uscita regolabile, in diverse fasce di prezzo. Sul migliaio di euro trovi NuPrime DAC9, Manunta by M2Tech EV3 (presto in prova), Cambridge Audio DACMagic 200M, Audiolab M-Dac o M-Dac+ e tanti altri. Tuttavia, questi DAC non sono esattamente dei pre, per cui se avessi necessità di collegare più sorgenti analogiche, saresti in difficoltà. A quel punto andrebbe bene un pre passivo come il Tisbury, da abbinare a un DAC qualunque, anche ad uscita fissa.
    Gli apparecchi Schiit, da quel che mi dice il distributore italiano, sono praticamente introvabili qui da noi.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Amplificazione e giradischi
    Egr. dott Cadeddu,
    le scrivo per chiederle due pareri di natura abbastanza diversa. Seguendo i suoi suggerimenti sono da diversi anni un felice possessore di Elac Debut Reference, pilotate da un Rotel A10. Stanza piccola ma con buona disposizione degli elementi. Stavo pensando a un'upgrade dell'amplificazione, non per qualche mancanza particolare, ma per vedere fin dove possono arrivare le Reference. L'idea iniziale era di guardare nell'usato in modo da poter salire di classe con minor investimento, cercando – non avendo fretta – qualche buona occasione (Rega Brio, Naim Nait 5... budget intorno ai 600€).
    Alla luce della recensione degli ZeroZone, mi sono chiesto se in termini di qualità del suono questi potessero essere una alternativa migliore rispetto a quanto stavo cercando nell'usato oppure no. Mi piace la “neutralità” dei componenti, ma non ne faccio una fede: è il piacere dell'ascolto della musica (e non delle ondo sonore) che cerco. Ascolto di tutto: pop, rock, lirica, sinfonica, barocco, jazz...
    La seconda domanda prende spunto dalla rilettura del suo articolo (1996) sulla scelta di un giradischi. Un Thorens usato è ancora una scelta competitiva rispetto alla disponibilità di piatti oggi sul mercato? Non parlo di un'ingresso nel mondo del vinile, o della ricerca del componente vintage, ma della ricerca di un giradischi dalle prestazioni elevate.
    Grazie dell'attenzione e della disponibilità.
    Paolo - E-mail: p.terno (at) icloud.com

    LC
    Caro Paolo,
    le Elac Debut Reference possono suonare meglio di quanto non facciano ora col tuo onesto Rotel A10. Già un Nait 5 usato o un Rega Brio R sarebbero più adeguati al compito. L'opzione ZeroZone non è confrontabile, perché ti servirebbe anche un pre. Parlando in modo schietto, l'accoppiata pre Tisbury + finali ZeroZone suona nettamente meglio degli integrati appena citati, ma si tratta di un acquisto particolare, non scevro da possibili rischi e dalla rivendibilità dubbia, per non parlare di un'eventuale assistenza, dovesse mai essere necessaria. Il Rega e il Naim sarebbero più sicuri da tanti punti di vista. A te la decisione.
    Per quanto riguarda i giradischi Thorens, ovviamante io pensavo a prodotti d'ingresso, come erano all'epoca il 166 o, in un certo senso, il 160. Oggi hanno raggiunto, anche questi, quotazioni alte e non completamente giustificate dalle prestazioni. Esistono poi altri Thorens, ben più costosi, per i quali si possono fare ragionamenti diversi. Così come l'hai posta, la domanda non ha molto senso. Vuoi un buon giradischi ma non sei esperto di analogico? Guarda il mercato del nuovo: tra ProJect, Rega e la stessa Thorens ci sono ottime macchine che suonano benissimo (pure meglio dei vecchi citati prima) e che sono facili da utilizzare e regolare, oltre che robusti e meno soggetti a causare problemi.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Impianto provvisorio
    Caro direttore, sono molti anni che ti seguo e ti considero un amico. A seguito di un parziale trasloco ho riesumato le mie Tannoy S8 e le ho collegate a un compattino Kenwood 7000 e devo dire che non suona per niente male. Bassi potenti controllati e palcoscenico ampio. Stavo ascoltando i Rage against the machine e i bassi li sentivo tutti sul divano.
    A volte si dimentica che l'importante è ascoltare buona musica!
    Buona continuazione,
    Dario - E-mail: darpom (at) me.com

    [Sala d'ascolto]

    LC
    Caro Dario,
    certamente quel che conta è ascoltare buona musica, ma ascoltarla bene è molto meglio! I tuoi diffusori fanno sicuramente la loro parte, mentre il compattino Kenwood le asseconda (sicuramente usa un chip in Classe D). Di sicuro possono suonare molto meglio di così. Molto dell'effetto wow dipende anche dalle abitudini. Parli di un trasloco e di un impianto riesumato, deduco che prima non ascoltavi questi diffusori e, magari, ti limitavi a delle cuffiette o al sistemino Kenwood completo. In queste condizioni è ovvio che passando a dei bei diffusori da pavimento, dopo tempo passato lontano da un buon sistema, si possa generare l'effetto wow che descrivi. E non è neppure una questione di esperienza: capita anche a me quando passa del tempo senza ascoltare l'impianto in configurazione completa, perché magari mi sono dedicato a un test di minidiffusori economici in batteria (es. quando provai le Lonpoo a confronto con le Fenton e le McGrey). L'orecchio si abitua e, alla lunga, equalizza, compensando con ciò che manca. Quando poi torni a qualcosa di meglio è come se ti svegliassi all'improvviso! Il cervello e le orecchie giocano brutti scherzi, credimi, per questo è sempre bene avere chiari in mente i riferimenti e...rinfrescarli. Vedrai che se darai alle tue Tannoy un impianto come si deve, il compattino Kenwood non lo vorrai più vedere.
    Non solo, ma valuta anche l'impatto di un cambio di stanza, a volte il miglioramento è veramente drammatico (e viceversa, naturalmente).
    Grazie per il feedback,
    Lucio Cadeddu

    Ho visto anche degli audiofili felici
    Direttore,
    seguendo il tuo consiglio ho ordinato gli
    ZeroZone l'8 marzo, e li ho ricevuti esattamente 15 giorni dopo. È un periodo di disponibilità in Cina, pare. Appena ricevuti li ho collegati e, senza nessun problema, li sto facendo suonare ininterrottamente da un paio di giorni; con le MG1.7 sono una accoppiata perfetta. La finitura è davvero bella, superiore a ogni mio plausibile tentativo di autocostruzione. Credo siano tra i migliori acquisti possibili nella fascia under 500€, rendono obsoleta tutta la classe media degli amplificatori attuali, e molti storici, blasonati e costosi finali.
    Per quanto riguarda il dac, da anni sono abituato alla sonorità dell'Audiolab Mdac mini (a batteria) che ha un rassicurante potenziometro del volume. Non cambierò per adesso, voglio godermi la Musica, ascoltandone sempre di nuova. Ma adesso faccio un pensierino per il futuro upgrade, a fine anno: a quando la prova di un apparecchio moderno, con connessioni analogiche, hdmi, ottiche/coax digitali in ingresso e uscita, volume, telecomando, e...con un livello di qualità e prezzo compatibile con gli Zero?
    Esiste un pre/dac così, che non costi più del motorino di mia figlia?
    Un caro saluto, ancora grazie e Auguri!
    Giovanni - E-mail: Giovanni.ditucci (at) outlook.com

    LC
    Caro Giovanni,
    sono felice della tua esperienza con gli ZeroZone e della conferma che, ancora una volta, i pannelli vanno a nozze con le amplificazioni in Classe D, con buona pace di chi, pur potendole provare, si rifiuta a priori di farlo. Per quanto riguarda il DAC, abbiamo già recensito DAC molto versatili, dotati di qualche ingresso e della regolazione del volume (un paio di NuPrime, ad esempio, come il DAC9 o l'Alita). Mi è appena arrivato il piccolo DAC EVO3 di Manunta by M2Tech, che sembra rispondere alle tue esigenze. Attendiamo la recensione.
    Grazie per il feedback!
    Lucio Cadeddu

    Suggerimento musicale della settimana

    Se ne va uno dei maestri del pianoforte jazz (e non solo): si spegne a 92 anni Ahmad Jamal, nato come bambino prodigio e che successivamente ha influenzato generazioni di artisti, a partire da Miles Davis, che lo considerava sua principale fonte d'ispirazione. Lo ascoltiamo live al Palais des Congrès di Parigi, nel 2017, in questa bella e virtuosa versione di “Autumn Leaves”.

    Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

    Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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