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LC
Caro Davide,
nel campo delle amplificazioni i passi avanti compiuti dalla tecnologia sono stati significativi, tanto da rendere abbastanza insensati determinati acquisti, come il Sonus Faber Musica che hai individuato. Se ti piace quello stile avrebbe semmai più senso un vecchio Sonus Faber Quid, che non ha molto da invidiare al Musica e che, realisticamente, diventerà presto un gold classic, essendo il primo amplificatore della storia di Sonus Faber e l'unico amplificatore al mondo con un cabinet interamente in noce nazionale. Suona meglio del tuo Maia? Temo di no. Se lo scopo fosse quello di far suonare al meglio le tue Tannoy, io temo che la scelta quasi obbligata sia quella di un buon integrato moderno. Ad esempio, si trovano a prezzi interessanti, nell'usato, le diverse serie di Naim Supernait. Se ti piace il suono Naim, questa è la scelta migliore che tu possa fare. Per quanto riguarda i tuoi timori sui costi dell'assistenza Naim, ti dico solo che raramente un amplificatore ha necessità di essere riparato, al più dopo 20-30 anni potrebbe giovare di un recapping, operazione che un qualunque tecnico saprebbe fare con un'ora di lavoro al massimo.
Alternative? Eviterei le valvole, se ti spaventano i costi di assistenza, perché coi tubi l'intervento è sempre in agguato, anche solo per verificare bias, vita residua e persino condizioni dei condensatori (le valvole scaldano molto, i condensatori non gradiscono temperature elevate). Ancora, se l'estetica per te fosse davvero un fattore importante (ammetto che il Supernait non sia bellissimo da vedere) potresti valutare le alternative in casa Pathos, ad esempio. Io trovo molto bella anche l'austera eleganza delle elettroniche Rega, Primare e Roksan che, per inciso, suonano pure molto bene. Lascerei perdere, francamente, coppie pre+finale del passato, spesso pesanti catafalchi di inutile ferraglia, pure brutta a vedersi. Lasciamoli agli audiofili che valutano il suono un tanto al chilo (pesa molto = suona bene).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Demetrio,
Audio Research e VTL hanno impostazioni abbastanza diverse: più analitico e trasparante quello Audio Research (in particolare i pre della serie SP hanno questa caratteristica), tendenzialmente più tubey quello VTL. Hai già un finale VTL, quindi immagino che questa impostazione ti piaccia. Tendenzialmente anch'io sarei per la ricostituzione di una coppia pre+finale monomarca, per questioni di omogeneità timbrica e, perché no, per garantirti una più facile rivendibilità futura (le coppie spaiate sono quasi impossibili da vendere insieme). Visto che questo pre VTL staziona presso un tuo rivenditore di fiducia, che ne dici di chiedergli di lasciartelo per un weekend? Quale miglior modo per valutare se il gioco valga la candela, se non quello di poter provare l'apparecchio nel tuo impianto?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Sala musica ed (eventuale) upgrade
Gent.mo Direttore,
Le scrivo ancora una volta riguardo la mia nuova sala musica, sulla quale mi aveva già dato preziosi consigli nei mesi passati (ad esempio nei nn. 999 e 1028). Gli ascolti proseguono da mesi con una certa soddisfazione e sono sempre più contento di avere uno spazio tutto mio dove dedicarmi alla principale passione della mia vita.
Senza annoiarla con troppi preamboli passo alle domande.
Per quanto riguarda le pareti spoglie dietro il punto di ascolto e dietro l'impianto (le avevo mandato piantina e fotografie), mi aveva consigliato un arazzo o un grosso quadro in tela con del bugnato fonoassorbente sul retro. Cercando qualcosa di simile in rete mi sono imbattuto in vari siti dove realizzano stampe su tela di copertine di dischi e le incollano su tavole spesse 1 cm di mdf o, in alternativa, di pioppo. Pensa che appenderne un certo numero sulle pareti in questione possa essere un'alternativa valida a quanto da lei suggerito (o per lo meno rappresenti un miglioramento rispetto alla parete nuda)?
Il mio impianto, glielo ricordo, è costituito da ampli e lettore Primare (I21 e Cd21) e diffusori ProAc D15. Se volessi fare un sensibile salto di qualità in termini di raffinatezza, separazione degli strumenti e ricostruzione della scena come mi consiglierebbe di muovermi? (da quanto scrive spesso nelle sue risposte, immagino che il lettore CD sarebbe l'ultimo dei possibili upgrade). Leggendo il suo sito mi sono incuriosito ai finali monofonici NuPrime ST-10M (a cui collegare eventualmente quale pre?) ma non le nascondo che, anche nell'ottica di mantenere il minimalismo del mio impianto, sono molto attratto dagli storici marchi Naim e Rega, rispettivamente con il SuperNait 3 e l'Aethos (a dire il vero di Rega mi attira anche l'accoppiata Brio+Apollo, di ben altro prezzo rispetto all'Aethos, ma temo potrebbe essere un sidegrade rispetto a quanto già in mio possesso).
Dal punto di vista dei diffusori sono invece innamorato delle mie ProAc per cui nel caso mi piacerebbe passare a qualche modello di rango superiore (ma di dimensioni simile alle mie torri attuali), ma sono comunque aperto ai suoi suggerimenti.
Ultimo quesito riguarda il mio secondo impianto (Rotel A12 e Elac DBR 6.2) che tengo collegato alla TV e ad un lettore bluray della Samsung. Ho notato che se voglio ascoltare un cd audio mi si accende comunque automaticamente la Tv, e se la spengo si spegne anche il lettore bluray (ovviamente la cosa non succede se scollego il cavo hdmi che connette il lettore al tv). La cosa è piuttosto fastidiosa dato che non voglio tenere accesa inutilmente la tv e non ho voglia ogni volta di staccare il cavo. Anche se i cd li ascolto principalmente in sala musica avevo pensato di cercare nell'usato una meccanica di trasporto da collegare al Rotel. Una Audiolab 6000 cdt potrebbe essere una buona scelta? Ha qualche altro modello da suggerirmi?
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi e la saluto caramente,
Paolo - E-mail: jesterhoax1 (at) yahoo.com
LC
Caro Paolo,
ti rispondo in ordine.
Sì, i quadri musicali che hai individuato fanno certamente qualcosa, sempre meglio che tenere le pareti completamente nude. Ancora meglio se sotto di essi ci fosse lo spazio per inserire delle strisce di bugnato.
L'unico upgrade sensato che vedrei nel tuo impianto principale è quello dei diffusori, con altri ancora di casa ProAC, per non correre inutili rischi. Trovi tanti modelli simili ai tuoi, ma di classe più elevata, anche nell'usato. Fatto questo salto qualitativo, potrai pensare in futuro alle elettroniche, valutando più un buon ampli integrato di livello superiore che un'inutile coppia pre+finale.
Per quanto riguarda invece il tuo impianto secondario, è comprensibile il fastidio causato dalla connessione HDMI che accende anche la TV ogni volta che utilizzi il lettore Bluray. Ora, la meccanica Audiolab 6000CDT è ottima e costa poco, ma forse è un po' eccessiva per l'utilizzo saltuario in un impianto secondario. Io prenderei un lettore CD economico che abbia l'uscita digitale, magari anche usato. In alternativa, nel nuovo, basterebbe già un lettore come il Denon DCD600NE, che trovi per circa 300€ e ha un'uscita ottica, perfettamente gestibile dal tuo Rotel A12. Ancora, per poco di più (circa 420/500€ a seconda delle offerte) ti porti a casa il Rotel CD11 Tribute che, oltre a suonare molto bene già da solo, sarebbe un partner perfetto per il tuo amplificatore anche dal punto di vista dell'estetica, e inoltre dispone di uscita digitale coassiale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
faccio una premessa, la solita: la maggior parte delle volte il suono privo di bassi a volumi contenuti è causato da due fattori:
Aggiungiamo a questi due fattori la naturale tendenza dei tuoi diffusori a riprodurre una gamma medio-alta un po' in evidenza. Che fare? Posto che forse dovresti pensare o a un diverso posizionamento dei diffusori o a migliorare l'acustica della stanza, tra i due diffusori che proponi la mia preferenza va alle Diapason Adamantes, che dovrebbero suonare molto bene con il Copland. Non sono sicuro che risolveranno il problema segnalato, ma almeno dovresti guadagnare un po' di equilibrio, di trasparenza e di raffinatezza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Roberto,
una coppia di Sonus Faber Minima FM2 usate si trova, senza troppa difficoltà. Magari è difficile trovarle a prezzi onesti, visto che qualcuno prova a speculare sul fattore vintage, ma con un po' di pazienza una coppia a 1500-2000€ ogni tanto salta fuori. In alternativa, credo che delle Minima nuova serie (ma usate) potrebbero darti quello che cerchi. Prova a valutare anche altri diffusori del celebre costruttore nazionale, se ti piace quell'impostazione sonora (di quel periodo) difficilmente troverai qualcosa di analogo in altri marchi. Come possibili ulteriori alternative, potresti cercare delle ProAC Tablette (qualunque serie), delle Diapason Micra o, perché no?, delle Adamantes, delle prime serie. Ancora, vedi se ti riesce di reperire delle Aliante One o One Zeta. Nei tuoi 20 metri quadri, in effetti, io ci vedrei meglio dei bookshelf più generosi come questi citati, rispetto ai piccoli Minima. Purtroppo non stabilisci un budget, neppure orientativo, per cui mi è difficile essere più preciso di così.
La mia speranza è che la stanza sia la stessa di quando avevi le Minima, perché bisognerebbe sempre fare i conti con la memoria audio, che gioca brutti scherzi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade analogico
Ciao Lucio,
ti aggiorno, preso il pre passivo Tisbury Audio, suona esattamente come me lo hai descritto, estremamente trasparente, quindi un ottimo acquisto. Grazie.
Ora però non credere che sia finita così, ovviamente sto scherzando, ti chiederei un altro piccolo aiuto riguardo a queste 2 cose: Pre phono e testina da abbinare ad un giradischi. Devo decidere se tenermi o vendere il Well Tempered Classic col suo braccio Well Tempered Arm oppure prendermi uno Stanton STR8 150 col braccio dritto o il fratello col braccio a S.
Oppure, ti lancio la palla e ti chiedo: tu cosa di altro mi consiglieresti?
Un'ultima cosa, ovviamente prezzi umani, per quanto mi riguarda l'HighEnd è un capitolo chiuso della mia vita.
Grazie mille ancora per la tua disponibilità e amicizia.
Buona giornata e buon lavoro.
Ciao,
Roberto - E-mail: defilippo.roberto (at) gmail.com
LC
Caro Roberto,
sono felice che il pre Tisbury ti sia piaciuto e che abbia ritrovato nella mia recensione le stesse tue sensazioni all'ascolto. Perché vuoi disfarti del bel giradischi Well Tempered? Io lo terrei senza pensarci un attimo. Lo vuoi vendere per monetizzare e fare un downgrade? Nel caso penserei a giradischi semplici e robusti come i Rega, equipaggiati con rispettivi braccio e testina. Se deciderai invece di tenere il Well Tempered, per quanto riguarda la testina, tutto dipende dal costo, ovviamente. Per andare sul sicuro valuterei Goldring e Grado, senza dimenticare Sumiko e Ortofon. Fissa un budget orientativo e vedi cosa offrono i cataloghi di questi costruttori, che fanno ottime cose e garantiscono assistenza e ricambi, oltre che facili percorsi di upgrade (sostituendo solo lo stilo). Il pre fono, invece, potrebbe essere ancora di casa Tisbury, il Domino, che abbiamo ottimamente recensito qualche tempo fa. Può gestire sia testine MM che MC, con quattro livelli diversi di guadagno (e due preset di impedenza d'ingresso), e costa più o meno come il fratellino che hai già preso (meno di 200€).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Verifica usura stilo
Gentile direttore, nel ringraziarla per la cortese sollecitudine e per la non comune gentilezza che la distingue Le comunico che facendo tesoro dei suoi consigli ho rimontato il "vecchio" stilo sulla mia AT VM95, nessuna differenza nel tracciamento anche dei solchi più ostili, anzi, la SH mi è sembrata un pochino più stridula sui programmi di musica elettronica.
A buon rendere.
Grazie,
Leonardo - E-mail: lscalisi63 (at) gmail.com
LC
Caro Leonardo,
lieto di esserti stato d'aiuto. Deduco che lo stilo vecchio non era poi così “vecchio”! Il fatto che il nuovo stilo ti sembri più stridulo su certi dischi può essere causato dalla migliore risoluzione dei dettagli in gamma medio-alta. Magari con lo stilo precedente certe spigolosità venivano arrotondate e invece ora vengono fuori come in realtà dovrebbero essere. Certi vinili (tanti) suonano male in gamma medio-alta e talvolta avere una testina o uno stilo meno rivelatori può addirittura essere un bene. Non a caso tanti audiofili usano una testina da battaglia per suonare dischi un po' rovinati o dei quali ancora non si è capito lo stato d'uso (se acquistati usati, ad esempio).
Altre volte, stili con profili più particolari ed estremi sono più sensibili, rispetto a uno stilo conico o ellittico, a piccole imperfezioni nel montaggio e nell'allineamento della testina.
Per una dettagliata disamina dei diversi profili e di come questi influiscano sul suono di una testina, ti consiglio di non perdere la lettura di questo dettagliatissimo articolo del nostro Mark Wheeler.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Antonio,
sulla scelta dei cavi non offriamo più consulenza da anni, pertanto ti rispondo solo in merito alla questione prettamente tecnica. I cavi Naim sono dei semplicissimi cavi in rame con una guaina in materiale plastico. Sono consigliati da Naim per le proprie amplificazioni perché queste, almeno fino a tempi recenti, non possedevano rete di Zobel in uscita e pertanto avevano necessità di determinati valori di capacità e induttanza per funzionare in maniera stabile sul carico. Questi valori erano garantiti dai cavi Naim se di lunghezza superiore ai 3.5 metri per canale. Ora, nelle nuove amplificazioni Naim, come il tuo Supernait, questo problema è superato, pertanto potresti usare qualunque cavo di buona qualità. Tuttavia, bisognerebbe capire dove e quanto questa guaina sia stata rosicchiata dal gatto - fatto curioso peraltro, mai sentito di gatti che rosicchiano cavi, le dai abbasanza da mangiare? :-)
In linea di massima, se il rame non è scoperto, non vedo problemi di sorta. Il rame scoperto potrebbe causare non tanto interferenze, ma accidentali cortocircuito, se fosse scoperto su entrambi i poli. Per dormire sonni tranquilli, fai un paio di giri di nastro isolante intorno alle zone danneggiate e via. Si trattasse solo di segni di dentini sulla guaina, senza danno che arriva fino al rame, persino il nastro isolante sarebbe superfluo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Gent.mo Direttore,
alla fine ho preso le Moda PF e la differenza si sente anche se certamente starebbero a loro agio in un ambiente migliore.
Ad ogni modo, ho riscontrato già tutte le differenze egregiamente da Lei recensite. L'esigenza di avere un impianto in camera è che a fianco del letto c'è un altro ambiente non grandissimo ma adibito a studio per lavorare, quando si può, da casa (eredità del lockdown) e poi avevo un impianto che avanzava (prima era in un altro ambiente che è diventato un tutt'uno con la camera (per volere degli architetti). Spesso quando mi devo isolare dal mondo e concentrarmi utilizzo la musica e mi fa piacere ascoltarla bene anche se in sottofondo ma non per questo a volume basso.
Sull'arredamento minimal e ospedaliero è solo questione di tempo. Ad maiora.
Grazie mille per i consigli.
A presto.
Pietro - E-mail: pietromor (at) gmail.com
LC
Caro Pietro,
sono felice di sapere che le Moda facciano sentire le loro doti anche in condizioni non ottimali. Capisco l'esigenza dell'impianto in camera da letto, se questa è adibita anche a studio. Per quanto riguarda gli arredi, la mia osservazione sull'aspetto ospedaliero era esclusivamente acustica, nel senso che certe soluzioni minimali in genere suonano male.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Il 23 giugno esce il nuovo album di Lloyd Cole, dal titolo On pain, preannunciato dal bellissimo singolo “Warm by the fire”, dove rieccheggiano le indimenticabili atmosfere dei primi dischi, quelli coi Commotions (Blair Cowan e Neil Clark), che non a caso co-firmano quattro degli otto brani dell'album.
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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