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Upgrade diffusori e dubbio subwoofer
Buongiorno direttore,
ogni tanto mi prende la scimmia dell'upgrade e ti scrivo per dei consigli. L'ultima volta mi hai evitato una spesa che, seppur mininima, si sarebbe rivelata inutile, grazie ancora.
Vengo al punto: il mio modesto impianto è al momento composto da amplificatore Cambridge Audio CX A60 e diffusori da pavimento Dali Suite 2.8, delle quali ti metto un link in quanto ormai di qualche anno fa.
Ascolto musica in alta risoluzione collegando il pc all'amplificatore tramite cavo ottico ed utilizzando l'app Amazon music unlimited. L'amplificatore ha un DAC integrato. Ora, avendo messo da parte qualche soldino per un eventuale upgrade, ti volevo chiedere se aggiungere un subwoofer a questo impianto avrebbe un senso oppure o no. Ascolto a volume moderato in stanza quadrata di medie dimensioni.
In rete leggo opinioni di tutti i tipi e spesso contrastanti tra di loro. Ascoltando prevalente musica, qualche film ogni tanto, avrei un miglioramento della gamma sonora, tipo un suono più corposo o che so io?
Avevo adocchiato eventualmente:
LC
Caro Daniele,
come detto spesso, il subwoofer non serve ad aggiungere corpo al suono, ma solo estensione alle basse frequenze. I tuoi diffusori hanno già una risposta in basso molto estesa (dichiarati 37Hz) grazie a due woofer di buone dimensioni in un litraggio importante, sono sicuro che non hanno mancanza di corpo in gamma bassa. Se c'è, il problema è altrove (posizionamento e ambiente). Non dici niente in proposito (a parte medie dimensioni) pertanto non posso essere più preciso. Se proprio volessi levarti la curiosità del subwoofer - ma se la stanza non è adatta potresti pure peggiorare le cose - cerca il Dali Suite S1.2, che è stato pensato appositamente per quella serie di diffusori. Dovrebbe aggiungere almeno una decina di Hz di estensione in basso, sia mai che è ciò che stai cercando.
Le Elac Debut DFR52 non sarebbero in alcun modo un upgrade, quindi lascia perdere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Bracciale della salute Van den Hul
Buongiorno Direttore,
la disturbo per soddisfare una curiosità. Cercando informazioni sui cavi Van den Hul, mi sono imbattuto in un loro curioso prodotto: "health ring", che può vedere qui. Certamente ne avrà sentito parlare perche ho notato che è sul mercato da un po' di anni. Conosco dell'esistenza di prodotti "olio di serpente" che promettono meraviglie audio (senza pero specificare bene quali sono i criteri scientifici sui quali si basano); qui però abbiamo un oggetto che viene venduto addirittura come dispositivo per applicazioni mediche, e si specificano addirittura le problematiche cliniche che aiuterebbe a migliorare, instabilità del collo e della colonna vertebrale dopo incidenti stradali.
Ora, so che Van den Hul è (era?) un rispettato professionista che propone articoli audio ben ingegnerizzati e apprezzati in tutto il mondo, ma questo loro "bracciale della salute" mi ha lasciato abbastanza sorpreso, lo ammetto. Che sia una boutade commerciale? Mi sembra strano però che giochino su cose su cui non si dovrebbe scherzare; d'altronde sulla loro pagina non è indicata (ovviamente) nessuna autorizzazione per uso medico. È anche vero che i bracciali della salute in Italia venivano venduti addirittura in FARMACIA negli anni '80 (mia madre spese 40.000 lire per un pezzo di rame...), ma oggi, nel nuovo millennio.. davvero proprio Van den Hul lo propone?
Mi farebbe piacere sentire un suo parere. Grazie per tutto il lavoro che fa con TNT-Audio, che seguo sempre!
Cordialità,
Gianluca - E-mail: eufonio (at) tiscali.it
LC
Caro Gianluca,
una volta parlai con il signor Van den Hul a una mostra. E l'argomento si spostò su vari dispositivi miracolosi che spesso si vedono in HiFi. Lui con un sorriso mi disse che la realtà è come il piano dei numeri complessi in matematica: c'è l'asse delle x che è reale e l'asse delle y che è quello dei numeri immaginari. Lascio a te il compito di interpretare correttamente cosa veramente intendesse dire. Per me che sono un matematico la cosa è abbastanza chiara. Io credo che in questo caso specifico si tratta di una boutade bella e buona, anche perché nella pagina ufficiale si cita un report scientifico sugli effetti benefici di questo braccialetto che, però, non è mai stato pubblicato.
Non sono d'accordo con loro quando si scherza su eventuali effetti benefici sulla salute delle persone (anche perché purtroppo in tanti ci credono) ma direi che siamo tutti adulti e vaccinati dal saper riconoscere cosa è fuffa e cosa non lo sia. Nel dubbio, invia una mail al CICAP (il comitato fondato da Piero Angela), che si occupa, tra le altre cose, anche di questi prodotti miracolosi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Thiel CS 1.2
Salve Lucio, grazie per la risposta. Ho smontato e spedito i tweeter delle thiel 1.2 a Canini altoparlanti. Mi ha chiamato oggi d mi ha detto che quei Tweeter non hanno il ferrofluido è che, se anche fosse seccato, dovrebbe essercene comunque un po' all'interno . Li ha aperti e sono completamente puliti, lucidi. Lui sconsiglia di metterlo perché andrebbe ad alterare la risposta del tweeter. Non so che fare, la thiel mi pare che non esista più altrimenti avrei chiesto spiegazioni a loro. Io le acquistai usate anni fa e le foto che ho trovato in rete sono come i Tweeter delle mie.
Ti mando una foto delle scritte interne sul Tweeter.
Giuseppe - E-mail: ailoviu.sempre (at) libero.it
LC
Caro Giuseppe,
Canini ha ragione, ovviamente. I tuoi tweeter, come scrivevo, sono dei SEAS (ma esattamente i Seas 25Tac/Gw-Th H420) e non hanno ferrofluido al loro interno, io avevo fatto confusione con altro modello. Quindi sì, se sono in ordine, non vanno toccati né tantomeno modificati! Continua pure ad ascoltare i tuoi Thiel CS 1.2 e tieni soltanto d'occhio le sospensioni dei woofer, che cominciano ad avere un po' di anni sulle spalle. Anche se Thiel esistesse ancora o se Seas producesse questo modello sarebbe assolutamente inutile sostituirli. L'ispezione di Canini fuga ogni dubbio sullo stato di salute di questi driver e accerta l'inutilità di qualunque altra operazione su di essi.
D'altra parte, se i diffusori suonano bene, io dormirei sonni tranquilli. L'altro dubbio sarebbe quello di far controllare i componenti del crossover, ma solo se strettamente necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Roberto,
i tuoi diffusori Canton costano circa 2500€, io non spenderei cifre superiori per le elettroniche. Pertanto, proverei con un'accoppiata monomarca tipo Cyrus CDi + Cyrus One CAST, oppure Atoll CD100 Signature + IN200 Signature. Esistono anche altre soluzioni (es. anche in casa Naim o Rega) ma se hai elencato questi marchi immagino tu abbia facile accesso ad essi, magari tramite un rivenditore che te li possa far ascoltare coi tuoi diffusori. Valuta questa possibilità e scegli con le tue orecchie. Di sicuro, il salto qualitativo rispetto alla precedente accoppiata Aeron sarà sensibile qualunque scelta farai tra queste indicate. La scelta finale la lascerei a te, qualora potessi valutare qualcuna di queste elettroniche all'interno del tuo sistema o, almeno, coi tuoi diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Lorenzo,
la prima indicazione sensata che mi sento di darti è quella di vendere tutti e tre gli amplificatori e, col ricavato, acquistarne uno solo, ma migliore di tutti e tre, ad esempio un Naim Nait 5 usato, tanto per fare un nome. Poi vedrai che ti passerà la voglia di attaccare/staccare in continuazione, perché tutta la musica suonerà meglio così. In secondo luogo, lascerei perdere casse chiuse e vintage, concentrandomi su qualcosa di moderno. Le B&W DM12 sono assolutamente inadeguate, per la limitatissima risposta in gamma bassa e per la tenuta in potenza ormai insufficiente per le esigenze dei programmi musicali moderni ad alta dinamica. Per fartene un'idea, leggiti la mia prova delle sorelle maggiori DM4. Trovi tutti i limiti spiegati in dettaglio. Benissimo invece le KEF LS50, se hai problemi di spazio, oppure un qualunque bookshelf della serie Debut di Elac, magari proprio le DBR62. Suoneranno molto, molto meglio delle vecchie Coda. Ovviamente, le alternative sono pressoché infinite, sia nel nuovo che nell'usato. Sto pensando a qualche bookshelf di ProAC, ad esempio, che nell'usato si inizia a reperire per cifre ragionevoli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
intanto posizionerei l'impianto su una parete che sia la più libera possibile da arredi e, magari, senza che ci sia la TV in mezzo. I diffusori dovranno stare lontani dagli angoli e dalla parete posteriore, se possibile, ed essere posizionati in maniera simmetrica rispetto al punto d'ascolto. Per quanto riguarda la lista degli acquisti, tenuto conto del budget, sembrerebbe che ti abbiano consigliato male, visto che coi componenti indicati esauriresti quasi completamente la cifra prevista e resteresti senza diffusori. Forse i “colleghi” della rivista HiFi hanno immaginato avessi già i diffusori, non so. Io investirei in questi ultimi una buona parte della cifra, diciamo 1000€, e il resto lo dividerei tra gli altri componenti. Se il massimo disponibile fossero 3000€, resterebbero circa 2000€ per ampli, lettore CD, streamer e giradischi. Sono circa 500€ a componente. Quindi: benissimo streamer e meccanica CD Audiolab, ma bisogna risparmiare qualcosa su ampli e giradischi. Io proporrei un NAD D3020 D2 per l'amplificatore: ha gli ingressi digitali che ti servono e anche un buon ingresso per il giradischi. Costerebbe circa 500€. Per il giradischi, non vedo niente di meglio di un Rega Planar 1, già equipaggiato con testina Rega Carbon. È un giradischi facile per chi comincia (è il tuo caso), è robusto e suona bene. Il suo costo è poco sotto i 500€. in questo modo rientreresti perfettamente nel budget.
Per quanto riguarda invece i diffusori, che immagino dovranno essere da pavimento, potresti scegliere tra Dali Oberon 5 oppure 7, Wharfedale Diamond 12.3, KEF Q550 o, volendo risparmiare un po', le Argon Audio Alto 55 mkII che abbiamo ottimamente recensito e suonano ben al di sopra di ciò che il loro prezzo lascerebbe supporre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
visto che mi pare tu voglia un impianto da collegare anche alla TV, io eviterei di costruirlo troppo minimale: scarto quindi l'opzione giradischi + pre phono + casse attive e ti consiglio senz'altro un sistema con ampli e casse tradizionali. Visto il budget a disposizione e la cubatura della stanza, un'accoppiata ottima potrebbe essere quella di ampli e diffusori di casa Argon Audio, che abbiamo recensito poco tempo fa: l'amplificatore ha ingressi digitali e per l'analogico, i diffusori (da pavimento) suonano benissimo per la cifra bassa richiesta. Mi sto riferendo all'SA-1 e alle Alto 55 mkII. Il giradischi potrebbe essere il ProJect che hai individuato, oppure un Rega P1 o ancora uno dei modelli entry-level di Argon Audio. Un sistemino così ti farà sentire la musica come - probabilmente - non l'hai mai sentita. Esistono, ovviamente, infinite altre possibilità (NAD, Rotel, Indiana Line, KEF...), molto dipende da cosa riesci a reperire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
Le scrissi parecchi anni fa per un suo consiglio a proposito di un amplificatore per il mio impianto di casa che nel frattempo ha subito varie evoluzioni, l'ultima delle quali è stata la sostituzione di una coppia di Dali Zensor 1 con una di Sonus Faber Lumina II.
Stavolta non le scrivo per un consiglio ma piuttosto per ringraziarla per suo prezioso articolo sull'amplificatore Fosi Audio V3.
Siccome, in fase di acquisto dei nuovi diffusori, le piccole Dali mi sono state valutate pochissimo, ho preferito tenerle con l'idea di spostarle in un setup da scrivania nel mio ufficio (precedentemente costituito da una coppia di Audioengine A2+). Il “problema” era trovare un amplificatore in grado di far suonare le Dali (certo per un ascolto distratto durante il lavoro e a volumi socialmente accettabili in un ufficio condiviso) ma comunque dignitosamente.
Ho scandagliato vari siti e mercatini in cerca di un amplificatore usato adatto alle Dali ma nulla mi convinceva pienamente, poi mi sono imbattuto nella sua prova d'ascolto del Fosi Audio e, man mano che procedevo nella lettura, mi sembrava sempre di più che potesse essere la soluzione per me ideale. Caso vuole che, proprio nel giorno in cui ho cliccato sul sito ufficiale di Fosi Audio per sbirciare nel dettaglio le specifiche tecniche, iniziava una promozione in occasione dell'anniversario della fondazione del marchio cinese per la quale tutti i prodotti erano scontati del 20%. Ciò mi ha permesso, restando nel budget che mi ero prefisso (ridottissimo considerato l'utilizzo occasionale che ne avrei fatto) di acquistare l'amplificatore V3 con l'alimentatore “potenziato” da 48V che mi sembrava più adatto a pilotare le Dali che (anche se a mia sensazione hanno una sensibilità maggiore di quella dichiarata), non sono comunque efficientissime.
Il nuovo impiantino sta suonando solo da poche ore sulla mia scrivania ma al momento posso dire di essere pienamente soddisfatto e, soprattutto, con una spesa di circa un centinaio di euro, ho migliorato immensamente la scena sonora rispetto alle Audioengine. Ovvio, stiamo sempre parlando di un impianto da scrivania con i due diffusori distanziati tra loro da non più di un metro, ma mi ha stupito quanto il miglioramento sia evidente, così come la profondità del basso (certo questo mi stupisce meno...avendo quasi raddoppiato la dimensione del woofer!). Attualmente sono in attesa di una coppia di supporti da scrivania per alzare i tweeter al livello delle orecchie (anche se le Dali hanno a mio avviso una diffusione piuttosto ampia ed uniforme) ma soprattutto per evitare le vibrazioni della scrivania quando sono solo in ufficio e mi concedo qualche decibel in più.
Approfitto di questa mail per una mia curiosità. Nonostante la qualità costruttiva del V3 sia a mio avviso molto buona (specialmente in rapporto al prezzo). Il mio amplificatore ha un piccolo difetto: i connettori per i cavi di potenza non sono montati con la stessa “rotazione”. In particolar modo il connettore nero del canale dx è montato con una "rotazione" tale che il buco in cui va inserito il cavo resta rivolto verso la parte inferiore dell'amplificatore. Ho dovuto sostituire i cavi di potenza con altri dal diametro inferiore per evitare che un angolo dell'ampli restasse sollevato dalla scrivania a causa dello spessore e della “tenacia” del cavo. Mi domandavo se fosse un “difetto” della mia unità o se anche l'unità in suo possesso fosse “afflitta” dallo stesso “problema”. L'abbondanza di virgolette nell'ultimo paragrafo è assolutamente voluta!
La ringrazio nuovamente per l'eccellente ed utilissimo articolo e spero di non averla annoiata con questa lunga mail riguardo la mia esperienza.
Cari Saluti.
Matteo - E-mail: m.bagnasacco (at) gmail.com
LC
Caro Matteo,
sono felice di sapere che l'acquisto del nuovo V3 ti abbia soddisfatto così tanto. Così, per giocare un po', potresti metterlo nell'impianto principale al posto di quello ufficiale? Secondo me potresti avere qualche sorpresa. Per quanto riguarda la posizione dei morsetti per i cavi dei diffusori, direi che l'errore rientra nella norma, è sufficiente allentare il dado interno che blocca il morsetto e ruotare il tutto nella posizione ottimale, poi stringi nuovamente il dado. Con un po' di fortuna forse riesci a ruotare il connettore (con un cacciavite che passa attraverso il foro per il cavo spellato) il tanto che basta per riportare tutto in posizione. Magari ruotalo in senso antiorario, dovrebbe essere più facile (come se dovessi svitarlo). Non si rompe niente, tranquillo. Si tratta di prodotti economici, ci sta che un operaio frettoloso abbia stretto il dado senza verificare che i fori fossero nella posizione corretta. In ogni caso risolvi facilmente utilizzando delle bananine per i cavi, senza smontare niente.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Poco tempo fa è uscito anche il nuovo album dei Blur, dal titolo The Ballad Of Darren, ben otto anni dopo il loro ultimo album The Magic Whip. Lo smalto dei giorni migliori c'è tutto, questa è Barbaric.
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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