Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 6/12/2024 - 13/12/2024

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  1. Diffusori da scaffale grandi, quasi come da pavimento...
  2. Upgrade lettore CD
  3. Secondo impianto con Bluetooth
  4. Autocostruzione cavi
  5. Richiesta consiglio su giradischi
  6. Ronzio ineliminabile - Pro-ject, il Debut Carbon Esprit SB
  7. Ancora su WiiM Ultra
  8. Upgrade diffusori
  9. Nuovo composito smorzante
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori da scaffale grandi, quasi come da pavimento...
Gentile direttore,
ho l'hi-fi in una libreria che divide due ambienti, arrivando al soffitto e partendo da una "ex fioriera" in muratura. Avrei lo spazio quasi per diffusori da pavimento, ma che siano contenuti come le Indiana Line 552, non di più. Attualmente ci sono le Tesi 260 insieme ad Onkyo A5VL. Tuttavia questi diffusori verrebbero con i tweeter di circa mezzo metro più alti di come sono stati pensati, anche se non mi dispiacerebbe tantissimo perché sto raramente sul divano di fronte. Ci sono soluzioni per casse da scaffale più grandi (larghezza massima 25,5 cm)? Curiosità: attualmente i diffusori, con bass reflex anteriore, hanno molto spazio vuoto da tutti i lati, anche sotto, perché poggiano sul bordo in marmo della "fioriera". È una soluzione vantaggiosa, o indifferente? Quando sono nel locale dietro faccio andare le "vostre" piccole Lonpoo, di cui sono molto soddisfatto, con lo stesso ampli, perché il retro delle Indiana Line si sente cupo e le avrei spesso vicine alle orecchie.
Grazie infinite,
Walter - E-mail: walterdeiulis (at) gmail.com

LC
Caro Walter,
una foto avrebbe aiutato molto a capire meglio la situazione. Ad esempio, non si capisce quanto sia alta questa ex-fioriera (che solo tu sai cosa sia, ovviamente). Poni solo dei limiti in larghezza, ma perché? In generale, i diffusori bookshelf di grandi dimensioni sono anche larghi, altrimenti sarebbero privi di senso: se ho spazio, lo sfrutto per metterci un woofer di dimensioni superiori. Comunque, senza sapere quale sia la quota dove dovranno poggiare i diffusori, mi è impossibile suggerire un modello che si possa adattare a questa bizzarra situazione. Non capisco per quale motivo tu (e non solo tu, purtroppo) ritenga che chi legge abbia doti divinatorie. Quindi: senza foto dell'ambiente e dimensioni degli spazi utilizzabili, temo di non saperti aiutare. Non capisco neppure la seconda domanda, quando parli del fatto che i diffusori attuali abbiano spazio anche sotto: saranno appoggiati da qualche parte, no? Come fanno ad avere spazio sotto? Sono forse sospesi al soffitto? In generale, posso dirti che quasi tutti i diffusori amano avere aria intorno. La prossima volta che ci contatti, immedesimati in chi legge, che non sa niente del tuo ambiente, degli spazi e delle altezze a disposizione. Foto, piantine dell'ambiente e misure, per favore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade lettore CD
Buongiorno Lucio,
torno a scriverti dopo un anno circa per l'ennesimo e, FORSE, ultimo (?) upgrade del mio impianto, il quale - negli ultimi 2/3 anni - è stato quasi completamente rivoluzionato seguendo i tuoi suggerimenti. Ad inizio 2024 ho sostituito il mio vecchio giradischi Pro-Ject Primary Phono con la catena Rega P3 + Ortofon 2M Blue + Lehmann Black Cube Statement. La differenza è stata letteralmente da WOW! Certo, sono passato da un entry level da €250 ad un ensemble da circa €1.300...però davvero grande differenza immediatamente avvertibile.
Ora, non so se possibile, ma vorrei provare ad avere lo stesso effetto WOW anche con la sostituzione del lettore CD. Attualmente posseggo un vecchio NAD C 542, collegato in ottico ad uno streamer/DAC Arylic S50 Pro +. Il NAD è già stato in assistenza un paio di volte negli anni e tuttora continua ad avere alcune incertezze nella lettura; lo streamer/DAC non mi soddisfa a pieno (ogni tanto ha delle variazioni di volume senza che io tocchi niente) e comunque vorrei eliminare questo componente.
Cosa mi consiglieresti con un budget simile a quello del giradischi, diciamo attorno ai €1.000? Pensi che con quella spesa ci sia un miglioramento udibile o bisognerebbe spendere molto di più?
Se si dovessero sborsare molti più soldi, a questo punto forse - per me e la mia catena - non ne varrebbe la pena e punterei semplicemente ad acquistare un lettore più moderno senza pretendere chissà quali upgrade.
Girando un po' in rete avevo adocchiato Marantz CD60, Rotel RCD 1572... ma non ho esperienza in merito. Cos'altro consiglieresti?
Ti ricordo il resto dell'impianto: pre passivo Tisbury, finale ZeroZone, diffusori Larsen 4.3.
Grazie per i preziosi consigli che vorrai darmi.
Ciao!
Enrico - E-mail: enrico.maestrello (at) virgilio.it

LC
Caro Enrico,
felice di sapere che l'upgrade analogico sia stato da fattore WOW :-)
Per quanto riguarda il digitale occorre fare una premessa: attualmente il suono dei tuoi CD dipende dalla qualità del DAC Arylic (qui la nostra
recensione), visto che il lettore CD NAD lo utilizzi solo come meccanica. Questo DAC, pur economico, suona abbastanza bene. La domanda vera quindi è: la sezione DAC/stadio d'uscita di un lettore CD integrato da 1000€ è qualitativamente superiore o no? L'Arylic utilizza un DAC di buon livello, l'ESS Sabre 9023, pertanto il lettore CD candidato dovrebbe offrire qualcosa di più di questo. Il Rotel RCD1072 che citi, ad esempio, sembrerebbe equipaggiato con componentistica di livello più elevato (DAC Wolfson WM8740 da 24/192 kHz). Anche il resto della circuitazione mostra una cura piuttosto elevata. Il Musical Fidelity M2scd ha un costo analogo e monta un chip Burr-Brown DSD1796, e utilizza circuitazioni d'alimentazione e d'uscita particolarmente curate. Il Marantz CD60 che citi monta un DAC ESS ES9016K2M ma, a mio parere, non è al livello degli altri due appena citati. Potresti aggiungere al lotto dei candidati il NAD C568, che monta un DAC Wolfson WM8741. A mio parere, uno qualunque di questi lettori potrebbe simultaneamente semplificare il tuo impianto e regalarti un pizzico di trasparenza e fedeltà in più. Non aspettarti la stessa differenza che hai percepito con la sorgente analogica, perché tra sorgenti digitali di prezzo non troppo dissimile le distante sono sempre abbastanza piccole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Secondo impianto con Bluetooth
Carissimo Lucio,
non ci sentiamo dal 2021 ma continuo a seguire con interesse e simpatia la rivista, sia sul sito che su Facebook. Ribadisco innanzitutto il mio ringraziamento per il vostro immarcescibile lavoro e per i tuoi preziosi consigli che, in momenti, esigenze e budget differenti, mi hanno permesso di sfruttare con soddisfazione le storiche Cornwall II, attualmente pilotate dal Musical Fidelity M5si.
I temi di questa lettera sono secondo impianto e Bluetooth che negli ultimi anni ha compiuto passi avanti interessanti, come avevi ben evidenziato in un editoriale di qualche anno fa. Dietro tuo suggerimento, possiedo ancora un NuForce Icon 2 e penso che avrebbe senso rimuoverlo dall'imballo e tenerlo in considerazione per un secondo impianto senza grosse pretese, in una casa dove trascorro un paio di mesi l'anno. Se le Lonpoo LP-42 sono ancora il vostro riferimento e pensi si possano abbinare al NuForce, sarebbero collocate in un salottino 3,70x5,20, sopra un mobile in legno posto sul lato lungo e quindi a circa 3 metri dal punto principale d'ascolto.
Avrei poi pensato all'iFi ZEN Air Blue, in modo da utilizzare l'unica sorgente al momento prevista, ossia il mio LG V40 ThinQ che supporta (a quanto dicono le specifiche) l'aptX HD e che invierebbe principalmente FLAC e WAV.

  1. Gradirei sapere cosa ne pensi di questa idea che include il già presente Icon 2 ma sono ovviamente tutto orecchi (o occhi) per eventuali suggerimenti alternativi, possibilmente su un budget intorno ai 250/300 €.
  2. Se lo ZEN Air Blue fosse confermato, dato che è privo di alimentatore, andrebbe bene uno normale da smartphone (5V e 1A) oppure quale prodotto ne migliorerebbe sensibilmente le prestazioni? Ad esempio, l'iFi iPower X che supera di 30 Euro il prezzo del ricevitore Bluetooth.
Grazie e buon fine settimana.
Domenico - E-mail: domenico279 (at) yahoo.it

LC
Caro Domenico,
ti confermo che le Lonpoo LP42 sono ancora delle reginette nel rapporto qualità/prezzo. Il NuForce Icon 2 ha potenza sufficiente per far muovere a dovere le poco sensibili Lonpoo, anche tenuto conto che la saletta non è gigantesca (meno di 20mq). Qualora la potenza non fosse sufficiente, potrai sempre programmare l'acquisto di un amplificatore più potente, ad esempio il Fosi V3. Benissimo anche l'iFi Zen Air Blue, alimentato con un normalissimo alimentatore da smartphone. Certo, potresti prendere l'iPower, ma nel contesto di questo impianto dubito fortemente che riusciresti a percepire la differenza. Le Lonpoo, magari, cerca di tenerle vicine alla parete posteriore, per dare più corpo alla gamma bassa e medio-bassa, ove dovesse rendersi necessario. Ho in programma altri confronti con diffusori piccoli ed economici - finora le Lonpoo hanno sbaragliato tutta la concorrenza che ho avuto modo di provare - quindi se non hai troppa fretta (qualche settimana) puoi aspettare l'esito di confronti prossimi venturi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Autocostruzione cavi
Buongiorno Direttore,
per prima cosa, davvero, complimenti per il lavoro e grazie per la pazienza nel rispondere alle lettere che riceve settimanalmente...sono oramai più di 25 anni, giusto? Arriva il Natale e come non sognare un po' pensando al pre e pre-fono della Tisbury e agli ZeroZone per sostituire l'integrato Marantz che sta facendo suonare le Opal20 della Pylon. I buoni propositi per il nuovo anno riguardano invece, comunque, la sostituzione dei vari cavi che al momento sono al minimo sindacale. Ovviamente autocostruiti su
progetti TNT-Audio, per i quali però avrei delle domande: TRIPLE T: La raccomandazione di mantenere le coppie gemelle sempre appaiate in modo da realizzare un cavo che si presenti di aspetto piuttosto piatto ha una qualche ragione “tecnica”? Perché, diciamocelo: da vedere è ben brutto :-) e farlo “cilindrico” permetterebbe poi di ricoprilo con una guaina in nylon espandibile.
Poi: il progetto si basa sui CAT5: ha senso pensare invece al CAT6 oppure al CAT7?
TNT-TTS: la misura dei 3m è la minima consigliata - capisco più è lunga la schermatura più dovrebbe fare il suo sporco lavoro, o è possibile farlo di lunghezza più contenuta?
Per i cavi di segnale pensavo invece ai PIANO 6, ma non riesco a reperire il cavo: ha qualche dritta da suggerirmi?
Grazie ancora e, mi porto avanti ma quasi ci siamo, tanti auguri !!
Dario - E-mail: ta_go (at) hotmail.it

LC
Caro Dario,
ti sbagli, gli anni che stiamo per compiere sono 30, visto che le prime pagine e il nome sono apparsi nel lontano 1995. Per quanto riguarda i cavi che intendi autocostruire, io ti consiglierei di attenerti rigorosamente ai materiali e al disegno originale, le modifiche possono avere dei risultati assolutamente imprevedibili. Per la reperibilità dei materiali, tieni conto che abbiamo pubblicato progetti anche più recenti, come gli Aircoil di segnale, per citarne uno. Il cavo di alimentazione TTS lo puoi certamente realizzare più corto, nessun problema significativo. Tecnicamente, i cavi CAT 7 e CAT8 sono superiori al vecchio CAT5, ma non avendoli provati in contesto audio, non è possibile esprimere un giudizio sensato. Nel networking, come capacità di trasmissione dei dati, sono certamente superiori.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato sui risultati!
Lucio Cadeddu

Richiesta consiglio su giradischi
Buongiorno Direttore, le scrivo in prosecuzione della sua risposta
qui. Per chiederle un consiglio. A causa, si fa per dire, del Black Friday, ho già comprato una coppia di Fosi V3 mono e il WiiM ultra, inoltre ho sempre il dac ZD3 di cui aspetto la recensione (spero non sia positiva così lo levo e semplifico l'impianto ahahaha). Nel frattempo, mio figlio (13 anni) ha voluto comprare alcuni dischi e quindi vorrei dotarmi anche di un giradischi. Avevo preso, forse troppo frettolosamente, un Audio-Technica LP120xBTUSB, ma verrebbe consegnato a metà gennaio. Quindi pensavo di annullare l'ordine e prendere qualcos'altro. Le chiedevo un consiglio per capire se prendere lo stesso giradischi, senza Bluetooth, che arriverebbe a breve oppure qualcos'altro del tipo Rega Planar T1 o simili. Inoltre, visto che sono all'asciutto di vinili da circa trent'anni, mi chiedevo se conviene prendere un giradischi totalmente automatico anche in considerazione dell'età di mio figlio.
La prego, se possibile, di rispondermi quanto prima, anche sinteticamente, perché sono già in ritardo con l'acquisto (si tratta di un regalo di compleanno).
Aggiungo:

Grazie e buon fine settimana,
Salvatore - E-mail: sal_lo (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
spero di arrivare in tempo con questa risposta. Eviterei le complicazioni inutili di un giradischi automatico, basta insegnare a tuo figlio come posizionare il braccio sui primi solchi di un disco, a tredici anni dovrebbe riuscirci senza problemi anche da solo. Opterei senz'altro per il Rega Planar che hai segnalato, giradischi ben realizzato, semplice e robusto. Visto che il WiiM Ultra è dotato di ingresso phono, non avrebbe alcun senso acquistare un giradischi con uscita USB o Bluetooth. Per quanto riguarda il DAC Fosi ZD3, mi chiedo perché lo abbia acquistato, visto che hai già il WiiM Ultra. Visto che li possiedi entrambi, perché attendere il mio giudizio, se puoi già confrontarli tu direttamente nel tuo impianto? Tieni conto che io non ho la possibilità di eseguire lo stesso confronto, il mio giudizio sarà pertanto relativo ad altri DAC di costo più elevato. In altre parole, lo ZD3, costando circa 200€, saprà sbaragliare concorrenza più costosa?
Quindi: provali e confronto e decidi (e riferisci!). Il collegamento bilanciato non è strettamente necessario. Per quanto riguarda l'ampli cuffia, in tutta sincerità preferirei un ampli dedicato: siamo più certi del risultato e la fruizione sarebbe decisamente più semplice. Benissimo il Drop + THX 789 usato, pertanto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ronzio ineliminabile - Pro-ject, il Debut Carbon Esprit SB
Caro Direttore,
c'eravamo sentito in piena crisi nervo-acustica dopo la ristrutturazione per un suono da radiolina dell'amato hi-fi rimontato, nonostante avessi rifatto l'impianto elettrico addirittura con una linea elettrica dedicata per l'hi-fi, con sezioni dei fili da dito medio. Finalmente ho sistemato la stanza d'ascolto e non ultimo ho preso da un amico un Maestro 150W AA (avevo in altro impianto il Puccini) e ho mandato l'Unico 100 Unison Research in pensione (scocciato anche da un'assistenza pessima). Ora il Maestro pilota alla grande le mie Linea PF Aliante. Ho trovato il suono "definitivo" (sto scherzando). Ma veniamo al dunque. Ricevo in regalo (da una persona speciale) un piatto della Pro-ject, il Debut Carbon Esprit Sb (d'ora in poi il "Maledetto") con Ortofon 2m red. Lo collego al Black Cube, anche se le differenze con l'ottima scheda phono del Maestro non sono così marcate, almeno nel mio ambiente.
Il problema è che il Maledetto fa un ronzio di fondo molto fastidioso e udibile anche da spento (con il solo trasformatore collegato), tipo "bzz" che aumenta se avvicino le dita vicino ai fili della testina, ma che è sempre presente ed è fastidioso nei momenti di riproduzione a basso volume o con melodie garbate. Ho letto in giro che è un problema comune, ma chi bene chi male l'ha risolto. Io no. Ho stretto le viti del motore, messo lì le rondelle, isolate con dei tappetini di neoprene, ho cambiato cavi, pre phono, collegato alla scheda del Maestro, messo addirittura la stagnola intorno alle spine, calamiti come se piovesse, spento tutto (anche router ecc.) tenendo accesa solo la linea HiFi. Ho anche cambiato la testina con una 2m blue sempre Ortofon (su consiglio di un negozio specializzato e famoso). Ho anche cambiato impianto, ma niente. Alle volte non lo fa e quando provo una nuova soluzione mi sembra di aver risolto, ma poi su un arpeggio delicato il Maledetto sputa fuori sto ronzio. Il problema, da ignorante, penso che venga dal braccio e/o dai fili che si collegano alla testina, perché se passo con il dito o un cacciavite, il ronzio aumenta. La cosa strana è che basta che sia collegato il solo trasformatore e poi non lo fa sempre. Ho anche ipotizzato che capti qualche interferenza dei vicini di casa. Ma ho anche cambiato stanza (che non confina con nessun vicino). Lo so che non è un esoterico Thorens (e potrei cestinarlo), ma è un regalo e poi ormai è diventato una questione di orgoglio personale (sono sempre riuscito a risolvere i fastidi acustici), non posso mollare. Ho anche un video che ho fatto di pochi secondi, ma non so se posso allegarlo. Mi rivolgo quindi a Lei e a qualunque audiotecnico che possa darmi alcuni consigli. Ho già letto tutti i forum italiani ed esteri che trattano i ronzii dei Debut Carbon e non so più che fare. So che c'è ben altro di importante nella vita, ma proprio perché la vita è dura lo spazio di questa passione ne allevia la difficoltà.
Grazie come sempre.
Pietro - E-mail: pijero (at) tiscali.it

LC
Caro Pietro,
probabilmente le spiegazioni possibili sono due: un loop di massa con qualche altro apparecchio oppure un collegamento di massa non ottimale. Per verificare la prima ipotesi, prova a staccare del tutto il cavetto GROUND che va dal giradischi al morsetto apposito dell'ingresso phono. In teoria il ronzio dovrebbe aumentare di molto, ma potrebbe anche sparire, se si tratta di un loop maledetto. Per la seconda ipotesi, prova a collegare un cavetto di massa da una qualunque parte metallica del giradischi al GROUND dell'ingresso phono. Fai diversi tentativi, con parti differenti del giradischi, e vediamo che succede. Prova anche a collegare e scollegare le pagliuzze (così si chiamano) che collegano la testina al braccio. Quando tutto dovesse fallire, posto che il ricablaggio del braccio sarebbe una spesa eccessiva per questo giradischi, me ne libererei, anche se si tratta di un regalo. La persona capirà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora su WiiM Ultra
Salve, ho visto ma non sentito, uno streamer completo: WiiM Ultra. Vvorrei sapere cosa ne pensa se è venduto ad un prezzo onesto e se con meno spesa si può avere più o meno buona qualità per convertire da cellulare e/o PC grazie.
Corrado - E-mail: corradodibona (at) gmail.com

[WiiM Ultra]

LC
Caro Corrado,
da un po' i prodotti WiiM solleticano il nostro interesse, visto l'ampio consenso che stanno riscuotendo in tutto il mondo. Di sicuro, sulla carta, sono ben realizzati e costano il giusto. Il WiiM Ultra, poi, è veramente un prodotto completissimo. Utilizza l'ottimo DAC DAC SABRE ES9038 Q2M Premium e per l'uscita cuffia un TPA6120A2. Due lettere più sopra trovi un lettore di TNT-Audio che lo ha acquistato e che certamente può darti un'opinione più precisa su funzionamento e flessibilità d'uso. Da parte mia, posso solo dirti che ci stiamo impegnando per poter recensire i prodotti WiiM, che sono veramente interessanti. A breve dovremmo recensire lo streamer e DAC WiiM Pro. Altri prodotti seguiranno. Comunque sia, verifica che tu abbia realmente bisogno di un prodotto così versatile e completo, giusto per non acquistare (e pagare) caratteristiche che non ti servono. Certo che con soli 300€ ti porti a casa uno streamer, un pre, un DAC e un pre fono, difficile chiedere di più, in tutta sincerità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Buonasera Lucio,
le scrivo in quanto desideravo avere gentilmente un suo consiglio per un upgrade sul mio impianto, che attualmente è così composto:

Prima di indicarle il componente sul quale avrei riposto la mia attenzione, per un aggiornamento, vorrei sottoporle una riflessione. Leggo da circa 10 anni - da quando mi è tornata la passione per un attento ascolto della musica - i consigli che dispensa nel suo forum online, offrendomi una concreta possibilità nel districarmi in questo mare di opinionisti, forum e riviste specializzate nel settore Hifi. Sono completamente d'accordo con lei, quando afferma che i vari componenti di un impianto, in particolare i diffusori, andrebbero ascoltati con le proprie orecchie, prima di essere acquistati. Sorge però un problema nel dover dare seguito a tale affermazione:
  1. non sempre i negozi di HiFi hanno a disposizione i prodotti.
  2. ascoltarli in un ambiente, che non è quello dove andranno collocati, cioè la propria abitazione, ha senso?
  3. il tempo, purtroppo lavorando e avendo due figli, non sempre si riesce a ritagliarsi uno spazio adeguato, per le proprie passioni.
Quindi la mia domanda è: esiste un metodo, mi passi il termine, “scientifico” che mi consenta, di poter fare a priori una scrematura dei vari comportamenti, affinché io possa decidere dove concentrare il mio tempo da dedicare agli ascolti, senza dover girovagare per negozi??
Il componente che vorrei cambiare, sono i diffusori. Sarei orientato sulle nuove Sonetto 5 g2 ma, recentemente, recandomi al Milano hi Fidelity, ho avuto la possibilità di ascoltare le Tannoy SGM 12 Gold Super Monitor le quali mi sono piaciute molto.
Cosa mi consiglia??
Grazie per la sua attenzione.
Fabio - E-mail: ferrantefabio266 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
ai problemi che hai elencato, relativamente alla poca possibilità di fare tutte le prove necessarie prima di decidere un acquisto, ho iniziato a dedicare una serie di articoli nelle nostre
FAQ: Come ascoltare l'HiFi - Parte I e Come ascoltare l'HiFi - Parte II. In sostanza, ascoltare e giudicare un componente HiFi in condizioni non perfettamente ideali è fattibile, con un certo numero di distinguo. Aggiungo che quando l'investimento è importante (parliamo di 6000€ per le Sonetto V e di 10.000€ per le Tannoy!) il tempo e il modo per fare ascolti lo si deve trovare per forza. Tu scrivi che “purtroppo lavorando e avendo due figli, non sempre si riesce a ritagliarsi uno spazio adeguato, per le proprie passioni”. E allora ti rispondo che, forse, non ha molto senso spendere 10.000€ se non si ha la possibilità di ascoltare. Davvero vuoi spendere 10.000€ per tenere i diffusori spenti? In sostanza: se trovi il tempo per ascoltarli, devi a maggior ragione trovare il tempo per valutarli prima di acquistarli. Io credo che di fronte a una spesa così importante, un giorno di ferie per farti un giro per ascoltarli come si deve sia il minimo che dovresti importi. E, sempre per una cifra del genere, un negoziante disponibile a farti fare delle prove sensate lo devi trovare. In assenza di ciò, lascerei i 10.000€ dove stanno. Tra l'altro, faccio fatica a capire come possa trovare quei Tannoy alternativi ai Sonus Faber Sonetto V, sono due tipologie completamente diverse, con esigenze di posizionamento differenti. Tra l'altro, proprio su questo aspetto non dici niente, per cui mi viene difficile dirti su che diffusori orientarti. Se la stanza non fosse in grado di accogliere i Tannoy, ad esempio, dovresti neanche prenderli in considerazione. A naso, mi verrebbe da dirti di stare in casa Sonus Faber, passando a un modello superiore rispetto a quello attuale, così sei sicuro di non discostarti troppo dal suono cui sei abituato. In ogni caso, cerca un negozio che abbia le Tannoy citate e vai ad ascoltarle coi tuoi dischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo composito smorzante
Buongiorno Direttore,
da circa vent'anni seguo TNT-Audio con grande interesse e desidero complimentarmi per la qualità e la professionalità delle informazioni che offrite, sempre caratterizzate da imparzialità e competenza. In particolare, ho apprezzato moltissimo gli articoli dedicati all'autocostruzione e alla lotta contro le vibrazioni. Grazie a questi, ho intrapreso i miei primi esperimenti: ho costruito i miei primi diffusori utilizzando altoparlanti Fostex, abbinati a un T-Amp come amplificatore e a un DAC economico come sorgente, con l'obiettivo di sperimentare ogni possibile tweaking. Nel tempo, ho modificato altoparlanti, amplificatori e DAC, applicando gran parte delle tecniche suggerite sia sul vostro sito che nel vasto mondo del web. I risultati sono sempre stati entusiasmanti e hanno alimentato la mia curiosità, spingendomi a cercare continuamente nuove soluzioni. Nel 2018, ho sviluppato il mio primo composito smorzante, con cui ho trattato condensatori, magneti e cestelli degli altoparlanti. Ho persino sostituito la capsula dei condensatori elettrolitici con un guscio realizzato in questo materiale, ottenendo risultati eccezionali. Questo mi ha portato a interrogarmi su quali fossero i limiti raggiungibili con queste tecniche.
Recentemente, approfittando di una pausa lavorativa, ho esteso l'uso del mio composito smorzante a cavi e connessioni di vario tipo, ottenendo nuovamente risultati sorprendenti. I miglioramenti più significativi li ho riscontrati con i cavi di alimentazione e quelli digitali. Inoltre, ho realizzato un piedino in alluminio lavorato al CNC, al cui interno è integrato il composito smorzante. Questo accessorio non solo ha migliorato significativamente la qualità sonora, ma ha anche reso più facile condividere con amici e appassionati questa tecnologia. Ora che dispongo di più tempo, mi piacerebbe condividere le mie esperienze con altri audiofili, aiutandoci a vicenda a valorizzare i nostri impianti e a raggiungere livelli di eccellenza sonora. Data la sua profonda conoscenza del settore e degli appassionati, mi permetto di chiederle un consiglio: come potrei raggiungere eventuali interessati e condividere al meglio queste esperienze?
La ringrazio in anticipo per l'attenzione e resto a disposizione per eventuali approfondimenti.
Cordiali saluti,
Leonardo - E-mail: marleo1 (at) virgilio.it

LC
Caro Leonardo,
intanto condivido qui la tua soddisfazione ed esperienza, magari qualche lettore ti contatterà per ulteriori dettagli. Io al momento non ho il tempo per dedicarmi a prove di questo genere di accessori, magari più avanti sarà più semplice. Mi chiedi di altri luoghi dove condividere le tue esperienze...ci sono tanti web forum e gruppi su Facebook dove potresti farlo. C'è veramente l'imbarazzo della scelta.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera Lucio,
la voglio aggiornare del suo
consiglio prezioso che mi ha dato in merito alle casse Elac DBR 62 con Fosi Audio v3. Sono eccezionali come raffinate dettagliate ecc.ecc. Così le ho acquistate in Black Friday in offerta colore black ad un prezzo meno di 500 €. Sono contentissimo del suo consiglio. Non potevo dal precedente consiglio che mi dava qualche mese fa ignorarla per migliorare il mio ascolto. Grazie. Ancora una volta ho fatto centro con poca spesa tanta resa.
Cordialmente,
Raffaele - E-mail riservata

LC
Caro Raffaele,
“poca spesa tanta resa” è stata da sempre la nostra “missione”, quindi sono felice di sentire che i nostri consigli abbiano fatto centro. Sia il Fosi V3 che le Elac DBR62 sono due piccoli campioncini nel rapporto qualità/prezzo, e si integrano piuttosto bene uno con l'altro.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Nuovo album per l'inverosimile trio jazz dal nome Jazz Sabbath, che reinterpreta in chiave jazz brani dei Black Sabbath. Il nuovo album si intitola The 1968 Tapes e il trio sostiene di aver composto i famosi brani della band metal, che li avrebbe successivamente copiati. Questa è una quasi irriconoscibile versione di War Pigs.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una “TNT-Audio Suggestion” su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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