La storia delle modifiche Pedersen per Orbe & Gyrodec

Frontiere del Vinile: Come è stato ottenuto il basso

[Giradischi Orbe SE recensito]

La legge danese applicata ai giradischi britannici

[English version here]

Prodotto: Modifica per giradischi Michell
Produttore: Gert Pedersen, Danimarca
Prezzo: Dipende da cosa volete e su quale giradischi; vedere il listino prezzi Pedersen, ma come al solito il prezzo può variare
Autore: Mark Wheeler - TNT Regno Unito
Scritto: primavera 2020
Pubblicato: Giugno, 2020
Traduttore: Roberto Felletti

Recensione del Pedersen Orbe SE - parte 2: una lezione di storia

La Michell Engineering, originariamente sotto gli auspici di John Michell e ora dei suoi eredi e successori, ha tracciato un solco unico, indipendentemente e separatamente, nel mondo della produzione britannica di giradischi. Questo solco ha avuto inizio con la prima (1977) variante Michell sul Transcriptor Hydraulic Reference, l'ultimo ad essere prodotto a Boreham Wood, nel Hertfordshire, poiché la fabbrica di giradischi Transcriptor, che si trovava quasi vicino alla sede Michell, fu trasferita in Irlanda. Alla fine il loro Accordo Tecnico finì e il giradischi Michell Electronic Reference fu affiancato dal Prisma e poi entrambi furono sostituiti dalla prima generazione di Gyrodec. Il Gyrodec rispecchiava meglio le tendenze dei media audio britannici prevalenti, aveva un sotto-telaio sospeso e il supporto per dischi piatti. All'epoca era un giradischi molto costoso, il meglio sul mercato, ed era caratterizzato, dal 1992, da un innovativo cuscinetto invertito. Ora, nonostante molti significativi miglioramenti apportati nel corso degli anni, sembra un affare.

John Michell, il proprietario, col tempo ha fatto dei cambiamenti al Gyrodec, tra cui il materiale per il piatto, l'alimentatore del motore, il supporto del motore e ritocchi più specifici ai materiali. In breve, erano state presentate due cinghie come Risposta Lineare a una recensione critica, sebbene John avesse detto al vostro (all'epoca più giovane) Vecchio Scriba che non conosceva nessuno che riuscisse a sentire qualche differenza in maniera attendibile. Per migliorare ulteriormente il Gyrodec erano stati proposti cambiamenti significativi, tra cui la perdita di quegli iconici e ipnotici pesi placcati oro per il piatto, come dettava la necessità di una migliorata densità del piatto. Questo non fu fatto. Così fu progettato un nuovo modello costruito sui punti di forza del Gyrodec che mitigasse qualche suo limite.

Le priorità principali comprendevano l'isolamento dal rumore del motore (in quell'era di motori sincroni a scostamento di fase 19 - 24 V Papst) e un isolamento migliorato dai feedback strutturali e acustici. Si cercò di risolvere anche il rigonfiamento in gamma media inferiore, da molti riscontrato, causato dalla risonanza simpatetica nel massiccio sotto-telaio pressofuso. Il nuovo modello risultante fu ben accolto quando fu presentato alle varie mostre hi-fi del periodo. Il Michell Orbe tutto nero era qualcosa di sorprendentemente differente dal Gyrodec in alluminio e oro.

Il Michell Orbe tutto nero diventò un partner naturale per l'altrettanto corvino SME Series V. I negozianti dicevano che i clienti montavano soltanto un braccio Series V su un Orbe e un Series IV su un Gyrodec, per abbinare cromaticamente il braccio al sotto-telaio, indipendentemente dalle caratteristiche meccaniche o sonore!

Ma il matrimonio tra SME Series V e Michell Orbe non era tutto rose e fiori. Le Densoglop Sausages proprietarie incastrate nel sotto-telaio in alluminio pressofuso Gyro/Orbe non impedivano allo SME Series V di stimolare la risonanza in gamma media inferiore del sotto-telaio, come facevano i fratelli minori SME (Series IV & 309 e diverse varianti Rega). Il caso favorisce la mente preparata e Geoff Husband ha scoperto accidentalmente, e identificato, un trucco decisamente economico, come è nostra consuetudine a TNT-Audio. Anche lo sperimentatore audiofilo Neils Nørby e l'ex scriba di TNT-Audio Werner Ogiers hanno sperimentato delle soluzioni per l'interfaccia sotto-telaio/braccio SME.

[Gert Pedersen con il giradischi Orbe SE]

I Vichinghi invadono tutte le parti dell'Orbe

Nel frattempo, dalla sponda opposta del Mare del Nord rispetto alla Michell Engineering, Gert Pedersen, un ingegnere danese, ha tracciato un solco unico nel reame degli upgrade per giradischi per oltre un quarto di secolo. Gert e il suo amico Neils Nørby, un eminente progettista di diffusori di Copenhagen, seguivano il caso. Niels non era soddisfatto della stabilità del sotto-telaio del suo Gyrodec ed entrambi non erano soddisfatti, come chiunque altro, dell'interazione tra il braccio e il sotto-telaio.

Gert Pedersen dice: «L'upgrade è iniziato con il mio amico Neils Nørby, così io ho realizzato tutte le parti in acciaio inossidabile lucidato per dare loro anche un bell'aspetto, lo stesso che hanno oggi. Non ho misurato la risonanza, né la frequenza o altre cose, e non ho provato a ridurre la massa; l'ho fatto in collaborazione con il mio amico, che ha condotto il primo test e l'ha fatto funzionare sul suo Gyrodec, per farlo suonare meglio.»

[Il Gyrodec di Gert]

Nel 1993 Gert Pedersen acquistò il suo primo Michell Gyrodec. Essendo un esperto nella lavorazione dei metalli, Gert rimase colpito dalle caratteristiche ingegneristiche e produttive dell'allora top di gamma di John Michell, ma non al punto di non vedere alcuni potenziali limiti. Inevitabilmente Gert conobbe Neils Nørby, e mentre provavano e valutavano idee sui loro Gyrodec essi diventarono amici. Gert Pedersen applicò le sue competenze nella lavorazione dei metalli alle idee che entrambi avevano condiviso, affinché la nuova sospensione risultante avesse lo stesso bell'aspetto di quella originale Michell. Queste modifiche verranno esaminate in dettaglio nella parte 4.

Da allora Gert ha anche sviluppato una sofisticata soluzione per la base del braccio, per risolvere il problema della trasmissione della risonanza. Inoltre, la risonanza del sotto-telaio è stata affrontata in maniera più sostanziale con modifiche strutturali importanti.

Ci sono 3 modifiche al sotto-telaio, le quali tutte giocano in una serie molto maggiore rispetto alla Michell Densoglop applicata al sotto-telaio Michell Orbe. John Michell mi ha detto di avere stimato che le differenze tra il Gyrodec e l'Orbe dipendono in parti uguali dal nuovo alimentatore del motore (poi esclusivo dell'Orbe), dal nuovo piatto (più inerte), dallo smorzamento del sotto-telaio e dall'isolamento addizionale del plinto. Le modifiche Pedersen al sotto-telaio verranno esaminate in dettaglio nella parte 3. Esse comprendono una massa pura e un rinforzo meccanico.

Ricapitolando

Bisogna essere uno spirito coraggioso per mettere mano a un prodotto di riferimento, che si tratti di creare un kit di gestione per un'iconica auto sportiva britannica oppure di sviluppare un completo rifacimento per i principi operativi di un iconico giradischi britannico. Gert Pedersen produce a mano un kit di parti che elevano la prestazione sonora di un capolavoro consolidato, un vero fiore all'occhiello. Il Michell Orbe originale è un prodotto ben specifico e queste modifiche hanno l'individualità d'autore. Un'ulteriore analisi descriverà se e come il tutto funziona.

[Sabbia nell'Orbe]

Avanti alla parte 3

Musica ascoltata durante la scrittura di questa recensione

Impianto di riferimento

su vinile ovviamente

  • Jimi Hendrix: Both Sides of the Sky; interessante raccolta di 13 esperimenti in studio nel periodo 1968 - 1970, pubblicata sotto gli auspici di Jane Hendrix e Eddie Kramer

  • John Coltrane: Both Directions at Once: Lost Album 'The Deluxe Edition' (doppio vinile)

  • Bob Marley: Exodus MoFi

  • The Rolling Stones: Sympathy for the Devil, 45 giri, 12" mono

* * *

Dischi test:

  • Hi-Fi News: Analogue test LP: The Producer's Cut

  • Shure: TTR110 Audio Obstacle Course, tuttora lo standard con cui tutti i dischi test vengono giudicati

Apparecchiature utilizzate per questa recensione:

  • Giradischi donatore: Michell Orbe SE

  • Modifica giradischi 1: sotto-telaio e kit di sospensione Pedersen

  • Modifica giradischi 2: isolamento sostitutivo livello 2 Orbe SE Pedersen

  • Modifica giradischi 3: isolatore per base del braccio Michell Pedersen

  • Braccio 1: Hadcock GH242 SE con cablaggio interamente in argento dalla testina ai Bullet Plug Eichmann in argento

  • Giradischi: Spoked Linn Sondek LP12 Valhalla con sotto-telaio intero Audio Files in aerolam e modifiche Spoke

  • Braccio: SME 309

  • Supporto per giradischi 1: mensola Origin Live Ultra cromata, i tiranti in nylon sono stati sostituiti da catene

  • Ripiano per giradischi: vetro laminato da 10 mm

  • Interfaccia tra ripiano del giradischi e Orbe SE (piedini): PolyCrystal Point Discs ora purtroppo obsoleti ma assolutamente superbi e superiori agli RDC Cups e ai Michel Tendercups

  • Isolamento della mensola del giradischi dal muro: RCD Cups (la superficie più ampia dei Polycrystal Point Discs riduce la deformazione dell'intonaco della parete)

  • Supporto della mensola del giradischi: bulloni incassati nell'intonaco duro

  • Ripiano alternativo per giradischi: ERaudio Large SpaceHarmoniser

  • Accordatura: Yamamoto Sound Craft comprendente Yamamoto PB9 & PB10 e BrightStar IsoNodes extra-large

  • Varie testine: Dynavector XX2 Mk2, Decca modificata, Benz Micro, serie Audio Technica VM95 con tutte le opzioni per lo stilo, selezione di classiche Stanton, Ortofon e Shure MM

  • Pre-phono: Canor TP306 VR+

  • Amplificatore integrato: Canor TP106 VR+, tuttora imbattuto

  • Pre-amplificatore linea: Audio Research Corporation Reference 3 con valvole cambiate e con controllo delle vibrazioni interno tramite dissipatori per valvola/smorzatori Pearl ed esterno tramite piccoli ERaudio SpaceHarmoniser, coni RDC e supporti in acciaio per il telaio riempiti di sabbia

  • Tavole di accordatura: ERaudio Large SpaceHarmoniser

  • Diffusori 2: 3 vie attivi:

  • Diffusori 2 - Altoparlanti per i bassi: Focal Audiom 12 VX con surround con cono a due strati Cerwin Vega, con cabinet reflex a 3 strati rinforzati in multistrato di betulla da 25 mm, legno massello, truciolato, con rivestimento per il subwoofer in Deflex, zeppe e lana a fibra lunga

  • Diffusori 2 - Altoparlanti per gamma media: Focal Audium 7K con smorzatore di superficie in gomma rimosso. Montati in incavi separati con baffle in sicomoro per violino, rinforzi in multistrato di betulla da 25 mm, fogli in Deflex standard, smorzati con Rattletrap Extreme, testate missilistiche in disuso, gusci esterni in resina rinforzata con rete in rame e punte in alluminio

  • Diffusori 2 - Alte frequenze: Focal TC120TDX con anelli di focalizzazione in feltro

Nessun cavo usato per collegare il tutto costa più del 10% del dispositivo a ciascuna estremità; molti sono stati realizzati dal Vecchio Scriba con componenti di alta qualità senza Pixie Dust. Il cavo dall'amplificatore ai diffusori (largabanda, midrange, tweeter) è un Black Rhodium S900 ad impedenza ultra-bassa, una variazione a bassa impedenza del cavo Black Rhodium S600 che ha ottenuto buoni risultati nei test di correlazione oggettiva e soggettiva di Ben Duncan, scelto principalmente per adattarsi al fattore di smorzamento OPT/altoparlante e non per qualità magiche. Il cavo per i woofer è un Naim NACA 5 che resta imbattuto sotto i 350 Hz. La corrente è fornita da un cavo di alimentazione ad anello solo audio con connessioni di massa (terra) Radex non induttive e una terra tecnica. I crossover e i finali sono alimentati da minime connessioni hydra, le sorgenti e il pre-amplificatore dai blocchi terminali entro l'anello solo audio.


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