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Yamamoto PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 - sistemi di punte più sottopunte

Altri sistemi per l'accordatura fine da Yamamoto!

[English version]

Produttore: Yamamoto Sound Craft - Giappone
Prodotto: Punte in ebano Yamamoto PB-9
Prezzo: 3,500¥
Prezzo indicativo in Euro: 26€ (variabile a seconda del cambio)
Prodotto: Punte in ebano Yamamoto PB-20
Prezzo: 5,000¥ per quattro
Prezzo approssimativo in Euro: 37€ per quattro (variabile a seconda del cambio)
Prodotto: Sottopunte in ebano Yamamoto PB-10
Prezzo: 3.000¥ per quattro
Prezzo indicativo in Euro: 22€ per quattro (variabile... a seconda del cambio)
Prodotto: Sottopunte in ebano Yamamoto PB-21
Prezzo: 4.500¥ per quattro
Prezzo indicativo in Euro: 33€ per quattro (variabile... a seconda del cambio)
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Ottobre 2011
Durata della prova: un semestre del 2010
Traduzione di: Roberto Di Paola

"Ancora attrezzi Yamamoto in prova?" accusa la plebe, alla sinistra del palco, "Il vecchio scriba prende bustarelle da Yamamoto San!"

Shigeki Yamamoto produce un'ampia gamma di sistemi di ottimizzazione di cui va estremamente fiero, e nonostante le diffamazioni della plebe, non ci sono stati passaggi di denaro. Effettivamente, la fiducia che Yamamoto San ha nei suoi prodotti è tale, che ha inviato in prova l'intera gamma all'unica webzine completamente indipendente, quella del vecchio scriba scettico. A cominciare dai dispositivi meno costosi tra quelli finora proposti da Yamamoto (le basi d'appoggio a forma piramidale Yamamoto PB-22), tutti i prodotti sono stati testati:

[Quattro piccole punte] [e quattro relative sottopunte]

Yamamoto PB-9 & PB-10 - punte e sottopunte

Bill Cosby non è morto. Seriamente; Bill Cosby è così vivo che mercoledì 4/8/2010 è apparso in diretta sugli schermi della CNN per confermare che le voci circolate sulla sua dipartita sono state decisamente esagerate, come quelle sulla dipartita di Oscar Wilde più di 100 anni fa. Bill Cosby era esasperato perché è la quarta volta che deve reagire alle notizie diffuse circa la sua morte.


"Il vecchio scriba ha finito per dare i numeri?" domanda la plebe, alla sinistra del palco, "Perché sta blaterando sul fatto che Bill Cosby è vivo, che sebbene sia sempre un buon argomento jolly, certamente non c'entra nulla con un articolo di argomento audiofilo?"

Perché ognuna di queste voci, proprio come quella secondo cui Jeff Goldblum è caduto morto mentre filmava in Australia nasce da un report su internet. Report di questo genere vengono ripresi da blog e siti web tanto che finiscono per assumere il peso apparente della verità tramite la forza della ripetizione. Proprio come la revisione paritaria, che in ogni ricerca accademica seria serve a dare validità scientifica alle tesi sostenute per mezzo della rispettabilità intellettuale di diverse persone di comprovata esperienza, che testimonino il rigore accademico di quelle tesi sebbene non siano necessariamente in accordo con le loro opinioni personali. La massa di verità (ripresa come pura) espressa su internet su qualunque argomento somiglia superficialmente a una massa critica di opinioni. Comunque, il mondo è un luogo molto grande e milioni di persone hanno accesso a internet; noi abbiamo un impulso sociale congenito che ci spinge a ripetere informazioni dateci, impulso che utilizziamo come mezzo per costruire relazioni sociali. Questo impulso non si è ancora adattato alla realtà del world wide web, e i nostri cervelli sono ancora oggi fermi alla fase evolutiva di fax e fotocopiatrici. Quindi, un rumour del tipo di quelli circa la morte di una celebrità prende spunto e comincia a crescere come una palla di neve che raccoglie massa via via che scivola giù da un colle, finché non viene ripreso come una notizia dalle televisioni e dalla stampa. Esso resta sempre tanto falso quanto lo era fin dal momento della prima dichiarazione fatta per qual si voglia ragione, sia essa per una conversazione male intesa in un corridoio d'ospedale, o per una persona che ascolta i messaggi radio della polizia o delle ambulanze per qualunque motivo strano, ed evidentemente tali persone sembrano esistere (sebbene tutto questo si possa fare al solo scopo di dare inizio a un ridicolo rumour).

Il desiderio di ripetere notizie e opinioni è noto come gossip. Si tratta di un meraviglioso strumento di coesione sociale, ma non è un metodo per l'analisi rigorosa del dato oggettivo. Si potrebbero ripetere anche fatti rigorosamente accertati, ma non sarebbe diverso dalla ripetizione di opinioni, dogmi, interessi personali o ampie generalizzazioni fondate solo su eventi unici. In questo aspetto, l'audio è eguagliato solo dal gossip sulle celebrità. Gli audiofili non hanno maggiori probabilità di avere di fronte una birra con una supermodella che rivela la verità circa una recente relazione sentimentale rispetto a quante non ne abbiano di aver provato un particolare cavo di interconnessione da 1.000€ nella loro combinazione insolita di pre e finale. Nel primo caso, se interessati all'argomento, leggono una pagina di gossip relativo a opinioni infondate; nel secondo, sperano di estrapolare da una recensione. Il problema è che gli accessori sono relativamente economici e le loro prestazioni sono assolutamente dipendenti dal contesto dell'impianto. In più, testarli in varie situazioni richiede molto più tempo e complicazioni rispetto al test di una coppia di diffusori. Un giornalista pagato a parola avrà a disposizione più colonne per dei diffusori da 30.000€ di quante non ne avrà per un cavo di segnale di medio prezzo. Perciò la maggior parte di questi pezzi di filo sarà provata in tre impianti al massimo, e la maggior parte dei sistemi di controllo delle vibrazioni sotto un singolo esemplare per ogni anello della catena audio: sorgente, amplificatore e diffusori. Fin dall'inizio di questa mia odissea sul controllo delle vibrazioni, una cosa su tutte mi è divenuta chiara: le regole universalmente applicabili agli impianti audio in materia di accordatura fine e controllo delle vibrazioni sono poche. Chiunque dichiari che il prodotto X o Y è la panacea per il supporto di ogni componente audio chiaramente non ha provato quel prodotto in molti contesti differenti. E certamente le persone hanno anche un'opinione eccessivamente inflazionata delle conclusioni tratte da un breve test in una specifica condizione. Così uno stupido presto viene privato del suo denaro, mentre un audiofilo navigato ne sa di più rispetto alle voci che si rincorrono nell'interweb a confermare ripetizioni continue dell'opinione di una sola recensione, nel migliore dei casi. Nel peggiore, viene ripresa un'opinione non supportata dall'esperienza, da prove o altri dati.

Detto questo, ci sono delle tendenze da osservare. I prodotti in legno pregiato spesso ricadono nel dominio dell'accordatura fine nel senso del controllo delle vibrazioni misurabile, mentre quelli morbidi e gommosi ricadono quasi esclusivamente nel dominio dell'assorbimento delle vibrazioni. Alla Yamamoto producono una serie di tali dispositivi al fianco dei loro amplificatori, diffusori e testine. Alcuni di questi sistemi di controllo delle vibrazioni sono pensati per essere impiegati in specifiche applicazioni; altri sono invece più universali. Gli Yamamoto PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 sono due coppie di punte più sottopunte di dimensioni differenti. Per i lettori che volessero saltare alle conclusioni senza annoiarsi con la sostanza, dico che questi prodotti rappresentano i migliori affari del catalogo Yamamoto. Mentre le piramidi ultra economiche PB-22 a minore densità sono i prodotti a minore impatto sulla carta di credito degli audiofili, sono le coppie di PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 a consentire loro di esplorare gli effetti dell'accordatura fine mediante l'effettivo controllo delle vibrazioni - nella fascia di prezzo più economica rispetto al posizionamento sul mercato della Yamamoto.

Sebbene si possano utilizzare le punte da sole o anche le sottopunte in accoppiata con le punte proprietarie dei diffusori e dei loro supporti, questo test si concentra sull'uso di questi dispositivi esclusivamente in coppie. Le sottopunte più grandi funzionano molto bene sotto le punte dei diffusori, sebbene non eguaglino le prestazioni delle sottopunte dedicate PB-18 realizzate in ebano e ceramica. Solo la prova sul campo potrà determinare la configurazione più efficace in ogni applicazione. In queste prove, le combinazioni di punte e sottopunte risultavano difficili da separare le une dalle altre, segno che il sistema è progettato a regola d'arte.

Le punte possono essere usate da sole, con la punta rivolta verso il basso o verso l'alto e le sottopunte possono essere posizionate a contatto con il portaelettroniche o con i componenti. Questo test si concentra sull'uso di tali dispositivi in coppie di punte più sottopunte abbinate, da qui l'espressione sistema di punte e sottopunte (setting base) usato da Shigeki Yamamoto, un'espressione che il vostro vecchio scriba preferisce di gran lunga rispetto al termine piedino (footer) e che continuerà a usare d'ora in avanti in questa recensione, dove appropriata. Si tratta di una combinazione di punte e sottopunte rigide, al contrario dei sistemi di disaccoppiamento o delle molle, dei sistemi magnetici o dei cavi tesi. Tra le soluzioni a prezzo irrisorio, abbiamo stabilito che la pietra pomice tagliata a triangoli è valida quasi quanto i coni RDC, se non fosse per il fatto che tende a sbriciolarsi, e visto che i PolyCrystal (superiori di molto) sembrano non più in produzione, c'era un vuoto nel mercato. I sistemi Yamamoto PB-9 più PB-10 e PB-20 più PB-21 occupano perfettamente quella posizione sul mercato. Provati come sistemi per l'ottimizzazione e il controllo delle vibrazioni mediante l'impiego di due differenti sistemi di supporti posti al di sopra di essi, questi Yamamoto hanno dato prova di essere le vere star nel firmamento di Mr Shigeki Yamamoto.

Per quanto riguarda l'accordatura fine dei componenti audio, gli Yamamoto PB-9 più PB-10 hanno dato risultati eccellenti sotto i pesi leggeri, sistemando il tutto sul favoloso Something Solid XR4. Essi sembrano elevare il rapporto segnale/rumore soggettivo rendendo più esplicito il timbro degli strumenti, i ritmi più solidi e lo sfondo molto più distante. Il vostro vecchio scriba è piuttosto irritato dal fatto che questi oggetti siano venduti in confezioni da quattro pezzi, poiché l'unico motivo ragionevole sembra essere che quattro stanno meglio in una scatola quadrata, in quanto tre PB-9 su tre PB-10 danno sempre risultati migliori rispetto a quattro PB-9 su quattro PB-10. Beh, ci sono anche delle sorprese.

Posti sotto lo Shanling esageratamente modificato, gli Yamamoto PB-9 più PB-10 hanno tirato fuori [quasi] tutta la musica possibile. Ben al di sopra di ogni aspettativa per questo livello di prezzo, i piccolini funzionano a meraviglia. In qualche modo fanno risplendere gli strumenti acustici, enfatizzando apparentemente le qualità del timbro strumentale...

"Il vecchio scriba vuole una citazione nella sezione Pseuds' Corner di Private Eye"*, accusa la plebe, alla sinistra del palco.

In combinazione con efficaci sistemi di controllo delle vibrazioni, gli Yamamoto PB-9 più PB-10 hanno un effetto simile a quello di prodotti come le mensole ERaudio SpaceHarmoniser a un livello inferiore, per un prezzo o una richiesta di spazio molto inferiori. Senza ulteriori sistemi di controllo delle vibrazioni, la combinazione di punte e sottopunte Yamamoto ha un effetto simile a quello di altri sistemi del genere, ma con una ridotta efficacia come accordatori.

Cari lettori, questa recensione non dev'essere letta come uno di quegli annunci del tipo "Compra questo prodotto!". Non è la soluzione per i vostri problemi di impotenza, né per il complesso del pene piccolo. Non è un narcotico per le masse, non è la cura per qualche malattia e non vi renderà più attraenti. Si tratta di un sistema per l'ottimizzazione degli impianti audio e quindi interagisce con i componenti che supporta. Tuttavia, questo prodotto ha il miglior rapporto prezzo/prestazioni di qualunque altro piedino rigido provato qui di recente (o sistema di supporti, come sono chiamati in questa occasione). La combinazione PB-9 più PB-10 di Yamamoto è migliore della sua sorella più economica, e molto vicina ai suoi cugini ben più costosi.

[dov'è la punta?] [trovata]

Combinazione Yamamoto PB-20 più PB-21

E bene, questi fanno quasi la stessa cosa con i componenti più grandi, ma i pesi leggeri vanno altrettanto bene se non meglio sui supporti più piccoli.

In tutta franchezza, risultava ovvio che con lo Shanling CD100c modificato, i piedini in metallo e legno come i Waipuna Sound Myrtlefeet e i PB-4-2 CD player setting bases davano una presentazione ben più esplicita degli attacchi e del timing; gli Yamamoto PB-9 più PB-10 o PB-20 più PB-21 completamente in legno avevano comunque un effetto molto simile a quello dei più costosi PB-4-2 in ogni parametro, e con dimensioni inferiori. Se devo per forza fare un confronto diretto tra questi prodotti in questo contesto, i PB-4-2 vincono; i PB-20 più PB-21 si piazzano al secondo posto e i Waipuna terzi. Ma se fosse necessario un po' più di mordente, allora i Waipuna sarebbero la seconda scelta da preferire. Sotto il case molto risonante del Avondale Audio AAA5, i PB-9 più PB-10 risultano essere i migliori tra questi tre prodotti, ma vengono superati da dispositivi in materiale composito come i piedini proprietari Avondale in fibra di carbonio (finalmente in confezione da tre pezzi!). La bassa massa del mio finale di potenza autocostruito - un SET di 6080 con case in torlyte - fa sì che le differenze tra gli Yamamoto PB-20 più PB-21 e PB-9 più PB-10 siano praticamente nulle in questo caso. Entrambe le coppie Yamamoto risultano tuttavia incredibilmente efficaci al confronto con ogni altro prodotto nella stessa fascia di prezzo. Prodotti simili per prezzo come i Waipuna Sound danno il meglio sotto i lettori CD e sono efficaci anche sotto questo amplificatore, ma gli Yamamoto PB-9 più PB-10 si sono dimostrati sinergici con questo ampli a triodi con contenitore in legno e trasformatore esterno (quest'ultimo posto sui BrightStar IsoNodes per il massimo delle prestazioni). Sotto questo amplificatore a valvole gli Yamamoto PB-9 più PB-10 producono miglioramenti di una qualità sopraffina.

Sotto il case in acciaio del mio Assemblage SET di 300B erano necessari i più grossi Yamamoto PB-20 più PB-21 - due sistemati posteriormente (direttamente sotto i trasformatori d'uscita) e uno sul davanti (direttamente sotto la valvola CV181) suonavano al meglio. Questi sistemi di punte più sottopunte sono delle scelte di sicuro valore fino alle più costose mensole in legno per l'accordatura fine come la ERaudio SpaceHarmoniser (e quella in ciliegio prodotta dalla Yamamoto). Se i piedini in legno aggiungano colorazioni rispetto ai piedini morbidi o alle basi magnetiche è argomento di discussione, come anche la scelta dei triodi single ended è una scelta tra il Dionisiaco e l'Apollineo.

Sotto le punte dei diffusori, gli Yamamoto PB-21 fanno una gran differenza rispetto alle punte a contatto diretto col pavimento duro. Tuttavia, se aveste la moquette nella vostra sala d'ascolto, dovrete necessariamente lasciare che le punte la penetrino fino in fondo e raggiungano il legno o il cemento sotto di essa. Sul pavimento in pietra della mia sala d'ascolto, le sottopunte per diffusori PB-18 erano decisamente superiori per quanto riguarda la precisione degli attacchi rispetto alle sottopunte Yamamoto PB-21 (100% legno), che però erano migliori rispetto alle Michell Tendercups (sottopunte economiche in alluminio tornito non inviate per la prova, ma inserite in questo confronto in quanto sono un prodotto commerciale molto noto), e che a loro volta sono migliori rispetto alle punte a contatto diretto col pavimento. Dipende da quanto costano i vostri diffusori più i supporti; se costassero più di 1000€, allora varrebbe la pena spendere 100€ per la loro ottimizzazione. Ma non vale la pena in nessun caso spendere in supporti-più-cavi-più-piedini di più di quanto costano i diffusori stessi (esclusi quelli autocostruiti). Sotto i diffusori, gli Yamamoto PB-18 vanno meglio rispetto agli Yamamoto PB-21, ma entrambi i prodotti valgono i soldi che costano.

Sintesi

I dispositivi triangolari entry level ridefiniscono lo standard dei giocattolini suonanti a basso prezzo per l'ottimizzazione di un componente audio, ma gli Yamamoto PB-9 più PB-10 e gli Yamamoto PB-20 più PB-21 fanno lo stesso per la fascia di prezzo successiva. Ciò che risulta frustrante per i recensori è quella situazione in cui non si può stabilire una precisa gerarchia a livello qualitativo. Per quanto riguarda il controllo delle vibrazioni, i cavi e la vita stessa, il contesto è tutto.

Se ci fosse qualche lettore che non abbia ancora provato gli effetti dell'ottimizzazione degli apparecchi audio o del controllo delle vibrazioni, le basi Yamamoto PB22 lo sorprenderanno in rapporto al loro prezzo, ciò al confronto con i cavi o con l'upgrade dei componenti. Al livello successivo, come stabilito dalle combinazioni qui in prova, i miglioramenti sono di un ordine di grandezza tale, che il primo livello sembrerà irrilevante. L'unica eccezione è rappresentata da quelle situazioni in cui è indicato l'utilizzo di piedini morbidi.

Conclusioni

[L'inizio migliaia di anni fa]

Il vostro vecchio scriba recensisce ormai da oltre un anno un'ampia gamma di dispositivi per il controllo delle vibrazioni prodotti da Yamamoto. I PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 sono stati tenuti per ultimi: proprio come in un concerto in cui il pezzo più importante viene suonato come climax dello spettacolo, questi prodotti rappresentano il climax del catalogo Yamamoto per ciò che concerne i sistemi di controllo delle vibrazioni e accordatura fine. Procedendo con l'analogia del concerto, l'ultimo pezzo suonato prima che i fan si riversino sulla strada, quell'ultimo motivo che risuona nelle orecchie, spesso è un pezzo molto semplice, molto più semplice da suonare rispetto ai precedenti.

Il catalogo Yamamoto comprende infatti progetti ben più sofisticati, specifici per determinate applicazioni. Le basi magnetiche MGB-1 e MGB-2 sono i dispositivi per eccellenza nell'isolamento dalle vibrazioni, e le basi per lettori CD permettono a queste sorgenti di recuperare una gran quantità di informazioni. I PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 sono invece prodotti più universali.

Come dispositivi rigidi per l'accordatura fine, gli Yamamoto PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 dovrebbero essere nell'arsenale di ogni audiofilo high end perché siano provati sotto ogni nuovo componente al fine di stabilire quale tra essi beneficia di supporti accoppianti o disaccoppianti. Se dovesse prevalere la prima condizione (un dispositivo accoppiante), gli audiofili dovrebbero spendere molto di più per trovare sistemi migliori, che si abbinino in maniera unica ai loro componenti. La scelta tra i più piccoli PB-9 più PB-10 e i più grandi PB-20 più PB-21 è difficile senza una prova d'ascolto. L'intuito suggerisce che una massa inferiore è meglio: un veicolo leggero solitamente reagisce più rapidamente alle frenate e alle accelerazioni. Tuttavia, con i dispositivi per l'ottimizzazione dei componenti audio, i pezzi più grossi spesso sono superiori. In tutta franchezza, il vostro vecchio scriba non è riuscito a trovare il bandolo della matassa. Probabilmente dipende da quanto sono pesanti i vostri componenti, ma anche questo aspetto non è emerso con chiarezza dai test. Ciò perché qui su TNT-audio conduciamo le prove utilizzando un range di componenti il più ampio possibile; altre riviste a volte provano questi sistemi soltanto sotto il loro lettore CD preferito, amplificatore o diffusori, e da lì fanno generalizzazioni di certezze apparenti. La certezza è molto seducente per i potenziali acquirenti, ma è anche un percorso pericoloso che porta al miglior acquisto del mese.

I lettori di TNT-audio sono animali audiofili più evoluti che possono tollerare le gioie della scoperta rese possibili dalla sana incertezza. E allora, siccome Yamamoto San insiste a vendere questi sistemi in confezioni da quattro pezzi e siccome tre pezzi vanno sempre meglio di quattro, compratene tre scatole per supportare quattro apparecchi, e via agli esperimenti. Provatene un trio tra ognuno dei diffusori e i relativi supporti, sotto il lettore CD e il preamplificatore; a quel punto confrontate ognuna di queste situazioni con i sistemi disaccoppianti. A questo prezzo, l'esperienza spingerà gli audiofili high end verso ulteriori esperimenti, oppure proverà che gli Yamamoto PB-9, PB-10, PB-20 e PB-21 sono la soluzione ottimale.

* "Private Eye" è una rivista satirica britannica e la sezione Pseuds Corner è quella dove gli argomenti vengono ridicolizzati al massimo grado, n.d.t.

© Copyright 2011 Mark Wheeler - mark@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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