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Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Come spesso succede con gli hobbisti appassionati e accaniti, queste persone si rifiutano di accettare lo status
quo e non hanno pace finché le loro aspirazioni non sono soddisfatte e hanno raggiunto un grado di cambiamento
significativo. Questa è anche la storia di Darrel Hawthorne che, assieme alla moglie Diana, ha fondato nel 2005
la Hawthorne Audio. È sempre stato un forte sostenitore del suono realistico e aperto implicato dai progetti open
baffle (o dipolo). Il problema era trovare altoparlanti che servissero allo scopo e si adattassero alle specifiche
di Darrel. L'unica soluzione era di cercare qualcuno che producesse gli altoparlanti su sue specifiche e, dopo
molti sforzi e con un po' di fortuna, la Eminence Audio si è rivelata adatta allo scopo.
Hawthorne Audio vende un numero abbastanza ristretto di altoparlanti coassiali e accessori, fornendo così al
consumatore una buona gamma di opzioni e configurazioni fra cui scegliere. Gli altoparlanti sono forniti nella
versione "Silver" standard o nella versione "Sterling Silver" alto di gamma. Inoltre, ciascuno di questi
altoparlanti coassiali, è disponibile con una unità dei medio/bassi sia da 10" (25 cm) che da 15" (38 cm). Hawthorne Audio
commercializza inoltre opportuni woofer da 10" e 15", gli "Augies", che possono essere accoppiati ai driver
coassiali se si desidera una maggiore risposta sulla gamma bassa: sono inoltre disponibili opportuni amplificatori
per controllare e alimentare gli Augies. Questa recensione sarà focalizzata sulla versione 10" Sterling e
relativo Augie da 10", degli altoparlanti.
L'altoparlante coassiale è costituito da un woofer da 10" (25 cm) posto all'interno di un pesante cestello pressofuso con un
avvolgimento da 2" (5 cm) che scorre in un magnete da 38 once (1,2 kg). Il tweeter è una unità a compressione da 1" (2,5 cm) con il
diaframma in titanio. Il crossover incluso è costruito su una tavoletta esterna di legno; a questo punto si
impone una lamentela, in quanto i connettori dell'altoparlante sono in maniera sconfortante troppo vicini fra
loro. Il tweeter è anche disponibile presso Parts-Express e le specifiche contenute nel loro sito internet
indicano che la risposta in frequenza libera ha un picco attorno ai 3.500 Hz e la relativa depressione di
circa 10 dB sui 20 kHz: le misurazioni da me effettuate confermano quanto dichiarato.
Il tutto è fabbricato con materiali semplici e non esotici e, a dispetto di un'estetica potenzialmente
problematica costituita da una larga facciata, il risultato finale è diffusore dall'aspetto sorprendentemente
discreto e addirittura elegante, pur nel suo essere minimalista. Ancora una volta Browning aveva ragione:
"meno è meglio".
Hawthorne offre una gamma estremamente interessante di opzioni, tanto da consentire di partire dalla soluzione
più semplice e quindi complicarla secondo i propri desideri. Si possono acquistare solo gli altoparlanti e
il crossover (160 USD ciascuno quelli oggetto di questa recensione) e aggiungerci una varietà di schermi
(700 USD al paio per la versione Trio di questa recensione) se non vi interessa costruirvene uno per conto
vostro (vedi il sito internet), quindi aggiungere un Augie (165 USD ciascuno), un amplificatore a 2 canali
(225 o 359 USD ciascuno). Il semplice kit con l'altoparlante coassiale si chiama Solo e ci vuole poco meno
di un'ora per disimballarlo e assemblarlo. Aggiungete un Augie per canale con un amplificatore e otterrete
un Duet, aggiungetene un altro e otterrete un Trio. Il Duet e il Trio sono stati semplicissimi da aggiungere
anche se bisogna fare molta attenzione ai collegamenti, dato che le istruzioni non sono fornite: devo
ammettere che mi sono confuso almeno una volta. È necessario puntualizzare che la configurazione Duet e,
in special modo la Trio, hanno un aspetto leggermente disordinato dato che ci sono un sacco di cavi e una
o due scatole in più con cui fare i conti. Inoltre, come ci si aspetterebbe da un subwoofer di qualità,
l'amplificatore fornisce la fase, la frequenza di taglio del crossover e i controlli di fase. Escludendo
gli amplificatori, le versioni oggetto di questa recensione, costano per ciascuna coppia rispettivamente
975 USD (circa 740 euro) la Solo con lo schermo Trio, 1.275 USD (circa 965 euro) la Duet e 1.600 USD
(circa 1.200 euro) la Trio.
All'inizio ho ascoltato gli Hawthorne in configurazione Solo. Sono stato immediatamente impressionato da
vari aspetti della performance di questi diffusori. Era impossibile negare che questi altoparlanti avessero
una presentazione lussureggiante, dettagliata e che riempiva letteralmente l'ambiente. L'immagine generata
era incredibile, in quanto combinava un palcoscenico sonoro talmente ampio e profondo da provocare una
esperienza di ascolto che immergeva nella musica. Gli strumenti sono riprodotti nella pienezza delle loro
caratteristiche armoniche, risonanze comprese, e non sembrano assolutamente compressi in una scatola:
l'impatto è certamente impressionante, specialmente con buone registrazioni. La risposta in frequenza mi
è sembrata dettagliata su tutto lo spettro e la risposta sui bassi era sorprendentemente estesa per un
progetto dipolo che non si basa su uno schermo frontale ridicolmente enorme. I test con il rumore rosa
effettuati nel mio ambiente, hanno rivelato che la risposta in frequenza mostra un picco attorno ai
500 Hz per poi cadere in maniera significativa sotto gli 80 Hz, come pure più gradualmente sopra i 2 kHz.
Dalle mie esperienze di ascolto non mi sarei aspettato niente di diverso da una curva di risposta piatta
e probabilmente la discrepanza fra i risultati dell'ascolto e quelli delle misurazioni è dovuta a qualche
particolarità di risposta del dipolo. Probabilmente avrei potuto prevedere un leggera caduta della risposta
sulle alte frequenze, dato che questi altoparlanti non sono mai fastidiosamente dettagliati ma sono sempre
facili da ascoltare. Si tratta di una risposta in frequenza ottimamente progettata per un tweeter a cupola
in metallo, in quanto questo è il primo altoparlante di questo tipo con cui non ho MAI sperimentato alcun
indizio di affaticamento. E se tutto ciò non è ancora abbastanza, non ho mai sentito questi altoparlanti
compressi o in difficoltà ad alti volumi: e devo ammettere che li ho spinti alla grande.
Per quanto riguarda il posizionamento, li ho apprezzati al meglio a circa 1 metro dalla parete posteriore e
orientati verso la posizione di ascolto. Il layout che ho preferito era una configurazione a triangolo
equilatero: ovvero con me e i diffusori ciascuno alla stessa distanza dagli altri due (circa 2,5 metri nella
fattispecie). Dato che la risposta sugli alti non è per nulla aggressiva, è possibile, se non addirittura
desiderabile, orientare gli altoparlanti verso l'ascoltatore. Ho ottenuto ottimi risultati anche con i
diffusori distanti solo 1,3 metri fra loro e con il punto di ascolto centrale ancora a 2,5 metri. Ho utilizzato questo
posizionamento quando più di una persona stava ascoltando musica dato che riesco a far entrare tre ascoltatori
affiancati nel mio ambiente: con i diffusori distanti fra loro 1,3 metri ciascuno di noi ha potuto sperimentare un
ottimo palcoscenico sonoro, anche se non così buono come quello di un singolo ascoltatore al vertice di un
triangolo equilatero.
Per esperienza personale, se voglio capire quello che può fare un diffusore devo metterlo a confronto diretto
con altri. In questo caso ho confrontato gli Hawthorne con i miei soliti compagni di vecchia data: i
Dynaudio Contour 1.3 Mk II che costavano 2.400 USD quando ancora erano in vendita e i
Triangle Electroacoustique Titus 202 che a suo tempo costavano 500 USD.
"Louisiana Fairy Tale" (Red Wine Trio; Baby Wont You Come Home Please; Mapleshade; 10632)
"Vaisnava Bhajan" (Ronu Mojumdar; Hollow Bamboo; Water Lily Acoustics; WLA CS71 SACD)
"Raga Bageshree" (Ustad Shahid Parvez; Live in Toronto; Sitar school of Toronto)
"Bass resolution test" (Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Quando ho confrontato le Solo con le Triangle Titus 202 sulla stessa traccia, queste ultime lasciavano a desiderare
per almeno tre aspetti fondamentali. In prima battuta, l'estensione sui bassi delle Solo era più profonda e naturale
al punto tale da divenire immediatamente evidente. Secondariamente, dato che gli altoparlanti della Solo sono coassiali,
questi diffusori riproducono lo strumento nella sua interezza spazio-temporale. Sebbene non cia sia molto in questa
traccia che sia trattato dal tweeter, i pochi "click" e "pop" risultavono più che uno spunto appena udibile e nel
confronto diretto le Triangle riproducevano un'immagine meno coerente. Tenete comunque a mente che questa differenza
nelle prestazioni era appena percettibile e non me ne sarei accorto senza un confronto diretto. Per finire, le
Triangle non riuscivano a fornire la stessa pressione sonora delle Solo con la stessa scioltezza: anche a livelli
di volume moderati, lo sfiato della porta reflex cominciava a farsi sentire.
"Always" (Kenny Rankin; Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
"Solidao" (Ana Caram; Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Il confronto con le Triangle ha ottenuto lo stesso risultato della traccia precedente. Le voci femminili riprodotte
dalle Triangle sembravano leggermente più sforzate e limitate e, al contrario, più libere e naturali quando riprodotte
dalle Solo: in ogni caso le differenze fra i due diffusori erano minori che con la traccia precedente.
Alla fine ho voluto dedicare un po' di tempo per capire quale sarebbe stato l'effetto dell'aggiunta di un woofer
Augie. L'aggiunta di un altoparlante Augie e del relativo amplificatore ha portato a una maggiore estensione nella
risposta sui bassi nelle configurazioni Duet e Trio. L'effetto risultante da questa aggiunta è stato quello di
aumentare la risposta sulle basse frequenze con un picco attorno ai 45 Hz anche se la curva di risposta non
iniziava a cadere fino ai 30 Hz: sui Trio l'effetto era addirittura maggiore. Sebbene questo sia un incremento
notevole nella risposta in basso, sono stato in grado di ottenere maggiore estensione e una risposta più piatta
con il mio fido ACI Force.
Dalla loro parte hanno un palcoscenico sonoro e un'immagine impressionanti e un suono ricco e lussurioso. Dato che
gli alti non sono iper-dettagliati non sono per niente faticosi e permettono interminabili ore di divertimento.
Sono tremendamente efficienti consentendovi di focalizzarvi sulla qualità piuttosto che sulla quantità: non
bisogna dimenticare la loro straordinaria capacità di maneggiare alti livelli di pressione sonora senza mai dare
segni di sforzo o compressione. Inoltre, considerando il prezzo, le loro prestazioni sono strepitose.
Avvertimenti da considerare. Come ci si dovrebbe aspettare da questo tipo di progetto, la risposta sui bassi è
limitata anche se sembra migliore di quello che è in realtà. Il tweeter non è iper-dettagliato o estremamente
esteso: l'altra faccia della medaglia è che fornisce un'esperienza di ascolto facile e non affaticante, sebbene
da questo punto di vista avrei preferito qualcosa in più.
Gran bel lavoro: altamente raccomandati. Mi è stato sempre detto che la miglior testimonianza che un recensore possa
dare è quella di acquistare il prodotto che sta recensendo, e io ho tutta l'intenzione di acquistare una coppia
di diffusori Hawthorne. Il problema è quale versione? Quindi passerò buona parte del mio tempo prima di decidere
qual è la versione migliorata che acquisterò!
E se, comprensibilmente, pensate che io sia un folle e volete una opinone più autorevole non dovete far altro che
leggervi cosa ne pensava il nostro Nick Whetstone quando ha recensito i Silver
Solo da 15" e i Silver Duets da 15"
Subwoofer
Pubbicato: Giugno 2012
Traduzione: Marco Fiorani
SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE
Sito web del costruttore
Hawthorne Audio
Specifiche dell'altoparlante
Woofer da 10" (25 cm) con tweeter in titanio da 1" (2,5 cm) in configurazione coassiale Risposta in frequenza
55hz-19.5khz, nessuna tolleranza specificata Sensibilità
94.2db/W/m Impedenza
8 ohms Potenza massima applicabile
50 Watts RMS Prestazioni
Vedi oltre nell'articolo Garanzia e politica di reso
7 anni sui difetti di produzione dell'altoparlante INTRODUZIONE
IL PRODOTTO
ASCOLTO
Utilizzo questa traccia per verificare la riproduzione del clarinetto. In confronto alle Solo, le Dynaudio erano
solo leggermente più fluide nella parte alta dei medi sul clarinetto; ritengo comunque che qualsiasi differenza
fosse valutabile solo con un confronto diretto. Senza questo confronto immediato non credo che la differenza si sarebbe
potuta apprezzare. Durante il confronto con le Triangle Titus 202, queste ultime sembravano un po' costrette mentre
le Solo facevano sì che il clarinetto fosse proiettato nello spazio in maniera realistica e lì potesse fluttuare
liberamente; ancora una volta la differenza era comunque molto piccola.
Concentrandosi sul suono del grande flauto in bambù, ancora una volta rispetto alle Solo, le Dynaudio si dimostravano
leggermente più fluide nelle frequenze che vanno dalla parte alta dei medi alla parte bassa degli alti. Le
Triangle invece risultavano leggermente taglienti, avevano la tendenza a urlare sulle note più alte e davano l'impressione
che ci fosse una variazione del livello di volume della riproduzione su note differenti: questo potrebbe essere l'indizio
di gravi non linearità nella risposta delle Triangle. Le Solo erano così liscie e fluide che per un po' ho abbandonato la
recensione per mettermi ad ascoltare un po' di tracce.
Ascoltando l'assolo di Sitar su questa traccia, le armoniche dello strumento sembravano proiettate senza sforzo
dalle Hawthorne in configurazione Duet, mentre la riproduzione delle Dynaudio risultava un po' compressa. Quando le ho
comparate con le Triangle, le Solo facevano meglio il loro lavoro nel riprodurre uno strumento così complesso con tutte
le risonanze, le armoniche e il dettaglio necessari.
In questa registrazione di contrabbasso le Dynaudio hanno dimostrato senza alcuna sorpresa da parte mia una maggiore
estensione nelle frequenze medio-basse rispetto alla configurazione Solo delle Hawthorne, ma avevano qualcosa in
meno rispetto alle Duet. Inutile dire che sebbene le Solo si mostrassero considerevolmente meno estese delle Duet,
purtuttavia anche con le Solo si otteneva una riproduzione più che ragionevole del contrabbasso.
Ho utilizzato questa traccia per verificare le prestazioni sulle voci maschili. Nel confronto diretto le Duet hanno
suonato leggermente più vuote, mentre le Dynaudio erano solo un poco più calde. Ho trovato il suono delle Triangle
leggermente inscatolato e compresso, mentre le Solo erano più aperte, naturali e calde. Questo risultato è stato
per me una sorpresa in quanto, sotto questo aspetto, ho sempre considerato di ottimo lievllo l'altoparlante dei
medio-bassi delle Triangle: un'altra divinità scalzata dal proprio piedistallo.
Su questa traccia le voci femminili sono state riprodotte dalle Dynaudio in maniera più controllata, ma non inscatolata,
mentre le Duet erano più aperte e riempivano meglio l'ambiente, pur essendo meno calde: qui è solo questione di gusti.
Nel confronto mi trovavo a preferire il diffusore che stavo ascoltando al momento e non riuscivo a decidere quale fosse
invece il migliore in assoluto.
Dato che l'ACI Force costava 800 USD quando ancora era sul mercato, se confrontiamo il suo prezzo con i 690 USD
incrementali per il Duet (compreso l'amplificatore) e con i 1.380 USD per il Trio che ha bisogno di due amplificatori,
suggerirei di dotarsi di un buon subwoofer piuttosto che seguire la via dei Duet e Trio.
L'ascolto di alcune tracce con bassi potenti ha sostanzialmente confermato quanto sopra, con il Duet che forniva
considerevolmente più estensione e pressione sonora del Solo. Il Trio non aggiungeva poi tanta estensione rispetto
al Duet ma aggiungeva invece molta pressione sonora.
La decisione se seguire la strada del Duet o del Trio in realtà dipende dal tipo di casa in cui vivete, ritengo
infatti che un Trio valga la pena solo negli ambienti più grandi: intendo qualcosa che somigli a un auditorium. Quando
ho confrontato il Duet con il Solo accoppiato al subwoofer ACI Force non si notava alcuna differenza nella maggior
parte dei casi. Solo nelle tracce con le note più basse si poteva notare qualche piccola differenza: l'ACI
forniva più estensione, ma di quel tipo che è più facile percepire che udire realmente e per questo bisogna
prestare moltissima attenzione per accorgersene realmente.
CONCLUSIONI
In conclusione i Silver Solo da 10" sono dei diffusori decisamente eccezionali.
SISTEMA DI RIFERIMENTO Apparecchiatura
Produttore e Modello Lettore Cd
Denon DVD-3910 com modifiche Underwood (livello2 + masterclock)
Pioneer 414
Sony DVP-NS755V
Testina Phono
Goldring Elite(MC)
Audio Technica OC9 MLII(MC)
Giradischi
Technics/KAB SL1200 MkII, con smorzatore del braccio
Stadio Phono
Cambridge Audio 640P Azur
Amplificatori Integrati
Cayin 265Ai
NAD 317
Diffusori
Dynaudio Contour 1.3 MkII
Triangle Electroacoustique Titus 202
NHT Superzero
ACI Force
Velodyne F1500R
Amplificatore per Cuffia
Practical Devices XM3
Cuffia
Sennheiser HD497
Cavi
Vari
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