Prodotto: diffusori acustici JB3
Produttore: JohnBlue Audio Art - Taiwan
Distributore: Playstereo - Italia
Prezzo Approssimativo: 620$ (350 € in Italia)
Autore: Geoff Husband - TNT Francia
Recensito: Aprile, 2008
Traduttore: Luca Sfarzo
Ho detto molte volte che gli altoparlanti sono componenti di qualità e che tutti impongono compromessi in un'area o in un'altra. Tuttavia sono rimasto sorpreso dall'aver ricevuto una serie di email piuttosto irritate che mi redarguivano del fatto che, nella recensione dei diffusori Trivox PureS, avessi espresso un giudizio sostanzialmente positivo malgrado il loro prezzo di 4500 euro. La sostanza delle argomentazioni del corrispondente era che un diffusore delle dimensioni del PureS, di media grandezza, non poteva nemmeno essere chiamato diffusore perché sarebbe impossibile ricavare un suono decente da un due vie compatto. Provando ad evidenziare le reali stanze di ascolto di alcune persone, i vantaggi dei cabinet piccoli e non risonanti mi sono avviato su un terreno arduo. Ho la sensazione che questa recensione sarà esposta da uno che è pronto a prendersi dei rischi. :-)
Vi renderete conto che le Trivox PureS sono posizionate, quanto meno, in una categoria di diffusori abbastanza consolidata, quella dei diffusori compatti di "lusso". I diffusori testati - i JohnBlue JB3, non è che si posizionano in una categoria ma piuttosto si ritagliano ed occupano una piccola nicchia e ci si mettono giusto al centro!
Date un'occhiata alle foto - questi sono i diffusori con pretese hi-fi più piccoli che io abbia mai visto. Non solo, ma questi piccoli scatolotti contengono un driver minuto sotto i 3 pollici e nulla di più. Ma a cosa serviranno mai?
Al posto della mia solita introduzione sulla "costruzione" ho scelto la precedente perché la costruzione è dominata dai parametri necessari per riempire quella nicchia.
OK, quindi c'è un driver piccolino, ma date un'occhiata alla figura del driver rimosso. E' semplicemente squisita - un piccolo altoparlante che mi ricorda fortemente i design di Jordan per la Goodman's Company - il 401 per esempio. La differenza sta nel fatto che il 401 è un driver da 12 pollici. Date un'occhiata a quel delizioso cestello aerodinamico di alluminio pressofuso ed il grosso doppio magnete, il plug di fase a forma di proiettile, il meraviglioso cono in carta ed il suo diffrattore. Questo in tutta la sua piccolezza - sembra certamente un driver serio, un piccolo Lowther, certamente non uno di quei full-range OEM da 3 pollici che si trovano in tanti computer e nei sistemi da scaffale. Fa impallidire anche i veri driver hi-fi da 3 pollici come i Fostex 103. Per avvicinarsi alla sua qualità (da un punto di vista costruttivo) è necessario il Fostex 108EZ che non è un driver economico. Ho usato questo confronto principalmente perché non sono riuscito a trovare un driver comparabile con quello nelle JB3. Normalmente tali drivers o sono OEM o sono unità commerciali modificate - cioè, per quanto ne so, unici per le JohnBlue.
Il driver non dovrebbe avere problemi nell'arrivare molto in alto nello spettro delle frequenze, infatti mi sono chiesto se la presenza del diffrattore non fosse un eccesso - coni così piccoli raramente li hanno. Lo svantaggio è certamente che un driver tanto piccolo non potrà mai muovere tanta aria - così la risposta alle basse frequenze è aiutata da un condotto lungo e stretto, e l'X-max (l'escursione del cono) è inusitatamente grande per quanto posso osservare quando suonano le basse frequenze.
Il cabinet sembra una realizzazione abbastanza comune in MDF con un tocco di buon materiale smorzante - niente che ti aspetteresti di notare. Invece la finitura è nero-lucido, perfettamente eseguita e più resistente di molte altre finiture di questo tipo.
La coppia di morsetti è di qualità eccellente e permettono l'uso sia di connettori che (evviva!) di cavi spellati.
Tutto, vista la qualità dei componenti, va in qualche modo a giustificare il prezzo che è ben al di sopra di molti altoparlanti due vie più grandi.
Un'occhiata sotto la base fornisce un suggerimento. Dove vi aspettereste un superficie liscia, disegnata per stare sulle punte degli stand, troverete quattro piccoli bottoni di gomma.
Quindi per rispondere alla domanda - questi altoparlanti appartengono a quel piccolissimo gruppo che, oggi, mirano ad essere degli altoparlanti da "libreria". Cioè sono disegnati per lavorare in spazi nei quali pochi tra i cosiddetti altoparlanti da scaffale oserebbero provarci.
La grandezza è un indizio, questi starebbero in uno scaffale per libri - anche in uno pensato per quelli tascabili. Il lungo condotto si trova nella parte anteriore per cui anche mettendoli su una libreria, molto addossati alla parete posteriore, permetterebbe comunque all'altoparlante di respirare. Questo contrasta con l'altro più piccolo altoparlante che io abbia mai recensito - il Penaudio Rebel - che ha il doppio del volume e con il condotto sul lato posteriore il che implica che questi ultimi devono essere disposti abbastanza distanti dal muro.
Quei piccoli bottoni lì sotto stanno anche a significare che questi diffusori sono meno inclini a scivolare da uno scaffale, o (e scusatemi se sollevo la questione), dalla scrivania del computer. Queste piccole gemme staranno al fianco del vostro computer occupando molto meno spazio di quei soliti tristi e pallidi altoparlanti da computer. Pensateci.
Bene, come posso testare adeguatamente questi diffusori?
Li ho sistemati sui supporti, bene in mezzo ad una grossa stanza e li ho alimentati con il Kingrex T20 amp :-)
No, ne dubito onestamente, ma che diavolo. Il risultato? Questi sono piccoli altoparlanti persi in una grossa stanza e suonano sottili e deboli e sono veramente senza speranza, aspettarsi altro non sarebbe giusto. Ma, ma - senza violare alcuna regola della fisica, il risultato, specialmente a volumi più bassi, era abbastanza sorprendente. Essendo piccole, una sorgente quasi puntiforme fatta solidamente, propendevano per riprodurre una grande immagine, e le JB3 producevano un palcoscenico esteso sia in profondità sia in larghezza (specialmente in profondità). La sorpresa più grande era il basso che era caldo e profondo, ovviamente una grossa parte di questa caratteristica è dovuta ad una piccola illusione derivante dalla enfatizzazione (a circa 100Hz?) del basso indotta dalla porta ma non per questo non veniva riprodotto un suono molto piacevole.
I coni piccoli e leggeri fornivano un livello di dettaglio paragonabile a quello di una cuffia, e lo gestivano senza dare l'impressione di essere troppo assillante, c'era un pizzico di attenuazione sulle sibilanti, caratteristica usuale degli altoparlanti a doppio cono, ma ho trascorso molti pomeriggi di ascolto con queste piccole meraviglie che suonavano sullo sfondo e, se non per altro, erano estremamente musicali.
Ma in ultima analisi l'estensione del basso è limitata e, cosa molto più importante, le JB3 non smuoveranno mai abbastanza aria per fornire una macrodinamica realistica - con un volume massimo limitato e ben al di sotto di livelli da festa tutto si comprime abbastanza presto. L'esito è che con un terzo dei soldi potreste comprare un altoparlante migliore in generale da usare in tale situazione. Detto questo, perfino il top di gamma in termini di immagine e musicalità a livelli più bassi mostrerebbe i suoi limiti rispetto a questi se solo l'acquirente ascoltasse a livelli molto moderati. Ma questa è una piccola nicchia.
Ciò che non è una piccola nicchia (beh, suppongo lo sia in realtà) è la necessità di un altoparlante che possa essere sistemato tra le pile di libri, o che fornisca vera qualità ad un sistema basato su PC.
Perciò ho sganciato le JB3 e le ho portate (insieme al Kingrex) nel mio ufficio e le ho posizionate in una libreria. L'ufficio è circa 3 metri quadrati e benchè abbia giocato a sistemarci un sistema lì dentro il risultato occupava troppo spazio e suonava abbastanza povero. Come sorgente ho utilizzato il mio hard disk player Iriver Ihp-120 impiegando dei files in formato .wav non compressi.
Grandi soddisfazioni. Posizionate vicine al muro il suono si allargava dando un'illusione sui bassi maggiore e per la primissima volta ho ottenuto quella che definisco qualità hi-fi di base in quell'ufficio. Poichè lì non avevo bisogno di volume da discoteca e lo spazio era tanto piccolo, il volume massimo limitato non causava problemi ed il risultato era che le dinamiche degli altoparlanti cominciavano a trasparire.
Ma il meglio doveva ancora venire. Proprio adesso sto scrivendo questo articolo con le JB3 ai lati del monitor del mio computer. Pilotati di nuovo dal Kingrex e mentre suona un CD direttamente dal drive ho un soundstage tridimensionale che si estende in profondità dietro il piano degli altoparlanti (e del monitor) - l'effetto è abbastanza stupefacente ed estremamente positivo! Con gli altoparlanti che si comportano come monitor di campo vicino i livelli di pressione sonora sono ampi - troverete poco confortevole stare lì seduti con gli altoparlanti al massimo volume. Ed in questa situazione le dinamiche (le vere dinamiche, non solo il loudness) sono veramente eccellenti. Le linee di basso sono facili da seguire con una grande definizione ed articolazione, mentre la separazione degli strumenti è eccellente. Sto provando ad essere critico, ma nel loro ambiente naturale fanno cose che non ho sentito prima. Il mio solito sistema per computer usa un piccolo sub attivo che era chiaramente superfluo con le JB3. Certamente è facile che avrete da me recensioni più lunghe in futuro perché sedersi di fronte allo schermo è diventato molto più piacevole...
Devo descrivere le JB3 come un prodotto di nicchia, ma che nicchia ampia! Entro i loro parametri prestazionali, sono capaci di portare la qualità hi-fi in posti normalmente tanto compromessi che è perfino inutile provarci. Centinaia di migliaia di persone lavorano di fronte al computer per i fatti loro, dove la musica non deve disturbare i colleghi - le JB3 daranno musica di qualità a questa gente. Vivete in una piccola monocamera, un caravan, un camper, una barca, avete un piccolo ufficio o una consorte assolutamente contraria a qualsiasi tipo di hi-fi invadente? In ogni caso le JB3 funzioneranno brillantemente, sarete tentati di metterle in posti dove non avreste mai immaginato di mettere un hi-fi - no, non riuscirete a farci una festa, ma tolto questo essi si guadagnano il mio rispetto per essere un prodotto così coraggioso e di successo.
Le JB3 sono originali, costruite splendidamente e con un prezzo adeguato alla qualità che forniscono. Non sono una minaccia per altoparlanti più economici in posizioni di ascolto più convenzionali, ma si distinguono come una ottima soluzione per il mercato cui si rivolgono.
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