Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 17/2/2024 - 24/2/2024

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  1. Upgrade amplificatore e diffusori
  2. Trends Audio 10.2 SE vs Wiim Amp
  3. Re: Strani ritrovamenti
  4. Il ritorno delle cassette
  5. Finali ZeroZone
  6. Giradischi per il mio impianto
  7. Ronzio dall'analogico
  8. Voglia di upgrade
  9. Upgrade complessivo in piccolo ambiente
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade amplificatore e diffusori
Buongiorno Direttore,
sono nuovo ed abbastanza inesperto, oltretutto vivo da molti anni in Messico in un paese isolato e non ho nessuna possibilità di confronto e soprattutto poter ascoltare nuovi impianti hifi. Per il mio impianto ho comprato parti in Ebay USA, ed ha questi componenti:

Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto, prima usavo un pre Dynaco Pass2 poi da quando l'ho sostituito con Audible illusion L2 ho sentito un cambiamento incredibile che mi ha emozionato, si è formato un palcoscenico dove si identificano i musicisti con una chiarezza e limpidità che non avevo mai sentito. Il Dynaco pass 2 era del 1960 come il Dynaco ST 70. Vedendo un cambiamento tanto importante con la sostituzione dei preampli ho pensato che cambiando il Dynaco ST 70 otterrei un ulteriore miglioramento. Nei vari Blog dove riesco a trovare informazioni ho letto recensioni molto positive abbinando l'AI L2 con l'ampli Mccormack DNA 0.5 o 1, altri ancora elogiano Audio Research 30 Classic. Questo sarebbe il punto, vorrei migliorare l'impianto e ho pensato che probabilmente il Dynaco ha fatto il suo tempo anche se suona ancora benino. Non vorrei fare un passo indietro, anche perché uno è a stato solido, l'altro valvolare, poi da qui non è facile cambiare o rivendere gli acquisti fatti.
Normalmente ascolto musica jazz e classica ed il mio budget potrebbe essere approx 1500/2000 euro per un usato. Vedo che c'è un mondo di prodotti che io non conosco, vorrei aumentare la profondità del palcoscenico e l'aria fra gli strumenti, una sua opinione in merito sarebbe graditissima, poi sostituirei casse e lettore CD.
Per le casse ricordo quando vivevo in Italia negli anni '90 rimasi stupito dal suono delle Spendor SP1 e Quad ESL 57, negli USA si trovano facilmente Magnaplanar e Martin Logan e tanto altro.
Rimane il lettore che sarebbe piacevole cambiarlo con uno valvolare con Dac inserito ma di questo non ho nessuna idea. Sono un vostro lettore, ho autocostruito cavi di segnale da voi indicati e ne sono felicissimo, grazie, grazie ancora per tutta la divulgazione che date e per i Vs sempre bilanciati consigli.
Distinti saluti,
Paolo - E-mail: melandrik53 (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
se il tuo Dynaco è stato rimesso a nuovo come scrivi, forse potresti prendere in considerazione l'idea di non sostituirlo. È un buon amplificatore e, al tuo posto, io penserei a destinare tutto il tuo budget sui diffusori. Quelli che hai elencato sono molto distanti dal suono delle tue Heresy, per capire quanto lo siano dovresti ascoltare qualcosa. Dici che non hai alcuna possibilità di ascoltare e confrontare, pertanto ogni mio consiglio potrebbe essere azzardato. Potresti prendere in considerazione delle Martin Logan ibride (pannello + woofer dinamico) che hanno sia una bella gamma bassa, pure più profonda di quelle limitata delle Heresy, sia una gamma medio-alta ben più pulita, ricca e dettagliata. Vedi cosa ti riesce di trovare, non dovrebbe essere difficile. Per quanto riguarda il lettore CD, avendo tu un Linn Genki, che è ottimo, lascerei tutto così com'è. Concentrati sui diffusori, che sono quelli che fanno la reale differenza, mentre per tutto il resto c'è tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Trends Audio 10.2 SE vs Wiim Amp
Buonasera Direttore, anni fa, dopo aver letto una interessantissima recensione sul Trends Audio 10.2 sul sito TNT (su cui sono registrato) definito ammazzagiganti, lo acquistati e ne rimasi soddisfattissimo.
Attualmente per avere anche la sezione streamer ho acquistato il gettonatissimo Wiim Amp che immagino lei conosca. Le faccio una domanda sperando lei possa rispondermi. Messi al volume massimo entrambi gli amplificatori, la potenza sonora sembra essere praticamente la stessa eppure il Trends (alimentatore 4A x 12v) è dichiarato max 10w su 8 ohm mentre il Wiim Amp è dichiarato 60 w su 8 ohm.
Ascolto sia con delle Focal Chorus 716 (40-200w) che su delle Lonpoo LP42 (75w). Mi svela questo mistero?
Fiducioso in un suo gradito riscontro, le invio i miei più cordiali saluti.
Massimo - E-mail: massimo.savastano.50 (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
prima di cominciare, vorresti cortesemente spiegarmi come hai fatto a “registrarti” sul nostro sito? Non abbiamo form di registrazione! Non sapremmo che farcene, non vendiamo niente, né beni né servizi. Non solo, ma non abbiamo neppure una newsletter. Forse intendevi dire qualcos'altro. Ancora: non abbiamo MAI scritto che il Trends sia un ammazzagiganti, almeno non che io ricordi. Lo scrissi per il T-Amp, certo. Perdona la pignoleria, ma è con questa superficialità che si creano fastidiosi malintesi e leggende metropolitane.
Passando alla tua domanda, non mi è chiarissimo come tu abbia potuto mettere il volume al massimo su entrambi gli amplificatori. Sono entrambi connessi? Da quale sorgente sono alimentati? L'unica possibilità, a meno di collegamenti strani da te effettuati, è che il segnale della sorgente sia troppo basso per entrambi gli amplificatori, motivo per il quale anche con la manopola del volume al massimo non riescono a erogare la massima potenza. Tuttavia, il Wiim Amp, quando sta funzionando da streamer, non dovrebbe soffrire di questo problema, pertanto il volume al massimo dovrebbe essere in grado di consentirgli di erogare tutta la potenza, e risultare intollerabile in ambito domestico, anche al netto di un'eventuale distorsione da clipping.
Senza questi dettagli sui collegamenti e sulle sorgenti utilizzate temo di non saper rispondere alla tua domanda.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Re: Strani ritrovamenti
Egregio Sig.Direttore, buongiorno, come da Sua gentile richiesta, Le invio foto dello "strano rinvenimento". Spero la aiutino a dar risposta alle sue perplessità in merito. Mi scuso se il contenuto della mia comunicazione non Le è risultato gradito/comprensibile. Mi sono attenuto a quelle che credevo essere Vostre indicazioni editoriali. Evidentemente sbagliavo.
Se può essere utile alla conoscenza, aggiunga la foto. Mi rendo conto che ne ha tanta ma nel mio piccolo, io pure. Nella mia spelonca (casa è troppo ottimista) ci sono lavori in corso da anni, più problemi personali che tali restano. O ascolto così o non ascolto. Casse decenti a prezzi per me decenti al momento non ne vedo.
Stia bene.
Marco - E-mail: muramarcosollevante (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
questa foto sembrerebbe confermare il modello di diffusore Lesa che avevo provato a indovinare dalla tua descrizione nella
missiva precedente. Le mie perplessità sulla tua analisi non solo restano, ma si aggravano. In una situazione logistica e d'installazione/posizionamento dei diffusori come questa che si vede in foto, personalmente mi asterrei dall'azzardare giudizi su dettaglio sonoro, immagine, senso del ritmo e tutto l'immaginario vocabolario da recensore HiFi che hai utilizzato. Siamo al di sotto, e di molto, del minimo sindacale. Tenendo conto del resto dell'impianto, composto da componenti di alto livello, ribadisco che il tutto meriterebbe, come ho già scritto, una sistemazione - diciamo così - più consona e dignitosa. Possiamo parlare di un vero e proprio caso di...LESA maestà! :-) Ricordo che stiamo parlando di Linn, Klimo, Copland etc.
Capisco che al momento questo non sia possibile, pertanto per ora goditi la musica, in qualunque modo essa sia riprodotta.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Il ritorno delle cassette
Gentile Direttore,
ho letto con interesse l'
articolo sul crescente interesse per le vecchie compact cassette, che non mi spiego se non con l'effetto nostalgia, evidente quando si leggono i prezzi raggiunti da certe cassette (se ha visto l'ultimo film di Wim Wenders, Perfect Days, non avrà potuto fare a meno di notare le quotazioni da capogiro raggiunte dalle audiocassette originali nel mercato nipponico).
Nello stesso tempo però, a me che sono cresciuto negli anni '70 - 80 e che con le cassette mi sono costruito il primo archivio musicale, non può che far piacere sapere che sempre più produttori, anche di grande fama (penso a Teac e Pioneer), hanno ripreso a fabbricare apparecchi in grado di riprodurle; in fondo nelle nostre vecchie registrazioni è conservata la memoria di un'epoca (personalmente ho anche qualche registrazione dal vivo o radiofonica, impossibile da reperire in CD o in digitale).
Ben venga dunque la presentazione di nuovi lettori di cassette di qualità; i vecchi Walkman ormai, sempre che funzionanti, sono venduti a prezzi da rapina. Se il vinile è sopravvissuto all'avvento del digitale, perché non dare la stessa chance alle audiocassette?
P.S. Qualche anno fa - quando la mia piastra a cassette funzionava ancora - mi dilettai a digitalizzare a 24/96 alcune audiocassette a cui tenevo particolarmente; le assicuro che il risultato non è affatto disprezzabile!
Salvatore - E-mail: sbriglione (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
capisco tutto, sia l'effetto nostalgia, sia la voglia di preservare un patrimonio di vecchie registrazioni, magari ormai introvabili, ci mancherebbe! Quel che non capisco è la stampa dei nuovi album in cassetta, né la diffusione di nuovi lettori portatili. Questo è semplicemente folle. Così come è ridicolo il costo dei nastri vergini, quando si potrebbe più proficuamente registrare su memorie fisiche o, volendo fare i nostalgici a tutti i costi, su CD-R. Esistendo registratori portatili in grado di registrare in alta definizione su memorie di massa (schede SD e simili), a cosa mai potrà servire una cassetta vergine? In ogni caso, sto alla finestra, curioso di vedere gli sviluppi. Magari sarà la volta buona che diventerò ricco vendendo la mia bellissima piastra Nakamichi ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Finali ZeroZone
Buonasera Lucio,
spero tutto bene. Vorrei approfittare ancora dei tuoi consigli. Per curiosità e un po' di voglia di novità, vorrei fare un cambiamento nel mio impianto (Naim CD5SI, Nuforce IA7v2, Proac D15). Pensavo all'amplificatore, con me ormai da 15 anni. Essendo non percorribile, per ragioni finanziarie, la strada del Supernait 3, mi è venuta l'idea dei finali ZeroZone. In rete vedi annunci di usato a poche centinaia di euro. Io ho un vecchio Linn Wakonda, credi che possa abbinarcisi? Più in generale che ne pensi di questo cambio?
Ti ringrazio in anticipo e ti rinnovo i più sinceri complimenti per TNT Audio.
Saluti,
Massimo - E-mail: massimotriti (at) ymail.com

LC
Caro Massimo,
credo che il pre Wakonda, abbinato ai finali ZeroZone, possa suonare meglio dell'attuale integrato NuForce IA7v2. Io però sarei più drastico e metterei in vendita anche il vecchio pre Linn e col ricavato acquisterei il pre passivo Tisbury Mini, ottimo partner per la trasparenza degli ZeroZone. Questi ultimi acquistali nuovi su AliExpress e non usati, per due ragioni: in primis perché li pagheresti la stessa cifra e, in secondo luogo, perché rispetto alla versione vecchia che ho recensito io, adesso è in circolazione una versione migliorata, sia esteticamente che circuitalmente. A parità di costo, meglio puntare sul nuovo e più recente. Sia il tuo integrato NuForce che il Linn Wakonda non dovrebbero essere troppo difficili da vendere, a prezzi contenuti. È possibile che riesca addirittura a fare un cambio alla pari. La coppia ZeroZone ti costerebbe circa 350€ e il pre Tisbury altri 200.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Giradischi per il mio impianto
Gentile Direttore,
ho da molti anni un impianto composto da: ampli ibrido Luxman LV-104, lettore CD Proceed (che non è altro che, in toto, un Mark Levinson ricarrozzato dalla Casa - ho verificato personalmente, all'epoca dell'acquisto, con il servizio di assistenza ufficiale in Italia), il suo DAC coordinato, ambedue collegati a cavo di segnale Xlr, diffusori JBL Monitor 4312 (quelli originali, non gli attuali), cavi di potenza Van den Hul Magnum; inoltre, una cuffia elettrostatica Stax.
Non ho mai avuto, per varie ragioni, un giradischi analogico, mi ritrovo a possedere alcuni - pochi - LP di ottima qualità ed una cospicua collezione di CD. Ascolto molta classica e rock - progressivo e cantautoriale. Vorrei acquistare un giradischi, per provare finalmente l'ascolto del vinile; disponendo di un budget limitato, ho pensato a un usato d'autore, come un Thorens: ho trovato sul mercato, anche in negozi del settore, alcuni TD166, sia ricondizionati che non, che mi paiono appetibili. Le chiedo quindi: è un'idea sensata, anche in relazione al livello del mio impianto? Inoltre, se il giradischi fosse in buone condizioni generali e volessi in seguito migliorarlo, quali bracci e quali fonorivelatori sarebbero più indicati?
La ringrazio e Le faccio i miei più sinceri complimenti per la rivista, che seguo da molti anni.
Fulvio - E-mail: fabbroni (at) outlook.it

LC
Caro Fulvio,
abbandonerei l'idea del TD166, che non mi ha mai fatto impazzire, e punterei su qualcosa di più facile e upgradabile, come ad esempio un Linn Axis o persino un Basik, senza trascurare un vecchio Rega Planar 3. Sono giradischi robusti, facilmente migliorabili, e che hanno ancora delle quotazioni ragionevoli. Con una bella testina possono ancora fare una discreta figura anche a confronto con il tuo front-end digitale. Non aspettarti chissà quali magie, ma il gusto di scoprire il vinile te lo levi di sicuro. Se ti piacerà, potrai in futuro migliorare, contando su giradischi facilmente rivendibili come quelli citati. I Thorens di quella generazione sono delicati, complicati da regolare bene e difficili da upgradare con bracci diversi. Meglio, a questo punto, puntare su quelli della generazione successiva, la serie 300 (TD316/318 etc.), più facili. Essendo un principiante dell'analogico, meglio non imbarcarti in macchine complesse da regolare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ronzio dall'analogico
Buongiorno Direttore, vorrei sottoporle un piccolo ma fastidioso problema di interferenza tra testina e credo motore del giradischi, che è un Pro-Ject Debut Pro con testina Rega Elys 2 da Lei consigliatami. Premetto che a motore spento nulla accade, ma se è acceso, quindi col piatto in rotazione, man mano che il braccio si sposta verso l'interno si genera un rumore basso, tipo rombo, non drammatico, ma percepibile anche a volume d'ascolto normale o un poco alto; l'intensità raggiunge il picco negli ultimi solchi del disco. Non voglio essere frainteso, in presenza di un disco che suona si percepisce solo nei pianissimi, non inficia l'ascolto, però non dovrebbe credo esserci e basta. Allego foto solo per evidenziare che sia il pre phono (magnifico apparecchio, praticamente un Fase Phonodrive 2.0 senza abito della festa) che l'alimentatore Topping sono a debita distanza. Purtroppo sono stato costretto a posizionare il giradischi troppo vicino al diffusore di destra, ma così è, non posso fare altrimenti. Alimentazioni ragionevolmente curate, ciabattona stabilizzata e cavi schermati.
Come sempre grazie ed un saluto a Lei e a tuttta la redazione.
Riccardo - E-mail: malvagiglio (at) gmail.com

[Giradischi Pro-Ject]

LC
Caro Riccardo,
non c'è niente di sbagliato nel posizionamento del tuo giradischi e dei componenti, probabilmente la testina capta il ronzio generato del motore, non a caso il rumore aumenta via via che essa si avvicina alla fonte del disturbo. Non c'è molto che tu possa fare, oltre che verificare che i collegamenti di massa siano tutti in perfette condizioni. Fai anche un tentativo staccando il cavetto di massa del giradischi e vediamo che succede. Quando tutto dovesse fallire, come temo, l'unica cosa che resterebbe da provare è cambiare testina. Ci sono alcune testine più sensibili di altre a questo fenomeno, ben noto a tutti gli amanti del vinile. Le Grado, ad esempio, sono abbastanza sensibili. Non mi risulta che le Rega lo siano, ma evidentemente questo abbinamento motore/testina non è ottimale. La soluzione potrebbe essere una testina Ortofon o Pro-Ject, visto che queste ultime sono realizzate partendo dalla serie OM di Ortofon e ricarrozzate. Immagino che la compatibilità tra testine Pro-Ject e giradischi della stessa casa debba essere massima.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade
Buongiorno Direttore, la ringrazio in anticipo per la sua rubrica della posta.
Allego la foto della stanza (sotto i 100 kB di dimensione). Impianto attualmente composto da:

Vorrei migliorare l'impianto. Ascolto prevalentemente classica (sopratutto da camera) e pop italiano. Vorrei fare un upgrade per le casse e successivamente (magari l'anno prossimo) per il lettore cd. Utilizzo a volte anche le Lonpoo LP42. Mi piacerebbe avere dei diffusori del costo massimo di 600 euro che abbiano la raffinatezza timbrica delle Lonpoo per il medio alto con un suono complessivo meno "piccolo". Potrebbero andare bene le Elac Debut Reference DBR62? Per quanto riguarda il lettore cd mi piacerebbe acquistare (in un secondo momento) il NAD c568 oppure il Marantz cd 60. Con un upgrade di questo tipo l'amplificatore NAD sarebbe ancora adeguato o non mi permetterebbe di apprezzare le differenze?
La ringrazio ancora per la pazienza nel rispondere a tutti gli appassionati.
Cordiali saluti,
Lorenzo - E-mail: lorenzosalotto (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Lorenzo,
le
Elac Debut REF62 sarebbero un bel passo avanti, sia rispetto alle attuali sia che alle pur sorprendenti Lonpoo, specie in termini di estensione e potenza della gamma bassa, e di un maggiore equilibrio in gamma alta. Prova a sistemarle - prima di tutto - parallele tra loro e non angolate verso il punto d'ascolto, come vedo hai sistemato i diffusori attuali. Potrai poi sperimentare delle angolazioni verso il punto d'ascolto, via via più accentuate, anche se a mio parere daranno il meglio perfettamente parallele.
Il tuo ampli NAD, pur essendo un entry-level di qualche anno fa, sarà ancora in grado di farti sentire la differenza tra questi diffusori e gli altri, ma ovviamente le Debut REF 62, essendo diffusori piuttosto raffinati, si esalteranno via via col salire della qualità di ciò che trovano a monte di essi. Prima o poi, quindi, anche l'ampli potrebbe essere migliorato, ma avrai modo e tempo per pianificare questo upgrade. Per ora concentrati sui diffusori, sul loro posizionamento ottimale e, non dimenticare, sul rodaggio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade complessivo in piccolo ambiente
Gentilissimo Lucio,
scrivendo per la prima volta dopo anni di lettura silente, non posso perdere l'occasione di esprimere a lei e alla redazione la mia gratitudine per l'instancabile e generoso lavoro di condivisione delle vostre conoscenze.
Le chiedo alcuni consigli per il rinnovo del mio impianto che, in attesa di una collocazione adeguata e definitiva fra traslochi, nascita di figli e cambi di stanza è rimasto fermo alla sua composizione originaria:

L'ambiente, del quale allego una piantina e un paio di foto, pur essendo dedicato è molto piccolo (circa 10,5 mq) e con il punto di ascolto a ridosso di una parete. Ascolto rock, metal, jazz con qualche puntata nella musica contemporanea. Ho pensato di procedere, cercando anche occasioni nell'usato più recente, con una sostituzione progressiva dei componenti a partire dall'amplificatore che mi sembra l'anello più debole dell'attuale catena: avrei pensato ad un Naim XS3. Proseguirei con il cambio dei diffusori; mi viene il dubbio, viste le dimensioni ridotte dell'ambiente e la limitata possibilità di manovra nel posizionamento, se rimanere su casse da stand o tentare con delle piccole torri: ho avuto modo di ascoltare le Neat Motive SE 2 (piccole torri); le Harbeth P3 e Monitor 30 (stand) e soluzioni alternative come le Neat Iota Alpha e le Larsen 4.3.
Ho apprezzato molto le Neat Motive, mi spiace di non aver potuto ascoltare le Larsen in una situazione paragonabile alle altre e che, probabilmente, non ha reso loro piena giustizia (amplificazione valvolare) e vorrei provare qualcosa di Totem anche se i modelli che avrei individuato sono fuori produzione (Sky tower/Hawk).
Per giradischi e cd player, in terza battuta, mi orienterei esclusivamente sul nuovo e rimarrei in casa Rega con un P3 e Naim con il CD5si. Vista la collocazione decisamente sacrificata ha senso un simile upgrade? In caso affermativo, cosa mi suggerisce come tipologia di diffusori? Cosa pensa dell'accoppiamento ampli/casse e dell'equilibrio complessivo del sistema?
La ringrazio per l'attenzione e l'aiuto che potrà darmi.
Un saluto cordiale,
Giacomo - E-mail: giac1978 (at) libero.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giacomo,
l'ambiente è piccolo, ma non lo ritengo particolarmente penalizzante. Per quanto riguarda le elettroniche sarei d'accordo su un'accoppiata NAIM, magari senza esagerare con Nait XS3 e fermandomi a un più sensato Nait 5si. In definitiva: lettore CD CD5si e integrato Nait 5si. I diffusori sono il punto chiave: io le Larsen, in una situazione logistica come questa ce le vedrei benissimo, anche perché il punto d'ascolto è molto vicino e più distanza metti tra te e i diffusori e meglio è. Non solo, ma la parete posteriore è vuota e ben si presta ad ospitare i Larsen ad essa addossati. L'importante è che tu abbia capito che tipo di suono aspettarti: niente di troppo audiophile, inteso nel senso di iper-definito o frizzante. I Larsen sono diffusori pensati per essere sistemati in ambiente senza causare problemi e per regalare ore e ore di ascolto di alta qualità, senza le solite paranoie audiofile. Contatta il distributore e vedi se riesci ad organizzare un ascolto come si deve, anche prevedendo uno spostamento importante. Le cifre in gioco per il nuovo impianto non sono piccole e vale la pena un investimento extra per essere sicuri di ciò che si va ad acquistare. Tieni conto che col Nait 5si risparmieresti più di 1000€ rispetto alla versione XS3, soldi che potresti spendere meglio in qualche spostamento per valutare di persona le diverse soluzioni.
Gli altri diffusori che hai citato, purtroppo, gradiscono un posizionamento più del tipo free-standing che, nel tuo ambiente, sarebbe un po' più complicato.
In alternativa valuta anche delle
Duevel Planets, che hanno una filosofia simile alle Larsen, anche se non vanno addossate alla parete posteriore.
Per quanto riguarda il giradischi, benissimo il Rega P3, magari in un secondo momento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
Le scrivo per informarle della mia "situazione audiofila" molto entry level, e di come un downgrade abbia risolto molti dei miei problemi, sia di budget che di funzionalità. Inizialmente avevo un Nobsound F900 NG-01 collegato a un paio di Lonpoo LP42. Quindi, dopo circa un anno, ho tentato un upgrade sempre in piccolo acquistando un Fosi V3 con a monte il suo pre-amp dedicato P3 per potere continuare a usufruire del bluetooth. Il risultato mi soddisfaceva ed era già un piccolo passo in avanti dal punto di vista sonoro rispetto alla vecchia configurazione. Ma c'era qualcosa che non mi andava a genio. Vale a dire che per ottenere un piccolo miglioramento (perché di questo in fondo si tratta) avevo dovuto sborsare quasi 200 euro, rispetto ai 46 del giocattolino di prima, per non perdere tutte le funzioni (anzi, a dirla tutta, avevo perso il piccolo DAC sul fronte ingressi). In più avevo guadagnato una discreta uscita cuffia, ma a quel punto mi sono detto "fatto trenta, trentuno", così sono passato a qualcosa di più corposo, ovvero un integrato SMSL A0300 con un fronte ingressi pazzesco e un codec bluetooth LDAC. Le mie piccole Lonpoo hanno goduto parecchio, la differenza era evidente pressoché su tutti i parametri, soprattutto sul piano della gamma dinamica. Il chip Infineon MA5532, invero non molto utilizzato rispetto ai più impiegati TPA, mi ha insomma convinto parecchio (ma credo che pure la componentistica di contorno contribuisca non poco al risultato finale).
Senonché a un certo punto succede questo: devo urgentemente turare una falla, il conto è in rosso, mi servono 300 euro (vale a dire quasi il prezzo dell'SMSL appena comprato). Decido di fare il reso, ripromettendomi di ricomprarlo più avanti. Come mezzo di fortuna ritorno al minuscolo e dignitoso Nobsound. Ebbene, la differenza di resa sonora mi è apparsa subito evidente subito dopo avere ascoltato l'SMSL un attimo prima, tutto era (ovviamente) a favore di quest'ultimo. Ma col passare dei giorni non mi ha più pesato. l'F900, opportunamente alimentato a 24V 6A, in un ascolto continuato nei giorni non fa rimpiangere il set precedente e il rapporto qualità/prezzo rimane imbattibile. Questo perché senza il confronto diretto con elettroniche più "serie", questo balocco si presta a rimanere la prima scelta per chi non ha pretese eccessive, soldi da spendere e, soprattutto, un ambiente d'ascolto non adeguatamente dedicato. Il tutto con 46 euro, più i 15 dell'alimentatore a 24V. Inoltre i miei acufeni e la mia ipoacusia non mi consentono di avvertire differenze significative tra una trasmissione SBC a una con codec LDAC.
Morale della favola, sono più che soddisfatto. Con pochi soldi e un buon abbinamento posso ascoltare musica con una resa assimilabile all'hi-fi e senza perdermi niente rispetto a ciò che le mie orecchie e il mio cervello mi consentono di percepire. Alle volte i downgrade fanno bene. Grazie a Lei e a suoi sempre puntuali e preziosissimi consigli!
Postilla: il motivo che mi ha spinto a rendere il Fosi V3, più che il suo costo, è il forte rumore di massa che mi tirava fuori sull'analogico. Con il Nobsound il rumore è più contenuto perché utilizzo un alimentatore con presa tripolare, quindi il sistema scarica sull'apposito polo il disturbo. Al V3 potevo sì collegare il medesimo alimentatore, ma mi sembrava uno spreco usare solo 24V su un ampli che può accoglierne fino 48, per cui ho preferito puntare alla massima concretezza piuttosto che coltivare l'accumulazione seriale di oggetti sprecati.
Spero che la mia testimonianza possa essere utile a qualcuno.
Saluti!
Stefano - E-mail: stefanoandretta.sa (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
grazie per la preziosa testimonianza. Quel giocattolino
F900S suona, suona eccome! Soprattutto se si pensa al suo costo assolutamente ridicolo. E, come giustamente hai osservato tu, in mancanza di confronti diretti, è in grado di fornire una prestazione assolutamente soddisfacente. Mi spiace per l'esperienza negativa con il V3, in termini di ronzio, che né io né altri abbiamo riscontrato. Non è che l'alimentatore fosse vicino al giradischi? In ogni caso, visto che avevi bisogno del Bluetooth e del DAC e che il P3 è sostanzialmente peggiorativo delle prestazioni del V3, hai fatto benissimo a disfarti dell'accoppiata.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Rendiamo omaggio al grande Seiji Ozawa, che è mancato all'età di 88 anni un paio di settimane fa (il 6 febbraio, ma la notizia è stata divulgata dopo i funerali). Lo ricordiamo mentre dirige la Boston Symphony Orchestra nella Symphonie Fantastique di Berlioz.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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