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Re: Amplificatore per Lonpoo LP42
Ciao direttore, ciao Enzo,
in riferimento alla richiesta di amplificatore da abbinare alle Lonpoo 42 della scorsa settimana, segnalo che il Fosi V3 ha un “interessante” pre out, che in realtà non è altro che una presa jack 3,5 mm saldata agli ingressi d/s di linea. Funziona quindi come pass through in uscita, anche ad ampli spento, ma soprattutto può essere utilizzata come secondo ingresso (basta un cavo RCA -> jack stereo maschio 3,5 mm). Ovviamente non c’è un commutatore che permette di passare da una sorgente all’altra, occorre fare attenzione a non mandare segnali in contemporanea.
HTH, un caro saluto,
Salvo - E-mail: saf.a7.4 (at) gmail.com
LC
Caro Salvo,
grazie per la precisazione. In effetti non è un secondo ingresso, e per usarlo devi comunque attaccare e staccare una delle due sorgenti. A quel punto, nel caso di utilizzo di una seconda sorgente, tanto vale staccare i cavi ogni volta. Non è comodo, ma funziona. Il problema in questo caso potrebbe essere un altro: con connettori RCA molto tenaci, il continuo attacca e stacca potrebbe letteralmente “estirpare” le femmine RCA dall'amplificatore! Per noi recensori questo aspetto è sempre una spina nel fianco, perché abbiamo bisogno di collegare e scollegare in continuazione per effettuare confronti sensati.
Continuo a pensare che un integrato con più ingressi come l'Aiyima T9 sia la soluzione ideale per tanti: buon suono, basso costo, e grande flessibilità d'impiego.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
interessante il tuo percorso nel campo dell'HiFi e grazie per averlo condiviso con noi. Da sempre siamo aperti a qualunque tipo di approccio all'alta fedeltà, anche quelli meno tradizionali. Non è certamente facile imbastire una prova con diffusori impegnativi come quelli da te citati (Le Voce del Teatro e simili) per via della reperibilità, degli ingombri, degli interfacciamenti etc. In passato abbiamo recensito diffusori di elevata sensibilità, magari non vintage come questi. Non dimenticare che se non parliamo di certe soluzioni o di determinati apparecchi, vintage e non, non è per scelta filosofica ma per l'oggettiva difficoltà di disporre di tutto il materiale necessario. Tieni conto, ad esempio, che per poter scrivere la nostra retrospettiva sulla prima serie di Bose 901 che abbiamo iniziato a pubblicare due settimane fa, ho dovuto cercarne una coppia in condizioni perfettamente conservate e originali, in tutta Europa per lungo tempo, e poi acquistarle. Ora, dovessi acquistare tutto ciò di storico che mi piacerebbe analizzare, mi servirebbero spazi e finanze senza limiti :-)
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
di “definitivo” in questa vita esiste una cosa sola, e non è gradevole. Di conseguenza, l'upgrade sarà sempre dietro l'angolo. Non conoscendo la qualità dei tuoi diffusori è per me difficile capire sino a che punto possano essere dei colli di bottiglia per il resto dell'impianto. Una cosa è sicura: devi chiarirti bene le idee! Vuoi cambiare la sorgente per avere funzionalità in più o per migliorare il suono? Nella prima ipotesi, non sono sicuro occorra spendere 4000 euro per avere le funzionalità che ti servono. Nella seconda ipotesi trovo assolutamente esagerata una tale spesa quando a dar voce a tutto c'è un amplificatore come l'Arcam A32. Mi spiego meglio: oggi le differenze tra sorgenti digitali sono piccole, molto più piccole che in passato. I chip buoni e gli operazionali buoni costano poco ed è abbastanza facile realizzare macchine che suonano bene senza spendere cifre esagerate. Non spenderei mai 4000 euro per una sorgente digitale con a monte un amplificatore da 2000 euro, pure un po' datato. Semmai farei il contrario. Più chiaramente: a mio parere la differenza tra una sorgente digitale da 2000 euro e una di 4000 è molto meno sensibile di quella tra un amplificatore da 2000 e uno da 4000. Fossi in te, quindi, coi 4000 che stai stanziando per la nuova sorgente, spenderei 1500/2000 per il lettore e 2000/2500 per un nuovo amplificatore di più alto livello, magari usato recente, ad esempio un Naim Supernait (il Supernait 3, nuovo, sta sui 4500/4800, per capirci). Tutto questo, ovviamente, non tiene in considerazione l'ignota qualità dei diffusori. A te piacciono, ma li hai fatti tu, e magari non hai mai ascoltato, in condizioni controllate, cioè nel tuo sistema, un diffusore commerciale di buona qualità. Questo è il problema di tanti autocostruttori, tra l'altro: pensano che sia sufficiente prendere dei buoni driver per avere un buon suono, e ignorano del tutto cosa offra il mercato. Ne conosco tanti così. Magari ascolta qualcosa, eventualmente usato: con 4000€ si iniziano ad acquistare diffusori di livello molto, molto alto.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabrizio,
prima di incolpare il pre fono, darei un'occhiata alla testina: avvicinando l'orecchio alla stessa, si sente musica? Se sì, è possibile che qualche collegamento sia interrotto, nel percorso tra questa, il braccio e il pre fono, visto che il sistema elettromeccanico della testina funziona, a il suono non giunge a destinazione. Il perché ciò accada si potrebbe verificare con un tester o, più semplicemente, collegando il cavo phono a un ingresso linea del tuo amplificatore. Se la testina e il percorso del segnale sono integri, dovresti sentire musica, magari a un livello molto basso perché gli ingressi linea non riescono ad amplificare a sufficienza il segnale di una testina MC, ma qualcosa si dovrebbe sentire. Se anche così, col volume alto, non dovesse sentirsi niente, allora il colpevole sarebbe il pre fono. Non ricordo se il Linto abbia un fusibile all'interno, ma di sicuro ne ha uno sulla vaschetta d'alimentazione. Verifica ed eventualmente controlla che non sia danneggiato. Nel caso il fusibile fosse funzionante e la procedura precedente avesse confermato che il segnale dalla testina comunque arriva, porta pure il Linto in assistenza. È un buon pre fono, sarebbe un peccato rottamarlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Ampli a stato solido
Illustre direttore,
ho sostituito il valvolare Audiospace con gli ZeroZone (Vol. 1064) e il suono mi piace di più. Non ho più l'ingresso phono, come posso rimediare con l'impianto già elencato. In più, per favore, mi dica se può essere utile riempire la cassapanca antica con pannelli di lana di roccia. La stanza è circa 40 mq.
Gli altoparlanti sono a 60 cm dal muro come da indicazioni Tannoy e distanti fra loro 2 m da centro a centro.
Ho 3 pannelli in lana di roccia spessore 5 centimetri sulla parete di difronte e 2 basstrap che ho difficoltà a mettere negli angoli perché in due angoli ci sono i termosifoni, uno angolo portone e uno angolo porta.
Con tanti ringraziamenti,
Francesco - E-mail: francesco.condoluci (at) gmail.com
LC
Caro Francesco,
anche qualche valvolare (con le 300B!) deve chinare il capo davanti ai piccoli e brutti ZeroZone, vedo. Mi complimento con te per l'apertura mentale che hai dimostrato. Credimi, conosco persone che si rifiutano di ascoltarli questi finali, per paura del risultato. Non mi è chiaro come regoli il volume, però, visto che gli ZeroZone sono dei finali puri e nel tuo impianto non c'era un pre, mi pare. Potresti rimediare con un pre linea passivo tipo il Tisbury Pre, più il suo compagno Domino, che è un pre fono. In alternativa, un qualunque preamplificatore dotato di ingresso fono, ma per consigliarti meglio avrei necessità di capire sia la configurazione che il budget a disposizione. Qualora avessi già un pre linea e ti servisse solo il pre fono, valuta sia il Domino già citato che i soliti noti, tipo Lehmann Black Cube nelle sue varie incarnazioni. Per quanto riguarda la cassapanca, basterebbe riempirla di trapunte, piumoni o tappeti. Peraltro, questo è il destino del 90% delle cassapanche, direi.
Se puoi, almeno quando ascolti, copri con un telo di buon spessore quel tavolino in cristallo. Ed eliminerei la TV (sì, lo so che non potete farlo) :-)
Spero di esserti stato utile e tienimi aggiornato sugli sviluppi,
Lucio Cadeddu
Re: Problemi all'accensione
Buongiorno Direttore,
mi scusi se la disturbo ancora in merito allo stesso problema per il quale avevo già scritto e lei gentilmente mi aveva risposto nella sua rubrica. Ho portato il finale in assistenza ma mi hanno detto che dopo le varie prove effettuate con altre casse e pre funziona perfettamente, per cui da parte loro il problema è nella cassa oppure nel pre del mio impianto.
Da parte mia ho fatto alcune prove tipo: collegato con cavi rca il televisore direttamente al finale e le due casse funzionano perfettamente (a parte il suono molto alto non avendo il finale la manopola del volume), collegato le cuffie al pre ed entrambe funzionano perfettamente come pure il balance del pre, i vu-meters in tutti i casi funzionano su entrambe le casse. Deduco che a questo punto trattasi purtroppo del pre, in cui magari un condensatore o altro sia saltato e per la quale mi preoccupa la spesa :-(
Il finale xe160-evo ha un mese di vita e se avessi saputo che il pre poteva avere problemi invece di un finale avrei acquistato un integrato, ma come si suol dire è il senno del poi. Il vecchio finale era "morto" perché purtroppo invece di portarlo al centro assistenza Yamaha come sempre si dovrebbe, l'avevo affidato ad un "amico tecnico" che praticamente ha cambiato molti pezzi con cineserie varie praticamente distruggendomelo come confermato in seguito dal centro assistenza (l'M80 finale aveva circa 40 anni........).
Gradirei gentilmente un suo parere.
La ringrazio infinitamente e le rinnovo i complimenti per la sua rubrica.
Cordiali saluti,
Silvio - E-mail: silvio.benkliyan (at) tin.it
LC
Caro Silvio,
credo che alla fine siamo giunti all'individuazione del colpevole. Io lo porterei in assistenza, magari chiedendo prima un preventivo preciso per la riparazione. Senza riparazione non sarebbe neppure rivendibile, quindi temo che il passaggio sia obbligato. È vero, potresti venderlo così com'è, per parti di ricambio, ma dubito abbia un mercato sufficientemente vasto che ti consenta di non doverlo regalare. Il suo prezzo, da funzionante, si aggira intorno ai 400/500€, magari la riparazione costa 100/150€ se si tratta di qualcosa di semplice, tipo la sostituzione di un componente facilmente reperibile. In seguito, una volta riparato, potrai provare a venderlo e magari acquistare un pre moderno che non ti lasci a piedi per un po' di anni. Diciamo che 40 anni per un componente elettronico non sono pochissimi, e la possibilità che qualcos'altro smetta di funzionare non è remota.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Dino,
grazie per l'aggiornamento! Ottima idea quella di ammodernare i crossover delle tue belle Kaber. Se l'operazione è fatta da persone che sanno ciò che fanno, è sicuramente benefica, specie dopo tanti anni. Tieni conto che, nel tempo, il ferrofluido dei tweeter tende un po' ad asciugarsi, anche questa è un'operazione che potrebbe valer la pena valutare. Si apre il tweeter e si sostituisce il ferrofluido. Qualunque bravo riparatore di altoparlanti esegue questo tipo di intervento.
Continua a seguirci e buon ascolto!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Enrico,
sono felice di sentirti così piacevolmente stupito. Si tratta di un'accoppiata incredibile per rapporto qualità/prezzo, in effetti. Con circa 100/120€ si porta a casa una coppia ampli + diffusori che può impensierire accoppiate ben più impegnative.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Julian Lage, poliedrico chitarrista jazz, fa uscire per la Blue Note Records il suo nuovo album dal titolo Speak to me. Questa è “Nothing Ever Happens”
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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