Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 8/7/2023 - 15/7/2023

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  1. Problemi Audiolab Omnia
  2. Rumore di fondo e DSP
  3. Smartphone booster?
  4. Re: Info casse + potenza di fuoco
  5. Upgrade Larsen e giradischi
  6. NAD PP-2
  7. Un primo feedback del Fosi Audio V3
  8. Ho visto anche degli audiofili felici

Problemi Audiolab Omnia
Buongiorno, invio questa lettera, per portare la la mia esperienza che magari a qualcuno può tornare utile. Ho sempre amato, anche per ragioni di spazio, i cosiddetti All-in-one. Ne ho avuti diversi, Yamaha, Pioneer, tre modelli di Marantz. Mi sono sempre trovato bene, mai nessuno problema. Quasi un anno fa, ho deciso di sostituire il Marantz MelodyX con Audiolab Omnia, che costa come tra Melody messi assieme, non l'avessi mai fatto...
Da 9 mesi posseggo Omnia di Audiolab. Su internet è pieno di test con recensioni positive, e per quanto riguarda la qualità costruttiva e audio, concordo in pieno. Vorrei soffermarmi, su quelli che secondo me sono gli aspetti negativi.
Non ha un applicazione proprietaria, con cui poter pilotare i vari ingressi, il lettore CD, Ingresso PHONO, USB. Unica applicazione che si può scaricare sul telefono è PLAY-FI, con la quale si gestiscono solo i servizi di musica in streaming e non permette, da remoto l'accensione dell'apparecchio. Prima si deve accendere col telecomando o dal pannello frontale, poi si aspetta un paio di minuti che si colleghi al Wifi, e infine, si può solamente utilizzare i sevizi come Spotify ecc.
Quasi tutte le funzioni possono essere pilotate solo col telecomando, di dimensioni enormi e a mio giudizio poco intuitivo, basta premere un tasto sbagliato, esempio quello che disattiva l'amplificatore integrato, e non si sente più nessun suono. In questo caso, capire e risolvere. non è certo immediato. Ingresso USB e mette cartelle e brani in disordine, in pratica è inservibile, nei 9 mesi che è in mio possesso, ho provato vari formati di file audio, vari tipi di chiavette e formattazioni. ma non ho mai risolto nulla. aggiungo inoltre che con l'ultimo aggiornamento (V1.064 GD), il solo selezionare la porta USB, manda in blocco l'apparecchio e devo spegnerlo da dietro, in quanto non risponde ad alcun comando. Per evitare guasti, ho quindi preferito togliere la chiavetta usb e rinunciare a questo ingresso. Non mi era mai capitato nemmeno sui prodotti da pochi euro.
Audiolab Omnia non è un pessimo prodotto, trasmette solidità e la musica, per chi come me, si accontenta di 50 watt, è buona. Ho scritto ad Audiolab di tutti questi problemi, mi ha risposto solamente il distributore italiano, molto disponibile e cortese, ma nessuna soluzione. Davvero un peccato che un prodotto non certo economico, sia gestito da un software anni 80 e che non ci sia nessun servizio di post vendita che possa assistere i clienti. Possibile non ci sia nulla da fare? Sbaglio qualcosa io? Non so nemmeno se stanno lavorando a delle soluzioni o se mi devo rassegnare.
Grazie per l'attenzione e per gli eventuali consigli.
Giovanni - E-mail: gl.festa (at) icloud.com

LC
Caro Giovanni,
mi spiace che il lettore Omnia non abbia soddisfatto completamente le aspettative. I problemi che descrivi NON sono normali e DEVONO essere risolti dal costruttore, direttamente o per tramite della distribuzione italiana. Essere gentili va bene, ma il problema deve essere risolto. Come prima cosa, verificherei che l'aggiornamento del firmware sia quello corretto, perché da quel che leggo sul sito Audiolab ne esistono due. Quello che hai installato tu (V1.064 GD) e il V1.062 ST, che è da installare su macchine che non siano versione GD. Magari l'hai già fatto, ma controlla di nuovo che tipo di macchina e di firmware possiedi. Per farlo, accedi al menu e scorri fino alla voce VERSION. Potrebbe essere che il tuo esemplare non sia GD, ad esempio. Nel caso avresti installato un firmware che non va bene. Verifica anche che l'installazione sia avvenuta nel modo corretto, che trovi nel file README all'interno della cartella compressa che contiene i file binari del firmware. A questo punto senti nuovamente l'assistenza italiana o inoltra direttamente un reclamo alla Audiolab, utilizzando l'apposito
modulo presente nel sito ufficiale.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Rumore di fondo e DSP
Direttore,
le scrivo dopo la piacevole lettura del sito, stamattina. Un appuntamento settimanale ormai dal 2002, che mi ha accompagnato negli ascolti e nell'evoluzione dell'impianto. Mi fa molto piacere vedere i numerosi hit dagli Stati niti, e mi sono quasi commosso (!!!) leggendo del Fosi V3, il T-AMP del nuovo corso. Oltre che per i complimenti, scrivo per dirle che ho ri-misurato il rumore di fondo dell'ambiente di ascolto con altri telefonini e altra app, leggo 19/20 dB che dovrebbe essere il valore appropriato (cf. mia
precedente email, grazie per la risposta e l'articolo interessante, ascolto anche io spesso sopra gli 80 dB :-) ).
Ha accennato ai DSP rispondendo ad altri lettori, le chiedo per ottenere un buon risultato nella correzione dinamica della gamma, è meglio affidarsi:

Un caro saluto,
Giovanni - E-mail: Giovanni.ditucci (at) outlook.com

LC
Caro Giovanni,
mi sembrava strano che avessi un rumore di fondo così elevato, non trattandosi di un appartamento in condominio. Il valore che hai misurato ora è, in effetti, decisamente ottimo. Per quanto riguarda la correzione ambientale in dominio digitale, un apparecchio unico, già dotato di Dirac è la soluzione più semplice da implementare, e probabilmente la più efficace. Il DSpeaker o altri componenti analoghi, funzionano bene, ma sono più invasivi in termini di collegamenti. Il player software, invece, può fare ben poco. L'equalizzazione, se fatta senza software adatto e microfono di misura, lascia sempre il tempo che trova. Certo, a orecchio si possono correggere tante cose, ma niente è confrontabile con ciò che un microfono abbinato a un buon software, può fare.
In ogni caso, capiamoci bene: queste correzioni, per quanto sofisticate, non fanno suonare meravigliosamente bene una stanza sbagliata o un'installazione diffusore compromessa né possono migliorare tantomeno la qualità audio di un impianto scadente. Migliorano qualcosa, ma non tutto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Smartphone booster?
3 anni fa circa uno dei miei figli me ne ha potato a casa uno, fatto da lui stesso alla scuola materna, costruito con il cilindro di cartone della carta igienica, in cui era tagliata la fessura per il telefono, e due bicchierini di plastica, ritagliati in misura, applicati ai lati del cilindro (dual mono!)
Costo totale? gratis, spedizione inclusa :-D Risultato? Rimarchevole, si sentiva effettivamente parecchio più forte (sorvoliamo sulla correttezza timbrica che tanto fa schifo lo stesso).
Saluti,
Alberto - E-mail: alberto.refaldi (at) yahoo.it

LC
Caro Alberto,
da anni girano in rete diversi progettini per trasformare un tubo di patatine Pringles in uno smartphone booster. La cosa, ovviamente, funziona ed è a costo zero. In seguito Pringles ha commercializzato, come regalo a fronte di un certo numero di prove d'acquisto, un piccolo driver vero e proprio, da montare alla sommità del tubo di cartone. La mia speranza era che un prodotto commerciale, apparentemente pure ben realizzato (il profilo della tromba non sembra improvvisato) funzionasse meglio del semplice tubo di Pringles. La risposta è negativa,
come abbiamo visto. Il problema sono le dimensioni, perché per caricare il tutto con una tromba che non alteri troppo la risposta in frequenza dell'altoparlantino, servirebbe ben altro e, a quel punto, gli ingombri renderebbero fuori luogo il dispositivo. Siccome il mercato pullula di questi oggettini, di ogni forma e materiale (alcuni anche in ceramica, molto belli a vedersi, e costosi) ero curioso di mettere alla prova l'idea.
Non dimentichiamoci, infine, di una cosa fondamentale, e lo dico a chi ha storto il naso per quella prova: TNT-Audio è nata con l'idea di proporre soluzioni fatte in casa a basso costo e, soprattutto, con la missione di divulgare la cultura del buon suono verso giovanissimi e/o non appassionati. Il fatto che adesso i nostri articoli appaiano nel feed delle news di Google ci consente di raggiungere un pubblico diverso da quello degli audiofili propriamente detti. Ecco, articoli come questi, semplici ma chiari, potrebbero far capire a un pubblico più generalista due cose fondamentali:

Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Re: Info casse + potenza di fuoco
Buondì, Rifacendomi a quanto
ricevuto, gentilmente, posso chiedere qualche consiglio su nuovi diffusori e casse Bluetooth da abbinare al trasmettitore Bluetooth?
Grazie,
Francesco - E-mail: checcontr (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
già nella mia risposta scrivevo chiaramente che tutto dipende dal budget, ma vedo che questo aspetto continuate a non precisarlo, come se io avessi doti divinatorie. Allora faccio di testa mia: visto il resto dell'impianto, io volerei basso e metterei nel sistema principale una coppia di Lonpoo LP42 o di Elac Debut B5.2 o B6.2. Ognuna di queste scelte a basso costo suonerebbe nettamente meglio di quelle attualmente in uso. Per il multiroom, invece, considera che casse attive con Bluetooth ne abbiamo recensito diverse, ad esempio due proposte di AudioEngine: qui la nostra prova del modello A1, che si trova online a 230€, ma puoi anche cercare qualcosa di Edifier, JBL e simili. Torno a ripetere che tutto dipende dalle aspettative e dalle esigenze. E, naturalmente, dal budget a disposizione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade Larsen e giradischi
Buongiorno Lucio, spero vada tutto bene.
Seguo TNT-Audio praticamente da metà della mia vita (ho recentemente spento le 40 candeline) e di tanto in tanto - una o forse massimo due volte l'anno - mi faccio sentire per varie paranoie. Seguendo le tue recensioni e i tuoi suggerimenti, ho praticamente stravolto il mio impianto, il quale è ora composto così:

Questi ultimi sono l'acquisto più recente, autoregalo per i 40 anni. Devo dire che inizialmente avevo un po' paura che nel mio ambiente potessero gonfiare un poco troppo la gamma bassa, invece non solo non è stato così, ma hanno anche eliminato quei rimbombi che a volte avevo con le mie vecchie B&W (effettivamente mal posizionate perché addossate alla parete di fondo).
Devo dire che a volte mi sembra che ancora non ci siamo del tutto (la voce con alcune incisioni appare un po' spostata sulla sinistra o comunque la scena non è perfetta) però sono convinto di aver ottenuto il massimo possibile per il mio ambiente e sono soddisfatto così.
Mi permetterei ora di farti alcune domande, se possibile: Grazie dell'eventuale tempo che impiegherei per leggermi e magari rispondermi.
Ti auguro una buona estate.
Enrico - E-mail: enrico.maestrello (at) virgilio.it

LC
Caro Enrico,
non mi stupisce che le Larsen ti siano piaciute così tanto: in quella posizione sono semplicemente imbattibili, proprio perché progettate per stare esclusivamente addossate alla parete posteriore. L'allineamento della gamma bassa tiene proprio conto di questo. Alla Larsen hanno fatto bene i compiti a casa, credimi. Se senti un non perfetto bilanciamento destra-sinistra, il problema non è nei diffusori ma, di nuovo, nell'ambiente. Per quanto riguarda i piedini, io proverei qualcosa di gommoso, tanto per capire cosa cambia. Ormai si trova un po' di tutto, ma anche dei semplici paracolpi/fermaporta da brico/ferramenta possono farti capire cosa cambierebbe nel suono delle Larsen con e senza. Poi potrai rivolgerti a prodotti specifici per l'audio. Ultimamente abbiamo provato diversi dispositivi di provenienza cinese (AliExpress) che costano poco e funzionano benissimo.
Sempre in tema di ChiFi, visto che mi chiedi un'opinione sui cavi “clone” di marchi noti, posso dirti che ho fatto qualche esperimento e i risultati sono del tutto imprevedibili: alcuni funzionano bene, altri no. Mi riferisco in particolare ai cavi di segnale. Se parliamo di cavi di potenza, invece, è facile fare meglio del cavo da elettricista comprato su Amazon, quindi un esperimento a basso costo lo farei.
Questione giradischi: è molto strano che il peso non resti impostato, possibile che il contrappeso si sposti? Non dovrebbe! Un nuovo giradischi è una buona idea, e con la cifra stanziata qualcosa di meglio, in casa ProJect o in casa Rega, la trovi di sicuro. Sto pensando naturalmente a un bundle base + braccio + testina premontata. Probabilmente puoi spendere anche meno per ottenere qualcosa di sensibilmente superiore all'onesto ProJect Primary.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

NAD PP-2
Buongiorno direttore,
sono un nuovo lettore e mi sto praticamente leggendo tutto quello che avete pubblicato dal 2000 in poi, e vi faccio i miei complimenti. Mi sono deciso a chiedere un paio di cose perchè ho letto la recensione del
pre phono NAD PP-1 ma non ho visto quella del successivo PP-2, volevo sapere se per caso con questa versione i signori di NAD hanno cambiato o migliorato qualcosa rispetto alla sua recensione.
P.S.: Nella scelta semplicistica di aver fatto un sito ancora impostato alla maniera HTML (che condivido), vorrei consigliare di aumentare nelle sezioni Prove se possibile una maggior divisione dei componenti: es. dividere pre da finali o da integrati, ecc. permetterebbe una maggior fruizione nel caso di ricerche specifiche (è solo un consiglio).
Distinti saluti,
Andrea - E-mail: felixbeta (at) hotmail.com

LC
Caro Andrea,
il PP2 è la naturale evoluzione del PP1, migliorato in diversi punti, ma niente che lo renda memorabile. È un progetto abbastanza semplice ed economico, di sicuro ci sono pre fono migliori per poco di più, magari cercando nel mercato dell'usato. Ad esempio, per una cifra tra i 250 e i 300€ prendi un Lehmann Black Cube Statement, che è ben altro oggetto. Poi, certo, bisogna capire in quale catena e quale giradischi andrà a servire, perché se si tratta di entry-evel già il NAD PP2 potrebbe essere più che sufficiente (e il Black Cube...eccessivo). Una buona alternativa, magari ancora usato, potrebbe essere il Rega Fono.
Per quanto riguarda la suddivisione della sezione prove d'ascolto in sottosezioni, ti ringrazio per l'idea che non è male, ma in questo modo si perderebbe il colpo d'occhio sui marchi recensiti. Personalmente preferisco un ordine alfabetico di marchi, senza troppe sottosezioni. È comunque qualcosa che rientra nella riorganizzazione generale del sito web che stiamo pianificando.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un primo feedback del Fosi Audio V3
Caro Direttore,
letta la sua
recensione del cinesino, ne ho subito ordinato uno, approfittando della promozione offerta da TNT Audio. Mi sembra doveroso perciò offrire alla comunità dei suoi lettori le mie prime impressioni d'ascolto.
Inserito al volo nel mio II impianto, in un ambiente di dimensioni medio piccole, l'ho voluto accoppiare ad una coppia di piccoli diffusori vintage (Technics SB-F1), che ho acquistato usata qualche mese fa ad un prezzo simile a quello dell'amplificatore cinese. L'amplificatore ne ha esaltato le doti di trasparenza e correttezza tonale, senza evidenziarne gli ovvi limiti di estensione in basso (cui l'ampli che uso normalmente, ION Obelisk 2, cerca invece di ovviare con un rigonfiamento dei medio bassi, a volte fastidioso).
Il comportamento della manopola del volume in effetti può ad un primo impatto lasciare sconcertati (si ha l'impressione che i 50 watt promessi in realtà siano di meno), ma basta alzarla un po' - personalmente la tengo a ore 12 - per raggiungere un volume sufficiente ad insonorizzare una stanza di ca. 15 mq.
Dal punto di vista costruttivo ho apprezzato la qualità dei connettori dei diffusori, più che adeguati al prezzo del prodotto, perfetti per i connettori a banana ma forse un po' piccoli per quelli a forcella, e la sensazione di solidità offerta dall'apparecchio (rapporto dimensione - peso).
Unica nota critica: nella confezione dell'esemplare da me acquistato sulla principale piazza di e-commerce non era presente la seconda manopola di colore arancione, che avrebbe dato un tocco di originalità all'apparecchio. Poco male.
Sperando di aver dato il mio piccolo contributo alla comunità dei lettori, La saluto cordialmente, ringraziandola per il servizio offerto ormai da quasi trent'anni agli audiofili di tutto il mondo con i suoi preziosi consigli.
Salvatore - E-mail: sbriglione (at) libero.it

[Fosi V3 - vista frontale]

LC
Caro Salvatore,
grazie anche a te per il veloce feedback sul V3. Non capisco perché castigarne le potenzialità ascoltandolo con casse di qualità a mio giudizio non adeguata al piccolo amplificatore. Questa, peraltro, è un'abitudine abbastanza diffusa: quando si provano oggetti del genere, raramente (eccezion fatta per l'audiofilo felice di questa settimana) li si collega all'impianto principale. Come mai? Paura che si rompa qualcosa? Tranquilli, non si rompe niente! Paura che l'amplificatore dell'impianto principale faccia una figura barbina? Può capitare. Paura di essere poi giudicati male doveste dire che questo giocattolo suona meglio del vostro "mostro" super potente e costoso? Pazienza! Hai scritto poche cose, ti sei limitato a dire che gonfia meno il basso del vecchio ION Obelisk. Perché non dire, invece, che lo umilia, come son sicuro che faccia? O, forse, con quelle casse, la differenza non si sente? O non ci hai dedicato abbastanza tempo perché, in fondo, non è un amplificatore serio secondo gli standard audiophile?
Non so, mi sembra che non si riesca a liberarsi da tanti, troppi condizionamenti psicologici. Metti il V3 nel tuo impianto principale, e vediamo che succede. Con coraggio, tenendosi pronti a rivedere la propria fede. Possibile che sia così difficile?
Per quanto riguarda la manopola color carota metallizzato, non so se sia compresa nel pacchetto o se l'abbiano spedita a me per completezza. Francamente avrei preferito l'alimentatore da 48V al posto della manopolina. Se vuoi, te la regalo :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
ebbene sì, sono caduto in tentazione e ho comprato il
Fosi V3 che hai recensito. In data 22 era già in casa! Incredibile, sì veramente incredibile. Se comprassi i componenti e assemblassi io il tutto spenderei il doppio? Il triplo? Ottenendo poi lo stesso risultato estetico e funzionale?
Sto usando il McIntosh MA 6300 come pre e collegato le sue uscite all'ingresso del "piccoletto". Suona, accidenti come suona, paragonato poi ad un apparecchio che costava 30-35 volte! Come dice un noto venditore di Carpi nei suoi video Youtube, cosa hanno le elettroniche Mc Intosh in più rispetto alle loro concorrenti? Il programma audio emesso da queste costose macchine "riempe" letteralmente la stanza, ascoltando poi con delle Delta di Giussani, il fenomeno è ancor più evidente.
Lo stage del piccolo made in China è leggermente ridotto, ma per il resto ha veramente del miracoloso. Ricco di armoniche, voci, soprattutto quelle femminili, splendide. Il pianoforte riprodotto ottimamente, un dettaglio che forse il Mc non ha? Oddio sto bestemmiando. Di tanti dischi a me noti, che conosco a memoria, ho scoperto dei suoni, degli strumenti che non avevo mai sentito.
Aria di downgrade? Mamma mia, potrebbe essere un punto di non ritorno :-)
Grazie sempre per il Vs lavoro, fatto con passione e tanta competenza.
Buona musica a tutti.
Dario - E-mail: dario.nardacci (at) gmail.com

LC
Caro Dario,
purtroppo sì, questo giocattolo suona veramente in maniera incredibile. Non aver paura a bestemmiare perché in gamma medio-alta e altissima, secondo me, al tuo McIntosh dà tanto, ma proprio tanto filo da torcere. Lo so che è difficile da digerire ma...tant'è. Prova ad ascoltarlo senza il pre del McIntosh a monte, e vediamo che succede ;-)
In più, ce l'hai da poco tempo, fallo suonare ancora un pochino, poi ricollega il Mcintosh...e mi saprai dire.
Oh sì, è brutto, non ha il fascino del McIntosh, ma quando suona non si fa intimorire facilmente dai giganti. Spero di poterlo ascoltare a breve con l'alimentatore da 48V, perché credo se ne sentirebbero delle belle, visto che con l'alimentatore da 32 V quel chipset è sottoalimentato.
Quanto al fai da te...è chiaro che queste generazioni di amplificatori a basso costo, oltre a essere realizzati benissimo, rendono del tutto anti-economica l'idea stessa di autocostruzione. Un po' è la fine del gioco, in tutti i sensi.
Ah, se puoi, non esimerti dall'ascoltare una coppia di ZeroZone perché se ti è piaciuto questo piccoli Fosi...tieniti forte.
Grazie del feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Esce il nuovo album della cantuatrice di origini irlandesi Brigid Mae Power, intitolato Dream from the Deep Well dove, in mezzo ai bellissimi brani di sua composizione, inserisce questa intima ed intensa cover di I must have been blind del grande Tim Buckley.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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