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Rega Apollo
Direttore buongiorno.
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Consiglio nuova testina
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Visita alla Fosi audio - spot pubblicitario?
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Less is more
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Se ne va a 74 anni George Brown, batterista e co-fondatore, nonché autore di varie hits, dei Kool & The Gang. Questo è uno dei celebri brani che portava la sua firma, Celebration
Carissimo, le ho scritto la scorsa settimana per il “caso Rega Apollo” che ha problemi di lettura.
In effetti da poco avevo fatto sostituire la meccanica (170 €) senza alcun risultato.
Ora il servizio di assistenza (Lasa - Piacenza) propone una nuova sostituzione, ma a parte il via vai di corrieri non ho voglia di fare una cosa che anch'io ritengo inutile, visti i risultati. Quindi visto che almeno il mio impianto hi fi deve darmi certezze e tranquillità, opterei per un nuovo cd player. Ma quale? Apollo aveva senso e suonava bene perché abbinato al Rega Brio, e diffusori Elac Dbr62. Ora mi trovo un po' spiazzato.
Ha qualche consiglio? Avevo sentito parlare bene di Cambridge audio CXC ma con quale Dac?
Oppure un apparecchio con dac, ma quale, vicino al suono Rega? Audiolab 6000a + 6000cdt?
Il mio budget è di circa 1000 euro.
La ringrazio per i suggerimenti.
Mi ha cortesemente risposto la settimana scorsa sul problema del mio Rega Apollo r che legge le prime tracce dei cd, in modalità random, cioè quando gli gira bene.
Come detto ho inviato l'apparecchio all'assistenza ufficiale Rega (Lasa - Piacenza) che ha sostituito la meccanica senza alcun risultato (170 euro).
Ho quindi scritto al distributore italiano Rega, Greensound. Questo ha girato la lettera a Lasa che è tornata alla carica per cambiare ancora la meccanica….
Ora dovrei scrivere a Rega UK, cosa che ho anche fatto. E mail rimbalzata al mittente.
Riassumendo: non ho più voglia di vendere nulla. Mi tengo l'apparecchio com'è, anche perché venderlo così sarebbe solo cercare rogne.
Mi ero trovato abbastanza bene un po' di tempo fa con la coppia Audiolab 6000a /6000cdt. Li trovo nuovi a 1400 euro.
Ovviamente mi spiace e sono scocciato. Ma che fare?
Grazie per aver letto il mio sfogo, ma ormai alla mia età non faccio molte cose. Ascoltare il mio jazz nel mio impianto “perfetto” era una di queste.
Un grande saluto.
Luigi - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com
Caro Luigi,
mi spiace per l'accaduto. E mi spiace non poter rispondere in maniera più tempestiva, ma i mesi tra settembre e dicembre sono quelli nei quali riceviamo più richieste di consulenza, pertanto si accumula un po' di pregresso che smaltiamo settimana dopo settimana. Scrivere una seconda volta, dopo non aver ricevuto risposto alla prima, dopo pochi giorni, non fa altro che aumentare il carico di arretrato e di confusione. Se volete essere certi che la mail sia stata ricevuta, basta inviarla con "conferma di lettura" o "conferma di ricezione". Grazie.
Veniamo al tuo problema: capisco il disamoramento per il Rega Apollo, ma forse una soluzione si sarebbe trovata. Con un migliaio di euro sono tante le alternative possibili, senza complicarsi la vita con accoppiate meccanica + DAC. Ad esempio valuta il Musical Fidelity M2 scd, il NAD C568, il Rotel RCD-1572. Sono tre macchine di ottima costruzione, che possono contare anche su una valida assistenza post vendita. Dal punto di vista del suono, nessuno di questi tre ha da invidiare qualcosa al Rega Apollo R, quindi credo che tu possa tornare a godere del tuo jazz in tutta tranquillità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Simplicio,
la scelta sulle cuffie è facile: quelle che suonano meglio sono le Grado 325X, che conosco abbastanza bene. Per quanto riguarda l'ampli cuffia, hai selezionato tre prodotti eccellenti ma, tenuto conto di quanto bene suoni il piccolo di casa iFi, direi che scegliendo il Zen Signature dovresti andare sul sicuro. Il Fosi Audio V3 non ha uscita cuffia, quindi non ti serve per lo scopo. Per ascoltare musica attraverso l'ampli cuffia, serve una sorgente con uscita linea, non digitale. Nessuno dei tre ampli cuffia che hai individuato, infatti, dispone di DAC integrato e di ingressi digitali né Bluetooth. Se questa fosse un'esigenza imprescindibile, devi pensare a un ampli cuffia dotato di queste caratteristiche, ad esempio il Topping DX7 o l'Audiolab M-DAC+. Non capisco, infine, a che serva specificare quali diffusori siano in uso in questo secondo impianto. Quelli andranno collegati, immagino, al Fosi V3, l'ampli cuffia funzionerà indipendentemente dal resto del sistema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Enrico,
ovviamente quei diffusori sono pensati per sonorizzare dei cinema, quindi sono completamente inadatti per ascoltarci musica in casa. Sarebbe come se mi chiedessi se si potesse usare un fuoristrada per fare giri di pista a Nardò. Puoi farlo, ma non è certo il mezzo più adatto per lo scopo. Si tratta di diffusori pensati per spazi ampi e con caratteristiche particolari, come un cinema. Non si tratta di diffusori per Home Theater che, al limite, potrebbero pure essere riciclati in ambito HiFi, si tratta di diffusori professionali nati con uno scopo ben preciso: sonorizzare sale cinematografiche. Se ti sono piaciuti, evidentemente non hai mai ascoltato musica con dei veri diffusori HiFi. Se volessi il suono live con dei diffusori di stampo HiFi, non devi far altro che sfogliare il vasto catalogo Klipsch, per esempio. Col rock ci vanno a nozze. Certo, poi bisognerebbe vedere il resto dell'impianto e dell'ambiente, che ovviamente ti dimentichi di descrivere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno Direttore, leggo TNT-Audio da moltissimi anni e Le scrivo per un consiglio.
Ho un piatto Panta SPH 220 che monta una testina Stanton mkV con stilo D5. Vorrei sostituirla senza spendere una fortuna.
Ho letto i suoi consigli nella risposta al signor Manuel nel Vol. 1052.
Ascolto musica classica, jazz e rock. Oltre alle testine da Lei consigliate (Ortofon 2M Red, Sumiko Black Pearl, Goldring E2, Grado Black 3) volevo chiederle un parere sulla Audio Technica AT-VM95E/H acquistabile on line a circa 90 euro.
Potrebbe essere una valida opzione? Il mio impianto è composto da amplificatore autocostruito a mosfet basato su moduli Futura Elettronica FT 15; casse in linea di trasmissione Siloe, progetto Audio Review.
Musica liquida da PC con foobar 2000 e dac USB HiFimeDIY UAE23. L'impostazione sonora non è analitica ma tendente ad un ascolto mai affaticante.
La ringrazio per l'attenzione e complimenti a TNT audio, uno dei pochissimi esempi di rivista davvero libera ed indipendente.
Adriano - E-mail: adriano.nanni (at) alice.it
Caro Adriano,
qualora volessi preservare l'impostazione del tuo impianto, con un suono mai affaticante, secondo me dovresti puntare più alla Grado Black mk3 che all'Audio Technica. La differenza di prezzo non è sensibile, visto che la Grado l'ho vista online anche per 115€, dopo una ricerca veloce. Per 25 euro in più secondo me non dovresti rinunciarci. Cercando meglio, magari trovi ancora qualche rimanenza di Black delle serie precedenti, a un prezzo ancora più basso. Tieni anche conto che le testina Grado della serie Prestige possono essere upgradate successivamente montando gli stili dei modelli più costosi. Ciò premesso, anche l'Audio Technica che segnali tu è un'ottima testina, di sicuro molto superiore a quella attualmente in uso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Marco,
vista la stanza e la posizione ravvicinata direi che le ProAC DT8 o una coppia di piccole torri Totem possano essere delle buone scetle, anche tenendo conto dei tuoi gusti musicali molto vari. La stanza non è male, perché ha una pianta a L, quindi non dovrebbe essere troppo problematica sul lato delle onde stazionarie, però la vedo molto spoglia, e questo potrebbe essere un bel problema. Anche quel pianoforte, se verticale acustico, potrebbe non essere un complemento d'arredo utile ai fini dell'acustica ambientale. La tua coppia di elettroniche Accuphase non avrà problemi a pilotare una qualunque di queste opzioni. Aggiungo una pulce nell'orecchio: tenuto conto della stanza, hai pensato a delle Duevel Planets? Risparmieresti non poco, e magari non perderesti troppo in termini di qualità sonora complessiva. Il vantaggio delle Planets è che sono un po' meno problematiche da sistemare in ambiente, grazie alla loro particolare emissione a 360°.
Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuna di queste alternative.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Agostino,
credo che il Fosi V3 sarà un passo avanti rispetto al Nobsound, ma ricorda che è estremamente limitato lato ingressi, in pratica solo uno linea. Non ho ascoltato i DAC di Fosi, ma la nostra prova del loro ampli con DAC integrato ha mostrato qualche problema di rumore di fondo, apparentemente irrisolvibile. Pertanto andrei più sul sicuro consigliandoti il DAC Cambridge, prodotto sicuro da tutti i punti di vista.
Per quanto riguarda il pre P3 di Fosi, lo ho in prova, ma per la recensione c'è ancora da aspettare. Inoltre, usa le valvole, e magari questo potrebbe essere un problema in caso di sostituzione/invecchiamento. La recensione dovrebbe comunque uscire tra qualche settimana, purtroppo si sono accavallati tanti altri prodotti e si è formata la fila. Ho preferito dare priorità ad altro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buonasera Lucio,
dopo 20 anni di interessanti letture settimanali la scorsa settimana sono incappato nel vostro articolo sulla visita alla Fosi Audio. Penso di non aver mai letto nulla di più inutile e superficiale in un sito come il vostro che ha fatto della professionalità e indipendenza la propria bandiera. L'articolo puzzava un sacco di spottone pubblicitario!
Poche (e brutte) foto, visita alla sede amministrativa (che può interessare fino ad un certo punto un commercialista e non un appassionato di hifi), numero di telefono, canali youtube, facebook, riferimenti ai siti per l'acquisto.
Insomma, mi sembra che questa visita si sia allontanata molto dalle precedenti visite alle aziende... spero sia stato uno scivolone e non un cambio di rotta.
Con stima,
Riccardo - E-mail: ric.1968 (at) gmail.com
Caro Riccardo,
nessun cambio di rotta. Quella visita alla Fosi Audio è il massimo che siamo riusciti a fare. Forse non immagini quanto sia complicato ottenere risposte dalle aziende cinesi (spesso hanno grossi problemi anche con l'inglese) e ancor più organizzare una visita alla fabbrica, date le distanze. Ci abbiamo provato con altre, con scarsi risultati. I motivi sono diversi, non ultimo il fatto che non sempre queste aziende capiscono l'importanza di un articolo che parli di loro. Basti vedere come Lonpoo, che ha visto moltiplicarsi le vendite delle proprie LP42 a livelli impensabili, diventando in poco tempo il diffusore entry-level più venduto al mondo su Amazon, non abbia pensato di inserire un link alla nostra recensione sul proprio sito (e gli era stato pure chiesto!). Inoltre quel reportage superficiale e inutile è stato fatto dalla nostra corrispondente cinese, che non definirei esattamente un'audiofila. Nonostante questo, sapeva cosa le avevo chiesto, ma si è scontrata con le resistenze di Fosi Audio, che evidentemente non vuole far vedere al mondo chi realizza (e come) i propri apparecchi. La mia sensazione è che, come per tante realtà cinesi, esistano degli hub che progettano e realizzano prodotti, che poi vengono commercializzati da più vendors. Non a caso i prodotti Nobsound, ad esempio, si trovano sotto tanti marchi diversi. Per ora non ho trovato altri brand coi prodotti Fosi, ma secondo me qualche segreto se lo vogliono tenere per sè. Tutto ciò premesso, ritengo che sia utile vedere le persone che stanno dietro a un'azienda, come organizzano il proprio spazio lavorativo, che prodotti utilizzano o hanno in cantiere e come possano essere raggiunti (spesso sono entità misteriose prive persino di sito web, vedi ZeroZone). Non ho visto altri reportage da aziende audio cinesi, dubito fortemente che si possa avere più informazioni di quelle che abbiamo pubblicato e che io ritengo utili.
E veniamo al tuo disappunto. Così come amo criticare le cose che non mi piacciono, apprezzo le critiche costruttive. La tua, purtroppo, non lo è perché tutta la mail è intrisa di serpeggianti sospetti infamanti, come se noi avessimo preso soldi da Fosi Audio per pubblicare quel servizio. Se hai letto cosa abbiamo recensito di Fosi, dovresti sapere che non ci siamo tirati indietro nello scrivere chiaramente che uno dei due amplificatori recensiti avesse un problema importante e non risolvibile, un vero e proprio difetto di fabbrica. Se fossimo stati al soldo di Fosi (capirai, poi, manco avessi detto B&W!) quella recensione non sarebbe mai uscita. Quindi lo scivolone, se permetti, lo hai fatto tu, e bello grosso, dimostrando di non aver capito niente (mi verrebbe un altro termine, ma glisso per pietà) di quel che facciamo da quasi 30 anni e di come lo facciamo. Il “cambio di rotta” che insinui ci possa essere stato dovresti farlo tu, smettendo di seguirci, perché se dopo 20 anni sbuchi fuori dal nulla per adombrare sospetti su un'attività cristallina come la nostra, o non è vero che ci segui fedelmente come hai scritto, oppure hai grossi problemi nella lettura e comprensione del testo (esistono dei corsi ad hoc per questo). Oppure, applicando la tua stessa cultura del sospetto nella quale evidentemente sguazzi, è possibile che tu sia qualcuno “mandato” da qualcun altro. Fastidioso sentirselo dire, vero?
La prossima volta, se ce ne sarà una prossima, impegnati a fare delle critiche costruttive, anziché infangare persone che lavorano (gratis) fino a notte fonda per dare un servizio gratuito a chi ci legge. Vergogna!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio, innanzitutto ti ringrazio per la pubblicazione e l'immediata risposta, che mi offre ulteriori spunti per condividere e argomentare con maggior consapevolezza la mia (lunga) esperienza di ascolto.
Concordo con tutte le tue osservazioni, aggiungendo alcune considerazioni legate sia al "tappeto di rumore" (ambiente d'ascolto) sia alla definizione e "presenza" a basso volume (impianto HiFi).
Le moderne abitazioni, siano esse indipendenti o in condominio, se da un lato godono di un più che efficace isolamento acustico verso l'esterno, dall'altro la disposizione interna tende nella quasi totalità dei casi a unire cucina e soggiorno, con la conseguenza di un ambiente di ascolto non isolato dai piccoli rumori interni (elettrodomestici ecc.).
Per esperienza diretta, è spesso preferibile ascoltare a basso volume in piccoli ambienti separati e bene isolati. Non è un caso che il compattino della cameretta o i micro-diffusori attivi da PC dello studiolo possano spesso suonare sensibilmente meglio dell'impianto serio della sala, anche a fronte di accurata messa a punto dello stesso e dell'ambiente.
E qui arrivo al secondo aspetto: l'accuratezza nella fedele restituzione dei pianissimi, dei dettagli, delle sfumature e della micro-dinamica, dove non è la quantità di corrente ma la velocità nell'erogazione, non l'impatto a volumi improponibili e fuori da ogni logica ma la presenza e intelligibilità a partire da bassissimo volume. Sempre per esperienza diretta, mi sono capitati componenti datati e/o economici con tali qualità e altri più blasonati e costosi che, abbassando il volume, semplicemente "scomparivano".
Prove ovviamente svolte con musica seria e senza ricorrere a trucchi quali ad esempio equalizzazioni di ogni sorta (loudness incluso). Sarebbe molto utile, interessante e illuminante poter condurre una prova al buio in tali condizioni. Sono certo che cadrebbe ancora una valanga di granitiche certezze e pregiudizi a cui questo settore continua ad aggrapparsi mentre la nave affonda a causa di questo stesso dogmatico e anacronistico approccio. Ne vedremmo delle belle e magari arriveremmo a rivalutare alcuni compattini economici ma ben studiati.
Less is more! Principio che, se applicato cum grano salis, può fare la differenza, in meglio. In omaggio al downgrade ragionato di cui ti eri occupato in altro articolo/editoriale.
Grazie ancora e buon fine settimana,
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it
Caro Andrea,
grazie per il feedback e le utili e costruttive contro-deduzioni. La stanza dedicata è un lusso, purtroppo, per tanti e il piccolo salone con angolo cottura è la regola. Si tratta sempre di accettare dei compromessi, a meno che non si disponga di una casa singola, magari isolata dal resto del mondo, dove poter sperimentare il vero suono del proprio impianto, ad ogni ora e con qualunque volume d'ascolto.
Che un piccolo impianto possa suonar bene è noto, e senza neppure scomodare i compattini, già una coppia di Lonpoo LP42 con un Fosi Audio V3 occupano così poco spazio che è difficile immaginare un ambiente dove non possano essere sistemati a dovere. Il downgrade è utilissimo, dunque, anche e soprattutto in mancanza di ambienti adatti e non condivisi. Inutile spendere migliaia e migliaia di euro in impianti castigati da una fruibilità inesistente e da un posizionamento e/o un'acustica disastrosi. Mi capita di vedere foto e video di impianti costosi sistemati in condizioni raccapriccianti, non ultimi giradischi a 50 cm di distanza da cassoni con woofer enormi. Io a volte mi chiedo in che modo ascoltino queste persone. Poi vado alle mostre HiFi e me ne faccio un'idea :-)
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Caro Luca,
non conosco i diffusori specifici che hai citato, per cui non mi esprimo. Conosco però qualche monitor da studio attivo e, come già scritto in più di un'occasione, trovo la soluzione intelligente e dotata di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Si tratta di un sistema chiuso, impossibile da upgradare e spesso non comodissimo da utilizzare, ma che pian piano negli anni sta conquistando più di un audiofilo. Il perché è presto detto: nel mondo del pro si è poco abituati a spendere cifre iperboliche per le attrezzature audio, a meno che non si tratti di strumenti musicali. Per questo motivo i diffusori orientati a questo mercato devono funzionare bene e costare poco. Ora, però, da questa osservazione a dire che tutti i prodotti HiFi sono inutili e suonano peggio ce ne passa. Spesso queste persone non hanno ascoltato sistemi HiFi buoni e ben installati, magari si sono limitati a qualche fallimentare esperienza in negozi improbabili, a casa di amici o alle fiere. Purtroppo la raffinatezza di certi sistemi di diffusori top è irraggiungibile da prodotti pensati per altri scopi. Poi, ovviamente, molto dipende da che musica si ascolta: se devo suonare rock allora va bene anche un diffusore da palco, perché è con quello che viene suonato ai concerti.
In generale, ti consiglio di rifuggire da personaggi in cerca d'autore, ogni tanto ne spunta uno che crede di aver scoperto la ruota immersa nell'acqua calda, e sostiene che tutti gli altri siano cretini. Abbiamo visto improbabili marchi dimenticati portati alla gloria perché nascondevano chissà quale miracoloso mistero circuitale (che non si poteva svelare, altrimenti...), abbiamo visto sedicenti esperti senza arte né parte (né competenze specifiche) improvvisarsi guru onniscenti, abbiamo visto traffichini senza scrupoli e persino negozianti spacciarsi per giornalisti. E tutto questo è stato perso, come lacrime nella pioggia (cit.). Ognuno ha avuto un decorso (benigno o no, dipende) e certe figure sono tornate nell'oblio dal quale erano spuntate. Quindi occhio, giudicare sempre con le proprie orecchie e rifuggire da chi crede di aver trovato la soluzione a tutti i problemi. Questi personaggi mi ricordano tanto i ragazzotti di moda oggi che - mostrandosi a Dubai con auto di lusso e belle donne - vogliono spiegare al mondo come diventare miliardari investendo 50 euro in un corso online di finanza. Se io scoprissi un modo per diventare ricco investendo 50€ di sicuro non perderei tempo per spiegarlo agli altri ;-)
Per ora continueremo a provare prodotti, sia HiFi che professionali, condividendo le nostre impressioni e invitando chi legge a verificarle di persona, serenamente. A proposito, mi sono piaciuti veramente tanto i monitor attivi triamplificati con DSP Kali Audio IN8 2nd wave che trovi recensiti questa settimana.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Buongiorno Direttore,
chiedo venia, ma era da qualche mese che non riuscivo più a leggere con regolarità la rubrica della posta (lavoro, bimbo piccolo che si ammala di frequente, tanti problemi di contorno che non sto ad elencare). Complici i primi freddi (tanto attesi, ndr) è arrivata l'influenza, che mi ha costretto a stare qualche giorno a casa; appena si è abbassata la febbre mi sono messo nuovamente a leggere TNT-Audio e... la recensione di Milano High End 2023. Ricordo che Le scrissi in occasione del Milano Hi End di aprile 2017, io e la mia compagna eravamo in attesa del bimbo, ci trovavamo a Milano e ci recammo a vedere la mostra ("Ho visto anche degli audiofili...squattrinati").
Mi sono riletto quanto avevo scritto e poi l'ho confrontato con la Sua recensione: mi sa che l'unica cosa che è cambiata la musica prevalente, dal jazz ai Pink Floyd, una vera in/ri-voluzione. Si può ascoltare bene la musica anche avendo a disposizione pochi soldi, ce lo ha insegnato e ce lo continua a dimostrare ad ogni uscita di TNT-Audio: aver avuto le possibilità di oggi quando avevo 15 anni, quello sarebbe stato favoloso.
Detto questo, tra trio e passeggini vari e "galleggiando" con la compravendita dell'usato nei ritagli di tempo, sono riuscito nel mio piccolo ad attualizzare l'impianto: ora sono il felice possessore di un Primare i32 con la sua scheda DAC, diffusori Elac Debut reference 6.2, cavi TNT Star, CD Musical fidelity A3.2, un player basato su Volumio per la musica liquida, un ingresso BT costruito con una scheda di Aliexpress, un tuner Sony ed un giradischi Denon senza troppe pretese. Per ora ho raggiunto la pace dei sensi (ed i fondi da dedicare), quindi credo che l'impianto sia perfetto così com'è ;-)
La cosa più bella è sentire il bambino che chiede di ascoltare "tah tah tah", Raining Blood degli Slayer: avvicinare i bambini alla musica, queste sì che son soddisfazioni.
Un saluto.
Gianfranco - E-mail: g.melis (at) tiscali.it
Caro Gianfranco,
intanto auguri per il bimbo, vera felicità della vita, anche per un audiofilo! Anche la mia, tanti anni fa ormai, è cresciuta a biberon, pappe e musica, dal rap, al pop al metal, che in effetti prediligeva. Oggi ci confrontiamo sulle novità discografiche e lei ogni tanto mi gira qualche dritta interessante. Mi ritengo molto soddisfatto.
Sulla mostra ho già detto quasi tutto ciò che dovevo dire, ma continuo a ricevere feedback positivi, forse c'era solo bisogno di scoperchiare quel vaso di Pandora. Tanti appassionati ci si sono ritrovati. Complimenti infine per l'impianto, davvero ben assortito!
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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© Copyright 2023 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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