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Prodotto: doppia puleggia e doppie cinghie su giradischi Michell
Produttore: puleggia OEM (storica) o di terze parti (Audiosilente)
Prezzo: 18 sterline al momento dell'acquisto su eBay, ora 23 sterline a causa delle fluttuazioni della valuta, prova che il prezzo può variare - Convertitore di valuta
Autore: Mark Wheeler - TNT Regno Unito
Recensito: estate - autunno 2020
Pubblicato: Marzo, 2021
Traduttore: Roberto Felletti
Oggi esamineremo eventuali vantaggi o svantaggi nell'uso di due cinghie in un sistema motore-cinghia-piatto già ottimizzato. John Michell, progettista del Michell Orbe e del Michell Orbe SE, ha indubbiamente ottimizzato la relazione tra la massa efficace rotazionale del piatto dell'Orbe e la coppia del motore, tramite il modulo di elasticità della cinghia, per ridurre al minimo il wow & flutter massimizzando l'isolamento dalle vibrazioni del motore.
«Ovviamente due cinghie trasmetteranno il doppio delle vibrazioni rispetto a una sola,» dichiara la Plebe, a sinistra del palco, «e l'intero progetto del Michell Orbe si proponeva di diminuire il rumore di fondo.»
Ignorando, per il momento, l'ambiguità non scientifica di un termine come “rumore di fondo”, consideriamo le implicazioni teoriche di due cinghie a sezione rotonda su un giradischi. In teoria:
Gli ultimi due punti sono particolarmente pertinenti al Michell Orbe attuale, ma non sono applicabili alle versioni precedenti di questo venerabile giradischi, per esempio quelle con motori a corrente alternata. Come per la prova precedente, le popolari app per iPhone per misurare la velocità assoluta e per rilevare il wow & flutter si sono dimostrate inconcludenti, nel migliore dei casi. Nonostante un'attenta calibrazione e un'accurata centratura del clamp del piatto, anche senza il carico dinamico dello stilo nel solco, è stato impossibile ottenere risultati omogenei. Il Pedersen Orbe dovrebbe essere meno soggetto agli effetti tipo precessione rispetto a un sotto-telaio posto sopra tre molle coniche. Tuttavia, i risultati relativi a ciascuna scanalatura della puleggia di terze parti variavano da test a test, così come era avvenuto con la puleggia originale. Questo viluppo di variazioni è stato più evidente quando le app per iPhone sono state provate con il Garrard 401, senza cinghia né sotto-telaio. Alla fine è stata fatta la media dei test multipli per ciascuna condizione. La media dei risultati misurati mina la credibilità, ma di fatto indica un miglioramento in termini di wow & flutter con lo stilo sotto carico.
In un lontano passato la Michell ha proposto per un periodo due cinghie. Questo accadeva con il Gyrodec, che ha un piatto più leggero e un sistema di isolamento più semplice. Il piatto più leggero potrebbe amplificare qualunque effetto sulla frequenza di wow primaria, per via della ridotta elasticità di una configurazione a doppia cinghia. Con un minore isolamento tra motore e cuscinetto principale, la cinghia del Gyrodec potrebbe essere proporzionalmente meno significativa per l'isolamento dal rumore del motore rispetto all'Orbe. In realtà, John Michell credeva che la seconda cinghia fosse inudibile e aveva detto al vostro Vecchio Scriba che non sarebbe mai riuscito a conoscere qualcuno in grado di notare in maniera affidabile la differenza.
La seconda cinghia è stata montata in risposta a due recensioni, pubblicate in riviste differenti di editori differenti. Generalmente, The Flat Response descriveva qualsiasi sorgente (a parte un sintonizzatore Naim) come intrinsecamente del tutto inferiore al Linn Sondek LP12. Il giornalino preferito dai seguaci della “Terra Piatta” criticava il Michell Gyrodec accusandolo di non avere il potenziale del PRaT del Linn. Intanto, la meno politica HiFi Choice individuava più specificamente un problema di wow dinamico sul loro esemplare (molto probabilmente il medesimo campione da recensione maltrattato, ascoltato da quelli di The Flat Response) di Michell Gyrodec. Il wow dinamico è quel momentaneo, breve rallentamento durante i passaggi pesantemente modulati, causato da un carico extra sullo stilo, che si verifica in presenza di grosse ondulazioni del solco. Il wow dinamico è uno degli errori attribuiti a uno scarso “rimbalzo” della sospensione. Nel periodo della supremazia Linn nei giornalini audio britannici, qualsiasi giradischi con aspirazioni high-end doveva competere con il battage dei seguaci della Terra Piatta sul seguire la melodia.
Secondo una misurazione di HiFi Choice, una cinghia singola gira più lentamente del 2% e del 3% quando caricata da uno stilo che riproduce un disco. Secondo un'altra loro misurazione, ci vogliono 9,5 secondi dall'avvio alla velocità stabile; secondo loro questo non è di buon auspicio per mantenere la stabilità tonale sotto carico. Inoltre, quelli di HiFi Choice hanno scoperto che il rumble non pesato risulta essere inferiore a 77 dB e il punto di innesco delle vibrazioni è talmente basso che è stato necessario aumentare di 10 dB la scala dello strumento di misurazione per rilevarne qualcuna. Il vantaggio principale dell'Orbe sul Gyrodec è il maggiore isolamento dalle vibrazioni; il secondo è un piatto avente una massa maggiore. Il primo contribuisce ad estendere il punto di forza del basso rumore rispetto a molti rivali, mentre il piatto più pesante dell'Orbe può mitigare bene quel problema del wow dinamico con la pura forza di inerzia.
La risposta Michell all'egemonia della cinghia piatta dei terrapiattisti è stata l'aggiunta di una seconda cinghia per il Gyrodec, mandata ai giornalini per la valutazione. HiFi Choice ha approvato il cambiamento, sostenendolo con misurazioni. HiFi Choice ha scoperto che con due cinghie il wow dinamico del Gyrodec si dimezza.
Roy Gandy, della Rega, ha incluso una seconda cinghia nei modelli di punta (P9 e recentemente l'RP10 da 3.000 sterline), dichiarando che «Due cinghie appianano le incongruenze esistenti con tutte le cinghie in gomma.» Gandy si riferisce anche alle cinghie a sezione rotonda sottili come quelle montate sui Michell. Un altro vantaggio chiave per la Rega è la maggiore superficie formata dalle due cinghie, specialmente sulla puleggia piccola, che dovrebbe ridurre lo slittamento all'avvio e quindi la cristallizzazione della cinghia, tra gli altri vantaggi.
Sebbene la Michell stessa non sostenga più la soluzione a doppia cinghia, la puleggia doppia Audiosilente per giradischi Michell è facilmente reperibile online e da altre fonti tramite ordine postale. Questa puleggia doppia Audiosilente è stata acquistata nel loro negozio eBay. Audiosilente non sapeva che io avrei scritto una recensione, per cui il campione è rappresentativo di ciò che voi, cari lettori, riceverete. Audiosilente produce una serie notevole di pezzi indispensabili per riparare e rimettere a nuovo vecchi giradischi Thorens, Garrard e Lenco, oltre a classici bracci SME e Fidelity Research.
La puleggia doppia Audiosilente è realizzata a macchina in maniera meravigliosa e ha un aspetto notevolmente simile a qualsiasi cosa che esca da Borehamwood. Il profilo del solco della puleggia Audiosilente è leggermente differente da quello Michell e la sezione inferiore è più ampia. Il montaggio è semplice e la puleggia doppia si innesta bene sull'albero del cuscinetto, sottintendendo che l'eccentricità della puleggia (che causa il wow) non è come quella della puleggia originale Michell.
Il piatto del Michell Orbe SE è stato pulito meticolosamente e sgrassato per il primo test della cinghia nuova per la vecchia.
I test di scambio delle cinghie fanno riferimento al Garrard 401 con braccio SME 3012 II. L'articolo precedente include un lungo preambolo sulla messa a punto del giradischi e la procedura di test. Essa comprende una nuova lubrificazione con l'olio per alberino fornito dalla Michell, dopo una scrupolosa pulizia del pozzetto del cuscinetto. Tutte le cinghie coinvolte in questo test sono state usate nello stesso senso ogni volta, che faccia o no la differenza, per eliminare un'altra variabile. Nel test precedente abbiamo confrontato due cinghie nuove per giradischi Michell l'una con l'altra e con una cinghia molto vecchia, verificando le conseguenze udibili e misurabili. Quei test delle cinghie nuove sono stati eseguiti sulla medesima puleggia doppia che useremo con le due cinghie, per essere sicuri che eventuali differenze non siano dovute a una puleggia diversa.
«Sembrano tutte cavolate non scientifiche,» obietta la Plebe, scettica, a sinistra del palco. «Superstizioni o rituali ossessivi.»
Prima sono stati eseguiti i test di ascolto, poi le misurazioni. Questo è stato fatto per ridurre al minimo, a priori, l'aspettativa di differenze e quindi ridurre le possibilità di propensione alla conferma.
Le differenze di velocità tra le cinghie nuove singole e la cinghia vecchia singola sono state evidenti. C'è stata anche un'ovvia preferenza per la seconda versione della configurazione con due cinghie, ma non in termini di velocità, come potrebbe sembrare esaminando successivamente i risultati misurati. La versione 1 sembra leggera, con una delineazione e una proporzione del palcoscenico meno discernibili. Musicalmente, la versione 2 sembra più coerente ritmicamente.
«Queste sono altre cavolate non scientifiche,» obietta ancora la Plebe, scettica, a sinistra del palco. «Che mucchio di idiozie fenomenologiche soggettive!»
Due cinghie hanno dato immediatamente l'impressione di un suono leggermente più lento rispetto a quello con una cinghia nuova. L'effetto era di passo e non di tonalità. Tuttavia una versione con due cinghie è sembrata superiore all'altra. Questa è stata la seconda versione provata, ma la procedura è stata ripetuta avanti e indietro alcune volte. Per ogni confronto sono stati ascoltati degli estratti e lati interi di album. Le differenze potrebbero benissimo dipendere da tolleranze di fabbricazione che aggiungono o tolgono, a seconda della versione.
La configurazione con due cinghie è stata costantemente preferita, con tutti i tipi di materiale, rispetto alla cinghia nuova da sola.
Con due cinghie il basso sembra più robusto, senza apparire più forte. Con due cinghie le sfumature nella voce di Lou Reed, in Transformer, sembrano essere maggiormente percepibili sopra il basso e ricordano di più il Garrard 401 che l'Orbe standard con una cinghia. È più frequentemente e chiaramente evidente che Lou Reed modula il suono della sua voce avvicinandosi o allontanandosi dal microfono nel mezzo della frase. Questo è il motivo per cui vogliamo spendere soldi e tempo per ottimizzare i nostri impianti, per riuscire ad avere un'esperienza maggiore dell'esecuzione. Questo aspetto diventa particolarmente evidente verso la fine del lato 1, durante Walk on the Wild Side, nel verso «Jackie is just speedin away...»; provate ad ascoltare dopo aver letto queste righe.
Tornando alla vecchia cinghia singola, Reed ha una voce più esile, come se provasse a cantare da sdraiato con qualcuno seduto sul suo petto anziché su quello di Andy (riferimento alla canzone di Reed “Andy's Chest”, da “Transformer” - NdT). Dopo Transformer, un album con la maggiore complessità in gamma bassa verso la fine di un lato, M.P.L.A. di Tapper Zukie, offre un basso robusto fino in fondo. L'impatto del basso e il tono dell'album M.P.L.A. migliorano molto con due cinghie.
Con due cinghie il tono delle voci regge molto meglio sulla pesante modulazione in gamma bassa. Questo rispecchierebbe quanto riportato dalle vecchie recensioni degli anni '80 sul wow dinamico. I dettagliati risultati di fabbrica Michell, sull'impercettibile differenza tra una e due cinghie, potrebbero essere in disaccordo con queste rilevazioni a causa delle modifiche Pedersen alla sospensione. La capacità del sotto-telaio di muoversi allo stesso modo, ma in direzione opposta, rispetto alla flessione della cinghia potrebbe spiegare perché il sotto-telaio a molla del Gyrodec, per John Michell e i suoi amici, sembrava non trarre vantaggio da una seconda cinghia, contrariamente all'esperienza con il telaio fisso di Roy Gandy, alla Rega, e di numerosi utenti Rega. Molte altre configurazioni con più cinghie sono su giradischi con massa elevata che utilizzano cinghie più spesse, il cui uso può pertanto essere troppo diverso da trasferire in questo contesto.
Una registrazione per pianoforte solista è il materiale de facto per giudicare la prestazione in termini di tempo analogico, che si tratti di un nastro o di un giradischi. Il Köln Concert di Keith Jarrett è una delle composizioni per pianoforte migliori, da ascoltare ripetutamente e in grado di fornire gli elementi essenziali per l'accurata valutazione di un componente audio. Aspettandosi una mano sinistra più pesante come conseguenza della configurazione a due cinghie, la propensione alla conferma è rimasta spiazzata quando il peso in gamma bassa è risultato identico. I cambiamenti più evidenti sono stati una maggiore percussività e l'esecuzione è risultata ancora di più coinvolgente e assuefacente. I pilastri fondamentali della musica sono il tono e il PRaT. La configurazione a due cinghie, in combinazione con l'effetto dato dalle modifiche Pedersen Michell, influisce su entrambi questi parametri. I miglioramenti sul pianoforte sono notevoli in termini di stabilità tonale, specialmente sopra il Do centrale. L'aumento delle caratteristiche percussive nel modo di suonare di Jarrett e dello strumento non influenza negativamente la stabilità tonale; sicuramente è vero il contrario.
Esja, di Hania Rani, è un'altra registrazione di pianoforte solista che merita ascolti ripetuti e piena concentrazione. Le differenze tra la configurazione a una cinghia e quella a due cinghie rafforzano le impressioni date dal Köln Concert di Keith Jarrett.
Come osservato nella recensione precedente, il solco inferiore sembra muoversi leggermente più veloce. Questo potrebbe essere dovuto a variazioni nella lavorazione a macchina o all'allineamento con il piatto. Sono state provate entrambe le varianti nel posizionamento delle due cinghie.
Usando l'app RPM per iPhone con una selezione di dischi pesantemente modulati (compresi dischi test per il tracciamento) e una testina Decca London a bassa cedevolezza, il wow dinamico misurato è compreso tra lo 0,45% e lo 0,50%. Con due cinghie è sceso tra lo 0,29% e lo 0,32%. Questi risultati tenderebbero a confermare le misurazioni di HiFi Choice effettuate sul Michell Gyrodec con due cinghie.
Nel corso del test delle due cinghie nuove in confronto a quella vecchia, questo è quanto ho sentito:
La differenza udibile data dalle cinghie nuove rispetto alla vecchia è risultata prevedibilmente più esplicita nelle caratteristiche percussive e nell'omogeneità tonale, spiccando con le registrazioni di pianoforte solista. Le due cinghie hanno fatto semplicemente la differenza rispetto all'uso di una cinghia vecchia o una cinghia nuova. Nonostante questo sia un cliché, per qualche motivo il pianoforte solista è davvero il test più difficile per la stabilità tonale, e pertanto è diventato il test tipico per il wow dinamico. Il Köln Concert di Keith Jarrett è servito da test per la sostituzione della cinghia singola e serve altrettanto efficacemente da test per la configurazione a due cinghie. I recensori tendono a blaterare sul fatto che qualche spezzone di cavo nuovo e costoso rivelerebbe magicamente il pianoforte sostitutivo usato per il Köln Concert. La differenza che una seconda cinghia fa non rientra in qualche dominio magico. Un cliché di slam dinamico in gamma bassa è Tutu, di Miles Davis, che non delude nella sua capacità di evidenziare la sottile differenza tra una e due cinghie.
Come descritto nell'articolo sul test delle modifiche Pedersen, il rumore del motore potrebbe essere meno isolato con la disposizione Pedersen del telaio rispetto all'Orbe SE sospeso standard. In realtà, il Michell Orbe SE è marginalmente migliore da questo punto di vista rispetto all'Orbe “intero”. La soluzione efficace è un cerchio di materiale tipo Deflex, o di poliuretano espanso rigido equivalente, da mettere sotto la capsula del motore, di dimensione uguale ad essa.
Un raddoppio della massa di collegamento tra il motore e la cinghia non sembra avere effetti negativi sul rumore o sul feedback. Entrambi i fenomeni, testati con solchi “muti” o toni sinusoidali singoli, non hanno creato alcuna differenza. L'accuratezza e la precisione richieste dai dischi microsolco potrebbero essere facilmente disturbate da qualcosa di fondamentale come una seconda cinghia. Fortunatamente, non è questo il caso.
Nei vari forum e gruppi social dedicati ai giradischi in generale, e ai giradischi Michell in particolare, frequentemente si discute della questione cinghia singola vs due cinghie. L'argomento è fonte di accese discussioni, con l'onnipresente politica binaria oggi presente nelle comunità anglofone. I medesimi nomi sembrano assumere le medesime posizioni ed esprimere le medesime idee per sostenere queste posizioni. Ci sono scarse prove che molti dei partecipanti abbiano realmente confrontato le alternative. Pochi possiedono vecchi Gyrodec a doppia cinghia e quelli che hanno fatto dei confronti sembrano dividersi, in parti uguali, in tre fazioni:
Tutti gli altri opinionisti sembrano scrivere in base a quella che, secondo loro, dovrebbe essere la differenza e non se sia meglio una cinghia o due a sezione rotonda. Costoro sembrano scrivere per fede, non per esperienza. O è così, oppure semplicemente essi non menzionano una qualche esperienza reale. In risposta a questo, è necessario considerare i punti seguenti prima di scrivere qualsiasi commento a questa recensione:
La soluzione con due cinghie è stata un tentativo, nel contesto di questo impianto, per continuare il progresso, ottenuto con il sotto-telaio e la sospensione Pedersen, volto alla riduzione delle debolezze intrinseche dell'approccio con sotto-telaio a molle e trazione a cinghia per far girare i dischi in vinile. I giradischi con sotto-telaio sospeso hanno ugualmente vantaggi intrinseci, in termini di feedback e di isolamento da altri rumori. Possedendo un Garrard 401, oltre a Linn, Thorens e Michell Orbe SE, passando per un'occasionale trazione diretta, concentrare l'attenzione sulle differenze tra gli approcci è fondamentale tanto quanto considerare l'esecuzione del singolo progetto.
Le due cinghie, in combinazione con le modifiche Pedersen, riescono a portare il Michell Orbe SE più vicino ai punti di forza del Garrard 401 senza le debolezze (secondo gli standard odierni) del 401 non modificato a livello di rumore e focus. Il potenziale svantaggio della trasmissione del rumore, a causa della cinghia extra, e il minore isolamento del sotto-telaio basculante sono mitigati da un maggiore isolamento tra la capsula del motore e il supporto. L'insieme è sempre un Michell Orbe caratterialmente e sonoramente, ma per certi, importanti, aspetti ora è al 110%. L'Orbe SE modificato continua a offrire un palcoscenico enorme. Il controllo sul basso dell'Orbe con due cinghie è persino migliore, in abbinamento alla sospensione Pedersen. La presentazione musicale dell'Orbe modificato, a livello di master su nastro, migliorata dal sotto-telaio Pedersen, resta intatta con una seconda cinghia.
Ora, senza perdere i suoi punti di forza intrinseci, questo Michell-Pedersen Orbe SE a doppia cinghia acquisisce alcune delle caratteristiche solitamente associate ai fondamentalmente differenti sistemi di trazione per giradischi. Soggettivamente, la combinazione di tiranti e due cinghie sembra anche aumentare la dinamica e l'attacco dei transienti. Il wow dinamico è ridotto, sia a livello di misurazioni che all'ascolto.
Il giradischi perfetto per ora non esiste, a nessun prezzo. Questo specifico Michell Orbe SE si avvicina ai punti di forza principali dei migliori giradischi a trazione diretta e a puleggia pur mantenendo i propri punti di forza: controllo, bassa coloritura e palcoscenico immenso. Con le modifiche Pedersen a sospensione e sotto-telaio e la doppia puleggia Audiosilente, questi vantaggi sono ottenuti senza perdere i benefici di un sotto-telaio con trazione a cinghia. Fortunatamente, questi benefici sono ottenuti anche migliorando le caratteristiche proprie del consolidato Michell Orbe SE.
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Musica ascoltata durante la scrittura di questa recensione |
Impianto di riferimento |
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Ovviamente su vinile
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Apparecchiature utilizzate per questa recensione
Il trattamento acustico esteso e sempre in evoluzione include l'assorbimento del basso negli angoli, l'assorbimento delle alte frequenze (sopra i 2 kHz) nei punti di riflessione primaria dei tweeter, diffusori di alte frequenze negli altri punti critici, soffitto spiovente con assorbimento > 2 kHz. Pareti piene e vetri tripli ripieni di argon, nessun termosifone. Tappeti appesi e tappeti spessi sul pavimento tra ascoltatori e diffusori, pavimento in ardesia piena. Nessun cavo costa più del 10% dei dispositivi collegati a ciascuna estremità; molti di essi sono stati realizzati dal Vecchio Scriba da componenti di alta qualità senza Pixie Dust. Il cavo di potenza (full range, mid-range, tweeter) è un Black Rhodium S900 a impedenza ultra-bassa, una variante a bassa impedenza (3x3 mm2 csa) dei cavi Black Rhodium S300 e S600, che ha superato i test di correlazione oggettiva e soggettiva di Ben Duncan, scelto principalmente per abbinarsi al fattore di smorzamento OPT/altoparlante, non per caratteristiche magiche. Il cavo di potenza per i soli diffusori in gamma bassa è il Naim NACA 5, che difficilmente viene battuto sotto i 300 Hz. L'alimentazione è fornita da un anello solo audio con connessioni di massa (terra) Radex non induttive e una terra tecnica. I crossover e i finali sono alimentati da una connessione hydra minimale. Le sorgenti e il pre-amplificatore sono alimentati dai terminali entro l'anello solo audio. |
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