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Pre phono budget
Gentile Lucio, ogni volta che ti scrivo e penso alla tua splendida terra mi convinco che devo proprio investirli 50 euro per quel Turriga che, accanitamente, mi occhieggia dallo scaffale dell'enoteca. Fregandomene una volta per tutte dell'esorbitante ansia da prestazione (inseguo da anni l'etichetta) e consumandolo il giorno stesso (coi dovuti crismi, beninteso). Tanto qui in alta Umbria la sera è sempre freschino e si continuano a non disdegnare i sapori forti sulla tavola.
Ma veniamo a fatti audiofili (che, ricordiamolo, molto ben si appaiano ai fatti enofili). Sono stato letteralmente folgorato dallo Scythe 1100, saltato fuori all'ultimo momento mentre ero sul punto di spendere il doppio per un prodotto usato già messo in preventivo. Non sto a dilungarmi sui meriti del mostro. Quel che ovviamente ne è conseguito è che mi son trovato - scientemente! - orfano dello stadio phono, che mi è invece preziosissimo, col mio bravo Rega P1 e tutti i vinili ancora da (ri)ascoltare.
Tagliando drasticamente il budget - mi servono i soldi per il Turriga! - cosa indicheresti nella solita offerta entry dei costruttori più noti? So che sconsigli il comodo pre TCC 754, perchè non vedresti comunque bene lo Scythe adattato a finale di potenza. Nad PP1/2, Cambridge 540/640 (usato il 640), Project Phono Box, Gram Slee Communicator (ma saliamo, ahi se saliamo)? Sono tanto entusiasta dell'ascolto da Cd quanto confuso per il mio futuro analogico.
I diffusori sono delle Arbour 4.02, la stanza dedicata è di 25/30 mq, ascolto tutto ma prediligo una riproduzione calda, timbricamente fedele e dinamicamente generosa (e le Arbour gliela fanno, so far). Ah, mi sono cimentato finalmente nell'autocostruzione dei vostri cavi, grazie!
Un caro saluto e una buona estate,
Piero - E-mail: pierodas (at) hotmail.com
Sala d'ascolto da costruire
Gentile Direttore,
la disturbo per chiederle un suo cortese parere. Cercherò di essere breve. Ho acquistato, ormai da un po' di tempo, un impianto avvalendomi anche di qualche suo consiglio:
LC
Caro Camillo,
una stanza piccola, in genere, è più semplice da far suonar bene, ci sono meno spazi da riempire e meno problemi alle basse frequenze. Per contro offre minore flessibilità d'installazione e castiga un po' la possibilità di creare un'immagine sonora molto ampia. Se avessi la possibilità di decidere la posizione delle pareti, proverei quantomeno ad evitare parallellismi: se riesci, fai realizzare le pareti non parallele tra loro, basta anche poco per limitare alcuni fenomeni fastidiosi sui bassi. Questa scelta drastica ha, ovviamente, forti ripercussioni sugli arredi, normalmente pensati per pareti che formano un angolo retto tra loro.
Potresti anche pensare di utilizzare per le pareti dei materiali che limitino la trasmissione del suono verso gli ambienti vicini: non fanno miracoli, ma vale la pena tentare. Recati presso un negozio di materiale edilizio ben fornito e chiedi informazioni su questo genere di prodotti. E' sufficiente anche una ricerca in rete con parole chiave "mattone fonoassorbente" ed "intonaco fonoassorbente". Non esagerare coi trattamenti fonoassorbenti, specie con gli intonaci: la stanza deve comunque restare abbastanza viva.
Devi poi curare attentamente l'impianto elettrico che deve prevedere due linee dedicate all'impianto, una per le sorgenti e l'altra per l'amplificazione, partenti entrambe direttamente dal contatore ENEL e magari asservite a salvavita e magnetotermici individuali. I cavi potranno essere dei semplici conduttori da 2,5 mmq x 3, meglio se 4 mmq. Assicurati che ci sia un buon impianto di terra. Poiché non saprai in quale parete finirà l'impianto - perché magari quella che sembrava ideale suona peggio - fai posizionare almeno 6 prese a muro (3 per ogni linea dedicata) in ogni parete. Eliminerai così la necessità di ricorrere alle pessime ciabatte e semplificherai di molto i collegamenti.
Diciamo che con questi accorgimenti partiresti già da un'ottima base, poi si tratterà di curare attentamente installazione ed arredi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade per un vecchio impianto
Innanzitutto caro Lucio complimenti per la Vostra rivista che ho "incontrato" per caso sul web ma che mi accompagna oramai da parecchio tempo nel mio personale percorso di approfondimento sul mondo dell'alta fedeltà. Sono parecchi anni che mi interesso di hi-fi (anche se non sono purtroppo un grande esperto) e di musica in generale (che considero una
delle mie più grandi passioni) ed a tal proposito vorrei una tua consulenza per migliorare/cambiare il mio impianto hi-fi.
Per prima cosa penso sia importante per te sapere che generi musicali ascolto. Principalmente ascolto musica jazz ed in secondo ordine soul rock (soprattutto new wave anni '70/'80 e progressive) e new age. L'ambiente in cui ascolto musica è il salotto di casa che misura 6.2x4.0x2.9 metri (l'impianto è posizionato nel lato di 4.0 mt), ci sono due divani, uno laterale ed uno di fronte all'impianto, due mobili bassi ed una vetrinetta lato opposto all'impianto che attualmente (purtroppo) è posizionato sullo scaffale del televisore.
Detto questo ti elenco la struttura dell'impianto:
LC
Caro Cristiano,
non è facile consigliarti un percorso di upgrade organico, visto che l'impianto ha i suoi anni e una sua logica. Ad esempio, a me piacevano molto i giradischi Taya e per nostalgia proverei a lasciare il tuo MP200 al suo posto, magari lo doterei di una testina MM di migliore qualità, da cercare nel catalogo Grado, Goldring o Ortofon, per un budget intorno ai 150 euro. Il salto di qualità rispetto alla Shure attuale sarebbe sensibilissimo.
Certo, un Thorens TD 160 sarebbe migliore ma anche un giradischi nuovo, moderno, lo sarebbe. Come primo passo punterei alla testina, poi valuterai in seguito, in ogni caso la si potrà montare in un eventuale giradischi futuro. Cura regolazioni varie ed installazione, sono elementi essenziali per estrarre il meglio dal tuo giradischi.
Anche il lettore CD dovrebbe stare al suo posto, le differenze tra macchine digitali sono molto meno evidenti di quanto si pensi ed il tuo Denon non è poi così male. Per ora lascerei al suo posto anche l'integrato Denon e controllerei lo stato di salute dello Yamaha CA 610. Punterei invece tutta la mia attenzione sui diffusori, cominciando ad andare in giro per ascoltare qualche modello da pavimento di moderna concezione. Potresti iniziare da Klipsch, per non discostarti troppo dal suono cui sei abituato (e per via dei generi musicali da te preferiti) ma potresti anche virare su diffusori più classici come Monitor Audio, KEF, Chario, Opera e ProAC, giusto per provare equilibri tmbrici anche molto distanti dalle tue JBL. In altre parole, devi iniziare a capire quali suoni gradisca OGGI il tuo orecchio, se ancora brillanti e dinamici oppure più rilassati e rilassanti.
Per essere ragionevolmente sicuro di fare un upgrade, starei sopra il tetto degli 800/1000 € la coppia.
Una volta scelti e posizionati per bene i diffusori potrà essere la volta dell'amplificatore, ma di questo avremo modo di riparlarne.
Ah, prima che mi dimentichi, sostituisci appena puoi i Supra Classic 2.5 con qualcosa di meglio, magari anche autocostruito secondo le nostre ricette.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Sergio,
non mi risulta che a Catania (e provincia) i negozi di HiFi siano spariti. Almeno due, di buona fama nazionale, me li ricordo e sono Aifai (in città) e Il Tempio Esoterico (showroom in città e provincia), ti consiglio di tenerli in considerazione per un'eventuale ricerca di materiale HiFi, anche usato, del quale hanno un buon assortimento.
Il tuo impianto è assolutamente dignitoso, tu ti dichiari moderatamente soddisfatto ma non spieghi quali parametri vorresti migliorare, cosa non ti soddisfa e, soprattutto, quali cifre potresti impegnare per un eventuale upgrade. Comunque sia, non credo che una coppia di Indiana Line come quelle citate ti possa far ottenere chissà quale miglioramento rispetto alle tue vecchie JBL. Potresti provare a vedere delle Klipsch da pavimento (serie F o RF) magari usate. Non dovrebbero discostarsi troppo dall'impostazione cui sei abituato. Ricorda che rimpiazzare dei diffusori, per quanto economici e datati, che utilizzano un woofer da 25 cm con delle piccole torri dotate di woofer da 13 cm non è esattamente semplice. Per questo motivo è importante che tu ti sposti un po' per ascoltare che tipo di suoni puoi trovare oggi, che genere di impostazione timbrica potresti preferire etc.
L'amplificatore è un buon integrato dotato di ottime capacità di pilotaggio, può certamente stare al suo posto. Il lettore invece è perfettibile, anche con poco, ad esempio basterebbe un multilettore Oppo o qualche lettore recente, magari usato. Dell'ambiente d'ascolto dici solo che non è adatto, certamente non posso consigliarti molto di più senza queste informazioni essenziali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Problemi d'ambiente
Buongiorno, le ho già scritto oltre un anno fa per porle quesiti sull'acquisto del primo impianto Hi-fi (vedi Rubrica della posta Vol. n. 493), ad oggi non ho ancora acquistato alcunché sebbene fossi deciso per un impianto entro i 2.000 euro composto da lettore CD, amplificatore e torri da pavimento. Sebbene Lei mi avesse già risposto in maniera esaustiva circa un anno fa, pochi giorni fa un amico esperto ha visto per la prima volta l'ambiente e non avendolo ritenuto "adatto" (3,4 X 3 metri con diffusori da posizionare sul lato corto) mi ha fatto venire mille dubbi.
In particolare il mio amico mi sconsiglia di spenderci molto perché comunque visti i limiti dimensionali non potrei ottenere un buon suono, in particolare una tridimensionalità della scena (o cose del genere, se ho ben capito) oltre al problema di "troppi bassi). Visto che Lei molto gentilmente mi aveva risposto, anche in maniera abbastanza rassicurante, ma aveva manifestato dubbi relativi alla presenza di una scala ed eventuali arredi (tavolino al centro), Le allego qualche foto da cui potrà meglio rendersi conto dell'effettiva morfologia della stanza.
Le elettroniche e i diffusori andrebbero posizionati (sostituendo l'attuale mobiletto porta TV con un mobiletto realizzato secondo le vostre indicazioni nella sezione tweaking) dove attualmente si trova la TV. Sebbene la parete è lunga 3 metri (fino al camino) i diffusori verrebbero a trovarsi a non più di 180 centimetri l'uno dall'altro (sul lato sinistro devo lasciare spazio per aprire la porta d'ingresso) e questo sembrerebbe essere il limite che determina la ridotta tridimensionalità.
Inoltre un diffusore verrebbe a trovarsi in prossimità dell'angolo formato dal camino e l'altro in prossimità dell'angolo della parete opposta (sebbene più distante proprio perché devo lasciare lo spazio per l'apertura della porta d'ingresso). Anche la distanza dei diffusori dalla parete di fondo sarà necessariamente ridotta. Il punto d'ascolto si trova ovviamente sulla parete opposta dove si trova un ampio divano (occupa praticamente quasi tutta la parete) e, di fronte, un tappeto (anche se non molto spesso) senza nessun tavolino.
Completeranno l'arredamento una libreria alta 2,7 metri, larga 70 cm e profonda 25 cm sul lato sinistro a circa metà parete (in sostituzione dell'attuale mobiletto in legno vicino alla finestra), una tenda alla finestra, due mensole porta libri/CD, una sopra la finestra e una sopra la porta), foto alle pareti (senza vetro e magari quella dietro al divano in tela e di dimensioni 1 metro X 70 cm che ho già).
Il soffitto è con travi in legno disposte trasversalmente rispetto alla direzione suono-ascoltatore (altezza 2,7 metri) e sul lato destro (rispetto alla posizione dell'ascoltatore) c'è, in alto, una parte del soppalco e la "temuta" scala.
Concludendo, l'ambiente è davvero senza speranze? Che cosa mi consiglierebbe di fare? Rinunciare e continuare ad ascoltare la musica attraverso i diffusori della TV? O basterebbe rinunciare ai diffusori a torre in favore di più adeguati book-shelf (che comunque non mi piacciono fissati sugli stands)?
Mi scuso per la lungaggine e per la ripetitività (rispetto alla precedente email) e per la presenza delle foto (che ho cercato di ridurre al massimo ma più di così non ce l'ho fatta) ma ho cercato di fornire più elementi possibile, la ringrazio ancora una volta e colgo l'occasione per farLe i complimenti per l'utilissimo sito.
Diego - E-mail: Diego.Buono (at) eni.com
LC
Caro Diego,
intanto ti consiglierei di lasciar cantare l'amico esperto, tu questa stanza hai e con questa devi fare i conti. La distanza reciproca di 180 cm tra un diffusore e l'altro non è così male e certo non è necessariamente un limite alla costruzione di un credibile palcoscenico sonoro. C'è da aggiungere che, a te, questa cosa della tridimensionalità - tipica masturbazione audiofila - potrebbe persino non interessare! Semmai, vedo più problematica la ridotta distanza dalla parete posteriore e il grande schermo TV in mezzo ai diffusori.
Mi preoccuperei di più, invece, di eventuali rimbombi ed echi, causati dalla presenza del soppalco. E' molto difficile prevedere il risultato finale ma qualche pasticcio in gamma bassa potrebbe verificarsi...e non c'è molto che tu possa fare per limitarlo. E' inutile comunque preoccuparsi per quel che sarà, prima occorre terminare l'arredamento e poi inserirci l'impianto. I 2000 € stanziati non mi paiono eccessivi, per un impianto completo, visto che potresti stanziare 500 euro per ampli e CD e 1000 euro per delle torri da pavimento...non si sta certo parlando di prodotti high-end, ma di oggetti poco più che entry-level. Fa bene il tuo amico a metterti in guardia ma, credimi, tra ascoltare l'audio dagli altoparlanti della TV ed un vero impianto HiFi di questa cifra c'è davvero un mondo di differenza, che si sentirà anche se l'ambiente e la disposizione non sono, forse, ideali. Potresti, è vero, risparmiare qualcosa scendendo a circa 300/350 euro a componente, più 500-600 euro per i diffusori, la differenza non sarebbe drammatica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Lorenzo,
ti faccio i miei complimenti per il bel percorso che ti ha portato in breve tempo a possedere un signor impianto HiFi! Concordo con te sull'opportunità di migliorare la sorgente digitale (il piccolo Marantz stona un po', in effetti) ma se la tua priorità sta pian piano diventando liquida il progetto che hai in mente mi pare molto più sensato. Intanto c'è da osservare che il tuo Marantz ha uscite ottiche e coassiali digitali, che potresti collegare ad un futuro DAC USB di buona qualità, dotato anche di ingressi digitali compatibili. Ne abbiamo recensito qualcuno con queste caratteristiche, prova a leggerti un po' di recensioni. In secondo luogo con il DAC USB potresti effettivamente sfruttare al meglio la tua crescente discoteca liquida...
Del Logitech Squeezebox e delle sue modifiche ne abbiamo trattato a lungo su queste pagine, se non le hai lette prova a riguardarti le recensioni che lo riguardano, qui su TNT-Audio.
Per quanto riguarda invece la mancanza di bassi e la possibilità di upgradare le Parva, dubito che con 1000 € di budget si riesca a fare di molto meglio, nel nuovo. Il discorso sarebbe diverso prendendo in considerazione l'usato, magari una torre ProAC oppure Opera, giusto per non discostarti troppo dall'impostazione sonora cui ti sei abituato e che sembra soddisfarti completamente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Regolatore di volume/pre passivo entry-level
Ciao Lucio,
prima di iniziare non posso fare a meno di fare i complimenti alla rivista
ed al suo staff, che permette a molti di avvicinarsi, con poca spesa, a
questo fantastico mondo.
Proprio nell'ottica della semplicità e dell'economicità ti scrivo
brevemente per segnalarti un oggetto relativamente economico che forse
potrà rivelarsi utile a molti audiofili alle prime armi.
Mi riferisco a tutti quei lettori che ti domandano in continuazione come
poter regolare il volume del loro impianto entry level, in tutte quelle
situazioni in cui tale controllo non è presente o non è facilmente
raggiungibile (amplificatori finali, sub, dac, pc, casse attive, ecc.)
senza dover per forza ricorrere ad un pre che, _nei casi in cui si
utilizza una sola sorgente ad alto livello_, potrebbe risultare superfluo
se non dannoso.
Per non parlare poi di tutti quelli che utilizzano l'ingresso di un
vecchio ed economico amplificatore integrato solo per poter regolare il
volume, "sporcando" inutilmente il segnale a valle e complicandosi la vita
con cavi e scatolette ed interferenze elettromagnetiche.
L'oggetto in questione è il PC-1EX della FOSTEX, che l'azienda produce
per regolare il volume dei suoi monitor attivi professionali. Ti allego le
foto dell'oggetto, che sembra interessante (in rete si trova a ~40
dollari).
Stiamo parlando ovviamente di un prodotto economico, non confrontabile con
altri regolatori di volume più raffinati e costosi (alcuni dei quali già
testati su questa rivista come l'AU/RA D7A ed il P&S OPC271).
Alberto - E-mail: al.esposito (at) agora.it
LC
Caro Alberto,
grazie per il prezioso contributo, non conoscevo l'oggetto in questione. Per 40 dollari mi pare un prodotto degno di interesse, pur dovendo far fronte alla scomodità dell'ingresso minijack anziché RCA. Per aggirare l'ostacolo si può utilizzare un adattatore minijack/RCA, comunque. Non sono riuscito a scoprire che tipo di potenziometro abbiano utilizzato ma conoscendo la serietà di Fostex dubito abbiano voluto risparmiare troppo con un componente non all'altezza.
Il range di applicazioni è in effetti molto vasto ma vorrei sottolineare che, di fatto, si tratta di un pre passivo con un solo ingresso, pertanto non può gestire più sorgenti né elevare il segnale eventualmente debole di una sorgente, se necessario. Ricordo anche che lo scopo di un pre attivo è quello di fornire un'interfaccia ideale tra sorgente e finale di potenza, in termini di livelli d'uscita/sensibilità in ingresso ed adattamento di impedenze ingresso/uscita.
La prima applicazione semplice che mi viene in mente è quella di regolazione del volume di due amplificatori (tipo Trends Audio o T-Amp) collegati in biamping. Basterebbe sdoppiare l'uscita di questo controller per inviare il segnale ad entrambi gli amplificatori e regolare il tutto con un'unica manopola, senza spendere cifre importanti, come nella logica dei piccoli amplificatori in classe D.
Grazie per la segnalazione!
Lucio Cadeddu
Musica liquida
Caro Lucio, sono un tuo lettore affezionato e grazie ai tuoi consigli, il primo di tutti: "ascolta ogni componente nuovo a casa tua" (ho degli amici che mi hanno prestato la roba e un venditore amico), sono riuscito a mettere insieme in cinque anni un impianto di grande soddisfazione:
LC
Caro Federico,
intanto complimenti per l'impianto che hai assemblato, composto da ottimi componenti pure molto sinergici tra loro.
Purtroppo la mia esperienza diretta coi MAC è prossima allo zero, pertanto non so consigliarti né applicativi per suonare i file né per effettuare l'estrazione dai CD. Ti posso dire che una buona alternativa ad EAC pare sia Max, un software open source che gira su Mac OS X10.4 (o superiore). Ti consiglio di seguire la discussione su questi argomenti sul nostro Forum.
Per quanto riguarda il DAC la scelta inizia ad essere abbastanza ampia. Il vantaggio della pennina che converte USB in coassiale è che potresti poi abbinarci un qualunque DAC tradizionale, magari da cercare nell'usato recente (North Star, AQvox, AudioNote, Cyrus...). Questa scelta amplia certamente il ventaglio di possibilità a tua disposizione.
Mi sembra poi ottima l'idea di prendere due HD ad alta capienza, uno dei quali utilizzato come back-up (non si sa mai). Per quanto riguarda la lettura diretta da HD in molti sostengono sia superiore a quella da disco ottico, diciamo che certamente è più comoda una volta che uno si è sobbarcato tutta la faticaccia di estrarre e catalogare tutti i propri dischi. Per me, ad esempio, che non riesco a tenere in ordine alfabetico i dischi, trovare un LP o un CD negli scaffali è impresa tutt'altro che semplice.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Raffaello,
ti ho inserito nella sezione audiofili felici perché almeno ti sei reso conto che la delusione da upgrade della quale ti lamentavi (Lettere alla Redazione Vol. 545) era, sostanzialmente, infondata. Concordo con te sulla necessità di pensare ad altri diffusori, come ti consigliavo qualche settimana fa. Dal punto di vista del pilotaggio non prevedo alcun problema da parte del tuo Nait XS, anche se si trattasse di un diffusore ostico come le Thiel che hai citato. Eviterei diffusori da piedistallo ed opterei senz'altro per dei modelli da pavimento. Dici che la stanza è piccola, ma non dici quanto! In ogni caso la distanza dalla parete posteriore, se ridotta, è un probema sia per un diffusore bookshelf sia per uno da pavimento!
Tra le Thiel che citi e le ProAC c'è una differenza di impostazione sonora certamente non trascurabile, più aperte e spietate le prime (specie le 1.6, più tranquille le 1.2 e le 2.0), più calde e rilassanti le seconde. Poiché provieni da un diffusore tendenzialmente aperto e brillante come la Klipsch serie RB sta a te decidere se insistere in questo ambito sonoro o se cambiare decisamente strada. Per questa ragione ti consiglierei di valutare soltanto qualcosa che possa ascoltare direttamente, magari con il tuo amplificatore ed i tuoi dischi.
Questa settimana la selezione musicale vira sul classico. E per un buon motivo. Si tratta della Sonatina in Sol maggiore Op. 36 N. 5 di Muzio Clementi (1752-1832) magistralmente eseguita dalla pianista italiana Annarita Santagada. Il brano si compone di tre movimenti, i primi due probabilmente non vi ricorderanno niente di particolare ma il terzo (Rondò, dal minuto 7:22) sono certo risveglierà l'attenzione un po' di tutti, visto che altro non è che A groovy kind of love, portata al successo da Phil Collins dei Genesis, anche se originariamente scritta da Toni Wine e Carole Bayer Sager ed eseguita per la prima volta da Diane & Annita nel 1965. E non vi sarà difficile riconoscere anche un classico della canzone italiana, quell'Agnese di Ivan Graziani che tanto successo ebbe diversi anni fa.
Come vedete non faccio altro che ribadire un concetto che mi è molto caro, ovvero che la Musica è bella tutta e limitarsi ad un solo genere (talvolta due-tre artisti al massimo!) è davvero un nonsenso. I travasi tra diversi generi muicali sono, come dimostra questo esempio, la prova più lampante che è sempre buona cosa tenere la mente ben aperta.
Buon ascolto,
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!
I volumi della posta precedente
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