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Mercato discografico e DAC
Salve Direttore,
ho letto con piacere i dati contenuti nell’ultimo editoriale. Allo stesso tempo ho trovato interessante lo spunto di riflessione offerto dall’articolo di Mark Wheeler circa il fallimento delle case discografiche nell’interpretazione del loro mercato, dei loro clienti. Non sono riuscite, infatti, a comprendere i vari fenomeni succedutisi nel tempo: la radio, le cassette e, oggi, i files digitali. C’è di più, aggiungo io. Sono riuscite addirittura a far credere in ogni epoca che questi metodi di scambio di materiale audio fossero illegittimi. Ancora in Italia, però, a dispetto della
realtà, a decidere ciò che è lecito o non è la Magistratura.
Quest’ultima già più volte si è espressa sul punto. Di recente, la terza sezione penale della Cassazione ha infatti ribadito con la sentenza 9 gennaio 2007, n. 149 che “scaricare” files digitali non è reato se non ci sono motivi di lucro. Distinguere, oggi, tra download legale e illegale in Italia, come del resto in tutti i paesi occidentali più evoluti, è un non senso sia giuridicamente sia moralmente.
Se poi la RIIA non può tener traccia dei dati riguardanti il download di files digitali tra comuni esseri umani in tutto il mondo, se ne faccia una ragione; invece che tacciare come illegale un fenomeno naturale e fondamentale come è lo scambio di informazioni tra esseri umani, peraltro prima fonte di pubblicità, la RIIA dovrebbe forse fare ciò che non ha mai fatto con radio e cassette, ovvero studiare e capire questi fenomeni, linfa del mercato.
A proposito di musica liquida, ho una discografia in formato 16 bit–44100 khz salvo qualche rarità con più bit. Il mio impianto, “cresciuto” grazie ai Suoi consigli, è composto da Thiel CS 1.2, Nait 5i-2 (qui viene descritto dettagliatamente). Il pc, sia con Linux Ubuntu – lettore Audacious settato su uscita SPDIF OUT – driver ALSA che con Windows 7 Ultimate con audio in exclusive mode – J. River Media Center 14 settato su uscita SPDIF OUT – driver WASAPI o ASIO, lavora in bit perfect.
Ne ho conferma grazie al led blu del mio DAC Super pro 707 che indica se il flusso dati è pari a 192 khz. Dati i
500 GB di FLAC, APE, WMA, WAV ero interessato a migliorare il DAC, soprattutto per quanto riguarda la gamma bassa. Ho letto una recensione su questa rivista del TNT-Convertus che mi convince per il suo suono analogico, costruzione essenziale, limite a 16 bit (pochi ma buoni!), zero oversampling, solo interfaccia SPDIF, jitter basso, TDA 1543, rapporto qualità/prezzo. Dubbi sorgono per il rapporto segnale/rumore e l’interfacciamento col pc. In ogni modo non so costruirmelo, quindi sto senza alcuna fretta cercando un suo equipollente sul mercato e ho trovato, per esempio, un Valab TDA1543 NOS USB Re-Clock DAC Independent Power. Essendo lo standard red book il formato tuttora in uso ha senso disporre di Dac 24 bit che riproducono male i 16 bit, o forse è meglio un buon DAC 16 bit che riproduce male i 24 bit? Il limite massimo di spesa è 500 euro. Nuovo o usato. Qualsiasi altro Suo consiglio è più che ben accetto, data la Sua esperienza, neutralità e rettitudine.
Grazie in anticipo per la cortese risposta.
Carlo - E-mail: carloobernardini (at) gmail.com
LC
Caro Carlo,
sulla miopia delle Case discografiche ho speso fiumi di...bit e non vorrei ripetermi. Ora, che esse siano incapaci di fare previsioni, interpretare i segnali del mercato e adeguarsi ci può anche stare, sono dei mastodonti con una mentalità giurassica. Ora, ad esempio, bloccano la disponibilità di alcuni video musicali su YouTube o l'embedding degli stessi sulle pagine web di altri siti, senza capire che è tutta pubblicità gratuita che si perde. Penso soltanto ai tanti video che settimanalmente proponiamo su questa Rubrica (o su altre pagine del sito, es. gli editoriali del mese) e che hanno fatto scoprire artisti, vecchi e nuovi, a tanti. Non tutte le scoperte si trasformano in vendite, è chiaro, ma, accidenti, neppure gli spot TV, costosissimi per loro, si trasformano in vendite.
Comunque, ripeto, si capisce e si giustifica tale atteggiamento con una mentalità da mastodonte giurassico, incapace di adattarsi ai cambiamenti...climatici.
Quello che non è giustificabile è che le (agili) riviste specializzate, che anzi dovrebbero ANTICIPARE il mercato siano da anni a traino di questi signori, pronte (o prone?) a sostenere qualunque trovata esse si inventino per rivitalizzare il mercato. Penso al SACD, tanto per fare un nome, e prima ancora al DVD. Vi siete mica dimenticati che per un certo periodo si voleva far passare il messaggio che i lettori DVD leggessero meglio i CD dei corrispondenti lettori dedicati? Era una bufala allora, lo è ancora oggi, con qualche lodevole eccezione (Oppo e pochi altri). Arriva la Musica liquida e che si fa? Si spranga il portone. Arriva la Classe D, che può portare Musica di alta qualità nelle case di tutti, con ingombri e costi prima impensabili, e che si fa? Si sale sulle barricate!
Con questo atteggiamento non si va lontano. Non va lontano il mercato che ci interessa (quello della Musica e della sua riproduzione fedele) ma neppure le riviste vanno avanti. Anzi, mi pare proprio che tiri un'aria tutt'altro che rassicurante per gli editori di queste. Interpretare i momenti di difficoltà provando a scendere dal piedistallo potrebbe essere un primo passo per capire come crescere.
Venendo a noi e alla tua scelta di un buon DAC per il tuo PC liquido non concordo sulle scelte che hai avanzato: certamente NO per il nostro Convertus o per qualunque dac a zero oversampling. Già che sei in ballo, balla fino in fondo e scegli qualcosa che possa darti TUTTA la risoluzione che le nuove registrazioni, talvolta, mettono a disposizione. Quindi ben venga un DAC di buona qualità, che possa gestire tutti i nuovi file ad alta risoluzione. Per estrarli dalla USB potresti usare la pennina di M2Tech che trasforma l'uscita USB in coassiale elettrica e a quel punto potresti attaccarci qualunque DAC esterno tradizionale che possa gestire segnali ad alta risoluzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Patrick,
purtroppo non so darti informazioni sul tuo amplificatore, potrebbe essere un prodotto orientale rimarchiato in Europa, di probabile era anni '70. Temo non sia alcunché di interessante. La soluzione per far suonare bene il tuo nuovo impianto con giradischi sarebbe un amplificatore integrato solo stereo, dotato di ingresso phono. Lo trovi con facilità, usato, tra le offerte per NAD, Rotel, Arcam, Cambridge etc. Qualora l'usato ti spaventasse un po' potresti semplicemente acquistare un pre fono economico, come il TCC TC750, e abbinarlo a un qualunque ingresso linea del tuo amplificatore A/V. La soluzione migliore dal punto di vista musicale sarebbe quella di vendere tutto, tenere solo il Thorens e i diffusori Klipsch e abbinarci un amplificatore integrato solo stereo dotato di ingresso phono (es. i Rotel consigliati nella prima lettera di questo volume di posta).
Tieni conto che il giradischi Lenco lo rivendi facilmente per una cifra intorno ai 100-150 € mentre l'amplificatore A/V dovrebbe viaggiare intorno ai 150 €, visto che nuovo si trova per circa 300 €. Qualora non fossi disposto a questo drastico cambio di prospettiva, coi 250 € che hai previsto, potresti acquistare un Denon PMA 510 AE o un Onkyo A9155, entrambi dotati di ingresso phono MM.
Quando il budget è limitato, l'idea di spendere per acquistare diffusori posteriori e centrale mi trova in assoluto disaccordo: anche per l'audio del cinema, meglio due diffusori BUONI che 5 mediocri. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovi diffusori con 500/600 €
Gentile Direttore,
vorrei approfittare della sua competenza per dissipare alcuni dubbi su come migliorare il mio impianto così composto:
LC
Caro Alessandro,
sull'abbinamento Rotel - B&W molto si è detto e si è scritto, sia da parte mia che di numerosi lettori che hanno riportato la loro esperienza diretta. Ribadisco che tale abbinamento, a lungo andare, in ambienti riflettenti, possa risultare stancante per un eccesso di caratterizzazione della gamma medio-alta. Forse è ciò che vuoi tu, visto che del suono attuale lamenti la mancanza di vivacità. Aggiungo che possiedi anche una sorgente (lo Yamaha) che certo morbida e calda non è, anzi. A mio parere il trittico genererebbe un suono troppo caratterizzato da frequenze medio-alte in evidenza. Se questo è il suono che cerchi, va benissimo così.
Ti consiglierei, se ti è possibile, di ascoltarlo più a lungo, magari nel tuo ambiente, a confronto coi diffusori che utilizzi ora oppure anche con le Indiana Line che hai provato in alternativa.
Fai attenzione che, nella maggior parte dei casi, il colpevole di un suono spento a basso volume, che sembra rivitalizzarsi a volumi molto alti, diventando al contempo aggressivo, è l'acustica dell'ambiente d'ascolto, spesso molto riflettente (pochi arredi, poche superfici assorbenti). Inserendo dei diffusori brillanti in gamma medio-alta non faresti altro che peggiorare la situazione.
Comunque non puoi fare altro che provare!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovo set-up analogico
Caro direttore,
tenendo conto del mio budget di spesa un rivenditore mi propone di acquistare un Project RPM 9.2 Evolution completo di braccio. Mi sembra un buon prodotto. Per la testina le proposte sono state:
LC
Caro Francesco,
come testina sceglierei una delle due Benz e come pre fono il migliore dei Black Cube, cioè il modello SE. È normale che il rivenditore non ti faccia ascoltare le testine, diventerebbero immediatamente invendibili perché usate. Per il pre fono il discorso è diverso ma non è detto che un negozio abbia disponibili contemporaneamente tutti i modelli citati (o altri) per poter eseguire dei confronti sensati. Per l'analogico è sempre stato così, anche ai tempi nei quali esisteva solo questo tipo di sorgente HiFi.
Per quanto riguarda gli LP stampati da CD, temo non ci sia alcun modo per scoprirlo con esattezza, è chiaro che chi li realizza non ha alcun interesse a pubblicizzare la cosa! Non so se sia corretto parlare di truffa, in fondo molti vinili, dall'ottimo suono, provengono da nastri master digitali!!! Ne abbiamo parlato più volte: non è l'essere analogico o digitale a far suonare bene un disco ma la bravura dei tecnici che hanno curato la ripresa, il mix e la stampa. Mi sentirei certamente preso in giro nello scoprire che un LP è stato generato come copia da un CD ma tant'è, anche negli anni d'oro dell'analogico c'erano stampe ottenute da master che erano solo lontani parenti di quelli originali.
Infine no, non sarò al Roma HiEnd, per quel periodo ho impegni che mi obbligano a non spostarmi. Sarà per un'altra volta. Anche se confesso di aver sviluppato una sorta di repulsione nei confronti di questi eventi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovo lettore CD
Carissimo direttore,
non desiderando rubare troppo del tuo preziosissimo tempo (a proposito, come riesci a fare tutte le cose che fai?), cercherò di essere estremamente sintetico.
Casa di montagna, ambiente di ascolto moquettato e arredato con poltrone, divano ed altro mobilio, superficie m. 5 x 3, pareti in legno perlinato con quadri e mensole, porta finestra con tendoni su uno dei lati più brevi. Gusti musicali: barocco, jazz, world beat. Componenti dell'impianto già disponibili:
LC
Caro Marco,
mi permetto di darti un consiglio azzardato ma che, alla luce della tua scelta in tema di amplificazione, forse potrebbe rivelarsi vincente: il lettore CD Virtue Audio Piano M1, che abbiamo recensito con esiti lusinghieri qualche mese fa. Il suo suono, abbinato al Virtue One, dovrebbe essere un match perfetto: definito e aperto il Virtue One, pieno e solido il Piano M1.
Qualora la scelta ti dovesse apparire troppo azzardata valuta seriamente il lettore Cyrus CD6 ma anche il Rega Apollo o anche il precedente Planet. Hai perfettamente ragione a evitare sorgenti troppo aperte e brillanti perché, nonostante l'ambiente sembri assorbente, il resto della catena - cavi compresi - certo indulgente non è! Quindi vedo di buon occhio la scelta di un lettore CD tendenzialmente neutro e corposo, per controbilanciare un po' le carattestiche del resto della catena, diffusori in primis.
Qualora volessi risparmiare un po', anche se il resto dell'impianto meriterebbe qualcosa in più, orienterei la scelta verso il NAD C515 BEE, macchina concreta, ben suonante e, soprattutto, tranquilla sui registri medio-alti, come da tradizione NAD.
Infine, per rispondere alla tua prima domanda, che ogni tanto ritorna su queste pagine: il segreto è dormire poco (ma bene) ed essere abbastanza veloci nel fare le cose, soprattutto quelle più o meno di routine. E, naturalmente, mettere tanta passione in ogni cosa. Detto così sembra facile, nella pratica ti confesso che ogni tanto la noia fa capolino, anche perché spesso ti tocca ripetere sempre gli stessi concetti un'infinità di volte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Salvatore,
grazie per le belle parole sul nostro umile servizio. Trovo abbastanza strano che il tuo CD player suoni in maniera aspra in gamma medio-alta, non è così che ricordo il suono del CD 17. Comunque sia, l'idea di un passo avanti, considerato il resto del'impianto, la trovo abbastanza sensata. Prima di pensare all'acquisto di un lettore molto vecchio (es. il Karik, difficilmente riparabile in caso di guasto) ti consiglierei di non trascurare anche il mercato del nuovo che, per la cifra a tua disposizione, offre qualche lettore interessante, dall'impostazione sonora che dovrebbe soddisfarti. Ad esempio potresti valutare sia l'Arcam FMJ CD17 che l'Audiolab 8000CD.
Nell'usato vedrei bene i Meridian che hai citato ma ancora meglio il Rega Apollo, più recente, e magari un Naim CD5. Lascerei invece perdere il vecchio CD17, temo potrebbe non essere molto diverso dal tuo lettore attuale, almeno come impostazione generale.
Mi permetto di darti un altro consiglio, però, prima di abbandonare del tutto il tuo CD 17: prova a metterci sotto quattro piedini morbidi (anche dei battiporta come questi andrebbero bene, giusto per provare) e un grosso volume pesante sul cabinet. Inoltre, prova a scambiare, qualora non l'avessi già fatto, i due cavi di segnale: metti il VdH 102 sul CD e vedi se qualcosa migliora. Sono operazioni a costo zero, vale la pena tentarle, in ogni caso si impara qualcosa. Un'altra operazione che comunque potrebbe aiutare anche il resto della catena è l'utilizzo del Densen DeMagic, di tanto in tanto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
la tua sala, asimmetrie a parte, non sembra neppure così malvagia. Non capisco esattamente cosa tu intenda per asimmetria del suono, forse lo senti provenire più da una parte che dall'altra? Se così fosse, almeno per l'ascolto in stereo, potresti provare a spostare un po' i diffusori in maniera tale che siano perfettamente simmetrici rispetto al punto d'ascolto. La presenza della parete sinistra è inevitabile, ma è meno dannosa di quanto tu possa pensare.
Restano, imputati, la sorgente e l'amplificatore HT, probabilmente troppo elementari anche per un ascolto HT. Con la Musica, poi, tutti i nodi vengono al pettine.
Proponi un amplificatore che esegua allo stesso tempo la conversione D/A e una sorta di equalizzazione ambientale tramite microfono. Potrebbe essere una soluzione ma francamente preferirei affrontare il problema in maniera più semplice ed economica, almeno come primo passo. Potresti, ad esempio, acquistare un piccolo amplificatore in Classe D, dal prezzo molto contenuto (es. Scythe SDA-1100) e verificare se e come qualcosa cambia all'interno del sistema. Farei questo esperimento PRIMA di sostituire la sorgente.
Quest'ultima, eventualmente, potrebbe essere migliorata collegandola a un DAC anch'esso di basso costo (ne abbiamo recensito qualcuno). Non capisco cosa intenda per musica liquida visto che non mi sembra previsto un PC come sorgente per l'impianto. Un DVD con un DAC esterno è un sistema che si basa ancora sui dischi ottici, non vedo cosa possa esserci di liquido in tutto ciò! :-)
Precisato questo, credo che con il nuovo piccolo amplificatore e magari anche un DAC il suono dell'impianto migliorerà non poco, specie se avrai l'accortezza di spostare i diffusori per l'ascolto solo stereofonico. Investire ora 1000 € in un amplificatore che non necessariamente potrà risolvere i tuoi problemi mi pare, francamente, prematuro e azzardato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Alla ricerca di un suono più aperto
Buongiorno Direttore, dopo qualche anno torno a chiederti un parere in merito al cambiamento che vorrei apportare al mio impianto, attualmente composto da:
LC
Caro Giuseppe,
in effetti le elettroniche NAD conferiscono al tuo impianto un equilibrio timbrico tendente al caldo e certamente le Aliante non possono essere considerate particolarmente aperte e squillanti sul medio-alto. Considerando però che un cambio di elettroniche porterebbe a uno squilibrio complessivo (tre elettroniche NAD) preferirei tenere il monomarca sul trittico dei componenti principali e penserei, invece, a un cambio di diffusori.
Dei diffusori certamente più aperti li trovi nei cataloghi B&W o Focal, ma non vorrei che il cambio drastico fosse difficile da accettare. Proverei a valutare alternative meno caratterizzate, ad esempio Monitor Audio, Mordaunt Short e Mission. Guardati un po' intorno e valuta, il più possibile, di persona, magari con il tuo ampli sottobraccio. Solo tu, in realtà, sai che tipo di apertura stai cercando, se è solo un maggior effetto presenza in gamma media, una gamma alta più estesa e rifinita o una superiore urgenza ritmica. Solo con questo tipo di analisi si può capire quale tipo di diffusore possa soddisfarti di più. Magari, non so, potrebbe essere che la cura giusta, anche se drastica, sia una coppia di Klipsch :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Egr. direttore,
con i suoi preziosi consigli, nel 2007 ho "messo su" il mio primo impiantino entry level (lettore nad 521, ampli nad 325 Bee, diffusori indiana 4.02, cavi monstercable) scoprendo un mondo a me sconosciuto nonostante mi reputassi un "ascoltatore" di musica fin dai primi anni '70: ovvero, la stereofonia e il buon ascolto.
Certo, parliamo di un impianto a "basso costo", ma devo dirLe che ad oggi ne sono ampiamente soddisfatto e non posso che ringraziarla. Anche dopo aver "utilizzato" i Suoi consigli, ho continuato a leggere la Sua interessante rubrica e mi sono fatto l'idea che senza spendere montagne di soldi è possibile ascoltare ed apprezzare la buona musica. In proposito le racconto questa: da qualche mese il mio nad 521 ha iniziato a fare "bizze" e sono stato costretto a portarlo in riparazione più volte. Stufo di questo andirivieni e del fatto di non poter ascoltare musica, ho deciso di acquistare un "lettorino" provvisorio.
Dopo qualche giro in rete la scelta è caduta sul lettore Yamaha 497 (212 €). Mi rendo conto che la mia "catena" è ai livelli più bassi e che di tanto non si possa peggiorare ma...sorpresa delle sorprese, il "lettorino" Yamaha (anch'esso ha meritato un po' di rodaggio) si è rivelato sicuramente all'altezza del NAD 521 e in alcune situazioni anche migliore: ad esempio, ho riscontrato una maggiore "ariosità" del suono con un sorprendente equilibrio tra medi-alti e bassi (mi perdonerà se sto dicendo delle scemenze ma questo è l'"effetto" che io ho percepito).
Morale: si può "upgradare" e migliorare (nel mio caso per pura combinazione) anche rimanendo nell'ambito di spese "entry level" o rimanendoci molto vicini. Basta non farsi prendere dalla "fregola" di spendere a tutti i costi nella convinzione che più si spende e più si migliora (almeno fino a certi livelli "medi"). Certo, se si hanno parecchie migliaia di € a disposizione...si va indubbiamente su altri livelli ma...beati quelli che se lo possono permettere!
E visto che Lei Direttore molto spesso "predica" in questa direzione, non posso che riaffermare la stima e l'apprezzamento per il lavoro che sta facendo a favore della diffusione del buon ascolto della musica.
Sauro - E-mail: saurobened (at) interfree.it
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