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DAC che cambia suono
Buonasera direttore,
sono entrato da poco in possesso di un dac della Audio Synthesis (modello DAX), cosa ne pensa? Ho visto che monta un convertitore della Ultra Analog, lo stesso utilizzato anche da marchi blasonati tipo Audio Research, Parasound top di gamma ecc. L'ho avuto in prova accoppiato ad una meccanica (di un mio amico) Teac vrds 9 (collegato tramite uscita coassiale), e il risultato mi sambrava ottimo.
Ora lo sto ascoltando con una meccanica economica della Sony (collegato tramite uscita ottica) e il risultato invece è deludente...il suono è diventato secco e gli alti sono in alcuni casi addirittura fastidiosi.
Possibile tutta questa differenza? Non vorrei aver giudicato troppo presto positivamente il dax.....
Purtroppo non ho la possibilità di riprovare il dax con il vrds, cosa fare? Avrei trovato sull'usato una vrds 10 SE a circa 300€....oppure ci sono meccaniche migliori?
L'alternativa potrebbe essere cambiare dac (ho visto che spesso consiglia Audio Alchemy...).
Dimenticavo il resto della catena:
LC
Caro Mario,
che un DAC suoni in modo diverso collegato a meccaniche diverse, con cavi diversi, non deve essere una sorpresa, anzi! Dovrebbe essere una conferma del fatto che in campo digitale anche la meccanica e i cavi hanno la loro influenza anche se stento a credere che un suono buono possa trasformarsi in secco e fastidioso con un semplice cambio di meccanica e di cavo digitale. Voglio sperare che la prova sia stata fatta nello stesso impianto, con gli stessi dischi e che, nel frattempo, non siano variate le condizioni al contorno. Inoltre, se le due prove sono state fatte a distanza di tempo, tieni conto che la memoria audio è quanto di più fallace ci possa essere.
Puoi certamente acquistare una meccanica VRDS ma non vorrei che il buon risultato che hai ascoltato sia, come dicevo, dipendente da altri fattori. Per essere del tutto sincero, se fossi al tuo posto e volessi migliorare la sorgente digitale cercherei un buon lettore CD Naim, visto che possiedi già altre elettroniche di Salisbury. Un lettore integrato ha i suoi bei vantaggi e, stando in casa Naim, preserveresti il family sound che mi pare tu abbia cercato con attenzione, scegliendo anche pre fono e cavi con un criterio, diciamo così, Flat Earth, come la filosofia Naim imporrebbe. Perché discostarsi da una strada che ci soddisfa e intraprenderne un'altra piena di incognite?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Stadio phono da migliorare?
Buongiorno!
Faccio seguito ad una mia lettera di, ormai, due anni fa, in cui chiedevo
consiglio per cambiare casse e per un successivo "upgrade" del mio impianto. Seguendo i suoi consigli e cogliendo alcune occasioni nell'ultimo anno il mio impianto ha variato la configurazione fino ad arrivare a:
LC
Caro Luca,
non capisco come tu faccia a dire che il pre fono Rotel sia...deludente. Deludente rispetto a cosa? A un altro pre fono? All'ingresso phono di un ampli integrato? O deludente in assoluto? Se così fosse, chi ti dice che la colpa sia sua e non di qualcos'altro all'interno della tua catena analogica? Ad esempio, per quanto io possa amare il vintage, non terrei nel mio impianto una testina di 25 anni fa, che non sia stata controllata, rigenerata e ristilata, come minimo! Per non sbagliare, io la sostituirei e basta. Fai riferimento ai miei soliti consigli, tenendo conto che fino a un certo livello di spesa l'opzione MC non è conveniente, meglio MM (Grado, Goldring, Ortofon, magari ancora Stanton, se vuoi).
Per ora, quindi, lascia il fono Rotel al suo posto e NON provare a modificarlo: diventerebbe invendibile e Dio solo sa quanto potrebbe costarti l'upgrade, dall'esito tutto da verificare.
Semmai, aspetta a prendere decisioni fino a quando non rientreranno alla base il pre e finale Carver, apparecchi molto belli che credo metteranno il tuo integrato Rotel in un cantuccio. Comunque sia, ascolta tutto quanto a confronto, anche il fono. Se non ricordo male il Carver C2 dovrebbe disporre di un ingresso phono non malvagio.
Mi chiedi di upgrade dell'impianto in zone nelle quali, a mio parere, non ne ha necessità. Considerando sorgente e futura amplificazione io credo che siano le Cresta 30 a essere assolutamente inadeguate al ruolo. Quindi, se upgrade ha da essere, risparmia il più possibile in previsione di un miglioramento dei diffusori. E permettimi di prevenire la tua domanda successiva (e quali diffusori compro?): il discorso è complesso e bisogna valutare innanzittutto la cifra a disposizione e il suono con le nuove elettroniche, troppe variabili per poter fornire consigli sensati in questo momento.
Infine, sulla qualità delle nuove edizioni in LP mi spiace non poterti dare una risposta definitiva, il risultato è variabile ed è impossibile prevedere se e quanto possa suonar meglio il vinile rispetto alla corrispondente edizione in CD.
Nel dubbio, io acquisto sempre quella che costa meno :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Diffusori da pavimento con 1000 €
Buonasera,
chi vi scrive è un vostro lettore di breve data (diciamo più o meno un anno e mezzo), ho incrociato le vostre rubriche quando ho iniziato ad accarezzare l'idea di metter su un impianto entry level per scoprire l'universo del vinile che mi era fino a quel momento completamente sconosciuto. Capito da subito che mi stavo inoltrando in una foresta intricatissima, un mondo complesso ma affascinante, spesso costoso, ma anche ricco di soddisfazioni, e soprattutto in grado di dare il giusto
merito alla musica che amo. Non è stato facile mettere su da zero un piccolo impianto che fosse valido, adatto alla stanza dove vivo, e non eccessivamente oneroso, tenendo conto del fatto che stavo scoprendo un mondo nuovo e non sapevo quanto ne sarei poi stato rapito. Seguendo anche alcuni vostri consigli alla fine le mie scelte sono cadute con il budget a disposizione su:
LC
Caro Giuseppe,
trovo sia una buona idea partire dai diffusori per intraprendere un percorso di upgrade dell'impianto. Modelli da pavimento, per restare entro la cifra che hai indicato, potrebbero essere scelti tra i seguenti: Mordaunt-Short Aviano 8, Monitor Audio Silver RX6/RX8, Klipsch RF82, Chario Silverette 200 Tower, KEF iQ70. Si tratta di diffusori abbastanza differenti gli uni dagli altri, come impostazione sonora, per questo è necessaria una prova diretta da parte tua, magari con il tuo amplificatore.
Pe quanto riguarda la scelta della testina, per quel budget hai una buona possibilità di scelta, da Ortofon 2M Red o Blue, Sumiko Black Pearl, Grado Silver, Goldring 2200. Quanto al resto, è chiaro che con la nuova testina e i nuovi diffusori l'anello debole diventerebbe il lettore CD il quale, però sembra tu utilizzi sempre meno e pertanto potrebbe non valer la pena sostituire. Prima di pensare ad altri upgrade attenderei il nuovo ambiente d'ascolto, molte cose potrebbero cambiare e indirizzare pertanto la scelta verso soluzioni diverse. Nel frattempo, visto che non parli di cavi, potresti iniziare con qualcosa di autocostruito, qualora quelli in uso fossero di livello base.
Metti in cantiere anche un buon tavolino portaelettroniche, tipo l'autocostruito TNT FleXy.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Diffusori bookshelf o torri da pavimento
Caro Direttore,
ho un impianto composto da giradischi Project Debut II SE con testina Ortofon MC-1 Turbo, amplificatore Rotel RA-931, casse B&W 602 S2 e lettore CD Cambridge Audio TRAC-1.
Insomma un decente sistema entry level. Quando sono andato due settimane fa comprare la nuova testina parlando
con il negoziante mi sono lamentato che gli alti sono un po' aspri, inoltre noto che su certi dischi va in crisi.
Lui mi ha risposto che il problema sono le casse, così questo sabato sono tornato da lui per ascoltare un paio di casse.
Ho ascoltato le B&W CM5 in parallelo con le casse della B&W attuali però simili come le mie (serie 600). Ampli e cd player eranno del Rotel serie 06 SE. Effettivamente le CM5 suonano molto meglio, molte cose che prima quasi non si sentono adesso ci sono. Dopo, per fare il paragone, ha anche attaccato le CM9 che sono l'high end della B&W. Prima le ho ascoltate con amplificatore Rotel RA-1520 e dopo con un pre e finale della Audiolab. Tutta altra musica, molti più dettagli la presentazione nello spazio era decisamente superiore. Peccato che per le CM9 con un amplificatore
adeguato siamo a 4000€ (da fare sconto e valutare usato). Decisamente troppo per me. Le CM5 le posso avere per 800€ già
scontate e ritirando le mie. E le CM5 posso pilotare con il mio ampli. Però il senso dello spazio che danno le torri mi è molto piaciuto cosi gli ho chiesto delle CM7. Lui mi ha detto che sono le casse un po' particolari, con suono molto pulito e richiedono una incisione molto buona. Lui gli avrà a disposizione tra due-tre settimane cosi ci siamo messi
d'accordo che vado a sentirle. Le CM7 con un amplificatore adeguato tipo Rotel ra-1520 saranno qualcosa sopra 2000€,
prezzo finale scontato con ritiro del usato. Il mio dubbio è che per lo spazio che ho a disposizione siano troppo grandi. Il nostro soggiorno è un po' meno di 20 m2 però ha la forma irregolare, è come una L. Le casse sono distanziate di circa 2 m e la distanza d'ascolto è circa 2.5 m. Le casse sono distanziate circa 25 cm dal muro posteriore. Lei che ne pensa, le torri possono andare in un spazio così?
In allegato le invio un schizzo del mio soggiorno. Se mi decido per le CM7 quale altro amplificatore lei mi consiglierebbe in alternativa al Rotel 1520? Ascolto principalmente rock, R&B, blues e jazz.
Cordiali saluti,
Rick - E-mail: rphal99 (at) yahoo.com
LC
Caro Rick,
non vedo particolari problemi a inserire una coppia di torri nel tuo ambiente, il problema più grosso è la ridotta distanza dalla parete posteriore ma questo sussisterebbe anche nel caso tu optassi per dei diffusori bookshelf. Tra l'altro, le CM7 non le definirei esattamente grandi, dovresti vedere cosa faccio suonare io in un ambiente di misure simili :-)
Piuttosto, sono sempre un po' perplesso quando mi vengono proposti abbinamenti Rotel - B&W (vedi lettera immediatamente precedente!) anche se, almeno stavolta, il tuo Rotel è già di qualche anno fa e l'impostazione timbrica era un po' meno esasperata di quella dell'era... moderna. Quando il tuo negoziante porterà le CM7 chiedi di poterle ascoltare con il tuo amplificatore. Non suoneranno come farebbero con un amplificazione più sofisticata ma secondo me un'idea abbastanza chiara te la puoi fare comunque, almeno per quanto riguarda il timbro generale.
Ascolta con attenzione, magari portandoti appresso i dischi che conosci meglio, e valuta - se possibile - a lungo, diciamo almeno per un'ora. In questo lasso di tempo dovresti capire se l'accoppiata generi fatica d'ascolto (eccesso di frequenze medio-alte) oppure no.
Vedi se per caso il negoziante possa disporre di alternative di altri marchi o di qualche buon usato. Se non fossi completamente convinto prenditi del tempo per riflettere e, magari, ascoltare anche qualcos'altro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Amplificazione a valvole per le Electa
Gentile Direttore,
da un po' di tempo ho cominciato a elevare la qualità del mio impianto acquistando un paio d'anni fa una coppia di Sonus Faber Electa (I serie). Ascoltando e apprezzando sempre di più gli impianti valvolari, qualche mese fa ho pensato di sostituire il mio vecchio amplificatore integrato a stato solido e di recente sono riuscito a trovare un pre Audio Research SP9 mk3. Non possedendo ancora un finale, ho portato il pre a casa di un amico assieme alle mie Sonus Faber ed abbiamo provato il tutto con il suo Conrad Johnson MV 75a-1: il suono che ne è uscito ci ha lasciato letteralmente sbalorditi e, alla fine di una serata passata ad ascoltare musica barocca, sinfonica, corale e jazz, abbiamo convenuto entrambi che quel finale avrebbe potuto essere un ottimo compagno per il mio impianto.
Non riuscendo a reperire un MV 75 (almeno finora) ho rivolto la mia attenzione verso un Audio Research VS55, che negli articoli di TNT viene spesso citato e raccomandato, del quale attualmente ci sono un paio di esemplari in vendita a prezzi "umani". Secondo il suo parere potrebbe essere una valida alternativa? È sicuramente un apparecchio molto più recente, migliore in quanto a connessioni e a cavo di alimentazione (separato). La potenza però è più ridotta del Conrad Johnson e non vorrei che il VS55 faccia un po' di fatica a pilotare le casse (tenga conto che sono posizionate in un soggiorno di metri 6x6). Cosa ne pensa? Sul VSi55 (integrato) ho letto "Classe AB1 arricchita, e l'arricchimento è dato dalla corrente di riposo, decisamente più alta di quanto non avvenga con le convenzionali circuitazioni in Classe AB: il bias delle quattro valvole 6550 di amplificazione, è impostato a 65mA, un valore decisamente alto. Date queste premesse, non è presente un circuito di "standby" con pre-riscaldamento dei filamenti dei tubi, e la casa sconsiglia di tenere l'ampli costantemente acceso, come si fa il più delle volte con i valvolari. La durata dichiarata dei tubi, con il suddetto valore di corrente di riposo, è di 2000 ore.". Se questo vale anche per il VS55, per quanto ne capisco le 6550 sono un po' "tirate per i capelli", fatto questo che inciderebbe non di poco sulla loro durata e di conseguenza sul mio portafogli. O sbaglio?
La ringrazio in anticipo per l'attenzione che vorrà dedicarmi, rinnovandole nello stesso tempo i complimenti per la bella realtà di TNT, autentico punto di riferimento per me e per il gruppo di audiofili che frequento.
Gabriele - E-mail: olivetum (at) libero.it
Scelta diffusori per home studio
Egregio direttore sono un musicista 26enne con la passione dello studio recording, da qualche anno ho cominciato ad allestire nella sala regia del mio studio di registrazione (quindi opportunamente curata dal punto di vista
acustico) il mio impianto hifi. Dopo diverse peripezie e cavolate combinate sono riuscito con molto sacrificio
a completare il mio impianto:
LC
Caro Samuele,
visto il costo di quelle casse Dragon Audio non credo sia onesto chiedere chissà quale raffinatezza, tuttavia il fatto che senta poca gamma media potrebbe essere un effetto psicoacustico, dovuto al fatto che i diffusori dovrebbero avere anche i bassi, cosa che le NS10 non hanno ;-)
Questo è un fenomeno abbastanza tipico: chi è abituato a non sentire i bassi, le prime volte che sente un diffusore che li riproduce decentemente (almeno da punto di vista quantitativo!) storce il naso perché gli sembra di non sentire la gamma media. L'orecchio è una gran brutta bestia e il cervello a volte è pure peggio.
Inoltre, un diffusore che riproduce principalmente la gamma media e alta sembrerà più preciso e dettagliato di uno più completo di qualità e classe equivalenti. Non conosco i diffusori Dragon Audio se non per aver letto qualche info gironzolando su Internet ma dubito fortemente che possano essere peggiori degli NS10, che sono veramente il diffusore più sopravvalutato della storia dell'audio. Finiti negli studi di registrazione perché poco costosi, robusti, facilmente reperibili e con un suono che doveva somigliare il più possibile a quello di apparecchiature economiche (i dischi si fanno per il grande pubblico, mica per gli audiofili!) hanno assunto un immeritato status di diffusore lineare e corretto che si è tramandato per generazioni.
Ciò premesso, ti consiglierei di andare ad ascoltare i due diffusori che ti proponi di acquistare, magari portandoti i tuoi NS10 sottobraccio, meglio evitare altre...sorprese, no?
Alternative ce ne sono tante, ma occorre anche verificare cosa tu possa valutare di persona.
Per quanto riguarda l'annosa questione delle punte la buona notizia è che no, non sei obbligato a metterle. Puoi usare anche dei materiali morbidi, al posto dell'accoppiamento rigido.
Infine, i tuoi cavi non li conosco, quindi non posso esprimermi: in generale ti consiglio di concentrarti sulla scelta dei diffusori, tutto il contorno si potrà curare meglio in un secondo momento.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
credo siano passati un paio di anni da quando ti chiedevo in stato confusionale come meglio far suonare un HT che, nella mia ignoranza, pensavo fosse un punto di arrivo! Fortunata fu la mail con la quale mi risposi, trovò terreno fertile, capii che la Musica non era quello che stavo ascoltando, o meglio non era il modo migliore di porsi nei confronti della stessa. Mi mancava l'educazione all'ascolto, mi mancava capire cosa realmente fosse uno stereo.
Allora vendetti il mio HT Denon, e senza farmi prendere da manie di grandezza (compresi che comunque non sarei stato in grado di apprezzare un sistema costoso rispetto ad uno più modesto...) comprai queste elettroniche:
LC
Caro Fabio,
grazie di cuore per le belle parole e per questa ventata di fresco ottimismo. Purtroppo non conosco il piatto in tuo possesso quindi non posso esprimere pareri, mi viene solo da chiederti come mai abbia deciso per questo acquisto: per 100 € magari riuscivi a trovare qualcosa di più noto, che avrebbe reso anche eventuali upgrade/sostituzioni di parti e rivendibilità futura decisamente più semplici. Per curiosità ho dato un'occhiata alle aste di giradischi appena concluse su Ebay, mettendo 80-100 € come fascia di prezzo. Ebbene, qualche buon "pezzo" è stato scambiato (Pioneer PL112, un Thorens TD105, qualche Dual) mentre altri sono rimasti privi di offerte e altri ancora li ho visti in asta in questo momento (es. un altro PL112 per meno di 100 €). Certo, bisogna vedere le condizioni d'uso e di funzionamento, però - secondo me, con un po' di pazienza - saresti riuscito a metter le mani su qualcosa di buono e...conosciuto. Ho visto le foto del tuo, in tutta sincerità non mi ha fatto una buona impressione, ma magari funziona benissimo, non so.
Tutto questo giro di parole mi serve solo per dire che questa mania del ritorno all'analogico sta generando mostri: giradischi improbabili venduti a prezzi assurdi, robetta di plastica giapponese della peggiore produzione anni '80 spacciata per vintage di valore e così via. Se analogico deve essere, che ci sia almeno una buona base dalla quale partire: il rischio di non capire niente del suono del vinile e di rovinare gli LP, con macchine inadeguate, è altissimo. Mi chiedo che senso abbia acquistare certe cose quando oggi, per 200 € (duecento) si trovano giradischi nuovi, ben costruiti e ben suonanti, completi di braccio e testina, per appena 200 € (ProJect Essential, Debut, Genie 1...).
Questa settimana, dopo tanti brani facili, qualcosa di piuttosto indigeribile. Per tutti gli appassionati di...jazz, 1 minuto e 44 secondi di puro delirio sonoro di John Zorn & The Naked City (con Bill Frisell alla chitarra) al Festival Jazz di Stuttgart. Il brano, se così lo si vuol chiamare, è Osaka bondage. Ricordo di aver assistito a un concerto di John Zorn & The Naked City tanti anni fa a Torino, in un teatro. Fu un'esperienza indimenticabile. Qualcuno obbietterà - come è già accaduto - che questi non sono suoni per un impianto HiFi, pazienza! Io l'impianto HiFi lo uso per ascoltare Musica, non uso i dischi per ascoltare l'impianto. È una prospettiva che molti audiofili dovrebbero prendere in seria considerazione.
Se vi piace il genere, non perdetevi i video, sempre su YouTube, di John Zorn e Mike Patton insieme. Genio e sregolatezza in un cocktail esplosivo.
Buon...ehm...ascolto!
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