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LC
Caro Francesco,
il fatto che l'ambiente d'ascolto sia così ampio e particolare rende la situazione piuttosto complicata. Visto che non ti piace il suono Klipsch mi sembra strano però ti sia piaciuto quello delle Focal, visto che la differenza di impostazione non è così grande, a conti fatti. Se l'ambiente fosse riflettente - e probabilmente lo è data la sua natura openspace - eviterei accuratamente diffusori tendenzialmente vivaci in gamma medio-alta. Il suono radiolina che descrivi è in gran parte dovuto all'acustica della sala, temo. D'altra parte considera anche un altro aspetto: il tuo amplificatore è veramente un bel componente, ma ha pur sempre una potenza limitata (specie se è un prima serie) e, in spazi così ampi e diffusori di sensibilità normale, non sarà facile ottenere pressioni sonore molto elevate senza tirarlo per il collo.
Quindi hai necessità di diffusori dotati non solo di una gamma bassa importante, ma anche discretamente sensibili.
Un bel rebus, specie considerando che non specifichi la cifra che intendi investirci (!!!). Deduco che ti stia orientando sulla fascia di prezzo di quelle Focal 836V che hai ascoltato, ovvero 2000€.
Per questa cifra, tra le alternative valide dall'impostazione timbrica un po' più tranquilla ci sarebbero i Chario Syntar 533R (91 dB, 35Hz a -3 dB), KEF R700 (89 dB, 42 Hz a -3dB) o KEF Q900 (91 dB, 32 Hz a -3dB), Quad 25L Classic (91 dB, 35 Hz a -3dB). Magari cerca anche qualcosa di usato di casa Opera o Sonus Faber.
Cura con attenzione il posizionamento e l'acustica della sala, senza questi due parametri ottimizzati a dovere sarà difficile ottenere risultati soddisfacenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Quel suono troppo asciutto...
Stimatissimo Direttore,
le riscrivo a due anni dai suoi ultimi preziosi consigli che mi hanno
portato ad assemblare un impianto così composto:
LC
Caro Nicola,
mi auguro che la pianta che hai allegato sia incompleta! Sbaglio o mancano gli arredi? Se così fosse...come puoi anche solo sperare che l'impianto...suoni? Sarebbe già tanto se si sentisse qualcosa di appena tollerabile! Non sarà un cambio di diffusori o di DAC a porre rimedio a una situazione così fortemente compromessa. Mi chiedi quali siano i difetti più gravi. Nessuno, nell'impianto, tutti, nell'ambiente :-)
Dici anche di non voler fare modifiche drastiche all'ambiente, se così fosse inutile sperare che possa cambiare qualcosa, qualunque cifra tu intendessi spendere. Il suono sarà sempre asciutto e tagliente!!! Devi aggiungere arredi che possano intercettare/assorbire/diffondere le onde sonore: poltrone, quadri in tela, arazzi alle pareti, librerie a giorno senza vetri, piante a foglia larga...insomma tutto ciò che ti consenta di abbassare il tempo di riverbero della stanza.
Anche il soffitto da 4 metri certo non è simpaticissimo dal punto di vista sonoro, specie in uno spazio così ampio.
Sai che mi ricordano queste richieste di consulenza? Quei signori (o signore) che vanno dal medico chiedendo di dimagrire senza fare attività fisica e continuando a mangiare esattamente come e quanto prima...ebbene, non si può. Benvenuti nel mondo reale! Per dimagrire occorre sia mangiare meno che consumare di più e così, per far suonare bene un impianto HiFi, bisogna iniziare a metterlo in una stanza adeguata. Lavorare sull'ambiente può essere faticoso ma certamente molto, molto istruttivo, perché ci si accorge quanto drasticamente possa cambiare il suono via via che si inseriscono elementi all'interno della sala d'ascolto.
Senza questa volontà potrai acquistare anche i migliori componenti...il suono resterà sempre sgradevole. Perdona la franchezza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Nuova sorgente digitale con 500 €
Caro direttore,
torno a scriverle dopo qualche anno (Vol. 353) e sempre sullo stesso
argomento. Una premessa: l'impianto che le descrissi fu, all'epoca, integrato con un convertitore Arcam Black Box, acquistato usato a buon prezzo (in realtà mi accorsi di non poter spendere nemmeno
lontanamente la cifra che inizialmente avevo immaginato). E quindi:
LC
Caro Mario,
per il tuo problema esistono due tipi di soluzioni: una estremamente economica che ti consente di conservare l'impostazione sonora attuale e un'altra che probabilmente darà risultati migliori all'ascolto ma che ti costerà ben di più.
La prima sarebbe quella di affiancare al tuo DAC Black Box 2 un lettore DVD da poche decine di euro, a patto che fosse dotato di uscita digitale compatibile con gli ingressi del tuo Arcam (ottico o coassiale elettrico, se non ricordo male).
Prima che storca il naso posso confidarti che molti lettori CD moderni utilizzano meccaniche di lettura di derivazione audio/video o informatica. Te la caveresti con una spesa minima e ci potresti persino ascoltare qualche concerto dal vivo su DVD. L'alternativa, che è quella che proponi tu, suonerà realisticamente meglio. Non sono contrario, in principio, all'accoppiata Rotel/Rotel. Semmai, spesso l'ho sconsigliata in abbinamento a diffusori brillanti tipo B&W, Triangle, Focal etc. onde evitare un eccesso di vivacità in gamma medio-alta.
Nel tuo caso il problema direi che non sia da porre, quindi non ho niente in contrario all'acquisto di un RCD12. Questo, ovviamente, qualora tu avessi voglia di un'impostazione sonora tendenzialmente aperta. Tieni conto che il tuo attuale Arcam Black Box va in direzione nettamente opposta. Qualora non desiderassi un cambio così radicale di prospettiva, stai con NAD o, se riesci a reperirlo all'interno del budget che hai stanziato, un lettore CD Arcam.
In chiusura, qualora optassi per questa seconda soluzione, consentimi di farti osservare che rivendere il tuo DAC Arcam non sarà impresa facile, se non a cifre simboliche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Tony,
in generale sono assolutamente contrario alla sostituzione dei tweeter originali con altri scelti a caso, giusto perché ci stanno come misure! Ci sono due tipi di rischi: i tweeter sostitutivi hanno una sensibilità diversa da quelli originali, il che significa che la gamma alta potrebbe essere o esaltata o attenuata a seconda dei casi. Il taglio del crossover si adatta male ai nuovi tweeter e li fa lavorare in una zona poco consona alle loro caratteristiche. E non sto considerando la possibilità che pure l'impedenza potrebbe essere diversa, se non si riuscisse a risalire a quella del tweeter originale.
Infine, una considerazione più pragmatica: i diffusori così cannibalizzati diventerebbero assolutamente invendibili.
Ora, nel tuo caso specifico tutte queste considerazioni si scontrano con il costo assolutamente fuori da ogni ragionevolezza del ricambio originale. Prima di prendere una qualunque decisione, farei un'attenta ricerca in rete per capire, attraverso forum di appasionati del marchio, quali siano le caratteristiche principali dei tweeter originali (sensibilità e impedenza). Spesso si trovano discussioni su "replacement/compatible drivers" che potrebbero fare al caso tuo. Ad esempio, prova a leggere questo thread su DIYaudio e questo su AVforums. In Italia, prova anche a contattare qualche riparatore di altoparlanti (es. Canini Altoparlanti) potrebbe avere a disposizione il ricambio (usato o rigenerato) o potrebbe suggerirti, per conoscenza diretta dell'unità originale, un sostituto sensato.
Ancora, scandaglierei Ebay e i vari mercatini (anche internazionali) alla ricerca del tweeter usato, spesso si trova nel giro di qualche mese. Se tutto dovesse fallire e riuscissi a ottenere le caratteristiche principali dei tweeter originali, a quel punto potresti valutare di cercare un ricambio adatto nei catologhi dei principali costruttori di altoparlanti (es. Ciare).
Per quanto riguarda il lettore NAD da abbinare al resto dell'impianto, nel nuovo andrebbe benissimo anche il modello entry-level (C515BEE, 350€), nell'usato avresti soltanto l'imbarazzo della scelta, magari eviterei macchine con troppi anni di lavoro alle spalle.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Dario,
gli Hawthorne non dovrebbero avere problemi di definizione in gamma alta, hai provato a posizionarli diversamente? Essendo un driver coassiale, potresti provare a tenere questo allineato con le orecchie dell'ascoltatore seduto. Fatti questi esperimenti, potresti effettivamente valutare la loro sostituzione ma mi pare che su questo punto tu abbia le idee un po' confuse. Metti nello stesso calderone piccoli monitor privi di bassi come gli LS3/5A e generosi diffusori da pavimento come i Dahlquist DQ20, bookshelf schizzinosi come le Euritmica e monitor di classe come i Tablette Reference. No, proviamo a fare un po' di chiarezza.
Ora sei abituato a dei grandi diffusori a dipolo con un grosso coassiale da 15 pollici (!!!) e dubito moltissimo che riusciresti ad adeguarti a un wooferino da 10 cm o giù di lì. A mio parere, l'alternativa alla situazione attuale è ancora un diffusore da pavimento, magari più aperto in gamma alta e sufficientemente sensibile. Ti consiglierei di ascoltare qualcosa di casa Triangle e Focal, non dovresti far fatica a individuare un modello adatto alle tue esigenze. Stavolta, però, portati i tuoi dischi e amplificatori (lo so, non è comodo ma...) perché tutto sta nella sinergia tra finali e diffusori. Se posso permettermi un consiglio del tutto generale: per il futuro cerca di evitare troppo la sensazione e il flavour del momento. Per capirci, se volessi la mia opinione spassionata...a mio parere avresti fatto meglio a tenere i Threshold e le Dahlquist.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
faccio fatica a credere che ci possa essere tutta questa differenza tra il tuo NAD 317 e il 306 del tuo amico. O l'esemplare che hai acquistato è difettoso o manomesso (ne dubito) oppure ...non capisco :-) Dici che la sala è la stessa di prima, sicuro di non aver cambiato altro nel frattempo? Arredi, disposizione dei diffusori o del punto d'ascolto...sono elementi che possono fare una enorme differenza. Nel dubbio, non puoi chiedere al tuo amico di prestarti nuovamente il NAD 306 per un confronto diretto? Sai che a volte la memoria audio gioca degli scherzetti mica da ridere?
Hai controllato, immagino, che i controlli di tono siano effettivamente esclusi o in posizione centrale. Nel dubbio, premi il tastino "Tone Defeat" che trovi tra le due manopole dei controlli di tono.
Fatte queste prove, se il suono si dovesse rivelare ancora poco dettagliato e gonfio sui bassi, potresti cambiare amplificatore e passare a qualcosa di impostazione diversa (es. Rotel). O, se vuoi divertirti un po', un bel Dayton DTA-100 (poco più di 100 €) e sentirai il tuo impianto suonare in un modo a te sconosciuto :-)
Oppure ancora, trovandolo, un Trends TA10 usato...avrà pochi watt (ma la stanza non è grande e i diffusori sono sensibili a sufficienza) ma quello che ha da offrire è un vero assaggio di high-end.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovi diffusori con 1000-1500€
Gentile direttore, è la seconda volta che le scrivo nell'arco di due mesi.
Durante questo breve lasso di tempo le confesso di avere appreso una grande
quantità di nozioni riguardanti l'alta fedeltà, e non su riviste, testi
specializzati, enciclopedie varie e libri di dubbia provenienza, bensì su TNT-Audio.
Mi domando se fra 50 anni esisterà ancora gente con la stessa vostra
passione e competenza, ma questo è un altro spunto di riflessione che forse non
ci deve riguardare.
Vengo al dunque: nella mia prima le chiedevo un consiglio per
la scelta di un nuovo ampli (possedevo uno Yamaha ax596, lettore cd Philips cd460,
diffusori Jamoe670), adducendole una mia preferenza per Audio Analogue. Per la
verità ho avuto modo di ascoltare anche due altri marchi da lei menzionati,
ossia NAD e Rotel, ma alla fine ho optato per un AA Puccini 70, ritenendolo più
vicino al suono da me preferito.
Ho anche apportato degli accorgimenti nella stanza (18mq, quadrata purtroppo) aggiungendo uno spesso tappeto che ne ricopre il 50% più una tenda ed altri piccoli tappetini. Ora sicuramente il suono è
diventato più pulito, si può alzare il volume senza il timore di fastidi.
Quello che le chiedo è un consiglio per dei nuovi diffusori (non credo infatti
che le Jamo siano all'altezza dell'Audio Analogue).
Leggendo le vostre lettere e non solo, ho sentito buone cose sulle B&W, ProAC, Indiana Line, Sonus Faber, Tannoy ed altri. Aggiungo che prediligo un suono gentile, caldo, corposo nei contenuti, insomma quasi da valvolare. Non ho la minima idea su cosa indirizzare una mia scelta.
Dispongo di un budget di 1000-1500 euro. Nel salutarla le rinnovo i miei più
sinceri complimenti per la sua dedizione e professionalità.
Suo appassionato lettore,
Anonimo - E-mail: g.burgo (at) alice.it
Masterizzare vinili
Buongiorno Direttore,
L'ho contattata circa un anno fa (Vol. n. 606) per
alcune dritte sul mio primo impianto stereo; lei mi consigliava di ridistribuire il budget previsto in modo di acquistare dei diffusori a pavimento al posto di una coppia da "scaffale" ed utilizzando il
rimanente per ampli, giradischi e lettore cd. Quando sono arrivati (ho
scelto due INDIANA LINE Tesi 560) e li ho posizionati in sala, la mia
dolce metà voleva sapere come mai avevo comprato quei bestioni e se
qualcuno mi avesse consigliato!!!
Inutile dire che neanche sotto tortura ho pronunciato il suo nome..... Comunque il risultato è a mio
parere ottimo, con dei bassi molto corposi ma chiari (ascolto anche
musica per organo in cui i suoni delle canne del pedale di grossa
piedatura probabilmente sono le più difficili da riprodurre fedelmente).
Ora il mio quesito è di altro genere. Volendo masterizzare i miei vinili (possiedo vecchi vinili che sono
introvabili) usando un notebook e lo stereo sopracitato dovrei (forse)
avere un prodotto tipo un NAD PP3, o PROJECT PHONO BOX USB. Poi ho
visto BEHRINGER UFO202 USB Phono a 34 € con convertirore digitale a 16
bit e frequenza 48.0 KHz (come i due precedenti). Immagino ci sia una
differenza tra i tre o sbaglio.... ?
Inoltre quale combinazione in termini di risultato dovrebbe essere la migliore tra:
LC
Caro Marco,
la soluzione che mi piace di più è la seconda, semplice, lineare, breve (in termini di percorso del segnale) e la qualità degli stadi phono citati potrebbe essere persino superiore a quella della sezione pre phono interna al tuo Denon.
Tra i prodotti che hai citato sia il NAD che il ProJect sono ottimi acquisti (con una leggera preferenza per il secondo) mentre il Behringer purtroppo non lo conosco (magari è molto buono, non so).
Mi sfugge, tuttavia, la necessità di masterizzare i tuoi vinili...non puoi semplicemente ascoltarli dal giradischi? O vuoi trasformare tutta la discografia in qualcosa di liquido? Ma se questo fosse lo scopo dovresti attrezzare il notebook per funzionare da sorgente audiophile, con DAC USB, drivers adatti e tutto il resto. Se lo scopo fosse invece quello di preservare i vinili dall'usura l'ho scritto più volte e lo ripeto ancora, a costo di essere noioso: i nostri LP sopravviveranno a noi, basta trattarli con un po' di rispetto ed essi continueranno a suonare per decenni. O forse intendi masterizzare per davvero gli LP per poi sentirli in auto o su sorgenti portatili? In tal caso niente da eccepire :-)
Infine, sono felice che i miei consigli precedenti siano andati a buon fine ma mi spiace se la tua compagna non abbia apprezzato la mole dei diffusori :-)
In fondo non è che poi gli Indiana Line Tesi 360 siano giganteschi! Dille che poteva andarle molto, molto peggio di così...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Un impianto minimale
Caro Lucio, nel vol. 544 ti ho scritto per chiederti un consiglio per un impianto da collocare in studio. Da quella data ho fatto diversi esperimenti per verificare come suona la stanza a seconda delle disposizioni e tipi di impianto, e devo dire che la soluzione proposta è risultata la più convincente.
Nel frattempo ho maturato una vera idiosincrasia per cavi, cavetti, componenti e upgrade per cui ora sono orientato, per l'acquisto, ad un "all in one" cioè a un sistema multifunzione, come peraltro da te consigliato.
Viste le mie possibilità economiche e preferenze di suono, mi atterrei anche qui ai tuoi consigli, orientandomi su un Arcam, nella versione Solo Mini (che però non ho potuto ascoltare). Ho ascoltato molte casse e devo dire che sono rimasto assolutamente colpito dalle Dynaudio DM 2/6, che oltre ad avere un suono equilibrato tendente al caldo, hanno un'estensione delle basse frequenze eccellente, che gradisco molto avendo ricominciato a sentire rock e non amando le torri, per snelle che siano.
Ora la questione è la seguente: l'Arcam, è in grado di pilotarle con il dovuto nerbo, permettendo di avere la dovuta dinamica, più che volumi da discoteca? (A suo tempo le ho ascoltate con il Naim Nait 5i che come si sa di grinta non difetta). Ho visto che in Inghilterra questo sistema Arcam + Dynaudio è spesso proposto in bundle, ma lascio a te ogni valutazione in merito.
Non vorrei spostarmi da questi due caposaldi (specialmente dalle casse), ma non essendoci in commercio un sostituto dell'Arcam per quanto riguarda il prezzo (circa 850 euro) e non volendomi rivolgere all'usato, se ritieni che l'accoppiata non funzioni, ti pregherei di consigliarmi delle casse adatte.
Io ho pensato alle Kef q300, avendo ascoltato altre Kef e apprezzando la soluzione coassiale, ma anche queste non le ho sentite.
Ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione e visto il periodo, ti faccio i miei migliori auguri!
Massimo - E-mail: massimo.rizzi (at) awn.it
LC
Caro Massimo,
come sai, sono un amante delle soluzioni semplici, ottimizzano costi, spazi e riducono il percorso del segnale. Inconsciamente credo di amarle così tanto perché non me le posso permettere, visto che il mio impianto, per poter essere sufficientemente flessibile da poterlo utilizzare per recensire qualunque prodotto, è quanto di più frazionato ci possa essere :-/
Meccanica, DAC, pre, più finali, pre fono separato, tantissimi cavi...insomma, un vero disastro. Se potessi, userei un PC o un lettore CD integrato e un paio di casse attive :-)
Passando ai tuoi quesiti, non vedo nulla in contrario all'acquisto dell'all-in-one Arcam Solo che abbiamo recensito nella sua versione classica. Durante la prova è stato collegato a dei Dynaudio Contour 1.8 mk2, diffusori non esattamente facilissimi da pilotare a dovere. Ebbene, non ha mostrato cenni di difficoltà alcuna. Per questa ragione direi che le Dynaudio che intendi abbinare all'Arcam potrebbero essere davvero una buona soluzione tanto più che hai già avuto modo di valutarle personalmente con ottimi risultati, mi pare.
Cura con attenzione il posizionamento dei diffusori perché per quanto siano dei bookshelf daranno il meglio se posizionati su dei buoni supporti ad hoc. In altre parole, se non ti piacciono le torri perché occupano spazio a pavimento...i bookshelf presentano lo stesso problema. Anzi, talvolta la superficie d'appoggio di uno stand è più larga di quella di una snella torre da pavimento.
Non voglio farti cambiare idea, ma vorrei soltanto che avessi valutato bene tutti i vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Carlo,
sono felice che abbia deciso di passare da una situazione di HiFi praticamente inesistente a ben due impianti! Complimenti per il percorso! Mi chiedi consiglio per un diffusore più adatto per la musica classica. Posto che sono contrario alla moltiplicazione dei diffusori, meglio uno che sia un buon compromesso che N diffusori specializzati, ammesso che esistano, potresti affiancare alle Klipsch qualcosa di molto economico, cercando nell'usato inglese di qualche anno fa. Penso a dei classici come Spendor, KEF, volendo anche B&W degli anni precedenti al cambio di rotta (facciamo fine anni '80?). In Italia, invece cercherei qualcosa di Acoustical/Aliante, Chario, Sonus Faber e Opera.
Tieni tuttavia conto che se il posizionamento fosse sbagliato (così mi sembra di capire da ciò che scrivi) nessun diffusore potrà fare miracoli! Che ne diresti di vendere tutto e passare a un diffusore più universale, che non risenta troppo del posizionamento? A me son piaciuti moltissimo i piccoli omnidirezionali Duevel Planets, ad esempio, così come i fratelli maggiori Duevel Enterprise. Oh certo, non suonano devastanti come i Klipsch, però se la cavano benissimo più o meno con tutti i generi e, soprattutto, non sono troppo esigenti in termini di posizionamento.
Se ti riesce, ascoltali!
Tienimi aggiornato!
Questa settimana torno a proporre, sempre con intenti didattici - esiste più musica interessante di quella che riusciremo mai ad ascoltare e conoscere! - un autore che mi ha sempre affascinato, Philip Glass. Questo brano fa parte delle sue composizioni per piano solo, che videro la luce sul finire degli anni '80, come musiche per una versione teatrale della Metamorfosi di Franz Kafka. Si intitolano, infatti, Metamorphosis. Questa, la prima di cinque, è eseguita a Novi Sad dalla pianista Branka Parlic. Minimale, ossessiva, ma affascinante.
Per chi non conoscesse Glass e volesse liquidarlo con un ascolto frettoloso, ricordo che nella classifica dei 100 geni viventi stilata dal Daily Telegraph, questo signore della musica occupa il 9° posto...ed è il primo dei musicisti/compositori in lista.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!
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