Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/2/2022 - 12/2/2022

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  1. Subwoofer per Klipsch Fortè II
  2. Nuovi diffusori
  3. Nuovo ambiente dedicato
  4. Amplificatore per Aliante Nova
  5. Teufel Ultima 40; delusione o altro?
  6. Sonus Faber Concertino Home
  7. Sala d'ascolto CH Precision
  8. Amplificazione in Classe D
  9. The TNT FleXy Table: un tavolino portaelettroniche
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Subwoofer per Klipsch Fortè II
Gentile Direttore,
torno a scriverle essenzialmente per aggiornarla su alcune variazioni che ho apportato al mio impianto di ascolto principale. Mi ricollego alla mia precedente missiva contenuta nel
Vol. 974 del 11-09-2021 dal titolo “pre e finale Elettrocompaniet per Klipsch Fortè II”; in quella lettera chiedevo se l'accoppiata Elettrocompaniet avrebbe apportato variazioni al mio impianto in termini di estensione in gamma bassa.
Le sue considerazioni mi hanno fatto desistere dall'acquisto dell'accoppiata Elettrocompaniet ed ho fatto quanto segue: ho venduto il Cyrus II e PSX ed ho acquistato il Cyrus 7 con PSX-R.
La scelta è caduta su questa accoppiata, primo perchè il suono del Cyrus mi piace molto e secondo per la presenza dell'uscita pre; a tale uscita ho collegato il subwoofer Gravis FB100 della Sonus Faber del quale ne ero in possesso da quando avevo acquistato le Electa (allego foto della collocazione del subwoofer in ambiente).
Il suono adesso è decisamente migliorato rispetto a prima; con livelli di volume molto bassi, ho ottenuto una gamma bassa molto estesa, corposa ma non strabordante. Complessivamente il suono generato dall'impianto mi soddisfa molto e la qualità di esso si mantiene molto elevata fino a ore 11 della manopola dell'ampli, superata tale soglia le frequenze medio-alte diventano preponderanti e oserei dire fastidiose. C'è da dire comunque che siamo a livelli di pressione acustica decisamente elevati.
Ora le chiedo se tale impostazione dal punto di vista audiofilo è corretta o è un'eresia!
Io sono molto soddisfatto del suono che l'impianto genera e penso, fatte salve le sue considerazioni, di non apportare alcuna altra variazione.
Mi scuso per il tempo che Le ho rubato e Le porgo i miei saluti.
Alla prossima missiva.
Salvatore - E-mail: Innocente.salvatore (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Salvatore,
non esiste una via maestra per esser soddisfatti del proprio impianto! Il fatto che a te ora il suono - finalmente - piaccia, è segno che sei giunto all'obbiettivo. Poco importa se tale obbiettivo è bizzarro e complicato, quel che conta è raggiungerlo. Aggiungere un subwoofer attivo è sempre un'incognita, specie se si tratta di diffusori importanti come i tuoi. Magari i Forté non avrebbero avuto bisogno di subwoofer, in altro ambiente e con un'installazione più consona, ma questo avevamo a disposizione, no? Il fatto che a basso volume i bassi siano ricomparsi conferma quel che vado dicendo da tempo ovvero che in ambienti non ottimali e con le nostre orecchie la gamma bassa va aiutata. Tu l'hai fatto con un subwoofer, qualcuno lo fa coi controlli di tono o con il loudness, è pur sempre un compromesso. Il fatto che quando alzi il volume le trombe dei medi e degli alti prendano il sopravvento, purtroppo, è un altro segnale di un ambiente non felicissimo, oltre che del solito caratterino delle trombe Klipsch. Chissà, magari ti saresti trovato più a tuo agio con un diffusore tradizionale, forse più piccolo ma con una risposta in gamma bassa più estesa e gestibile. Possiamo fare mille congetture, ma quel che conta è la tua soddisfazione! Goditi la tua musica e non pensare alle eresie :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Buonasera direttore,
prima di tutto desidero esprimere tutta la mia sincera gratitudine per tutte le letture fatte sulla vostra rivista che in questi anni mi hanno prima avvicinato e poi appassionato al buon ascolto della musica. Le confesso che ciclicamente mi accompagnano nelle mie ultime stagioni di vita. Vorrei chiederle un suggerimento che possa aiutarmi nella scelta di nuovi diffusori per il mio impianto. Ascolto quasi sempre musica liquida dalla piattaforma di Amazon music HD, il mio amplificatore è un Audio Cambridge Topaz SR10 a cui ho abbinato un DAC Topping E30 e per il momento ho come diffusori MAGNAT monitor supreme 200. La stanza è 3,5mx5,5m. Sono sicuro che potrei migliorare tutto l'impianto ma suppongo che la prima cosa da sostituire siano le casse.
Le auguro ogni bene.
La saluto cordialmente.
Gennaro - E-mail: abbeygesposito (at) gmail.com

LC
Caro Gennaro,
punterei anch'io a un upgrade dei diffusori, visto che il resto dei componenti può stare tranquillamente all'interno di impianti di più alto livello. Senza stabilire un budget è difficile essere precisi ma immagino voglia stare all'interno di una logica d'impianto non troppo costoso. Volendo tenere la stessa tipologia di diffusori, da supporto cioè, io opterei per qualcuno dei seguenti: Elac Debut 6.2 Reference, Monitor Audio Bronze 100 6G, Diffusori Kef Q150 o 350, Wharfedale Evo 4.1, Focal Jm-Lab Chora 806, Sonus Faber Principia 1/Lumina 1. Vedi se ti riesce di ascoltarne qualcuno, meglio ancora se collegato al tuo amplificatore e DAC. La stanza di 19 mq è rettangolare e dovrebbe essere acusticamente buona, se arredata in maniera acusticamente attenta. I diffusori elencati dovrebbero quindi riuscire ad esprimere tutto il loro potenziale e rappresentare così un upgrade sensibile rispetto a quelli attuali. Qualora intendessi spendere cifre più impegnative o passare a diffusori da pavimento (l'ambiente lo consentirebbe) sentiamoci di nuovo, però stavolta con un budget preciso in mente e, magari, allegando una pianta e una foto dell'ambiente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ambiente dedicato
Stimato Direttore, seguo le vs recensioni da tanti anni, ho letto tantissime lettere e risposte, tuttavia dato che ogni situazione fa storia a sè vorrei il conforto del suo parere. Sto per cambiare casa e finalmente avrò a disposizione un ambiente dedicato come sala ascolto (chiedo scusa per il rude disegno a mano allegato), sono circa 16mq, altezza 2.4m, piano interrato, con due porte. Dati questi vincoli lo posso arredare e disporre come meglio serve ai fini acustici. Quindi i punti sono:

  1. è opportuno in fase di ristrutturazione prevedere un trattamento ai fini acustici soprattutto delle due pareti non contro terra? Se sì, ha qualche suggerimento in merito visto che anche i muri contro terra sono da realizzare?
  2. dove piazzare librerie e/o armadi sempre in logica funzionale all'acustica?
  3. come disporre i diffusori in conseguenza ai punti 1 e 2 e dei vincoli strutturali?
Sorgente: oggi Cocktail Audio X30, ma sto valutando di passare al Rose RS 150 quindi un upgrade in continuità all in one.
Diffusori: oggi ho in sala le amate Pure Acoustics Pro838 e in alternativa delle Indiana line Diva 255, che rimarranno a fare il loro dovere al piano di sopra con il Cocktail, in questa nuova sala interrata posso investire sui diffusori: ho ascoltato le Duevel Bella Luna (usato come nuovo intorno a 4.000€) incuriosito dalle sue recensioni entusiaste, ma si trattava di un ambiente troppo piccolo tipo 3x4 con grande porta finestra e schermo TV e pareti vuote non insonorizzate, risultato: tanta risonanza e effetto scenico confuso soprattutto su brani polistrumentali.
In sostanza sono comunque rimasto impressionato dalla estrema pulizia del suono nei frammenti in cui non si produceva confusione, ma mi rimane il dubbio se quei difetti spariranno in un ambiente come il mio futuro, tutto sommato non tanto più grande. Eventualmente mi può consigliare qualche altro tipo di diffusori con un budget fino a 5.000 €, ritiene che sia più opportuno pazientare fino a fine anno quando l'ambiente sarà pronto per provare in sito come spesso suggerisce i diffusori che vorrà indicarmi?
In questo caso sfumerebbe l'opportunità delle Bella Luna. Tipo di musica: amo i bassi e il suono pulito, ascolto musica liquida in formati lossless, dal jazz nordico alla classica da camera, dalla new wave '80 al folk acustico, dalla world music all'elettronica minimale.
Grazie 1000!
Vincenzo - E-mail: penz67 (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Vincenzo,
per quanto riguarda i muri, puoi anche non prevedere trattamenti acustici in fase d'opera, si potrà intervenire in seguito, valutando il risultato finale. Ai fini di un miglior isolamento acustico dal mondo esterno, benefico in una direzione e nell'altra, pensa a far realizzare i muri con mattoni che consentano un taglio dei rumori da e verso l'esterno. Fatti consigliare da un esperto, ma già - secondo me - una muratura in Gasbeton (calcestruzzo aerato) è molto migliore di un classico mattone forato.
La disposizione degli arredi dovrà seguire quella dei diffusori e del punto d'ascolto. La parete lunga destra mi sembra la candidata migliore per ospitare i diffusori. Di conseguenza le pareti laterali dovranno prevedere, specie nei punti di prima riflessione, degli elementi d'arredo assorbenti (es. librerie aperte). Dietro ai diffusori, sulla parete, un arazzo importante o dei quadri in tela grandi e senza vetro. Un tappeto, tra diffusori e punto d'ascolto sarebbe buona cosa. La parete dietro il punto d'ascolto non dovrebbe essere spoglia. Già un grande divano, meglio se in stoffa, aiuterebbe, ma anche qui prevedi elementi assorbenti. Cura anche l'impianto elettrico, come da indicazioni che trovi qui sul sito (anche la settimana scorsa su questa stessa rubrica). Per altre indicazioni leggi le
FAQ.
Per quanto ruguarda i diffusori...bellissime le Bella Luna, che tu però hai ascoltato al 10% delle possibilità. Se la tua stanza sarà adeguatamente progettata, le vedrei benissimo. Nella mia sono state straordinarie! Dimensioni a parte (è più grande) la mia sala d'ascolto non è molto diversa da quella che stai per allestire. Le Bella Luna non sono poi così esigenti. Certo, scordati di ottenere i suoni descritti con sorgente e amplificazione entry-level, le Duevel meritano partner all'altezza. Di una cosa puoi star certo, non suonano confuse! Hanno un basso importante, questo sì, e la stanza deve essere in grado di gestirlo. Tutti i diffusori di buone dimensioni e costo elevato hanno, comunque, una gamma bassa estesa e potente. Ascolta anche diffusori più tradizionali, nel frattempo. Visto il budget, non buttarti a capofitto sul primo diffusore che ascolti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore per Aliante Nova
Buongiorno, ho letto la sua
recensione sulle casse Aliante Nova. Quale amplificatore consiglierebbe per farle rendere al meglio? Il mio impianto è formato da:

Le casse Aliante venivano pilotate da un ampli ARCAM FMJ 28. Ascolto prevalentemente Jazz, Rock e classica. Purtroppo un fulmine ne ha causato il non funzionamento della logica, tutta la circuitazione, finali di potenza inclusi. Pare non sia riparabile. Pertanto sono costretto a comprarne uno nuovo con un budget di massimo 900/1000 euro, anche meno se possibile.
Mi hanno consigliato l'Arcam SA 10. Che ne pensa? Ha qualcos'altro da propormi.
Grazie per l'eventuale riscontro.
Emilio - E-mail: emi.ango1957 (at) gmail.com

LC
Caro Emilio,
se sei abituato al - e soddisfatto del - suono Arcam la scelta del modello SA10 che citi potrebbe essere una soluzione abbastanza sicura. In alternativa, pensando a integrati con un buon ingresso phono, io ti consiglierei di valutare anche Rega Brio R, NAD C 368, Audiolab 6000A, Rotel A12/A14. Proprio questi ultimi potrebbero essere dei partner da valutare con più attenzione, vista la presenza, nel tuo impianto, di un lettore CD Rotel RCD-06. Vedi se ti riesce di provare i tuoi diffusori con uno degli amplificatori suggeriti.
Onde evitare, in futuro, problemi analighi alle tue elettroniche (e alla tua sicurezza) ti consiglio l'installazione di un sistema di protezione da sovratensioni causate da eventi atmosferici, a monte di tutta la rete domestica. Si chiamano scaricatori di sovratensioni o salvafulmine, e ce ne sono per utenze domestiche singole (io utilizzo uno di questi) oppure per abitazioni plurifamiliari. Chiedi a un bravo elettricista e mettiti al sicuro dal riprensentarsi di eventi simili. Purtroppo le protezioni presenti nelle comuni ciabatte niente possono contro la sovratensione causata da un fulmine nelle vicinanze dell'abitazione.
Infine, invierei una mail all'assistenza Arcam o direttamente alla Arcam UK per capire se veramente il danno non è riparabile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Teufel Ultima 40; delusione o altro?
Buonasera direttore, sono Alfonso. Di recente, mi sono imbattuto in una coppia di diffusori Teufel Ultima 40. Invogliato dal prezzo e dal fatto che si possono restituire entro 2 mesi, se non soddisfatti, le ho acquistate. Appena arrivate, le ho collegate al mio sinto av Yamaha RX v v475. Delusione totale su tutta la gamma, ok sono nuove ma sentivo un suono piatto, brutto e mediocre. Dopo svariate ore, la musica non cambiava e ho deciso di impacchettarle e restituirle. Mi sono chiesto, possibile che siano così mediocri? Non sarà colpa del mio sinto?
Un'altra prova potevo farla, in taverna ho il mio amatissimo NAD 3020i collegato alle AR 33bx :-), potevo attaccarle al NAD ma la pigrizia ha prevalso. Che ne pensa direttore?
Cordialità,
Alfonso - E-mail: halo64 (at) icloud.com

LC
Caro Alfonso,
una prova col NAD avrebbe diradato ogni dubbio, in effetti. Purtroppo non conosco i diffusori di cui mi chiedi un parere, vedo che sono dei diffusori da pavimento grandi e con molti altoparlanti, venduti a un prezzo molto, molto basso. Logica vorrebbe che il valore di ogni singolo driver non possa essere elevato, ma certi prodotti orientali ci hanno abituato a suoni incredibili, con budget incredibilmente bassi. Non so, sarebbero da ascoltare, magari li chiederemo in prova. Molto dipende anche dalle nostre abitudini: se il nostro orecchio è abituato a una certa qualità è poi difficile adeguarsi a qualcosa di inferiore. In genere, poi, almeno una ventina di ore di rodaggio sarebbero necessarie per poter trarre conclusioni attendibili. In attesa di sviluppi, non posso che prendere atto della tua esperienza diretta e sospendere il giudizio!
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Sonus Faber Concertino Home
Buongiorno Direttore, le scrivo a distanza di una quindicina d'anni per ringraziarla dei numerosi consigli e idee presi da TNT-Audio in questi anni, risultati preziosi per fare evolvere i miei impianti e la mia passione. Nel mio attuale secondo impianto suonano i diffusori in oggetto, insieme ad Audio Analogue Maestro CD, Rega Planar 2 con testina standard (per ora), pre phono MM Cambridge Solo e integrato autocostruito Gainclone LM3886 con pre
Simpre SR del vostro Pozzoli. Il tutto suona divinamente, ma ho impiegato del tempo per arrivare a questo. La sensazione mia è che le piccole Concertino Home contribuiscano a ciò in modo determinante. Proprio circa i iffusori, la sensazione è che il nuovo corso SF abbia comportato il rinnegare tutti i principi sacrosanti applicati dall'azienda in passato, con la conseguenza, secondo me e anche a detta di molti, che il risultato sonico ed estetico risulti essere un netto peggioramento. Non parliamo del valute for money attuale, poi.
Voi esattamente come la pensate?
Un saluto.
Grazie ancora.
Stefano - E-mail: stestrada71 (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
che l'impostazione generale della timbrica Sonus Faber sia leggermente cambiata negli anni è un fatto, d'altra parte forse non aveva senso continuare coi suoni degli anni '80. Tutto il mondo dell'HiFi si è orientato verso sonorità più moderne e con questo generalmente si intende più aperte. Cosa sia meglio o peggio lo stabilisce il mercato: se Sonus Faber continua a vendere molto (e così è, in tutto il mondo) evidentemente il new deal funziona e gli audiofili apprezzano e cercano questo tipo di suono. Sul fatto che via via i prezzi siano aumentati credo ci sia poco da aggiungere, si tratta di un riposizionamento del marchio - verso l'alto - all'interno del mercato. I prezzi della serie Reference parlano chiaro. C'è da dire però che la serie Principia (e Lumina) continua a guardare con affetto agli audiofili con disponibilità limitate, e di fatto i Principia 1 costano oggi quanto costava una coppia di Concertino ieri. Anch'io sono rimasto nostalgicamente affezionato ai suoni Sonus Faber dell'era Serblin, e così credo tanti appassionati e seguaci della prima ora. Il mondo però va avanti e se il mercato chiede altre cose, le aziende si devono uniformare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sala d'ascolto CH Precision
Carissimo Lucio.
Salve sono un tuo affezionato lettore e vorrei rappresentare alcune mie personalissime considerazioni in ordine a quanto pubblicato nel numero n. 31 della rivista Audiogallery. In quel numero in particolare sono rimasto particolarmente colpito dall'articolo relativo all'accoppiata CH Precision L1 & M1.1. Apparecchi costruiti con una cura maniacale, che sono sinonimo di eccellenza nella realizzazione di elettroniche per l'audio high end. Ho letto con estrema attenzione quanto, con passione e professionalità, il Direttore Editoriale Andrea Della Sala ha specificato in ordine alla attenzione certosina con la quale vengono costruiti tutti i componenti progettati dalla Azienda Svizzera.
Davvero tutto entusiasmante.
Ma poi giungo a pagina 40 della rivista e scorgo la foto della sala d'ascolto posta all'interno della fabbrica dove vengono provate tutte le apparecchiature e...sinceramente resto basito.
Dalla foto, che ti allego, si evince chiaramente che in quella sala sono presenti apparecchi dal valore sicuramente superiore al milione di euro. Una “apparata”, come si dice a Napoli, di componenti da far impallidire qualsiasi appassionato di alta fedeltà. Una sala enorme ma, qui casca l'asino, priva a vista di un qualsivoglia trattamento acustico e completamente vuota con le pareti completamente spoglie e nemmeno un tappeto, e nessun dispositivo per controllare qualunque riflessione acustica.
Ma allora mi sono chiesto che senso ha acquistare apparecchi così costosi se gli stessi vengono provati e presentati ai potenziali acquirenti in una sala d'ascolto di siffatta configurazione.
Curioso di conoscere le tue personali considerazioni in proposito porgo distinti saluti.
Viva la musica.
Angelo - E-mail: ml.molf (at) alice.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Angelo,
purtroppo quel che lamenti è un malcostume molto diffuso, nelle aziende, nei negozi e in casa di tanti appassionati. Non ho modo per capire, dalla foto, se questa sala sia effettivamente priva di trattamenti acustici come sembra, magari sono incorporati nelle pareti e nel soffitto, non saprei. Se fosse così vuota come sembra non potrei che darti ragione. In una stanza così qualunque impianto suona al 20% delle possibilità, forse anche meno. Tieni però conto che acquirenti così facoltosi non sempre sono interessati alle prestazioni sonore in quanto tali: basta riempire la casa di oggetti costosi e tanto basta. Non hai mai conosciuto proprietari di supercar che non le guidano mai? Io sì, tanti. E non le guidano sia perché non sono in grado di farlo (alcuni a malapena riescono a salirci) sia perché non è la guida il loro principale interesse, ma il possesso.
Sono stato in casa di audiofili affetti dalla stessa sindrome: apparecchi molto costosi buttati alla meno peggio dentro ripostigli dove suonerebbe allo stesso modo anche una radio Tivoli. Per fare il paio con la foto da te inviata mostro quella appena pubblicata sulla pagina Facebook della mega-sala high-end di Angelucci HiFi, dove si intravede una parata di elettroniche e diffusori da mille e una notte (Wilson Audio, dCS e Dan D'Agostino). Ora, magari anche questa sala ha dei trattamenti acustici invisibili, ma se così è sono nascosti davvero molto bene perché, a parte quella che sembra moquette sul pavimento, non si vede altro.

[Sala d'ascolto]
Non dovrebbe sorprendere dunque come tanti audiofili possano credere che sia sufficiente investire tanti soldi in nuovi componenti sperando nel miracolo del riuscire a far suonare bene stanze che non potranno farlo mai, neppure con componenti da milioni di euro.
Una considerazione amara però voglio farla: i giornalisti HiFi, anziché limitarsi a passare le veline delle aziende, dovrebbero avere il compito di sottolineare situazioni paradossali come queste. E non aggiungo altro.
Ah, naturalmente, i diretti interessati hanno ampio diritto di replica.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Amplificazione in Classe D
Gentile Lucio Cadeddu,
non è la prima volta che la contatto. Dall'ultima, ho apportato modifiche ai miei due impianti. Ho mantenuto le Allison One e fatto restaurare per il secondo impianto le mie vecchie RCF BR40, ho venduto il mio pre e finale valvolari Aeron. Ultimamente, ascolto pochissimo i miei numerosi CD e raramente i LP; mi sono convertito invece alla musica liquida ascoltando online o attraverso files Flac e di altro formato comunque di qualità. Per quanto riguarda l'amplificazione, sono passato alla Classe D, dopo aver ascoltato una scatoletta da 30 € a casa di un amico, esattamente un Breeze Tpa3116, che suonava col suo miracoloso chip come mai aveva fatto la mia precedente amplificazione valvolare, per non parlare dei miei precedenti integrati.
Pensavo che la suddetta scatoletta in classe D (però, il modello da 100 watt per canale, che tali poi non sono) non riuscisse a pilotare le mie non particolarmente efficienti Allison One, invece suonano che è una meraviglia. Ho collegato questo piccolo amplificatore tramite il Dac D10 della Topping (avevo provato anche l'E30 ma era meno brillante) e ultimamente sono passato a un altro Dac che già possedevo, il D10 dell'Audio Nemesis, e va sempre bene. Come cavi i Supra Classic da 2,5, quelli insomma coi trefoli stagnati.
Sono tutto sommato contento del mio impianto, ma so bene che il Breeze Tpa3116 non può mai essere l'amplificatore definitivo (magari per il secondo impianto, sì), considerato il livello delle casse e del lettore Cd (un CEC TL 51 XR), pertanto sono di fronte alla scelta di un secondo amplificatore. Lei mi aveva consigliato tempo addietro un Naim; ma io vorrei scegliere sempre un amplificatore in classe D, spendendo fino a 500 € anche qualcosa in più.
Curioso come sono, pensavo agli
ZeroZone da lei recensiti. Ho visto che il prezzo e le spese spedizione nel frattempo sono lievitati. Vedo che altre ditte ne fanno di simili con le stesse caratteristiche (anche se a vista si nota qualche differenza), sempre con l'accoppiata IRS2092S IRFP4227 e anche a prezzi più contenuti, sia in versione mono che stereo (le allego due link in calce) ma non ho letto recensioni per potermi fidare.
Le mie domande a questo punto sono le seguenti:

  1. Se prendo gli ZeroZone, quale preamplificatore dignitoso potrei abbinarci senza svenarmi? (riguardo a questi ampli, l'unica cosa che mi trattiene è che se mi arrivano con qualche rumore di fondo o altro difetto per sostituirli devo farmi carico delle spese di spedizione...)
  2. Invece degli ZeroZone, sempre restando alla classe D, quale altra soluzione mi consiglia?
  3. Conosce i piccoli amplificatori digitali di assemblaggio cinese che usano la scheda della danese ICEPOWER ICE125ASX2 (le metto in calce anche questo link): pare suonino benissimo…
  4. Se ritiene più opportuno consigliarmi un Classe AB, sarebbe sempre il Naim? (magari usato, perché come sa costano un po') E quale modello?
Per completare il quadro, per l'ambiente di ascolto non ho problemi sostanziali riguardo a dimensioni o altro.
Spero mi risponda. Comunque, grazie!
La saluto cordialmente,
Alessandro - E-mail: alessandro.cocuzza21021959 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
probabilmente hai ascoltato un ampli con due chipset TPA3116. Se fosse singolo, la potenza è quella che ho scritto nella recensione del Nobsound, indipendentemente da ciò che dichiarano i costruttori. Basta fare affidamento al datasheet del TPA3116, da lì non si scappa. Che un singolo TPA3116 potesse pilotare le Allison One non avevo dubbi anche perché, come dico sempre, i watt che si usano in realtà in ambito domestico/condominiale sono pochi, pochissimi rispetto a ciò che ci piace immaginare.
Per quanto riguarda gli ZeroZone, posso solo dirti di prendere solo quelli da me recensiti, sulle varianti (termine pericoloso, oggigiorno) che circolano ovviamente non posso dir nulla. Certo, è un rischio, seppure contenuto. Se non ti sentissi a tuo agio, prendi un integrato NuPrime e risolvi in un colpo solo il problema. Non ti serve il pre, hai l'assistenza, la garanzia e il suono di una classe D ormai matura, certamente superiore a quello di un semplice TPA3116. In più hai anche un DAC interno migliore di quello che utilizzi adesso.
Per i moduli con gli IcePower non so dirti molto perché non ho avuto modo di provarli. Di certo la fama dei modulo B&O è notevole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

The TNT FleXy Table: un tavolino portaelettroniche
Buongiorno,
scusami il disturbo, da qualche anno avevo visto e messo nel segnalibri del mio computer il tuo articolo sulla costruzione di un tavolo/piani supporto per elettroniche Hi-Fi
TNT FleXy.
Adesso è arrivato il momento giusto (più che altro questioni di tempo e di cambiamenti di vita...) e ho riletto con attenzione il tuo articolo. Tutto chiaro, unica cosa che volevo chiederti riguarda il “BlackBlob”. Tu dici di dare una mano con pennello sul lato posteriore dei pannelli che costituiranno il tavolino e mi sono chiesto: ma solo sul lato posteriore? Oppure si può o si deve dare su tutto il pannello (davanti, dietro e sui bordi laterali)?
Poi mi chiedevo, è possibile usare una pistola per verniciare per passare il black blob? O si può passare solo a mano?
E ultima, dopo aver passato il black blob (secondo come mi chiarirai..) è utile e interessante verniciare il tutto di nuovo con una classica vernice (pensavo ad un rosso o nero opaco)?
Grazie anticipatamente delle tue informazioni e chiarimenti.
Antonello - E-mail: antonello.lauriano (at) gmail.com

LC
Caro Antonello,
la sostanza smorzante è da applicare sulla faccia inferiore di ogni ripiano. Nulla vieta di applicarlo ovunque, ma poi si crea un problema nella faccia sulla quale andranno poggiati gli apparecchi. Puoi certamente riverniciare sopra, ma non so come sia il risultato estetico. Il mio consiglio è di rendere smorzante la faccia inferiore di ogni ripiano e di lasciarla così, comunque non è a vista, e di rifinire il resto come preferisci. Per quanto riguarda l'applicazione dela sostanza smorzante, molto dipende da quella che sceglierai. Ad esempio il vecchio NoiseKiller era disponibile in bombole spray, ma vedo che oggi è commercializzato in latte, come una usuale vernice. Quel che ti serve è la versione gialla, per legno. Si può dare a pennello o a pistola. Chiedi a un installatore di car stereo quali soluzioni smorzanti utilizzano ora per non far risuonare le varie parti dell'abitacolo, esistono infatti tante alternative al Noisekiller.
Se fai una ricerca in rete con parole chiave “FleXy table” trovi centinaia di realizzazioni e di varianti che potranno ispirarti meglio...anche dal punto di vista estetico.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio, ti scrivo in riferimento all'
articolo di Bevan Court. Inizio dal fondo dell'articolo nel ringraziarlo per l'invito ad ascoltare la musica senza tanti altri pensieri. Da un mese ho nel mio impianto il nuovo DAC/streamer x-Sabre 3 della Matrix Audio e questo mi ha reso l'invito di Bevan molto più piacevole. Poiché è un DAC con hardwhare di decodifica MQA mi è sembrato naturale abbonarmi per prova a Tidal. Trovo il servizio che Tidal offre molto performante indipendentemente da MQA e penso che alla scadenza della prova rinnoverò per un anno l'abbonamento Tidal. Questo riguarda il secondo argomento dell'articolo che ho citato; il terzo riguarda Roon. Mi sono posto la domanda se acquistare il servizio che offre Roon, ma ho scelto diversamente, ci sono alternative possibili. Il DAC Matrix merita una recensione!
Cordialissimi saluti,
Giacomo - E-mail: gtrottog (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
grazie per il prezioso feedback sul nostro articolo. In effetti MQA non è indispensabile, visto che un file compresso senza perdita - anche da brano nativo a 16/44 - suona già benissimo. La partita del buon suono, ormai, si gioca quasi completamente su altri fronti: ambiente, diffusori, interazioni tra il primo e i secondi, e amplificazione. Da tempo le sorgenti HiFi hanno raggiunto livelli di sofisticazione elevatissimi, praticamente pari a quelli dei master in studio, oltre i quali, ovviamente, non si può andare.
Grazie anche per il suggerimento sul DAC Matrix, vedremo cosa riusciremo a fare.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Appena uscito il terzo album della band algerina Imarhan, dal titolo Aboogi. Gli Imarhan sono il simbolo dell'attuale generazione di Tuareg e con il loro desert blues dedicano un tributo alla cultura di cui fanno parte e di cui sono i principali portavoce. Echi di sonorità del deserto si mescolano al blues nero d'America, in un cocktail chitarristico irresistibile. Il brano scelto è “Achinkad”, suoni e immagini di prorompente forza primordiale.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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