Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/2/2022 - 5/3/2022

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  1. Ronzio su ZeroZone
  2. Alla fine tutto bene, però...
  3. Nuova amplificazione
  4. Consiglio lettore CD
  5. Approccio alternativo per secondo impianto
  6. Confronto finali in classe D
  7. Consiglio componenti hifi compatti
  8. Parere su "sistema" Kingrex
  9. Scelta lettore CD
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ronzio su ZeroZone
Buongiorno Lucio, tutto ok? Spero di sì. Per non abusare del tuo tempo tralascio gli ovvi complimenti (altrimenti non ti avrei scritto più volte :-)), ti avevo sentito tempo fa per una sostituzione del mio ampli provvisorio, un Rotel multicanale, ovviamente usato in stereo, con alcuni modelli base in classe D, sostituzione che mi sconsigliasti per la piccola differenza che avrei riscontrato.
Ora ho avuto l'occasione di prendere usati, praticamente nuovi, gli
ZeroZone da un partecipante di un forum che seguo, questi lamentava un ronzio con un pre Mark Levinson, portati da un suo tecnico di fiducia che li ha trovati perfetti, allora li ha collegati ad un pre Leben, silenzio assoluto.
Sul 3d dedicato di questo forum alcuni possessori hanno riscontrato questo ronzio, ad alcuni è bastato sistemare la matassa di cavi vicino alle elettroniche per ovviare, ad altri non è servito a niente.
I miei con un Nad c658 ronzavano, ho sistemato i cablaggi, messo dei piedini più generosi (niente di costoso, dei cilindri in gomma per macchinari professionali, 8pz 10€) e sostituito i cavi dei diffusori con uno spezzone di buone dimensioni e più corto che avevo nel cassetto, adesso il ronzio è notevolmente diminuito ma non sparito, con il genere musicale che ascolto, rock in tutte le sue declinazioni, praticamente non si nota nulla o quasi. I miei diffusori sono dei DIY Audionirvana da 12", molto efficienti (questa potrebbe essere un'aggravante) e già con la scala volume a -79dB, partendo da 80, il suono è chiaramente percepibile.
Dopo questa lunga tiritera (e pensare che volevo essere conciso) secondo te c'è un qualcosa che potrebbe ovviare a questo problemino? Avevo visto dei connettori che abbassano i dB, non ricordo come si chiamano, potrebbero abbassare il ronzio o sono solo per gestire meglio il volume? Problema che io non ho. Il suono di questi mostriciattoli, secondo me, merita di essere sfruttato al massimo. Grazie dell'attenzione, a risentirci.
Ops dimenticavo, l'interno dei finali in prova confrontato con i miei ha dei condensatori di colore diverso, non cambia nulla?
Allego le foto dei 2 finali, il secondo è il mio.
Scusa la prolissità, taglia pure le cose che dovresti considerare superflue.
Grazie ancora.
Giulio - E-mail: giucam61 (at) gmail.com

[ZeroZone inside]
[ZeroZone inside]

LC
Caro Giulio,
gli RCA attenuati servono solo per abbassare il livello del segnale di una sorgente, quindi nulla possono contro i ronzii. Con diffusori molto sensibili, in genere, i rumori di fondo sono più facili da sentire. Se il ronzio, quando suonano, non è udibile, io non ci penserei più. Tutti gli apparecchi HiFi hanno un certo rumore di fondo, cerchiamo di non farci troppe paranoie, anche perché nella maggior parte dei casi il tappeto del rumore ambientale è più forte, specie se non si abita in case indipendenti e isolate.
Per quanto riguarda le differenze tra questi due ZeroZone, mi pare siano stati utilizzati condensatori di un'altra marca, e ci può stare, dipende tutto dalla facilità di approvvigionamento del costruttore. Dovresti controllare che voltaggio e capacità siano identici. Eventualmente, se volessi eliminare un'ulteriore paranoia, cerca quelli identici e falli sostituire, oppure cogli l'occasione per installarne degli altri di qualità superiore.
O, ancora, ascoltateli e goditeli così come sono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alla fine tutto bene, però...
Gentile direttore,
lo scorso anno le ho scritto per un problema ai miei diffusori. Seguendo il suo consiglio (rubrica della posta
Vol. 953, "Problema sui tweeter"), mi sono fatto inviare il materiale da Audiofriends e ho ribordato i tweeter. Soddisfatto del lavoro ben riuscito, li ho subito rimontati per provarli (ho un CD di prova della Denon che ho scaricato dalla rete quando ho riparato il lettore CD). Anche la prova pratica è stata all'altezza delle aspettative, però...a rovinare tutto, si è presentata una fastidiosissima risonanza meccanica.
Anche se ero sicuro (....quasi) che questa si innescasse solo col tono fisso a 315 Hz, non riuscivo più a gustarmi la musica in pace, mi sembrava sempre di sentire qualche suono anomalo. Così ho cominciato la caccia all'origine del problema, che, alla fine, mi ha portato alla scheda del filtro di crossover (fissata alla parete posteriore del telaio) portata in risonanza dalle vibrazioni dell'altoparlante (a proposito, questo ha un nome: Focal 5N412 DB) e dai quattro grossi cavi rigidi (van den Hul) che lo alimentano.
Mi ero chiesto il perché di una frequenza così particolare, ma, vedendo il comportamento dei miei diffusori e altoparlanti che, con questa, vibrano in maniera esagerata rispetto a tutti gli altri toni di prova, mi viene da pensare che sia una frequenza particolarmente critica per i sistemi audio. Adesso comincio a "riconciliarmi" coi miei diffusori, ma ancora, ogni tanto, rimetto il CD di prova per vedere che vada tutto bene.
Alla fine di tutto mi è rimasto un dubbio, per il quale torno a chiedere un suo consiglio: mi è sembrato di cogliere una certa "stanchezza" nella risposta della testina del giradischi. Però non sono in grado di giudicare se è dovuta all'età (oltre 13 anni), o all'uso (nel mio caso non eccessivo), oppure è solo una mia impressione legata, in questi ultimi tempi, più all'ascolto delle risposta dell'impianto che della musica.
Nel caso anche lei pensasse che è ormai giunto il momento di cambiarla, le chiedo con cosa, in base al mio impianto che è così costituito:

Sono molto soddisfatto del livello di qualità attuale e quindi non mi interessa alzarlo più di tanto, anche perché, come le dicevo la volta scorsa, con la situazione del mio udito, forse non riuscirei nemmeno ad apprezzarlo.
Grazie per la cortese attenzione, buon lavoro,
Oddo - E-mail: leone.89 (at) tin.it

LC
Caro Oddo,
tutto è bene quel che si conclude bene! Un plauso per la pignoleria con la quale sei andato alla ricerca del problema e della sua soluzione, bravo! La frequenza alla quale un oggetto o un insieme di oggetti risuona dipende dalla natura degli stessi e non ha niente a che vedere con la musica in sè. Quindi i 315 Hz (ma magari erano 317 o 313) non hanno niente di magico, semplicemente si tratta di una casualità.
Per quanto riguarda invece il suono stanco della testina, è difficile capire esattamente la natura del problema, se meccanica, elettrica o psicoacustica. Se non sei soddisfatto, però, puoi sempre sostituirla, magari con una nuova identica, giusto per non sbagliare. L'altra la potresti tenere di riserva. Sarà un esperimento utile per capire quanto ci possano ingannare i nostri sensi e/o quanto il tempo possa far invecchiare le perfomance di un sistema elettromeccanico come una testina. Certo, se ha suonato tante ore e lo stilo non è mai stato sostituito, forse basterebbe cambiare quest'ultimo, considerando però che in genere rappresenta l'80% del costo dell'intera testina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione
Buongiorno direttore, sono Marco, ho sempre amato la musica ascoltata bene e ho sempre cercato di farlo col poco di cui potevo disporre in denaro, attualmente ho un lettore Yamaha CDS 300 abbinato a un Rotel RA980BX e diffusori B&W 603s3, cavi diffusori QED Anniversary, cavi di serie per i collegamenti elettrici, autocostruiti con i microfonici per i collegamenti, devo dire che questa situazione non mi spiaceva ma potendo ora disporre di un budget di 2000 euro avevo pensato di migliorarla anche per utilizzare il Rotel con dei diffusori autocostruiti su progetto Giussani PRS 130/200 in un secondo impianto. Qui parte il dilemma, un negoziante gentilissimo mi permette di provare a casa alcuni amplificatori, ora ho un McIntosh 2205 finale e un pre M.P.N P1, il rotel da solo suona non male, diciamo che non ha un suono pulitissimo ma dei buoni bassi e la gamma medio alta abbastanza controllata, con la nuova abbinata stranamente (perché mi dicono il MC sia caldo) mi trovo con una scena molto ampia e dettagliata nella gamma medio alta ma stranamente il basso e la batteria tendono quasi a scomparire coperti dal medio alto, ho fatto un prova con pre e come finale il rotel e mi sembra meglio, altra proposta in prova sarebbe una coppia yba2 pre e finale, quello che mi piacerebbe ottenere rispetto ad ora ascoltando in prevalenza jazz blues e musica italiana è un suono caldo e non stancante con dei buoni bassi che di solito alle b&w non mancano, purtroppo l'ambiente non è dei migliori essendo una mansarda, ho un triangolo tra me e i diffusori di circa 2.5 metri, le chiedo un parere e dei consigli, non è che sia vincolante pre e finale, l'idea partiva dal fatto di magari poi mantenere il finale quando vorrò passare anche alla musica cosiddetta liquida, ma anche un buon integrato sarebbe un'opzione, mi scuso in anticipo se non sono un super esperto di tecnica.
La saluto e la ringrazio cordialmente,
Marco - E-mail: erdambi (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
non credo che Rotel o YBA siano elettroniche adatte al tipo di suono che stai cercando, e forse non sono adatti neppure i tuoi diffusori B&W. Infatti io partirei proprio da questi, anziché dalle elettroniche. Con 2000 euro, nel nuovo, acquisti ben altro rispetto alle 603s3, intendendo con questo un diffusore di pari classe, se non superiore, ma con un'impostazione timbrica diversa. Io proverei ad ascoltare altri diffusori. In primis le
Duevel Enterprise, vista anche la situazione compromessa della sala d'ascolto. Un diffusore omnidirezionale, dall'impostazione non aggressiva, secondo me è una delle migliori soluzioni. Simili, ma da valutare solo se le puoi addossare alla parete di fondo, le Larsen 4.2, che costano anche un po' meno delle Enterprise. In alternativa, valuta qualcosa dai cataloghi di KEF, Opera, Pylon Audio e Sonus Faber. Qualora insistessi nel voler per forza una nuova amplificazione, lascia perdere - con questa cifra in ballo - le opzioni pre+finale e concentrati su un buon inegrato, ad esempio uno di questi due classici: Naim Nait 5si e Rega Brio R.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio lettore CD
Buongiorno Direttore,
dopo un anno finalmente sono riuscito a completare il piccolo upgrade che mi aveva consigliato di fare al mio giradischi Project 1xpression carbon, andando anche un pochino oltre, ossia puntina nuova con la2m Bronze e Lehmann Audio Black cube (quello con l'alimentazione separata). Il risultato mi ha colpito, ho notato un bel miglioramento sia nel dettaglio del suono, ma anche come spazialità. Comunque nel ringraziarla sempre per i suoi consigli ho da chiederle nuovamente un parere.
Ho un lettore cd marantz cd6006, purtroppo non sono stato fortunato per l'acquisto di questo prodotto. Ho avuto diversi problemi con questa macchina dopo quasi 2 anni dall'acquisto durante la riproduzione la traccia audio andava avanti in modo anomalo, tagliando letteralmente parti della traccia. Per non dilungarmi mi sono rivolto al negozio di acquisto il quale non essendo proprio un negozio di HiFi è riuscito comunque a inviare il lettore in garanzia all'assistenza. La casa madre ha riferito di non aver riscontrato anomalie ma di aver cambiato la meccanica di avanzamento del cd. Adesso dopo quasi un anno circa, durante l'ascolto la traccia audio ha cominciato a scattare come se il cd fosse danneggiato, cosa impossibile. A questo punto, mi sono deciso a voler cambiare proprio lettore cd, ho fatto un giro su internet ma non saprei proprio che lettore cd abbinare alla mia catena audio; Le ricordo che il mio impianto è così composto: ampli cyrus ONE, diffusori Dynaudio emit20. Ho letto alcune recensioni sul rotel cd14, ma sconsigliavano diffusori troppo precisi e poco caldi...cosa che non è che mi è chiara visto che ho un impianto con amplificatore a stato solido e non ho valvole.
Per questo volevo chiederle se era possibile un suo consiglio su un buon lettore cd tra i 600/800 € magari con un dac integrato.
La ringrazio per la sua cortese risposta e per tutti i consigli che mi ha gentilmente dato fino ad ora.
Saluti.
Francesco - E-mail: francescosanges (at) hotmail.com

LC
Caro Francesco,
sono felice che i miei consigli siano stati utili e mi spiace per l'inconveniente col tuo lettore Marantz. Non ho capito se la cattiva lettura avvenga solo con qualche CD o con tutti. Nel secondo caso è una macchina nata male, nel primo caso temo che passando ad altro lettore non risolveresti alcunché. Comunque potresti tentare con un lettore come il Rega Apollo, qualche modello NAD (il C568, ad esempio) o un Musical Fidelity M2SCD. Il Rotel che citi, forse, ha un suono poco adatto alle tue Dynaudio. In ogni caso, io insisterei nel tentare la corretta riparazione del tuo Marantz: deve funzionare! Contatta un centro assistenza qualunque, ma specializzato in HiFi, al quale portare di persona la macchina e poter mostrare il difetto mentre si presenta. Queste riparazioni fatte su spedizione sono sempre un rischio, perché il tecnico potrebbe non vedere quando il difetto si manifesta, vuoi per causualità o per poca voglia di andare a fondo al problema (“sostituisco il pezzo e amen”).
Una volta riparato come si deve potrai metterlo in vendita (immagino non ci vorrai più avere a che fare) e potrai recuperare parte dei soldi spesi per il nuovo lettore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Approccio alternativo per secondo impianto
Gentile direttore salve,
avrei intenzione di allestire un secondo impianto nello studio di casa: è una piccola stanza di 2,5 x 3 mt. Mi intriga sfruttare l'occasione per provare una strada un po' alternativa, fare un'esperienza di ascolto diversa e, magari, allargare un po' il mio punto di vista. L'impianto principale mi soddisfa, ma a questo mondo c'è sempre qualcosa da imparare e, in fin dei conti, prendere dalla scatola sempre lo stesso cioccolatino sicuramente non permette di scoprire il gusto degli altri!
In sintesi, mi piacerebbe valutare l'acquisto di un paio di diffusori amplificati e, vista l'esigua dimensione della stanza, valuterei di spingere la scelta verso un paio di monitor da studio. Essi, almeno in teoria, si prestano ad un ascolto near field (anche se comunque li posizionerei su degli stands), hanno un minimo di regolazione su tagli e guadagno delle singole vie e mi consentirebbero (condizionale permettendo!) di creare un impianto incentrato sulla trasparenza e linearità.
Inoltre, come ultimo punto, la destinazione della stanza è quella di locale che in famiglia uso in modo quasi esclusivo e questo mi consentirebbe di sperimentare anche un trattamento acustico specifico (senza integralismi eh... ma approfittando per studiare un po' anche questo aspetto). Non conosco approfonditamente questo mondo: sarei orientato su qualcosa tipo Tannoy Monitor Gold (5, 7 o 8), ma potrei spingermi anche un po' più in alto verso Genelec 8020 o 8030 o, ancora meglio, Neumann KH120. Come vede un uso (pur razionale) di prodotti di questo tipo per ascolto domestico? Ovviamente non posso esimermi dal complimentarmi con lei e tutti i suoi collaboratori.
Spero di non aver approfittato troppo del suo tempo: mi risponda pure se e con tutto il comodo che crede: tutto questo rimane pur sempre solo un (bellissimo) gioco!
Cordialità,
Alessandro - E-mail: alessandro.mestriner (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
a noi piacciono molto i diffusori attivi e non abbiamo preconcetti verso i monitor professionali, vedi la nostra recensione delle
M-Audio BX8 D2. Potresti partire anche da queste, volendo, o tentare la strada nuova spendendo pochissimo, come le Lonpoo LP42X. Costano poco ma suonano benissimo e sono state capaci di mettere in imbarazzo proprio le M-Audio, in un improbabile quanto sorprendente duello corpo a corpo. La tua stanza è piccola e se puoi avvicinare i diffusori alla parete posteriore, credo proprio che le LP42X potranno stupirti, come è successo a me e a chi le ha ascoltate.
Vedi se riesci ad ascoltare anche i modelli che hai indicato, che io purtroppo conosco solo di nome. Di sicuro Genelec è una garanzia ma anche Tannoy gode di ottima reputazione in applicazioni di questo tipo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Confronto finali in classe D
Buongiorno direttore,
sto prendendo in considerazione l'acquisto di un finale in classe D, al momento avrei un Audio Analogue Bellini da mettere come preamplificatore e vedere di nascosto l'effetto che fa! A tal proposito però, sperando sia già riuscito ad ascoltarli, mi piacerebbe il suo parere sugli ZeroZone messi a confronto con i moduli Purifi 1ET400A recentemente recensiti, per capire come cambiano le impostazioni sonore e se la differenza di prezzo può valere la pena. L'acquisto è più un esperimento ludico essendo io rimasto al TA 10.1 (pare ieri e son passati 15 anni!) in fatto di classe D, non mi spiacerebbe però accorgermi di aver messo in qualche modo in difficoltà l'attuale accoppiata Naim 122x e 150x, anche se la vedo dura...
Grazie mille, un saluto!
Fabio - E-mail: fabiolli (at) email.it

LC
Caro Fabio,
purtroppo non ho recensito io i moduli Purifi, e chi l'ha fatto non ha ascoltato gli ZeroZone, quindi non so darti un giudizio a confronto tra questi finali. Ciò di cui sono abbastanza sicuro è che un buon pre, abbinato agli ZeroZone, costituirà un'accoppiata che metterà in serissimo imbarazzo la coppia Naim. Un lettore ha fatto l'esperimento con il NAP250 (che è ben altra cosa rispetto al tuo 150) e ha dovuto ammettere che gli ZeroZone sono di altra categoria. Purtroppo non credo che il Bellini possa rendere loro piena giustizia, ma si può tentare. Non riesci a collegare il pre Naim agli ZeroZone? Eventualmente potresti usare degli adattatori DIN/RCA.
Per quanto riguarda il TA10 di Trends Audio, resta un integratino stupefacente che ha rivoluzionato il concetto stesso di rapporto qualità/prezzo, ma qui siamo decisamente su altri livelli. Il suono è più grande, materico, possente, dinamico e preciso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio componenti hifi compatti
Ho cambiato casa ma il mio studio per ascolto è di dimensioni piccole 3 x3 circa con una libreria sulla parete lunga da utilizzare per posizionare l'impianto. A casa vecchia per mancanza di spazio utilizzavo un mini impianto Denon. Adesso vorrei qualcosa di meglio. Budget: intorno ai 2000 €, generi musicali: principalmente rock e rock progressive (italiano e stranieri). Problema principale è che la libreria ha i vani con misura max di 35 cm, quindi info su componenti con questa larghezza. Analogamente avrei pensato a dei diffusori con reflex anteriore (es Sonus Faber Lumina) o sospensione pneumatica (mosche bianche). Chiedo un suggerimento per impianto composto da amplificatore (con dac integrato e senza) + diffusori da scaffale e lettore cd entry level (spero di passare con tempo i cd in formato liquido).
Converrebbe spendere qualcosina in più e compare un amplicatore con dac e streamer integrato?
Grazie per la disponibilità e la pazienza,
Giancarlo - E-mail: giancarlorussoxx (at) gmail.com

LC
Caro Giancarlo,
dei componenti separati, di buona qualità e dimensioni minime, sono quelli che realizzano la serie
MaiA di ProJect, che abbiamo recensito qualche tempo fa. In alternativa, non vedo niente di meglio che un componente all-in-one di qualità come i vari Cocktail Audio. In particolare, mi sembra che il modello X14 faccia al tuo caso, avendo dimensioni di appena 18x10x15 cm (LxPxA). Oltre a essere un factotum, dispone anche di amplificazione interna in Classe D da 30 watt per canale, che piloterà senza problemi le Sonus Faber Lumina che avresti individuato. Valuta anche, sempre con reflex frontale, le Elac DBR 6.2. Credo che con queste soluzioni riuscirai tranquillamente a stare sotto i 2000€ preventivati. Tieni conto di una cosa: i diffusori citati sono capaci di prestazioni elevate e mal sopportano di essere inseriti in una libreria. Sarebbe molto meglio se tu riuscissi a prevedere degli stand in installazione libera.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Parere su "sistema" Kingrex
Egregio Direttore,
colgo innanzitutto l'occasione e le faccio i complimenti per il lavoro appassionato e competente che svolge per il sito web. Sono felice possessore di un finale Kingrex T20U, alimentato con PSU MKI dedicata, collegato ai diffusori John Blue JB3 per l'ascolto nearfield di musica liquida lossless da PC via USB. Valutavo l'inserimento in catena del preamplificatore Kingrex ai fini di un miglioramento dell'esperienza di ascolto, tuttavia (lei mi confermerà) si pone il problema della sorgente. L'idea è quella di abbinare un DAC della medesima casa produttrice per creare un sistema completo, tuttavia quest'ultimo non rappresenterebbe un "collo di bottiglia", date le potenzialità del preamplificatore, che probabilmente beneficerebbe di un giradischi o una sorgente più "tradizionale"? Avendo recensito ottimamente tutti questi componenti sul vostro portale sarei curioso di sapere cosa ne pensa in merito.
Distinti Saluti,
Tommaso - E-mail: tommasosalvini (at) hotmail.it

LC
Caro Tommaso,
francamente non capisco le perplessità nel costruire un sistema completo con i componenti Kingrex. Perché il DAC sarebbe un collo di bottiglia? Piuttosto, mi chiedo se Kingrex sia ancora attiva, perché da un po' non vedo loro nuovi prodotti, e il DAC che è presente nella loro pagina web mi sembra ancora quello da noi recensito un bel po' di anni fa. L'ultima news appare datata 2013, quasi 10 anni fa! Direi che due indizi così costituiscano una prova. Anche il distributore italiano ufficiale non mi risulta abbia più prodotti marchiati Kingrex a parte un paio di cavi. Perché non fare una verifica ed eventualmente pensare a qualche soluzione più aggiornata? Potresti prendere un pre con DAC incorporato, come diversi modelli di NuPrime, per esempio. Ne abbiamo recensito qualcuno. In questo modo eviti di dover acquistare due componenti separati. Ormai il trend è quello di realizzare DAC con controllo di volume e magari la capacità di accettare ingressi linea analogici.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta lettore CD
Buonasera Dott. Lucio, la contatto poiché sono un suo grande estimatore e seguo da tempo la sua rubrica TNT-Audio. Avrei bisogno di un suo parere circa un lettore CD Nad e sono indeciso tra alcuni modelli di recente costruzione e alcuni modelli un po' più datati. Ecco alcuni esempi. Sul nuovo:

Sull'usato (modelli più datati): Cosa mi consiglia a livello di caratteristiche tecniche e come miglior compromesso rapporto qualità/prezzo? Cerco un lettore diciamo completo e più musicale possibile per ascoltare un po' tutti i generi, prevalentemente hard rock ma anche classica, jazz ecc e che si interfacci bene con un DAC esterno che dovrò ancora acquistare. Nota: il mio impianto è composto da un ampli integrato Sansui Au 317 e diffusori Tannoy T115.
Grazie per la sua preziosa collaborazione,
Mariano - E-mail: mariano.gallo (at) hotmail.com

LC
Caro Mariano,
non capisco il senso di acquistare un lettore CD pensando già di abbinarlo a un DAC esterno...a questo punto ti serve solo la meccanica di lettura, no? In ogni caso, per poter abbinare un DAC esterno è necessario che il lettore CD possegga uscita digitale, meglio se coassiale elettrica. Alcuni dei modelli che hai citato ce l'hanno, ma in tutta franchezza, vista la differenza di costo trascurabile, io non avrei dubbi a prendere il NAD più recente dell'elenco, nuovo: il C538. Tra l'altro, 350€ è un prezzo estremamente conveniente, visto che più spesso si trova intorno ai 400€. Si tratta di una macchina economica ma ben realizzata, con un ottimo DAC Wolfson a 24bit/192 kHz, la possibilità di leggere anche CD-R e mp3 e, naturalmente, l'uscita digitale, sia coassiale che ottica. Inoltre, avrebbe due anni di garanzia! A mio parere, per poter godere appieno delle caratteristiche musicali di questo lettore CD, tuttavia, ritengo sia ampli che diffusori un po' inadatti e obsoleti e, prima o poi, dovranno prendere la strada del mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
innanzitutto ti auguro un buon anno nuovo, e spero che tu abbia passato bene le Festività Natalizie. Ti riscrivo a distanza di mesi sull'argomento preamplificatore, perchè ci tenevo a darti un feedback. Alla fine non ho preso l'Alita perchè, come ti dicevo, pur essendo sicuro che sia un'ottima macchina, era fuori dal mio budget attuale, e, oltretutto, ha alcune limitazioni di ingressi per le mie esigenze. Per diverso tempo ho analizzato le (poche) possibilità sul mercato a prezzi più consoni ad un budget sotto i mille euro, finchè, cercando su internet, all'inizio di dicembre, ho trovato una buona offerta sull'usato, nel sito di un rivenditore. Si trattava di un pre-ampli cuffia-dac Atoll HD120, seminuovo, ancora in garanzia. Mi sono accordato col negoziante per assicurarmi che ritirasse in permuta il mio integrato Rotel, e quindi, dopo prova in negozio, ho proceduto all'acquisto, dando una differenza a favore dell'Atoll ovviamente, e prendendo a parte anche il telecomando, che è opzionale.
Devo dire che sono molto contento dell'acquisto! In poche parole, senza troppi tecnicismi, potrei descrivere il suono di questo pre come semplicemente delizioso, incantevole. E' trasparente, dettagliato, ma mai aggressivo o stancante, anzi. Si fa ascoltare piacevolmente per ore ed ore. Come dicevi tu, è stato un salto in avanti significativo rispetto all'utilizzo del Rotel come preampli. L'Atoll ha aumentato il palcoscenico in profondità ad altezza. Niente di drammatico, ma ben avvertibile.
La gamma media in particolare contribuisce all'aggettivo "incantevole" che ho usato prima, per le ottime voci e per gli strumenti a corda, compreso il pianoforte acustico. Sulle alte frequenze restituisce una luce magica ai piatti ed ai fiati. In generale ho adesso maggiore corpo e definizione su tutto lo spettro, potendo identificare meglio un po' tutti gli strumenti. La gamma bassa è solida, veloce, più articolata e di impatto. L'uscita, anzi, LE uscite cuffia (sono ben 2!) sono anche un bel miglioramento rispetto al Rotel.
Ma, soprattutto, grazie al DAC interno dell'HD120, ho scoperto che potevo migliorare notevolmente anche le prestazioni del mio lettore Yamaha (BD-A1060), che pur ritenevo un buon lettore. Già dall'ascolto in negozio mi ero accorto della buona qualità del convertitore dell'Atoll, poi, con un confronto casalingo prolungato tra l'uscita analogica e quella digitale (coax), ho notato che lo Yamaha ha un suono sì neutro e dettagliato, ma troppo rilassato (laid back, come dicono gli anglosassoni), manca di P.R.A.T., come ho spesso trovato scritto in varie recensioni dei lettori CD Yamaha, anche di alta gamma come la serie 2000 o 3000. In ogni caso, il DAC dell'Atoll fa meglio anche come dettaglio ed ambienza, così ora uso lo Yamaha solo come meccanica. Le buone qualità descritte si ritrovano persino nell'ingresso bluetooth.
Insomma, credo di essere nuovamente un audiofilo felice. :o)
P.S. Tu conosci bene la qualità Atoll, avendo recensito positivamente vari loro prodotti, e, se posso permettermi, ti suggerirei di provare, se puoi, anche questo piccoletto. Sarei curioso di conoscere il tuo parere, perchè credo che l'HD120 possa a buon diritto entrare nel novero di quelle macchine dall'ottimo rapporto qualità/prezzo che spesso ci consigli sulle pagine di TNT.
Ti ringrazio ancora per l'attenzione prestatami e ti porgo i miei migliori auguri per tutto!
A presto,
Gianluca - E-mail: corbisiero.gianluca (at) gmail.com

LC
Caro Gianluca,
di recente ho provato il
DAC300 di Atoll, ma si tratta di un prodotto di fascia alta, intorno ai 2500€. Posso certamente accogliere il tuo suggerimento e provare a recensire il piccolo della casa francese, anche se non amo in maniera particolare provare gli ampli per cuffia. Sono felice che ti abbia regalato così tanta soddisfazione! Il rapporto qualità/prezzo dei componenti del marchio francese è sempre molto elevato.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

All'età di 57 anni ci lascia prematuramente Mark Lanegan (ex Screaming Trees e Queens of the Stone Age), e il suo ultimo album - Straight songs of sorrow - sembra avere un che di profetico e oscuro. Questa Skeleton Key è un'oscura e amara ballata che lascia il segno.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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