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LC
Caro Luigi,
credo che l'aggiunta di un DAC R ti consenta un piccolo passo avanti, in termini di controllo e raffinatezza. Quanto questi siano udibili nel tuo set-up e nel tuo ambiente è difficile a dirsi, si tratterebbe di provare. Io preferisco, ove possibile, la semplicità di una macchina stand-alone, integrata, ma se il prezzo del DAC R è basso come dici, un tentativo lo farei. Purtroppo la macchina integrata di livello superiore all'Apollo nel catalogo Rega è molto costosa, ed è irraggiungibile, anche guardando nell'usato, persino considerando il valore combinato del tuo Apollo + DAC R.
L'ideale sarebbe poter effettuare la prova a casa prima di acquistare, ma immagino sia difficile, a meno che il venditore non si trovi nei paraggi e fosse disponibile.
Qualora optassi per questo upgrade, non mancare di tenermi aggiornato sulle tue impressioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Sonos 1 2nd gen vs Rega R3
Caro Lucio,
Ho letto con interesse le tue riflessioni riguardo al lettore che ha trovato soddisfazione e 'fun factor' ascoltando le Magnat rispetto ai suoi diffusori più rinomati. Non so se questo possa interessare i lettori di TNT ma ha descritto perfettamente quello che succede anche a casa mia. Il mio impianto diciamo principale è Arcam Solo 2.1 + Rega R3, mentre in cucina ascolto Spotify e internet radio con un Sonos 1 2nd gen e ti debbo dire che quest'ultimo mi da molta più soddisfazione e fun rispetto alle Rega.
Trovo il suono Sonos molto meno affaticante, con un basso esteso e pieno ma controllato e più spazioso (se mi perdoni il termine). Forse è merito del loudness del Sonos o del correttore ambientale. Forse le Rega sono penalizzate dall'ambiente non ideale (casa vittoriana con tavole di legno per pavimento e posizionate ai lati del fireplace di marmo) ma dovremmo comunque parlare di due mondi diversi (a favore delle Rega), no? Il suono delle inglesine è ovviamente più completo ma hanno i medi troppo presenti e fastidiosi con bassi meno estesi e coinvolgenti del piccolo Sonos. Non so, forse un diffusore magari meno raffinato e ricercato ma concentrato sugli aspetti più ruffiani dell'ascoltare musica può regalare più soddisfazioni a chi come me (e tanti altri immagino) non può spendere migliaia di sterline (qui in UK) per l'hi-fi?
Chiudo ringraziandoti e per come gestisci TNT da tanti anni, apprezzando la competenza e l'onestà intellettuale e anche chiedendomi come tu faccia a fare tutte le cose che fai?
Ciao,
Andrea - E-mail: andrea.spedo (at) gmail.com
LC
Caro Andrea,
come faccia a fare tutto me lo chiedo spesso anch'io anche perché ho una vita lavorativa e personale abbastanza impegnative. Prima o poi lo scoprirò :-)
Avrai notato che comunque, con la scusa delle festività, qualche settimana libera ce la prendiamo (a brevissimo intorno a Pasqua!), per tirare il fiato e magari concentrarci maggiormente sugli ascolti. A proposito, faccio notare che questo volume di lettere alla redazione sarà archiviato col numero 1000!!!
Ti consiglio di fare attenzione nel valutare impianti diversi in ambienti molto diversi, non dimentichiamo mai che la sala d'ascolto incide per almeno il 50% sul risultato finale. Quindi, per dare un minimo di oggettività alle tue impressioni o sposti l'impianto con le Rega nella cucina o viceversa porti i Sonos nel salone. Fatto questo, tiriamo le somme. Certo, può essere che l'equalizzazione dei Sonos renda alla fine tutto più equilibrato e tutto sommato più gradevole ma la quantità di informazioni che l'impianto principale estrae dal segnale dovrebbe essere di gran lunga superiore. Se così non fosse pazienza! Prendi un altro sistema Sonos per l'ambiente principale e dormi sonni tranquilli. In fondo non c'è un giudice pronto a decretare la nostra condanna se deragliassimo dai binari tipicamente audiophile! Quel che conta davvero è che la riproduzione sia la più fedele possibile al disco e che sia anche gradevole. Certo, alcuni dischi sono incisi così male che renderli gradevoli è un'impresa, ma con equalizzazioni varie si può fare qualcosa. Forse non è vera HiFi, pazienza! Sarei molto triste se accendendo l'impianto HiFi non riuscissi a ottenere qualcosa di irragiungibile da altri sistemi di riproduzione sonora. Sarebbe il segnale inequivocabile che qualcosa, nell'impianto o nell'ambiente, sia definitivamente sbagliato.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Carmelo,
oggi, per fortuna, esistono soluzioni semplici, compatte, economiche e ben suonanti che ti evitano la complicazione di dover acquistare due apparecchi separati. Sto pensando, ad esempio, al solito Topping MX3, che fa esattamente tutto ciò che ti serve e che non mi stanco di consigliare: ha un DAC interno di qualità che puoi connettere al tuo PC e una sezione amplificatrice che suona bene (certamente meglio del tuo attuale Kenwood). Inoltre, e questo certamente è un bel plus, costa appena 140€, ovvero 100€ in meno del tuo budget massimo. Credimi, è difficile avere qualcosa di meglio e di più completo per questa cifra. Il telecomando, il Bluetooth e l'assistenza italiana sono poi altri aspetti che rappresentano del valore aggiunto non trascurabile. Eventualmente sistema il notebook in modo che possa suonare al meglio i file audio, con un player dedicato, ad esempio. Ne abbiamo parlato spesso qui su TNT-Audio, trovi i consigli e le recensioni nella sezione dedicata alle sorgenti.
Purtroppo il tuo lettore CD non ha l'uscita digitale (ce l'aveva il 723!) altrimenti avresti potuto migliorare anche il suono dei CD collegandolo all'ingresso digitale del Topping, peccato!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Confusione impianto
Buongiorno Lucio,
[in risposta alla lettera pubblicata nel Vol. 999] E sì il mio impianto è piuttosto “pieno”, molta di questa confusione è dovuta ai 3 amplificatori per cuffia che impongono cavi aggiuntivi rispetto a quanto strettamente necessario! A me piace l'ascolto in cuffia ed ho cercato di ottimizzare l'amplificazione per ciascuna cuffia, così da sfruttarne al massimo le caratteristiche. Con il Violectric ho anche ridato vita ad una gloriosa AKG K240 Monitor con impedenza 600 Ohm prima praticamente non pilotabile.
La giungla dei cavi è causata principalmente da quelli di alimentazione (sulla destra puoi vedere il Rotel che è il mio piccolo condizionatore di rete) che effettivamente dovrei razionalizzare fascettando opportunamente quelli più lunghi. Per quelli di segnale sto pensando di operare in modo simile non appena avrò il nuovo pre-phono. Pur non essendo un recensore, a me piace poter cambiare i vari componenti quando riesco a trovare qualcosa che possa apportare un beneficio all'impianto, senza necessariamente spendere una fortuna (il complesso pre-finali attuale è costato meno della metà della coppia ML, tutto autofinanziato dalla vendita). Mediamente ogni 10 anni devo cambiare qualcosa, ora erano 13 anni che non effettuavo cambi radicali.
Fortunatamente ora posso operare sui cavi per la pulizia e la piccola manutenzione molto meglio di quanto non potessi prima, vincolato dalle dimensioni e dal peso del finale.
A presto,
Raffaello - E-mail: raffaello_bellano (at) yahoo.it
LC
Caro Raffaello,
la mia era una critica bonaria, perché davvero mi è venuta la pelle d'oca nel vedere il tuo set-up. Ad esempio, mi sembra esagerato utilizzare tre ampli cuffia diversi per altrettante cuffie, quando basterebbe una sola cuffia - migliore di quelle che hai - da amplificare con un ampli dedicato a sua volte migliore dei tre che utilizzi. Insomma, è come se uno acquistasse tre utilitarie simili quando con la stessa cifra si può acquistare una singola automobile premium. E, naturalmente, non sto dicendo che i tuoi componenti siano utilitarie, tutt'altro, era giusto per rendere l'idea.
Per quanto riguarda i cavi, invece, ti sconsiglio di fascettarli tutti insieme, specie quelli di segnale, potresti avere qualche problema di interferenze indotte. Inoltre, se riesci, mantieni lontani i cavi di segnale da quelli d'alimentazione, questo sì.
Comunque, perdonami per i consigli e i giudizi non richiesti, ma è più forte di me: dove vedo complicazione inutile (a mio modo di vedere) non riesco a star zitto! Sai bene che quel che conta, comunque, è che ognuno si diverta col suo set-up.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Segnalazione disco/complesso della settimana
Buonasera Lucio,
non so se le conoscevi già ma se hai bisogno di un'idea per il disco della settimana, a queste ci sono arrivato per caso stasera su YT.
Si chiamano Muddy Magnolias, fanno country rock. Belle voci, molto ben affiatate, accompagnamento semplice ma efficace. Da musicista dilettante apprezzo il fatto che suonino senza molti ammennicoli elettronici tipo auto-tune e compagnia. Un paio di canzoni:
Down to the Riverside - versione live e It ain't easy
Saluti,
Giulio - E-mail: maira71 (at) netscape.net
LC
Caro Giulio,
non conoscevo questo duo, grazie per la segnalazione, che giro volentieri ai lettori come suggerimento musicale della settimana. Non è esattamente il genere di cose che mi fa saltare sulla sedia, perché ricorda molto certe atmosfere zuccherine ed eteree dei classici brani per audiofili (voci femminili con pochi strumenti, musica in genere facile da riprodurre, un po' rock e un po' no) però questa It ain't easy che ho scelto è bella. E loro sono molto brave, indubbiamente. Da quel che ho capito hanno inciso un solo album nel 2016 e già nel 2017 una delle due ha abbandonato il sodalizio artistico. Comunque, è da un po' di settimane che non propongo roba pesante, e con questo intendo contemporanea, sperimentale o persino dance, ma non temete, mi rifarò presto!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Klaus,
la pagina delle news esiste da 25 anni, sempre la stessa! Ed è la cosa più visibile in home page. Non sei l'unico ad aver avuto questa difficoltà, segno che il sito va riprogettato. Probabilmente gli utenti di internet, abituati a grafiche moderne, si trovano disorientati da una pagina old style come la nostra. Esiste un altro modo per essere aggiornati settimanalmente sulle novità, e visto che sei utente Facebook mi sembra strano non ne abbia mai usufruito, anche perché ricordo che in passato ci avevi contattato proprio tramite la nostra Pagina Facebook ufficiale. Qui pubblichiamo settimanalmente gli avvisi dei nuovi articoli con link che puntano direttamente sul sito web.
Per quanto riguarda il pre per gli ZeroZone, come scritto e riscritto decine di volte, ci sto lavorando, sono in attesa che mi arrivi il quarto pre da confrontare con gli altri tre già a disposizione. Ci vorrà del tempo per fare tutte le prove e fornire qualche indicazione sensata.
Stai sintonizzato sulla pagina delle news e non sbagli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Carlo,
non amplificherei le belle ma esigenti Linea con apparecchi a valvole, tanto meno se di bassa potenza. Il suono caldo e arioso che senti dalla tua coppia a valvole rispetto al Rega Brio, è un artefatto, forse a voi sembra gradevole ma è quanto di meno adatto ci possa essere per questi diffusori. Meglio il Rega Brio, secondo me. Purtroppo, con la cifra che hai stanziato non si riesce a fare moltissimo, né acquistando un altro integrato né considerando un nuovo finale, men che meno qualcosa in classe A. Purtroppo quando si acquistano diffusori raffinati ma esigenti bisogna pensare che per rendere al massimo essi trascinano il resto della catena verso l'alto. Non conosco il progetto cinese del quale mi parli ma 10 watt, con quei diffusori, in una sala da 24 mq, non fanno neppure il solletico agli altoparlanti. No, serve ben altro. Io ci vedrei bene un finale a stato solido, da cercare usato, con molta pazienza. Mi viene in mente, per quella fascia di prezzo, qualche finale Naim (tipo NAP150) o NAD. Oppure forse meglio vendere tutto e cercare un integrato a valvole, usato, di buona potenza, tipo qualche Jolida, Copland o Xindak, uno Jadis Orchestra, cose di questo tipo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianni,
sono felice che il consiglio sia andato a buon fine. Sì, è sempre meglio provare a semplificare il più possibile l'impianto, evitando la combinazione di tanti componenti quando magari ne esiste uno che può fungere da cuore per tutto il sistema. Si limita il numero dei cavi (e quindi delle possibili perdite e interferenze), si accorcia il percorso del segnale e si occupa meno spazio. L'integrato Yamaha AS-301 è ben costruito, costa il giusto e contiene praticamente tutto ciò che può servire in un integrato di un sistema HiFi moderno, aperto anche ai nuovi media digitali. Più in generale, il progresso nella tecnologia e nella componentistica sta consentendo che ottime prestazioni audio siano accessibili anche con apparecchi entry-level. Di sicuro assemblare un impianto ben suonante con poco non è mai stato così facile come oggi.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
TPA3116, ZeroZone e altro
Gentile Direttore,
in segno di gratitudine desidero aggiornarla dopo i suoi consigli del Vol. 920. All'epoca non me la sono sentita di spendere nemmeno 450 Euro per il Nad C328, anche se inferiore al budget che avevo dichiarato. Incuriosito però dal provare la classe D in sostituzione del Fenice 20 (TA2024), alcuni mesi dopo ho acquistato un TPA3116 (un modello diverso da quello recensito, senza bluetooth, marchiato Audiophonics), alimentato a 24 V. I diffusori sono del tipo da scaffale, Kef Q100 su supporti TNT Stubby. Ho trovato il classe D più piacevole del Fenice 20 con quei diffusori (non solo per la gamma bassa più presente). Infine mi sono fatto tentare dagli ZeroZone. Non sono in grado di esprimere un giudizio su questi amplificatori (per la mia scarsa esperienza, per i diffusori utilizzati, che credo costituiscano un limite, e per l'ambiente): mi spiace per lei e per i lettori. In ogni caso, ascolto la musica con piacere, apprezzando la gamma bassa e la chiarezza delle voci, e la ringrazio per avermi fatto conoscere questi oggetti, che credo rimarranno a lungo al loro posto.
Per inciso, dato che il Dacmagic 100 è sprovvisto del controllo di volume, ho aggiunto alla catena un Nobsound "High precision passive preamp", che è semplicemente un potenziometro Alps RK27 logaritmico con connettori RCA (40 Euro spedizione e tasse incluse). Come cavi di segnale aggiuntivi ho realizzato dei TNT AirCoil versione 2017 con anima cava in PTFE (tubo per stampanti 3D) e connettori RCA a serrare (senza saldature, marchiati Nakamichi e presi su Aliexpress).
Un cordiale saluto,
Nicola - E-mail: nicolaonline (at) gmail.com
LC
Caro Nicola,
grazie anche a te per il feedback su queste nuove amplificazioni, sia quella basata sul chip TPA3116, visto che la scorsa settimana qualcuno chiedeva un confronto tra questa e il TA2024 del vecchio T-Amp, e sugli ZeroZone. Certo, questi ultimi meriterebbero ben di più dei KEF Q100, ma va bene anche così. Per quanto riguarda il pre che ci hai abbinato, visto che si tratta di un topic molto richiesto, posso dire che proprio quel pre che tu hai scelto, di fatto un passivo semplicissimo dotato del buon potenziometro ALPS RK27, è uno dei candidati che si sfideranno nel pilotare gli ZeroZone. Vedremo cosa ne verrà fuori!
È bello leggere di tanti appassionati che con cifre modeste hanno raggiunto lo scopo di ascoltare bene la propria musica preferita. Dal canto nostro, continueremo a sondare il mercato a caccia di soluzioni dal rapporto qualità/prezzo molto elevato, senza trascurare anche la parte alta del mercato o, perché no, risploverando qualche vecchia gloria che può ancora dire la sua in una catena moderna. State sintonizzati perché ne vedrete delle belle!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
prima di tutto i più sinceri ringraziamenti per l'ottimo e apprezzatissimo servigio che rendi alla comunità. Ai ringraziamenti si aggiungono anche i complimenti per mantenere nel tempo la barra dritta nel mare magnum della fuffa audiofila.
Il mio impianto:
Cavi: assortiti, molto economici e per niente ragionati. Gli Zerozone sono attualmente alimentati da un cavo per pc e un cavo preso online per 30 € (e secondo me lo pagai anche troppo...). Stanza non trattata, è un normale soggiorno dove non mi va di inserire ulteriori elementi. Magari un giorno proverei con la correzione attiva, qualora trovassi un compagno di avventura qui a Roma.
Vengo al dunque: (non) lavorando nel settore turistico con specializzazione Cina e sud est asiatico, da gennaio 2020 me la passo veramente male sul fronte economico né mi sento tranquillo per l'immediato futuro.... La lettura della tua recensione degli Zerozone mi ha portato a una scommessa: mi son detto di fare la pazzia e comprare i nanerottoli e vedere che succede. Alle brutte li rivendo e alle...belle, vendo il mio finale e tiro su qualche migliaio di €. Li collego velocemente all'impianto e li accendo. Miracolo, o forse no? C'è tutto, tutta la musica che amo e conosco. Tutte le frequenze e, a parte la botta nello stomaco che le 3.7 non possono fisicamente dare, il divano freme sotto le mie terga, le finestre accennano quei brividi da pochi Hz, i piatti fanno i piatti, i violini fanno...insomma, ripeto, c'è tutto, e tutto è come deve essere per farmi andare avanti, è domenica, a sentire per ore la mia amata musica.
Non credo di poter finire nella tua rubrica degli “audiofili felici” in quanto non sono un audiofilo se per audiofilo si intende un tizio che prova centinaia di cavi, fusibili, apparecchi e robe del genere che nel mio impianto e con le mie orecchie molto spesso l'unica differenza che avrei colto sarebbe stato nel portafoglio. Con questo non voglio negare l'utilità di certi interventi o la possibilità di ottenere migliorie al proprio impianto, dico solo che per me, il gioco non vale la candela, ben conscio che altri la pensano giustamente diversamente.
Grazie ancora per il tuo/vostro prezioso lavoro!
Cordiali saluti,
Maurizio - E-mail: maurizioperrotti (at) hotmail.com
LC
Caro Maurizio,
felice di sapere che anche a te questi ZeroZone abbiano regalato tanta buona musica. E così, iscriviamo nella lista dei grossi finali che sono stati messi in imbarazzo dai piccoli ZeroZone anche il tuo Roger Sanders Magtech Amp, un finale superpotente e costoso (500 watt per 7000$, negli USA). Che le Magneplanar 3.7 si sposassero benissimo coi ZeroZone lo sapevamo già, visto che altri audiofili ci hanno riferito dell'esito del match.
Fai però un favore agli ZeroZone e alle tue orecchie: dotali di cavi adeguati, io sono sicuro che la differenza la sentirai anche tu, pur non essendo audiofilo nell'accezione da te intesa :-)
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Ancora su suggerimento di un nostro lettore, proponiamo questa intensa It ain't hard delle Muddy Magnolias, un duo femminile di gran talento. Jessy Wilson e Kallie North diedero vita al loro sodalizio artistico nel 2014 ma già nel 2017 Kallie North ha abbandonato. Hanno al loro attivo un solo album, Broken People (2016).
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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